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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Il Milan è sempre più solo e da dietro avanza la Juventus. La squadra di Pirlo batte il Sassuolo con grande sofferenza, anche fisica per gli infortuni di McKennie, Dybala e Chiesa, e il brivido di aver preso un gol da un avversario in dieci. Ma in due partite i bianconeri hanno rimontato 5 punti all’Inter e adesso arriva la grande sfida.

    Tra Roma e Inter un pareggio (2-2) che fa comodo soprattutto al Milan che si porta a +3 e fortifica il suo primato in classifica. Quattro gol di Pellegrini, Skriniar, Hakimi e Mancini, mentre si vedono poco i protagonisti più attesi, Dzeko e Lukaku. La Roma sembra comunque una squadra in crescita. mentre l’Inter forse ha superato il suo momento migliore e si sta condannando a fare sempre partite all’inseguimento. Ma stavolta fatto il sorpasso si è fatta riacciuffare. La Lukaku dipendenza per ora non è un problema se la squadra di Conte continua a fare tanti gol, il problema sono le partenze sempre ad handicap. Il periodo è delicatissimo, per la Roma ora c’è il derby con la Lazio, e per l’Inter c’è la Juventus…


    La sofferenza, anche fisica, della Juve e l’obiettivo Inter
    Sopra ha guadagnato il Milan e sotto ha guadagnato la Juventus. Ha sofferto molto la squadra di Pirlo per battere il Sassuolo, anche fisicamente: gli infortuni di McKennie e Dybala nella prima parte della partita col Sassuolo hanno complicato tutto, Chiesa ci ha quasi rimesso una caviglia ma anche fatto espellere Obiang al Var per il fallaccio. Senza contare gli altri infortuni e le assenze pesanti in partenza per la positività al Covid, tutto il campionato della Juve quest’anno è una corsa in salita. Dopo il vantaggio di Danilo il subirne uno da un Sassuolo in dieci ha reso la partita un’avventura ad alto rischio, esaltando molto il gruppo De Zerbi e scombussolando invece i bianconeri con un Ronaldo smarrito là davanti.

    Alla fine le cose hanno ripreso il loro naturale corso, la Juve ha riaggiustato la partita, segnato i gol che le servivano e centrato la terza vittoria consecutiva dopo il clamoroso scivolone con la Fiorentina. Lo aveva detto alla vigilia Pirlo: “Non serve a nulla battere il Milan se poi non batti anche il Sassuolo”.

    Alla partita con l’ Inter la Juve arriva con una squadra abbastanza malandata, ma anche con la sicurezza e la garanzia di una rosa molto ampia e valida (su tutti oggi Morata e Kulusevski) dopo aver rimontato cinque punti in due giornate ai nerazzurri. Chi viene da dietro è notoriamente in vantaggio psicologico.

    Roma-Inter senza i gol di Dzeko e Lukaku

    In un pareggio così – il 2-2 tra Roma e Inter – il risultato non accontenta quasi mai nessuno, a parte ovviamente chi si è goduto la partita in tv e ha visto due squadre che se le sono date discretamente, senza risparmio. Un po’ più soddisfatta può essere la Roma che ha acciuffato il 2-2 in rimonta con la grande volontà e la bella inzuccata di Mancini, ma le rimarrà appiccicata addosso ancor di più l’etichetta di squadra che non batte le grandi. Anche se tutto sommato ci pareggia visti i risultati non proprio da buttare via con Juventus (2-2), Milan (3-3), Inter (2-2). Soddisfa meno, questo pareggio, l’ Inter che si è vista costretta alla solita partita all’inseguimento e una volta passata in vantaggio con quel gran gol di Hakimi non è riuscita a completare l’opera. Curiosamente il pareggio è il risultato più frequente tra Roma e Inter, è sei volte consecutive che questa sfida finisce così. La Roma è forte nei primi tempi, l’ Inter nei secondi, forse non poteva finire diversamente.

    Il gran movimento in classifica, l’equilibrio tra le squadre principali rende ogni punto perso particolarmente pesante, anche perché le rivali sono tante. Alla prossima la Roma avrà la Lazio, e l’ Inter avrà la Juventus: il periodo è delicatissimo per tutti. Quello che ci guadagna di più dal pareggio intanto è il Milan che sale a +3.

