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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
    Sabato la vedo male per il VOSTRO Mazembe. La Juve si e' rimessa in carreggiata.

    Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk

    Lo vedi male ok...

    Ma non perché la Juve si sia rimessa in carreggiata...
    Hanno vinto con Bologna e Maccabi e sono rinati??

    Vinceranno perché noi siamo ancora più allo sbando di loro.









    "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
    Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
    vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

    (L. Pirandello)

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      La juve nn si è rimessa in carreggiata...continua ad avere le solite pause. Se gli avversari non le sfruttano allora può essere che riesce a vincere. Non bastano due vittorie per dire che la juve si sta riprendendo. Fossero già quattro vittorie il discorso potrebbe essere diverso, non più casuale, ma due...

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        Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
        La juve nn si è rimessa in carreggiata...continua ad avere le solite pause. Se gli avversari non le sfruttano allora può essere che riesce a vincere. Non bastano due vittorie per dire che la juve si sta riprendendo. Fossero già quattro vittorie il discorso potrebbe essere diverso, non più casuale, ma due...
        Mercoledi' prossimo saranno 4 di fila...

        Inviato dal mio SM-A202F utilizzando Tapatalk
        I SUOI goals:
        -Serie A: 189
        -Serie B: 6
        -Super League: 5
        -Coppa Italia: 13
        -Chinese FA Cup: 1
        -Coppa UEFA: 5
        -Champions League: 13
        -Nazionale Under 21: 19
        -Nazionale: 19
        TOTALE: 270

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          La Juve ha comunque alzato la difesa di almeno 20 metri. Prima giocava troppo bassa, portava gli avversari al limite dell'aria e prima o poi il goal lo prendi
          Originariamente Scritto da fedeita
          ma se io applicassi una pressione costante sul mio sterno sporgente, tipo con una cintura, riuscirei a rimodellare la cassa toracica e ad espanderla lateralmente?

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            Di Maria 3 assist.

            Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              La Juventus conferma che qualcosa sta cambiando, e forse sta uscendo dalla crisi. Dopo la vittoria in campionato ecco tre gol al Maccabi Haifa, con doppietta di un sorprendente Rabiot, che Allegri ha sempre difeso dalle critiche, e soprattutto la grande serata di Di Maria, irresistibile uomo assist che ha lanciato in gol Rabiot e Vlahovic. Arrivano i primi punti, la Champions non è ancora perduta. Tutto male invece per il Milan di Pioli, spento, confuso e dominato dal Chelsea allo Stamford Bridge. Stavolta Leao è assolutamente anonimo e De Ketelaere è ancora una volta non pervenuto. La Champions non si mette benissimo, ci sarà da soffrire.

              La Juve nel segno di Di Maria e il Milan che va all’indietro
              Non tutto è da buttare nella Juventus. Max Allegri ad esempio ha sempre riposto molta fiducia in Adrien Rabiot, 4 anni di Juventus sollevando più discussioni che entusiasmi. Mentre altri ordivano piani per affibbiarlo ad altri lui si è preoccupato di dare un senso alla sua esperienza torinese, dandogli importanza in quel centrocampo così disprezzato.

              Probabilmente aveva ragione lui, Allegri, o forse sarà che in certe serata, quando trovi un Di Maria così perfetto e ispirato, capace di passaggi e assist che sembrano fatti con le mani e una stecca da biliardo e non certo con i piedi, tutti se ne avvantaggiano e riescono a uscire dalla mediocrità che spesso li avvolge.

              Tre gol al Maccabi Haifa a Torino non sono un’impresa, ma nella Juve, in questo periodo, bisogna accontentarsi. Intanto la vittoria tiene ancora aperta la qualificazione agli ottavi, per cui almeno viene spazzato via quel clima tetro che aveva investito la Juventus e si guarda al resto della stagione con un minimo più di ottimismo.

              E del resto un percorso complicato, a questo punto, ce l’ha pure il Milan traumatizzato dagli schiaffi presi a Stamford Bridge dal Chelsea. Già privo di giocatori importanti (Maignan, Calabria, Theo Hernandez, Kjaer, Saelemaekers per non dire di Ibrahimovic) per non sentirne la mancanza di fronte a un avversario di livello, del tutto normalizzato Leao, ancora una volta non pervenuto De Ketelaere, i tre gol ci stanno tutti, pesano parecchio e rimandano il discorso qualificazione soprattutto alla partita di ritorno della settimana prossima sempre col Chelsea a San Siro. Possiamo star qui a fare i nostri calcoli e ragionamenti sulla classifica, resta l’impressione di fondo che il Milan di quest’anno abbia fatto un passo indietro e non uno avanti.

