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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Tra Inter e Roma riesplode la guerra non solo per Spinazzola-Politano: i giallorossi minacciano cause

    Saltato lo scambio, si riaccendono vecchi rancori. E Marotta consulta un avvocato. Eriksen, Mourinho frena: «Offerte non pervenute, io lo faccio giocare»

    Una banale operazione di mercato che comprende lo scambio fra due giocatori sì di valore ma riserve nel proprio club ha definitivamente acceso la miccia fra l’Inter e la Roma. L’affare sfumato fra i capitolini e i nerazzurri, comprendente Politano e Spinazzola, rischia di concludersi fra urla e alta tensione, a colpi di carte bollate. Sarebbe un epilogo clamoroso, figlio dei veleni estivi per il mancato passaggio di Dzeko alla corte di Conte e per le plusvalenze dei giallorossi realizzate con la collaborazione della Juventus.


    La contesa sul numero delle presenze o il minutaggio da cui far dipendere l’obbligo di riscatto dei giocatori non solo ha compromesso l’accordo in precedenza raggiunto fra i club ma ha pure indotto la Roma a nuove riflessioni. Ovvero studiare gli estremi di una possibile azione legale. La proposta di scambio di prestiti con obbligo di riscatto fu avanzata dal ds dell’Inter, Ausilio; fu modificata poi dai nerazzurri che, dopo le visite mediche già superate da Spinazzola, chiesero il supplemento di test atletici. Non è un caso che venerdì l’ad Marotta abbia studiato le contromosse con l’avvocato Cappellini. Morale: Spinazzola ha fatto ritorno a Roma e per Politano da oggi si cercherà una nuova sistemazione. La squadra di Fonseca ora pensa a Shaqiri del Liverpool o a Suso (in prestito, formula non gradita dal Milan). I nerazzurri, che hanno accolto Ashley Young accelerano per Victor Moses, di proprietà del Chelsea ma in prestito al Fenerbahçe.

    Capitolo Eriksen: Mourinho, infuriato per le immagini tv di Marotta a cena con l’agente del danese, Martin Schoots, ha tuonato: «Se gli interisti sono ottimisti significa che son pronti a farci un’offerta, finora non pervenuta. Quando vedo gente con responsabilità che ne parla, sono un po’ sorpreso» ha concluso prima di annunciare che oggi il centrocampista giocherà. Il procuratore, Martin Schoots, nel frattempo è tornato a Londra per presentare agli Spurs la proposta di 15 milioni. Bieljca, allenatore della Dinamo Zagabria, ha dichiarato che Dani Olmo, accostato al Milan, non sarà schierato in amichevole. Ma i rossoneri smentiscono di essere interessati. Il Monza di Berlusconi e Galliani si accaparra dalla Juventus23 l’attaccante portoghese, compagno nell’Under 21 di Leao, Mota Carvalho. Operazione da 4,5 milioni.


    CorSera
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      Bologna, Mihajlovic: "Sto vincendo la battaglia contro la leucemia ma non mi sento un eroe"

      Il 50enne serbo racconta in tv il suo calvario: “In ospedale ho avuto anche attacchi di panico e volevo spaccare la finestra con una sedia. Sono passati 78 giorni dal trapianto di midollo e non ci sono state complicazioni gravi. Nessuno deve vergognarsi di essere malato, importante è non perdere mai la voglia di vivere e combattere''

      I sei mesi più lunghi e bui della sua vita, costellati da sofferenze fisiche, tanto dolore e pensieri negativi, ma ora Sinisa Mihajlovic, colpito la scorsa estate dalla leucemia, sembra vedere la luce in fondo al tunnel. "Per adesso la sto vincendo, anche se devo fare attenzione. Sta andando tutto bene, non sto più prendendo il cortisone e questo è importante - racconta il tecnico del Bologna a 'Verissimo', in onda sabato pomeriggio su Canale 5, parlando della battaglia che sta combattendo -. Sono passati 78 giorni dal trapianto di midollo osseo e i primi 100 giorni sono i più critici. Poi dopo è tutto in discesa, bisogna avere pazienza ancora per una ventina di giorni ma superarli bene sarebbe già un bel traguardo. Sono molto contento, non ci sono state complicazioni gravi e va benissimo così. Adesso ho ripreso anche ad allenarmi un pochino per tornare in forze, perché dopo 4 mesi senza fare niente e prendendo 17 pastiglie al giorno mi sono un po' gonfiato".