    I due protagonisti più attesi, Dzeko e Lukaku, si sono visti poco – soprattutto Lukaku abituati come siamo a valutarlo in gol, tiri, occasioni e influenza sui risultati portati a casa – i gol sono arrivati tutti per vie traverse e spesso da giocatori non propriamente deputati al gol, ma a fare altro se non addirittura a difendere: Pellegrini, Skriniar, Hakimi, Mancini. Anche i portieri hanno particolarmente inciso sul risultato, soprattutto Handanovic.

    La Roma sembra complessivamente una squadra in crescita, che sta trovando un suo equilibrio, l’ Inter dà la sensazione di aver passato il suo momento migliore, ha il difetto delle partenze sbagliate e di una difesa, a 3 o a 4 che sia, che si scopre o viene lasciata sempre troppo scoperta. A Conte viene rinfacciata soprattutto la sostituzione di Hakimi (con Kolarov), dopo il gol e nel momento in cui era ancora tra i migliori in campo, ma non credo ci sia un nesso diretto col fatto che questo abbia aperto la strada al pareggio della Roma. In generale comunque non si conferma il luogo comune di essere dipendente da Lukaku. Se ha prodotto due gol con Skriniar e Hakimi e se ha il miglior attacco della Serie A vuol dire che comunque qualche alternativa alla via del gol c’è. Certo se poi Lukaku fa gol è meglio (per loro)…

    SERIE 2020-2021 GIORNATA N. 17 Sabato 9 gennaio 2021 Benevento-Atalanta 1-4 (30' Ilicic A, 50' Sau B, 69' Toloi A, 71' Zapata A, 86' Muriel A) Genoa-Bologna 2-0 (44' Zajc G, 55' Destro G) Milan-Torino 2-0 (25' Leao M, 36' Kessie rig. M) Domenica 10 gennaio 2021 Roma-Inter 2-2 (17' Pellegrini R, 56' Skriniar I, 63' Hakimi, 86' Mancini R ) Verona-Crotone 1-2 (16' Kalinic V, 25' Dimaro V, 55' Messias C) Parma-Lazio 0-2 (55' Luis Alberto L, 67' Caicedo L) Udinese-Napoli 1-2 (15' Insigne rig. N, 27' Lasagna U, 90' Bakayoko N) Fiorentina-Cagliari 1-0 (72' Vlahovic F) Juventus - Sassuolo 3-1 (50' Danilo J, 58' Defrel S, 82' Ramsey J, 90'+2' Ronaldo J) Lunedì 11 gennaio 2021 Spezia-Sampdoria 2-1 (20' Terzi SP, 24' Candreva SA, 61' Nzola rig SP) *** La sofferenza, anche fisica, della Juve e l'obiettivo Inter Sopra ha guadagnato il Milan e sotto ha guadagnato la Juventus. Ha sofferto molto la squadra di Pirlo per battere il Sassuolo, anche fisicamente: gli infortuni di McKennie e Dybala nella
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Le vittorie di Lazio e Napoli per respingere i processi
      Le vittorie di Lazio a Parma e Napoli a Udine servono più che altro a distendere un po’ ambiente particolarmente nervosi ultimamente. Sono squadre al momento che stanno camminando al di sotto del livello promesso e che sono sospese tra presente e futuro. La Lazio vorrebbe fare un salto definitivo tra le grandi ma gira soltanto quando tutto è perfetto, quando Immobile fa gol, quando Inzaghi azzecca il periodo giusto: la vittoria di Parma, squadra in forte crisi ritornata nella mani di D’Aversa, con i gol di Luis Alberto e Caicedo (uno che fa molto mercato oggi) porta la Lazio oltre la schiavitù dei gol di Immobile. Unita alla vittoria contro la Fiorentina potrebbe fare la base di una ripartenza che però deve riempire un deficit di parecchi punti lasciati sul campo.


      Ancor più benefica, se non addirittura miracolosa, la vittoria del Napoli che con il ko contro lo Spezia ha conosciuto il punto più basso della stagione. Bakayoko ha segnato un gol nel finale che ha salvato Gattuso & C da un altro processo. Stavolta non si sono visti i famigerati 30 tiri in porta che facevano del Napoli una squadra apparentemente solo sfortunata, molto ci si è soffermati piuttosto sull’incredibile retropassaggio di Rrahmani che ha permesso all’ Udinese di pareggiare. Non l’avesse rimediata Bakayoko sarebbero stati dolori.

