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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Conte ci informa che l'Inter (o lui o entrambi) ha intenzione di querelare il Corsport per l'affaire della lettera scarlatta...così questo caso che appassiona l'Italia avrà forse una soluzione nelle aule dei tribunali.
    ...ma di noi
    sopra una sola teca di cristallo
    popoli studiosi scriveranno
    forse, tra mille inverni
    «nessun vincolo univa questi morti
    nella necropoli deserta»

    C. Campo - Moriremo Lontani


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      Che gollazzo godooo

      È inascoltabile conte in conferenza stampa lo odiavo quando era alla juve figuriamoci ora mamma mia
      Cura il tuo corpo come un tempio
      Originariamente Scritto da M K K
      Desade grazie di esistere
      Originariamente Scritto da AK_47
      si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

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        Conte sulla misteriosa lettera del misterioso Salvo24...un episodio che entra a giusta ragione e a pieno titolo nei tanti misteri del Paese e sul quale speriamo si possa fare presto piena luce per la tranquillità di noi tutti e della nazione:
        _______________

        Sull'episodio col Corriere dello Sport.
        "E' tutto in mano ad un avvocato... E' stata una scelta dell'Inter, io non l'ho presa sul personale. Serve essere rispettati per rispettare, c'è poco da dire. Quando si deve dare un esempio non si può fare questo sì o questo no. E' un'intera categoria che deve ricevere il segnale, si vede che tanti non sono abituati a gestire persone e pensano a loro stessi. E' stato sorprendente vedere che Odg e Ussi hanno chiesto le mie scuse, si devono vergognare. Chiedono le mie scuse, ma stiamo scherzando? Ma un giorno ci facciamo ridere dietro da tutto il mondo con un titolo sul razzismo, un altro pubblichiamo la storia di Mihajlovic in anticipo... Bisogna porre un freno, chi ha la penna non può avere tutto questo potere e mancare di rispetto a questo o quell'altro. Facile così, poi vincete sempre voi. Stiamo vedendo se questa mail è vera o fantomatica, vedremo che accade".
        ...ma di noi
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        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
          Conte ci informa che l'Inter (o lui o entrambi) ha intenzione di querelare il Corsport per l'affaire della lettera scarlatta...così questo caso che appassiona l'Italia avrà forse una soluzione nelle aule dei tribunali.
          querelare per cosa e su quali basi?

          Originariamente Scritto da Sergio
          Sei un coglione.



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            Non vedo l'ora che facciano un meme con skriniar che rincorre vlahovic per tutto il mondo

            Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk

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              Originariamente Scritto da Pesca Visualizza Messaggio
              querelare per cosa e su quali basi?
              Credo perchè il giornale ha pubblicato una mail dove era contenuto quello che ritengono essere un insulto ("esaurito")...bisogna vedere se quell'aggettivo verrà considerato un insulto anche per un giudice.

              In Italia stiamo talmente tutti bene che possiamo occuparci anche di mail dei tifosi e di risposte dei giornali sportivi. Non abbiamo niente di meglio da fare. I tribunali poi stanno, come si sa, ad annoiarsi con le mani in mano.
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                Conte abbandona anche la conferenza stampa postpartita:

                _______________

                Daniele Mari @marifcinter
                #Conte: "Mi ritrovo la notizia delle minacce con pallottole senza neanche saperlo. Ma avete capito che anche noi abbiamo famiglie e figli? E sento parlare di rispetto. E qualcuno si è pure offeso. Ma stiamo bene in Italia? Non stiamo bene"

                E si alza e lascia la conferenza...


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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Le "vie legali" che cita Conte, sono per il momento diverse da quelle che intendete......non è convinto della genuinità della lettera e pare abbia dato incarico a qualcuno di verificarne le origini.
                  « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

                  PRESENTI




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                    Stop all’Inter, agganciata dalla Juve in testa alla classifica. Lukaku e Lautaro non bastano a Conte

                    Terzo stop all’Inter, Juve e nerazzurri in coppia

                    La Fiorentina ferma l’Inter. Lo fa in una partita in cui la squadra di Conte è stata in vantaggio per quasi tutto il tempo, ci sono state occasioni mancate da una parte e dall’altra e i due portieri Handanovic e Dragowski hanno fermato gli attaccanti principali deputati al gol e non solo quelli. Lukaku e Lautaro da una parte e Chiesa dall’altra. Il vantaggio dell’Inter è stato segnato dall’ex Borja Valero, la Fiorentina ha pareggiato proprio sul finale col giovanissimo Vlahovic entrato al posto di un deludente Chiesa. Il pareggio è sostanzialmente giusto. Per la Fiorentina l’1-1 di Firenze viene dopo lo 0-0 di San Siro contro la Roma e il ko sempre a San Siro contro il Barcellona. La Juve aggancia così l’Inter in testa alla classifica.

                    Al momento la Juve è più lanciata, più tonica, pronta a battersi su tutti gli obbiettivi. L’Inter attraversa un momento difficile, impasse nei risultati, troppi nervosismi, troppe polemiche. La storia che ha avvelenato la vigilia – sospensione della conferenza stampa dopo l’uscita di una lettera sul Corriere dello Sport – è finita, secondo le stesse dichiarazioni post partita di Conte, in mano agli avvocati. E’ un buon metodo per perdersi dentro altro e perdere la serenità.