              CHAMPIONS LEAGUE, terza giornata – ⚽ – La Juventus conferma che qualcosa sta cambiando, e forse sta uscendo dalla crisi. Dopo la vittoria in campionato ecco tre gol al Maccabi Haifa, con doppietta di un sorprendente Rabiot, che Allegri ha sempre difeso dalle critiche, e soprattutto la grande serata di Di Maria, irresistibile uomo assist che ha lanciato in gol Rabiot e Vlahovic. Arrivano i primi punti, la Champions non è ancora perduta. Tutto male invece per il Milan di Pioli, spento, confuso e dominato dal Chelsea allo Stamford Bridge. Stavolta Leao è assolutamente anonimo e De Ketelaere è ancora una volta non pervenuto. La Champions non si mette benissimo, ci sarà da soffrire. ⚽ – Una notte indimenticabile per Napoli e Inter. Il Napoli non finisce di stupire, vittoria trionfale ad Amsterdam, addirittura 6 gol all’Ajax e un primo posto sempre più saldo con un pesantissimo en plein (4 gol al Liverpool, 3 ai Rangers, 6 all’Ajax). Spalletti e il Napoli danno spettacolo con i gol di Raspadori (2), Di Lorenzo, Zielinski, Kvaratskhelia e Simeone. Nella patria del calcio all’olandese, una storica lezione di calcio spettacolo. Una superiorità schiacciante, tanto da chiedersi: dove può arrivare il Napoli in campionato e in Champions League? L’Inter all’improvviso si risveglia e contro il Barcellona a San Siro scopre di essere ancora una grande squadra, con Calanoglu ottiene una vittoria decisiva, mette da parte tutte le incertezze, dimentica la crisi che ha fortemente messo a rischio la panchina di Inzaghi e forse apre una porta su una stagione completamente nuova. Calhanoglu: “Abbiamo giocato e vinto anche per Inzaghi”. - Il Bar Sport di Fabrizio Bocca
              UEFA CHAMPIONS LEAGUE 2022-2023 Giornata n. 3 Martedì 4 ottobre 2022 Gruppo A Ajax - Napoli 1-6 (9' Kudus A, 18' Raspadori N, 33' Di Lorenzo N, 45' Zielinski N, 47' Raspadori N, 63' Kvaratskhelia N, 81' Simeone N) Gruppo C Inter - Barcellona 1-0 (45'+2' Chalanoglu I, ) Mercoledì 5 ottobre 2022 Gruppo E
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                L’analisi di Sconcerti: il Milan ha soltanto subito il Chelsea. De Ketelaere modesto

                I rossoneri sconfitti a Londra: la vera differenza è stata fisica. Il Chelsea è arrivato prima su tutti i palloni, vinto quasi tutti i contrasti. Quando hai queste differenze devi aiutarti con una tecnica che stavolta il Milan non ha saputo trovare

                di Mario Sconcerti

                Una cosa corretta per parlare del Milan di Londra è considerare gli assenti per infortunio, ma capire anche che hanno pesato molto di più le presenze sbagliate che erano in campo. Non c’è stato Leao, non abbastanza per causare la sua dote di rischio abituale. È mancato a Leao soprattutto Theo Hernandez, quello spazio matto e violento che sa pendere per lui a inizio di azione. Ma non c’è stato Bennacer, chiuso tra Kovacic e Mount, subito nervoso perché giocatore razionale finito dentro una partita irragionevole. È mancato Tomori come da un po’ succede. È mancato soprattutto De Ketelaere. Non è sua la colpa del piccolo disastro, ma è tutta sua la modestia prolungata di troppe prestazioni. Pensavo che la grande partita in Europa lo avrebbe scosso e aiutato a ritrovare un feeling con la sua classe, ma non è mai nemmeno apparso.

                La vera differenza è stata fisica. Il Chelsea è arrivato prima su tutti i palloni, vinto quasi tutti i contrasti. Quando hai queste differenze devi aiutarti con una tecnica che stavolta il Milan non ha saputo trovare. Non è un problema la sconfitta, in casa del Chelsea si può perdere anche con tutti i titolari.

                È la partita soltanto subìta, piena di errori a lanciare un brutto segnale. Se De Ketelaere non entra in fretta nel gruppo, Tonali e Bennacer avranno sempre un avversario in più. E mancherà a lungo Saelemaekers che è da sempre l’equilibratore oscuro della squadra. Si complica il girone, ma è in testa il Salisburgo, non il Real. L’avversario resta il Chelsea. Resta per Pioli anche una valutazione di fondo: quattro punti in tre partite sono pochi in un girone del genere. Era giusto aspettarsi complessivamente di più.