      SERIE 2020-2021 GIORNATA N. 17 Sabato 9 gennaio 2021 Benevento-Atalanta 1-4 (30' Ilicic A, 50' Sau B, 69' Toloi A, 71' Zapata A, 86' Muriel A) Genoa-Bologna 2-0 (44' Zajc G, 55' Destro G) Milan-Torino 2-0 (25' Leao M, 36' Kessie rig. M) Domenica 10 gennaio 2021 Roma-Inter 2-2 (17' Pellegrini R, 56' Skriniar I, 63' Hakimi, 86' Mancini R ) Verona-Crotone 1-2 (16' Kalinic V, 25' Dimaro V, 55' Messias C) Parma-Lazio 0-2 (55' Luis Alberto L, 67' Caicedo L) Udinese-Napoli 1-2 (15' Insigne rig. N, 27' Lasagna U, 90' Bakayoko N) Fiorentina-Cagliari 1-0 (72' Vlahovic F) Juventus - Sassuolo 3-1 (50' Danilo J, 58' Defrel S, 82' Ramsey J, 90'+2' Ronaldo J) Lunedì 11 gennaio 2021 Spezia-Sampdoria 2-1 (20' Terzi SP, 24' Candreva SA, 61' Nzola rig SP) *** La sofferenza, anche fisica, della Juve e l'obiettivo Inter Sopra ha guadagnato il Milan e sotto ha guadagnato la Juventus. Ha sofferto molto la squadra di Pirlo per battere il Sassuolo, anche fisicamente: gli infortuni di McKennie e Dybala nella
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        GIORNATA N. 17
        Sabato 9 gennaio 2021

        Benevento-Atalanta 1-4

        (30′ Ilicic A, 50′ Sau B, 69′ Toloi A, 71′ Zapata A, 86′ Muriel A)

        Genoa-Bologna 2-0

        (44′ Zajc G, 55′ Destro G)

        (25′ Leao M, 36′ Kessie rig. M)

        Domenica 10 gennaio 2021
        (17′ Pellegrini R, 56′ Skriniar I, 63′ Hakimi, 86′ Mancini R )

        (16′ Kalinic V, 25′ Dimaro V, 55′ Messias C)

        (55′ Luis Alberto L, 67′ Caicedo L)

        (15′ Insigne rig. N, 27′ Lasagna U, 90′ Bakayoko N)

        (72′ Vlahovic F)

        (50′ Danilo J, 58′ Defrel S, 82′ Ramsey J, 90’+2′ Ronaldo J)

        Lunedì 11 gennaio 2021
        Spezia-Sampdoria 20.45
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          Juve e Inter, manca ancora il gioco da grandi

          Bisogna fare i complimenti al Sassuolo, che 10 contro 11 ha giocato come meglio non si può. Ha segnato, ha messo in difficoltà la Juventus, che ha sfruttato gli episodi visto che con il gioco non stava prevalendo. I bianconeri hanno fatto tanta fatica, anche perché Ronaldo ha avuto un'altra giornata non felice. A tal proposito, penso che prima o poi Pirlo dovrebbe dare riposo al portoghese: farà bene sia al giocatore che alla storia di Pirlo tecnico. Ovviamente questo potrà avvenire dopo la partita di domenica prossima con l'Inter, nel quale la presenza dell'attaccante è imprescindibile.

          Comunque, vittoria importante che non fuga i dubbi: il gioco non è ancora quello delle grandi squadre, per vincere lo scudetto bisogna giocare molto meglio. Intanto Pirlo si gode come detto gli episodi: Frabotta e Ramsey eano pronti per uscire, il cambio è stato ritardato di qualche secondo e loro hanno confezionato il secondo gol.

          Discorso sul gioco che vale anche per l'Inter: a Roma ha proposto una mezz'ora impressionante, ma alla fine ha raccolto solo un pari. Conte fa un ragionamento importante: quando giochiamo con squadre del nostro livello non dimostriamo di saper vincere. E questo è un dramma sportivo perché una grande squadra diventa tale quando vince le sfide che contano. Insomma, una critica che diventa una auticritica. La Roma dal canto suo ha giocato una gara di qualità: diciamo che non è tra le favorite, ma può pretendere di lottare per lo scudetto.

          Il calcio migliore lo esprime però l'Atalanta, che ha anche gente di altissimo livello, non va dimenticato. Dovesse continuare a giocare così per 15 partite veramente si potrebbe mettere davanti a tutti: non sarà facile, però ci può pensare. E poi la società e l'allenatore si sono dimostrati grandi: lo dimostra il fatto che si sono permessi di rinunciare a un giocatore del livello, anche carismatico, di Papu Gomez.