      "Volevo spaccare la finestra con una sedia"

      Il 50enne serbo ripercorre il calvario denso di momenti difficili che hanno fatto emergere tutta la sua forza. "Ho fatto tredici chemioterapie in cinque giorni, ma già dopo il terzo ciclo avevano annientato tutto. Il primo è stato il più pesante, mi sono venuti anche degli attacchi di panico che non avevo mai avuto perché ero chiuso in una stanza con l'aria filtrata: non potevo uscire e stavo impazzendo. Volevo spaccare la finestra con una sedia, poi mia moglie e alcuni infermieri mi hanno fermato, mi hanno fatto una puntura e mi sono calmato - ha rivelato Mihajlovic - Stavo male ma dovevo dare forza alla mia famiglia perché se mi avessero visto abbattuto sarebbe stato peggio. Cercavo di essere sempre positivo e sorridente, facevo finta di niente per non farli preoccupare. Questa è stata una delle cose più difficili perché non sempre ero al massimo della forma".

      "Non sono un eroe, mai perdere la voglia di vivere"


      Sinisa con il suo esempio ha voluto mandare un messaggio a chi è nella sua stessa situazione. "Non penso di essere un eroe, sono un uomo normale con pregi e difetti. Ho solo affrontato questa cosa per come sono io - sottolinea l'allenatore del Bologna - ma ognuno la deve affrontare come vuole e può. Nessuno deve vergognarsi di essere malato o di piangere. L'importante è non avere rimpianti e non perdere mai la voglia di vivere e di combattere". L'unico rimpianto di Mihajlovic è legato al padre: "Purtroppo non ho visto mio padre nei suoi ultimi otto mesi di vita e neanche quando è morto nel 2010. Quello è l'unico rimpianto che ho, ma spero che mi abbia capito. Quando hai i genitori noti tutti i difetti, io per esempio non sopportavo che facesse rumore quando mangiava, invece, quando poi non ci sono più ti mancano anche le cose che ti davano fastidio. Bisogna goderseli al massimo".

      "Ripreso qualche chilo grazie ai piatti di mia madre"

      La famiglia è il punto di forza per lo sportivo che durante il periodo natalizio è potuto tornare a casa. "E' stato il Natale più bello della mia vita, con tutta la mia famiglia vicino. C'era anche mia mamma, che si è arrabbiata quando ho pianto durante la seconda conferenza stampa, però poi a casa mi ha preparato dei piatti serbi che sono molto saporiti e non li ho sentiti amari come quasi tutto il resto dei cibi. Grazie a lei ho recuperato un po' di chili". La malattia non è stata l'unica prova di temperamento per Mihajlovic che ha vissuto in pieno la guerra dei Balcani: "Quando la vivi, all'inizio, è bruttissima ma dopo se hai la forza di reagire e riesci ad andare avanti nella vita è tutto di guadagnato perché capisci quali sono le cose importanti e sai che quello che può succedere è sicuramente meno peggio della guerra. Se la superi, puoi battere qualsiasi ostacolo ma non la auguro a nessuno. Nel mio paese dovevi essere forte non per scelta ma per obbligo: sono cresciuto così".

      "Prima dividevo, con questo problema ho unito tutti"