                Rabiot intanto si prende quasi per intero la responsabilità di rilanciare la Juve. Partita curiosa, dominata da una Juve in crescita, poi rimessa in equilibrio dall’ingresso dei quattro giocatori ebrei che avevano finito il loro digiuno religioso alle 19,30, e sono entrati quindi nella ripresa pesando sul gioco. Per un tempo hanno dominato le idee di Di Maria, i suoi palloni filtranti che la Juve, senza di lui, non ha nel repertorio. Un buon risultato, un nuovo inizio, due punti secchi presi a entrambi i gli avversari che l’hanno battuta nelle prime giornate. Non è una soluzione finale, ma era l’unica per cominciare un inseguimento serio. Curiosità finale: Haaland segna due gol subito e viene sostituito alla fine del tempo. È la fretta del calendario, ma al ragazzo basta.

                CorSera
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Il Napoli di Spalletti è da record: via Insigne, Mertens e gli altri scontenti. Così è rinata una squadra

                  De Laurentiis ha ridotto del 30% il monte ingaggi e con i nuovi (Raspadori, Kvaratskhelia e Anguissa) sono arrivati nuovi stimoli e nuovi equilibri interni


                  Non è mai troppo tardi per rigenerarsi, aprire le finestre per una ventata di aria fresca. La primavera del Napoli è cominciata da qualche mese e la migliore delle previsioni (e non c’è stata) non sarebbe coincisa con i risultati raggiunti. Il Napoli gioca con dinamismo e rigore, è geniale con la palla. Sofisticato nella pressione. In Italia (e per certi versi anche in Europa) non si vede al momento nulla di simile.

                  Il Napoli è libero di esprimersi: sfrontato ma consapevole. S’impone con la forza di un gruppo che non annovera al suo interno prime firme, segnano tutti e fin qui 10 giocatori diversi. Si aiutano tutti. Sorridono, tutti. Sotto il peso di una responsabilità che aumenta a ogni gara vinta. Lo ha detto dopo il 6-1 all’Ajax, il capitano Di Lorenzo: «Sono andati via grandi giocatori e grandissime personalità e questo ci ha responsabilizzato. Stiamo venendo fuori alla grande».


                  Un profondo respiro: aria fresca. Gli addii (pesanti) di Insigne, Mertens, Koulibaly, Fabian Ruiz, Ghoulam e Ospina hanno consentito al club una mirabile operazione finanziaria (ha risparmiato il 30 % per cento sul tetto ingaggi), ma sono stati anche il preludio alla primavera. Nessun equivoco: erano e sono giocatori forti tecnicamente, esperti e di carisma.

                  Prime firme che però in tanti anni hanno sì vinto tante partite, mai però raggiunto l’obiettivo. Calciatori ormai saturi dell’ambiente Napoli, senatori consapevoli e non più disposti a concedere spazio e tempo ai colleghi. Le dinamiche dello spogliatoio sono complesse: la prima firma fa fatica a non giocare, mette il muso quando è sostituito. Il giocatore forte (o comunque riconosciuto come tale) scende in campo con la convinzione che da solo può risolvere la partita. In linea teorica è anche vero, ma poi tutto dipende dal valore reale dei solisti. Spalletti ha iniziato la sua semina quando è arrivato, lavoro propedeutico ai risultati di oggi. Probabilmente anche la «delusione» (e non gioia per una qualificazione Champions assente da due anni) dello scudetto mancato ha reso inevitabile l’allegerimento. La ventata d’aria fresca è il segno dei tempi, un cambiamento necessario e probabilmente anche fisiologico. Oltre che una filosofia che la società ha sposato.

                  Gli effetti così dirompenti lasciano spazio a qualche considerazione. Quanto il malumore di chi sapeva di andar via o sperava di andar via condizionava gli altri? Qual era l’atteggiamento in campo: vado e risolvo o aiuto i miei compagni? Quanta considerazione aveva un giovane nel cerchio magico dei «più forti»? Perché il rendimento (e l’umore) di giocatori come Politano o Mario Rui ora è migliore? I risultati: su 11 partite il Napoli ne ha vinte 9, non ha mai perso, ha segnato 31 gol e ne ha subiti soltanto 8. È primo nel suo girone di Champions ed è in testa anche in campionato, con 20 punti su 24. Ha vinto in modo netto, ma ha anche imbastito rimonte in campi difficili. È il Napoli che non subisce più (anche involontariamente) la legge del più forte. È un Napoli libero.

                  CorSera
                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Originariamente Scritto da Sghebs Visualizza Messaggio
                    La Juve ha comunque alzato la difesa di almeno 20 metri. Prima giocava troppo bassa, portava gli avversari al limite dell'aria e prima o poi il goal lo prendi
                    Va anche vista contro una squadra degna di chiamarsi tale, questi sono degli scappati di casa e se non ho capito male erano anche a digiuno (Ramadan o qualcosa del genere)
                    Originariamente Scritto da Marco pl
                    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    IO? Mai masturbato.
                    Originariamente Scritto da master wallace
                    Io sono drogato..