          Il Milan ha ripeso la marcia, anche se il Torino non è sceso in campo nel primo tempo agevolando il compito. Ha ritrovato Ibra, le cose girano, a pieno titolo lotterà per lo scudetto fino in fondo. Vincono anche Lazio e il Napoli, ma non mi sembrano avere quella continuità per avere ambizioni oltre il terzo posto.

          Chiudo con una considerazione sul Catanzaro. Squadra famosa anche per i gol di Palanca su calcio d'angolo, con delle traiettorie aiutate spesso dal vento. Stavolta la partita (con a Viterbese) è stata sospesa per la nebbia: non ho parole, sta proprio cambiando tutto. Una volta contro la Roma venne interrotta una partita per il troppo vento, la ricordo bene perché ero in campo. Ma la nebbia...

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            Juventus-Sassuolo 3-1, ai bianconeri manca carattere. Roma-Inter, squadre imperfette. Milan la più vera

            La vecchia Juve non si sarebbe fatta dominare a lungo dal Sassuolo. Il Milan è piacevole e umile, sembra quasi limitato, ma poi ti accorgi che non è facile trovare di meglio. L’Inter costruisce gol in dimensioni industriali ma scompare nel suo vuoto difensivo

            di Mario Sconcerti

            Roma-Inter consegna due squadre imperfette al campionato, brave ma incapaci di fare la partita per più di un quarto d’ora filato. Forse è questo il dato di oggi, per tutti. È un calcio stanco che cerca complicità nella stanchezza degli altri. La foto è Cristiano Ronaldo alla seconda partita sbiadita. L’impressione si conferma nel Sassuolo che domina la Juve ma non tira mai in porta, non approfitta degli spazi che si conquista di classe. Il Sassuolo non gioca mai per vincere, gioca per dimostrarsi, così riesce in uno scopo doppio, piace e perde.

            La conclusione è che il Milan continua a sembrare la squadra più vera anche con i panni impoveriti che sta vestendo. È una delle pochissime sul territorio che è una somma di uomini, usa tutto e in modo fantasioso. La Juve, l’Inter, la Roma hanno un gioco buono ma discontinuo, a tratti scompaiono. Da Ronaldo, in qualunque giornata sia, il gol lo aspetti sempre. Così da Lukaku o Dzeko.

            Nel Milan non sai mai chi segnerà, ma qualcuno certamente segnerà. E saranno gol diversi, fuori schema. Lo scambio tra Hernandez, Diaz e conclusione di Leao di sabato col Torino, è un gol collettivo, da squadra che si aiuta ma che inventa anche. Non lascia mai l’impressione il Milan di essere arrogante, è piacevole e umile, sembra quasi limitato, ma poi guardi gli altri e ti accorgi che non è facile trovare di meglio. L’Inter costruisce gol in dimensioni industriali, ma poi scompare nel suo vuoto difensivo, nella sua flemma, e diventa vittima. Alla Roma manca un equilibrio ultimo, o è travolgente o viene travolta, è un male leggero che cade improvvisamente su tutto e banalizza la qualità. Una vecchia Juve non sarebbe mai stata dominata con tanta insistenza dai ragazzi del Sassuolo. Questa è mancanza di carattere alla base, di qualità non da primi, ma da complici della differenza di pochi. È vero che da due mesi si sta giocando ogni tre giorni, questo fa calare la velocità del gioco, aiuta ad andare avanti ma non a completarsi.

            È un calcio che cerca di sopravvivere, non di stupire. Ma era già cominciato in parte lo scorso anno quando la Juve mancò il solito dominio e si aprì per la prima volta in dieci anni una prima mancanza di riferimento. La povertà di mezzi economici (QUI il piano della A per tagliare gli stipendi) e la malattia hanno aumentato questo vuoto al punto che stiamo scambiando per una cosa ottima il poco di tutte le squadre. L’abbiamo chiamata concorrenza. Bene, questo porta il Milan stabilmente in testa, e ne fa non il migliore ma il primo tra tutti gli altri.