      L'ex difensore di Lazio e Inter in questi mesi ha ricevuto una marea di messaggi d'affetto. In trasmissione ad esempio riceve, tra gli altri, quelli di Walter Zenga, a cui ha insegnato ad avere sempre la testa alta, e di Francesco Totti, per cui ora tutti hanno capito chi è il vero Sinisa: "Ho sentito tantissima vicinanza da gente famosa e da gente normale, anche con gli striscioni negli stadi. Prima ero uno che divideva, con questo problema ho unito tutti. Hanno guardato l'uomo più che l'allenatore - conclude Mihajlovic - e questo era l'importante". Una menzione speciale per Zlatan Ibrahimovic che, nonostante non sia andato al Bologna, ha voluto mandare un messaggio speciale a Sinisa: "Avanti amico e fratello! Siamo tutti contenti che sei tornato in panchina. Sapevo che eri il più forte di tutti. Ti aspettiamo in campo ma non crearmi troppe difficoltà quando giocherò contro la tua squadra". Sinisa chiosa: "Ibra è come un fratello, da giocatori ci siamo anche scontrati, poi dopo siamo diventati amici. Mi è dispiaciuto che non sia venuto qui ma capisco la scelta del Milan, anche se da noi si sarebbe divertito di più. Abbiamo un carattere molto simile e molto forte. Sono contento sia tornato in Italia".

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      C. Campo - Moriremo Lontani


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        Pietro Anastasi ha avuto la fortuna di entrare nell'immaginario collettivo. Nessuna delle generazioni a lui successive lo ha mai visto giocare, eppure è uno di quei nomi di calciatori che restano nell'aria, che girano, si citano, si rievocano.

        Figlio del Sud negli anni del boom economico e dell'emigrazione interna che andava a cercare lavoro nelle capitali del Nord, Anastasi divenne un simbolo di chi "ce l'ha fatta" per tanti italiani. Acquistato dalla Juventus sul finire degli anni '60 per una cifra che sfiorava i 700 milioni (fu il giocatore più pagato al mondo fino ad allora), si presentò al presidente Vittore Catella in maniche di camicia, senza cravatta e coi capelli lunghi. Catella, alzati un attimo gli occhi dalla scrivania, lo congedò bruscamente ammonendolo: "quando entra alla Juve, si ricordi di indossare giacca e cravatta regolamentari e di tagliarsi i capelli".

        Fu uno shock anche l'incontro con l'allenatore Herrera (Heriberto). Avendo difficoltà ad apprendere certi schemi, quel sergente di ferro gli fece una serie di rimproveri tali (tra i quali: "sei un tonto, uno stupido") da farlo arrivare alle lacrime. Fu però immediatamente adottato dai tifosi, ne divenne un idolo in una maniera, come detto, che resterà transgenerazionale.

        La sua storia ricorda un pò quella di Schillaci, anche se Anastasi per la Juve e per il calcio italiano durò oltre il paio di stagioni del Totò nazionale e vinse (3 scudetti, un Europeo) e incise di più, molto di più.
        Last edited by Sean; 18-01-2020, 08:02:00.
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          Per la Roma idea-Shaquiri, chiuso al Liverpool. Se non dovesse concretizzarsi, sempre viva la pista che porta a Suso:

          __________

          Angelo Mangiante @angelomangiante
          Come alternativa a #Shaqiri resta valida la pista che porta a #Suso.
          La #Roma vorrebbero lo spagnolo del #Milan in prestito, mentre il club rossonero vorrebbe monetizzare la cessione del suo numero 8.
          Nello scambio potrebbe entrare anche Juan Jesus. @SkySport
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            Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
            Fai prima a tifare inter

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            Si commenta una gestione non proprio all'altezza

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              Per intanto si va scoprendo che è stato Ausilio - come si sospettava - a combinare tutto il pasticcio tra Inter e Roma. Prende accordi con Petrachi ma Marotta glieli manda a monte...quindi o non li ha comunicati prima a Marotta oppure sta lì e crede di avere liberà operativa quando non ce l'ha.

              La Roma ha tutti i diritti di essere irritata, perchè pensa(va) di avere a che fare con gente seria e professionalmente adulta...evidentemente sbagliando.
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                Per la Gazzetta su Emre Can c'è l'Everton di Ancelotti.
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                  Roma e Inter ai ferri corti

                  IL TEMPO (F. BIAFORA) - Si è conclusa nel peggiore dei modi - e non è detto che sia finita qui - la telenovela di mercato che ha riguardato Roma e Inter per lo scambio tra Spinazzola e Politano. Le avvisaglie di un affare in procinto di sfumare si erano già avvertite durante la sfida con il Parma, una gara preceduta dalle parole di Petrachi che aveva parlato di affare non concluso. Ieri mattina le parti coinvolte hanno fatto l’ultimo tentativo per trovare un punto d'incontro sulle esigenze delle società, ma ogni tentativo è stato vano ed è saltato del tutto il trasferimento.