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                      La chiave di volta del girone sarà la partita a Lisbona. Inutile trarre considerazioni contro i venditori di pompelmo israeliani...che comunque speriamo magari battano il Benfica, per non so quale miracolo, così da rimettere il girone in sesto.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        La chiave di volta del girone sarà la partita a Lisbona. Inutile trarre considerazioni contro i venditori di pompelmo israeliani...che comunque speriamo magari battano il Benfica, per non so quale miracolo, così da rimettere il girone in sesto.
                        Come l anno scorso lo zenit con il Chelsea

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                        (ride)

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                          Ieri ennesimo scivolone di mister Pioli che in 3 anni e 100 partite non è mai riuscito ad adattarsi e cambiare modulo all'occorrenza.
                          Bocciato prima lui e poi il.resto della squadra.
                          Last edited by sylvester; 06-10-2022, 08:36:24.









                          "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                          Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                          vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                          (L. Pirandello)

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                            Il Milan è stato somaro sul primo gol loro.
                            Dopo 3 corner dove la prende sempre Thiago Silva, n poi prenne go in mischia co 25 rimpalli, cazz0.
                            Il secondo è somaro chi deve marcare Aubameyang...sul terzo se c'hai n citofono prenni n go così ovviamente.
                            Ma nel complesso, se l'altro somaro non se magna (con deviazione si stocazz0) l'1-1 poesse pure che la partita se metteva diversamente, fermo restando che il Chelsea ha strameritato.

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                              Sturm Graz-Lazio

                              (ore 18.45 su Sky Sport 1 e Dazn e in streaming su Now)
                              Le tre vittorie di fila in campionato (Verona, Cremonese e Spezia) hanno portato una ventata di entusiasmo a Formello. L’atmosfera non può essere guastata dall’Europa League come è accaduto nell’ultima partita contro i danesi del Midtjylland, il 15 settembre, persa 5-1. E che aveva fatto infuriare Maurizio Sarri. Una sconfitta inattesa da archiviare con una vittoria contro lo Sturm Graz, in Austria. Il tecnico biancoceleste non sembra intenzionato a cambiare molto. Provedel sarà tra i pali e Hysaj si gioca il posto con uno tra Lazzari e Marusic. A centrocampo, però, potrebbe essere risparmiato Milinkovic, che in campionato sta facendo grandi cose e trascinando la Lazio.
                              Classifica gruppo F: Feyenoord, Midtjylland, Lazio e Sturm Graz 3 punti.

                              Roma-Betis Siviglia

                              (ore 21 su Sky Sport, Sky Sport Uno, Dazn e in streaming su Now)
                              Nella sfida dell’Olimpico contro il Betis Siviglia, ed è vietato lasciarsi distrarre dalla gara di campionato con il Lecce di domenica 9 ottobre, José Mourinho potrebbe cambiare qualcosa. Nonostante il periodo delicato, però, Rui Patricio sarà il titolare tra i pali, ma in difesa dovrebbe riposare Smalling, protagonista sabato 1° ottobre a San Siro con il gol vittoria contro l’Inter. A sinistra, invece, dovrebbe giocare Zalewski al posto di Spinazzola. Camara favorito a centrocampo per debuttare da titolare con Belotti pronto a prendere posto in attacco. Da parte sua, il Betis Siviglia cercherà di difendere l’imbattibilità in Europa.
                              Classifica gruppo C: Betis Siviglia 6 punti; Ludogorets e Roma 3; Hjk 0.

                              Hearts-Fiorentina

                              (ore 21 su Tv 8, Sky Sport, Sky Sport Football e Dazn e in streaming su Now)
                              Non sarà facile per la Fiorentina in Scozia. A Edimburgo i tifosi dell’Hearts sono convinti che la squadra possa battere la formazione di Vincenzo Italiano, in difficoltà in campionato e in Conference League in questo avvio di stagione. Una sconfitta al Tynecastle Stadium complicherebbe ai viola il cammino continentale. L’ambiente che attende la Fiorentina è di quelli da prendere con le molle. Stadio esaurito: saranno circa 20mila gli spettatori presenti sugli spalti. Italiano sa che è importante vincere per dare una svolta. E per conquistare i tre punti si affida a Nico Gonzalez. Serve tutto il suo talento per risollevare la Fiorentina.
                              Classifica gruppo A: Istanbul Basaksehir 6 punti; Hearts 3; Rigas Fs e Fiorentina 1.



                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
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                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Da qua a sabato spero di non leggere troppi gufaggi travestiti da pianti greci da parte dei fan milanisti dicendo che la Juve vince sicuro et similia Anche perché per questa Juve partite già vinte in partenza non ce ne sono proprio, bastava poco ieri per rovinare una partita che sul 2-0 sembrava tranquillissima in casa contro la squadra più abbordabile del girone.

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