            CorSera
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              News calciomercato oggi, 11 gennaio: Milan su Meitè; Papu Gomez-Atalanta ora dell’addio. Juve, Scamacca subito

              I rossoneri continuano le trattative per Simakan e potrebbero cedere Conti alla Fiorentina e Duarte al Basaksehir. Calhanoglu: è l’ora del rinnovo. Bianconeri in cerca di un attaccante

              Milan, sfumato Koné

              Il Milan entra in una settimana cruciale per la definizione delle strategie in vista del finale di stagione. Sfumato Konè del Tolosa, occhi puntati su Meitè del Torino. Per il centrocampista granata, considerato elemento valido per completare la rosa, il Milan non intende spingersi oltre al prestito oneroso con diritto di riscatto. Parallelamente Maldini e Massara portano avanti i contatti con lo Strasburgo per Simakan: poiché i rossoneri da qui alla fine del mercato saranno impegnati in 4 partite (5 auspicando il passaggio del turno in Coppa Italia) l’emergenza difensiva è da colmare subito, tanto più che Duarte ha la possibilità di trasferirsi al Basaksehir e Conti interessa alla Fiorentina. Fra domani e mercoledì incontro con Stipic, procuratore di Calhanoglu, per il rinnovo del contratto.


              Botta e risposta Gasp-Papu

              Mentre prosegue il botta e risposta a distanza fra i duellanti Gasperini e Papu Gomez, il momento del redde rationem si avvicina. Sabato sera il tecnico dei bergamaschi aveva spiegato così l’inizio della frattura: «Stavamo soffrendo e Gomez non si adattava». L’attaccante ha replicato via social postando spezzoni di partite in cui viene ripreso nel sacrificio a centrocampo per aiutare i compagni. Il livello di tensione fra i due è alle stelle e secondo molti la frattura è difficilmente ricomponibile. Ecco perché sarà decisivo il vertice al cospetto del presidente Percassi che si terrà a inizio settimana: presente l’allenatore, il Papu sarà rappresentato dall’agente Giuseppe Riso. Nell’incontro si stabilirà la linea da tenere e nel caso di addio la cifra necessaria per accaparrarsi il Papu.


              Juventus tra Scamacca e Milik

              Stretto tra la richiesta di Pirlo di aggiungere un attaccante alla rosa e la necessità di non appesantire il bilancio, Fabio Paratici sonda il mercato delle punte. Dopo la decisione di Quagliarella di restare a Genova e dopo che Gattuso ha tolto dalle trattative Llorente, l’ultima idea è Scamacca del Sassuolo, ora in prestito al Genoa. L’ad degli emiliani Carnevali chiede 20-25 milioni per il 22enne: la formula giusta potrebbe essere il prestito di 18 mesi con obbligo di riscatto. In settimana il ds bianconero incontrerà Fabrizio Devecchi, uno degli agenti di Milik, per provare ad assicurarsi il polacco con il contratto in scadenza. De Laurentiis per la cessione immediata chiede 18 milioni: Marsiglia e Atletico Madrid, che con i bonus non si erano spinti oltre ai 10, si sono defilati.

              CorSera
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                Milan, Ibrahimovic dalla panchina in Coppa Italia contro il Torino. Poi lo sprint per lo scudetto d’inverno

                Martedì dall’inizio partirà ancora Leao, lo svedese ha un’autonomia di mezz’ora. Le attenzioni sono sulle prossime due partite con Cagliari e Atalanta: il Milan vuole vincere il titolo d’inverno, come dieci anni fa quando poi vinse lo scudetto

                Ibra is back, Ibra è tornato. Ed è lo stesso di prima, solo più indiavolato. I 48 giorni passati a guardare gli altri da fuori a causa del doppio infortunio muscolare lo hanno caricato ulteriormente. Lui è mancato al Milan, il Milan è mancato a lui. Nell’ultima settimana «era incontenibile», racconta chi vive la quotidianità del centro sportivo di Carnago. «Un animale in gabbia», l’immagine utilizzata.

                Contro il Toro, Zlatan s’è ripreso la scena fin dal momento dell’annuncio delle formazioni. Prima l’irresistibile show in panchina, quando battendo con le sue manone sui cartelloni pubblicitari per incoraggiare i compagni nei (rari) momenti di difficoltà generava un frastuono assordante che si sentiva fin nel parcheggio di San Siro. Poi, una volta entrato in campo, quegli undici minuti recupero incluso durante i quali ha mostrato sprazzi della sua classe immensa. La tenuta atletica è ovviamente quella che è, l’autonomia è al momento di una mezz’oretta, assicurano dallo staff medico, non di più. Ragione per la quale Pioli è orientato a inserirlo solo a gara in corso martedì sera nella sfida bis contro il Toro, nell’ottavo in gara secca di Coppa Italia, per portarlo ad aumentare il minutaggio. Dall’inizio partirà quindi ancora Leao, che sembra finalmente aver trovato la strada giusta. Il portoghese ha un po’ male all’alluce: nulla di grave, pare.