                  Nel pomeriggio di giovedì i club avevano compiuto un importante passo in avanti rispetto alle tensioni delle ore precedenti ed era stato raggiunto una bozza di accordo sulla base di un doppio trasferimento in prestito con diritto di riscatto, che si sarebbe trasformato in obbligo al raggiungimento delle 15 presenze entro il termine della stagione. Il nodo del contendere è stata proprio questa clausola: la Roma - che comunque reputava quasi inaccettabili anche questi termini dell'accordo, ha comunque provato adandare avanti Voeva considerare anche 1 minuto in campo come presenza da conteggiare, mentre i nerazzurri chiedevano di prendere in considerazione soltanto le partite con almeno 45 minuti disputati sul campo.

                  Il nervosismo era già alto dal giorno prima, in cuil’Inter aveva cambiato le carte in tavola trasformando la formula dello scambio a titolo definitivo in un doppio prestito con diritto di riscatto. Tale scenario è sorto soltanto dopo chePolitano e Spinazzola avevano già svolto le visite mediche: il terzino gialilorosso ha regolarmente ottenuto l’idoneità sportiva del Coni e, nonostante questo, i nerazzurri hanno chiesto un supplemento di visite. La richiesta di Marotta è stata giudicata pretestuosa da Petrachi e Fienga, che hanno giudicato che l'unico scopo di questa mossa fosse quello di cambiare i termini dell'operazione con cordata in ogni dettaglio con Ausilio, direttore sportivo del club di Suning.

                  Le società si sono ovviamente lasciate malissimo e i giocatori sono tornati nelle rispettive città. Spinazzola, atterrato alle 17.10 a Fiumicino, è apparso sorridente: «Ora mi vado ad allenare. Mi sento bene, penso solo alla partita col Genoa. Deluso? Penso solo a domenica e basta». Intanto la Roma, che punta Shagiri come esterno offensivo, ha definito tutti i dettagli della trattativa Ibanez che arriverà ad inizio settimana. Il difensore si trasferisce dall Atalanta in prestito per 18 mesi (2 milioni), con obbligo di riscatto fissato a 8 milioni e firmerà un contratto di 4 anni e mezzo a 700mila euro annui più bonus, sfiorando il milione complessivo.

                  ...ma di noi
                  sopra una sola teca di cristallo
                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
                  «nessun vincolo univa questi morti
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Per intanto si va scoprendo che è stato Ausilio - come si sospettava - a combinare tutto il pasticcio tra Inter e Roma.
                    Ah,ma guarda un po' tu il caso.

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                      Shaqiri e Moses sarebbero due acquisti da basso profilo, ma molto utili secondo me.
                      B & B with a little weed










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                        Rip pietruzzo gobbo vero

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                          Originariamente Scritto da fransisco1 Visualizza Messaggio
                          Ah,ma guarda un po' tu il caso.
                          ma non può andarsene?
                          Originariamente Scritto da Pesca
                          lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                            RIP









                            "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                            Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                            vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                            (L. Pirandello)

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                              Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                              Shaqiri e Moses sarebbero due acquisti da basso profilo, ma molto utili secondo me.
                              moses dopo che ho sentito che è andato in turchia e gioca poco pure li minson venuti i brividi.
                              in questo caso davvero non mi aspetto nulla se non un opzione in più per fare turn over.
                              però prestito gratuito con diritto di riscatto,come diceva ciccio benitez,ci può stare.

                              Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggio
                              ma non può andarsene?
                              sarebbe appropriato.

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                                Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                                È in scadenza?

                                Perchè altrimenti secondo me devi mettere sul tavolo un assegno pesantissimo per portarlo via al city.

                                Sarebbe un colpo della madonna.
                                Non credo sia in scadenza ma bisognerebbe verificare.
                                *** indirizzo email non valido, controllare prima che il forum metta in sospensione ***

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