                Al fianco di Rafa ci sarà con ogni probabilità Diaz, il talentino spagnolo che domenica a MilanTv è tornato sulla centralità dello svedese, in campo e fuori: «Zlatan ci trasmette la sua forza». Non è una frase fatta: anche durante la lunga assenza, il capotribù ha esercitato la sua leadership magnetica. E i piccoli diavoli hanno dimostrato d’aver appreso i suoi insegnamenti: il Milan primo era e primo è rimasto. Il pareggio di ieri fra le inseguitrici ha poi ampliato il distacco: ora i rossoneri sono a +3 sull’Inter e +6 sulla Roma. Meglio di così non poteva davvero andare.

                «Ma non bisogna guardare la classifica» ha ribadito Pioli. Guardiamo allora il calendario: al prossimo giro si giocano Lazio-Roma e Inter-Juve, col Diavolo che scenderà in campo nel posticipo a Cagliari lunedì 18, nella penultima sfida del girone d’andata prima di quella a San Siro con l’Atalanta. Alla Sardegna Arena comincerà quindi lo sprint decisivo verso quello scudetto d’inverno che i rossoneri non conquistano da dieci anni esatti, 2011, quando alla fine vinsero poi anche il titolo vero, quello che va sulle maglie, che finisce sugli almanacchi. Ibra c’era allora e c’è anche adesso. Indiavolato, sempre di più.

                CorSera
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                  Inter, Conte: «Il mercato? Non faremo nulla e io non ho chiesto nessuno»

                  Dopo il pareggio contro la Roma, l’allenatore nerazzurro conferma: «Mi era stato detto già ad agosto, e io ho detto ok. I cambi? Sono stati fatti ruolo per ruolo, bisogna avere fiducia nella rosa»

                  Dopo le ultime due trasferte contro Samp e Roma sul fondo del sacco nerazzurro restano solo un misero pari e un bel mazzo di rimpianti. Cinque punti buttati e stavolta all’Olimpico viene messo tra gli imputati Antonio Conte, per le sostituzioni. «I cambi sono stati fatti ruolo per ruolo, non mi sono inventato chissà cosa. La squadra inconsciamente si è abbassata. Un club come l’Inter se ha delle ambizioni deve avere una rosa importante e non devo essere preoccupato di cambiare un giocatore ruolo su ruolo per 15 minuti. Ci deve essere fiducia in chi sta in panchina».

                  Le occasioni per chiudere il match l’Inter le ha avute. «Ma ci è mancato l’istinto killer e, vuoi o non vuoi, quando stai vincendo un po’ di braccino ti viene. Resta l’amarezza per il pari subito alla fine, meritavamo di vincere», sottolinea il tecnico.


                  Il pareggio stacca di nuovo l’Inter dal Milan capolista. Conte conferma però che non ci sarà nessun aiuto dal mercato. «Andremo a combattere con i giocatori che abbiamo. Il mercato è una cosa che non ci riguarda, il club mi ha spiegato già ad agosto la sua linea. In estate non è che abbiamo fatto mercato. Hakimi lo avevamo preso ad aprile, poi ci sono stati parametri zero e rientri di prestiti. La linea della società è molto chiara, netta e decisa: non faremo nulla», ribadisce con fermezza l’allenatore. Trattative in entrata non ce ne sono, in questo momento l’Inter non può permettersele, al massimo si parla di uscite per ridurre i costi. «Il mercato per me non è mai stato aperto. La rosa ha pregi e difetti, ma dal mercato non voglio e non ho chiesto nessuno, da agosto. Mi è stato detto di non chiedere nulla e ho detto ok» ricostruisce Conte. Le difficoltà di Suning e la trattativa in corso per vendere parte o tutta la società a Bc Partners, limitano il raggio d’azione del club nerazzurro.

                  L’Inter mercoledì è attesa da un’altra trasferta, in Coppa Italia a Firenze, e domenica riceve la Juventus. Preoccupa lo scontro diretto con i bianconeri. «Con la Fiorentina ci saranno delle rotazioni. Non vinciamo gli scontri diretti? Ne abbiamo vinto uno e perso uno, gli altri pareggiati. Quando giochi contro squadre forti deve dimostrare la tua forza e le tue ambizioni».

                  CorSera
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                    La Roma c'è

                    IL TEMPO (T. CARMELLINI) - La Roma c'è! Esce a testa alta dallo scontro diretto contro l'Inter, si conferma al terzo posto in classifica e dimostra di poter stare lassù assieme alle grandi del campionato. Lo dice molto con il gioco, ma non ancora del tutto con la costanza, in una partita difficile contro una delle squadre attrezzate per vincere il campionato: l'Inter di Conte.

                    Il bilancio finale è un pareggio giusto al termine del quale a ridere però è soprattutto il Milan (che allunga sui cugini in vetta alla classifica grazie al successo del sabato col Torino) e la Juve che accorcia sulle due protagoniste della sfida dell'Olimpico grazie al successo nel posticipo serale che ha chiuso la domenica della diciassettesima giornata di campionato. La Roma parte forte, va in vantaggio con Pellegrini dopo 17 minuti (strepitosa palla recuperata a centrocampo dal solito Veretout), sembra in controllo, ma chiude la prima frazione di gioco in calo. I primi venti minuti della ripresa sono tutti dell'Inter che in diciotto minuti pareggia con Skriniar, raddoppia col gran gol di Hakimi e potrebbe anche chiuderla se non trovasse un Pau Lopez stavolta in formato stellare che già nel primo tempo aveva fatto due interventi di assoluto rilievo. Il portiere spagnolo si riscatta, dimostra di aver ritrovato visione di gioco e reattività uscendo dalla sfida da migliore dei giallorossi.

                    Poi, smaltita la paura del rientro nerazzurro, la squadra di Fonseca si ritrova e torna a giocare il suo calcio chiudendo la gara in avanti. Prima riacciuffa la partita col gol di testa di Mancini (gran palla messa dentro dall’inesauribile e ormai insostituibile Villar), poi potrebbe anche vincerla contro un’Inter che ha invece chiuso in grande flessione: complici anche i cambi sbagliati di Conte.

                    Nel complesso quindi un pareggio giusto che traccia un profilo chiaro delle qualità e dei limiti delle due squadre e dei rispettivi allenatori. Il tecnico nerazzurro a fine gara addirittura si lamenta perché è costretto a far giocare sempre gli stessi... pensa te. E Fonseca allora cosa dovrebbe dire? Con sette assenti tra i quali (oltre a Zaniolo) anche Pedro, ha come primo cambio Cristante e un solo rinforzo offensivo: Borja Mayoral.

                    Il problema è sempre lo stesso: se vuoi stare lassù e lottare per qualcosa devi investire, completare la rosa e allargare le opzioni di scelta dell'allenatore. Non è un caso che Fonseca abbia chiesto alla nuova proprietà due innesti in questa finestra di mercato che si è appena aperta. Perché per fare il definitivo salto di qualità a questa Roma manca davvero poco. Intanto il campionato avanza e venerdì la squadra di Fonseca sarà attesa a uno dei crocevia della stagione: il derby con la Lazio che conta molto per la classifica ma ancor di più per i tifosi e l'ambiente di una città «malata» di calcio. E stavolta i giallorossi ci arriveranno da favoriti, posizione, da tradizione, molto scomoda trattandosi del derby della Capitale.

                    IL TEMPO (T. CARMELLINI) - La Roma c'è! Esce a testa alta dallo scontro diretto contro l' Inter , si conferma al terzo posto in classifica e dimostra di poter stare lassù assieme alle grandi del campionato. Lo dice molto con il gioco, ma non ancora del tutto con la costanza, in una partita dif...
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
                    nella necropoli deserta»

                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Bring him back @juventusfc




                      Signori
                      L irreprensibile mattia de Sciglio

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                        Questa fase del campionato indubbiamente sorride al Milan. Ha superato o ha comunque ben mascherato le difficoltà delle assenze (tra le quali Ibrahimovic), gli scontri diretti tra le avversarie gli stanno permettendo, e gli permetteranno, di guadagnare punti (alla prossima Inter-Juve e Atalanta-Roma).

                        Il resto è una muta di inseguitrici ciascuna con le sue difficoltà. Pirlo è anche sfortunato visto che una volta che si decide a riprovare lo stesso 11 arrivano gli accidenti di percorso (covid, infortuni) che rendono vana quella intenzione.

                        L'Inter ha i suoi problemi, li definirei strutturali: la squadra è quella, il gioco è quello, i punti di forza e di debolezza sono noti, non diminuirà ma nemmeno crescerà come complesso e come prestazioni: quindi bisogna solo chiedersi se quanto vediamo è sufficiente per saltare in vetta e restarci.

                        La Roma non è stata costruita per lo scudetto, e comunque se vuoi lo scudetto qualche partita da scudetto devi vincerla, anche se l'obiettivo di Fonseca è chiaramente la qualificazione in champions.

                        E' l'Atalanta quella che col Milan è messa meglio. E' sempre lei, gioca, corre, si diverte, non ha troppe preoccupazioni. Beata provincia.
                        ...ma di noi
                        sopra una sola teca di cristallo
                        popoli studiosi scriveranno
                        forse, tra mille inverni
                        «nessun vincolo univa questi morti
                        nella necropoli deserta»

                        C. Campo - Moriremo Lontani


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                          pensavo che il Milan avrebbe avuto un contraccolpo psicologico dopo la batosta con la Juve.....e invece niente, continuano a giocare come nulla fosse. E' incredibile quello che stanno facendo. Se Pioli non avesse fatto 20 anni di gavetta da allenatore normale-buono penserei sia un fenomeno.

                          La Juve continua a recuperare punti su tutti......sta arrivando, e saranno kazzi amarissimi

                          Il napoli nonostante i 3 punti di ieri dovrebbe avere il coraggio di mandar via Gattuso e riprendere Sarri (se lui accetta) o Allegri (idem con patate). Adoro ringhio come persona, ma non è stato capace di dare un gioco decente a questa squadra....né a renderla cinica
                          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                          Originariamente Scritto da GoodBoy!
                          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                          grazie.




                          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                            Originariamente Scritto da ermzenn Visualizza Messaggio
                            Il Napoli con due terzini mediocri e un centrocampo senza senso difficilmente arriverà quarto
                            Ma si può far giocare Ruiz in un centrocampo a due?
                            Può giocare solo in una squadra che ha qualità media altissima e che quindi ha sempre la palla, altrimenti a 3 con gli altri due dinamici e che sappiano difendere, esempio brozovic + barella/allan/Nainggolan o anche un Rincon non sarebbe male

                            Ruiz per me in mezzo non può giocare.
                            è macchinoso, non ha i tempi dell'interno da centrocampo, perde palloni sanguinosi e soprattutto è nullo in fase di contenimento.
                            Inoltre i quel ruolo da poco apporto alla manovra offensiva, non lo senti minimamente.
                            Molto meglio come lo schierava Ancelotti........nel ruolo di mezzapunta (finto esterno in un 4-4-2) molto vicino alla porta per sfruttare il suo calcio

                            Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                            Quando prendi gol su angolo in serie a... dovresti uscire dal campo e perderla a tavolino.
                            Io non mi ci do pace, mai.

                            prendere goal ci sta
                            prendere goal perchè lasci l'uomo libero è da uccidersi

                            Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                            Di alla regia che Simeone piglia più di 20 milioni all anno
                            E dall ultime dichiarazioni non vedo dove Marotta possa andare a prendere quei soldi
                            Poi certo se zangh alza la cornetta, io mi arrendo

                            chiama Mastrota
                            Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                            parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                            Originariamente Scritto da GoodBoy!
                            ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                            grazie.




                            PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                              Originariamente Scritto da RIEMPITEMELO Visualizza Messaggio
                              pensavo che il Milan avrebbe avuto un contraccolpo psicologico dopo la batosta con la Juve.....e invece niente, continuano a giocare come nulla fosse. E' incredibile quello che stanno facendo. Se Pioli non avesse fatto 20 anni di gavetta da allenatore normale-buono penserei sia un fenomeno.

                              La Juve continua a recuperare punti su tutti......sta arrivando, e saranno kazzi amarissimi

                              Il napoli nonostante i 3 punti di ieri dovrebbe avere il coraggio di mandar via Gattuso e riprendere Sarri (se lui accetta) o Allegri (idem con patate). Adoro ringhio come persona, ma non è stato capace di dare un gioco decente a questa squadra....né a renderla cinica
                              davvero, è assurdo quello che sta facendo nell'ultimo anno, a mio avviso il milan è la squadra che gioca meglio e per distacco
                              Originariamente Scritto da Marco pl
                              i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              IO? Mai masturbato.
                              Originariamente Scritto da master wallace
                              Io sono drogato..

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                                La prossima non é atalanta-roma, ma il derby.
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