                    Funziona e fa spettacolo la Juve dei tre tenori: Ronaldo, Higuain e Dybala insieme. Ora Sarri deve trovare il coraggio di insistere

                    La Juve di Ronaldo-Dybala-Higuain
                    Ronaldo-Dybala-Higuain si può fare. Contro l’ Udinese la Juve ha giocato una delle migliori partite della stagione, Sarri si è fatto convincere dalle circostanze e ha riproposto abbastanza a sorpresa la linea dei tre tenori tutti insieme: Ronaldo, Dybala e Higuain. Per una delle poche volte in cui è successo la Juve si è divertita e soprattutto ha divertito, i tre insieme hanno dimostrato di poterci stare benissimo. E soprattutto Ronaldo (una doppietta) ha goduto dei vantaggi, delle iniziative e del grande movimento degli altri due: alla fine, dopo un periodo anche abbastanza difficile, l’attaccante portoghese appariva soddisfatto e appagato della partita fatta da lui e dalla Juventus. Si è pure sbilanciato abbastanza, indirettamente esortando Sarri a riprovarci anche contro avversari più forti. Non si può non dargli ragione, la Juve ha l’obbligo, il dovere, del coraggio.

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                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Il Milan torna ai suoi soliti difetti e ricomincia a non fare gol: ci vuole Ibrahimovic in regalo a Natale


                      Milan, di nuovo stop
                      Dopo due importanti vittorie consecutive, entrambe in Emilia, Parma e Bologna, il Milan è tornato a San Siro, ed è tornato anche al suo solito incerto tran tran. Solo un pareggio contro il Sassuolo, un gioco anche sostenuto e vario ma anche abbastanza inconcludente. Theo Hernandez come sempre di questi tempi tra i più attivi, Leao uno di quelli più fantasiosi, ma nel complesso ancora le solite gravi lacune in attacco, nessuno che si prenda l’onore e l’onere del gol. Il Natale porterà forse in regalo Ibrahimovic, forse.

                      Roma in risalita
                      Un po’ sofferta, non particolarmente brillante, ma la Roma aggiunge la vittoria sulla Spal (andata in vantaggio all’Olimpico e poi rimontata e batuta) al pareggio in trasferta a San Siro contro l’Inter. In sostanza mantiene il quarto posto in attesa del risultato di Cagliari-Lazio. Nelle ultime 6 partite fra campionato ed Europa League fanno 4 vittorie e 2 pareggi.

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                        A Napoli comincia male l’avventura di Gattuso in panchina. Squadra impaurita, clamorosi errori individuali da Koulibaly a Insigne, pubblico che fischia e contesta. Insomma per adesso siamo nella stessa identica situazione di Ancelotti…

                        Da Ancelotti a Gattuso, il Napoli è sempre allo stesso punto
                        Non ha fatto miracoli, per ora, il cambio Ancelotti-Gattuso. Il Napoli è sempre allo stesso punto, avvolto nella sua crisi, impaurito e con i giocatori che collezionano errori su errori. Ancelotti è andato via dopo un pareggio con l’ Udinese e una vittoria con qualificazione in Champions League, inutile perché l’esonero era già stato deciso. Gattuso ha cominciato con una brutta sconfitta col Parma: peggio non poteva andare. Non è mai stato in partita il Napoli, Gattuso ha cercato di coprirlo un po’ di più, ma non ci è riuscito, gli errori individuali (a cominciare da Koulibaly in difesa per finire a Insigne in attacco) hanno determinato una sconfitta che il pubblico ha sottolineato con sonori fischi. Il Parma di Gervinho e Kulusevski oggi può mettere in difficoltà tutti, figuriamoci un Napoli che ha perso se stesso e gioca con troppi complessi psicologici, troppi incubi. Se non ci fosse stato Meret sarebbe anche potuta finire peggio.

                        Gattuso non ha ovviamente al momento alcuna responsabilità. L’unica cosa che gli si può rimproverare è essersi preso l’impegno di riportare la squadra di Champions League, quando è evidente che i problemi della squadra non sono affatto superati e che il cambio di panchina è stata solo la più classica e scontata delle mosse. La distanza dalla zona Champions League oggi si è ulteriormente allungata ed è perfettamente inutile, forse addirittura controproducente, parlare di traguardi del genere. Il Napoli è sempre dentro al tunnel.

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                          Ora Sarri deve insistere sul tridente

                          La Juve ha vinto una partita facile facile contro l'Udinese. Usando una metafora pugilistica si può dire che i friulani sono stati uno sparring perfetto che, ovviamente dal punto di vista agonistico, ha picchiato poco. Detto ciò, va riconosciuto un certo livello alla prestazione della squadra di Sarri: alta, compatta tra i reparti. E poi davanti quei tre l'hanno risolta. Sottolinerei la partita di Bentancur - soprattutto - e di Matuidi, che con il loro lavoro hanno permesso a Dybala di fare il centrocampista di qualità senza doversi preoccupare di rincorrere gli avversari. Detto ciò, l'uomo assist è stato Higuain, che sul secondo gol ha dato una palla perfetta a Ronaldo. Ora Sarri deve insistere con il tridente, provandolo ancora molte volte per arrivare a poterlo schierare stabilmente a febbraio/marzo nelle partite che decideranno la stagione.

                          Il pareggio della Fiorentina con l'Inter ci consegna un duello meraviglioso, con due squadre appaiate in testa alla classifica. Certo, i nerazzurri hanno buttato una bella occasione. Inoltre il fatto di dover giocare l'Europa League e non la Champions sia una mazzata per la squadra di Conte, sotto due punti di vista. Il primo: dovranno giocare di giovedì in coppa (con stimoli peraltro minori) e questo è un problema. Secondo, la ripercussione psicologica del ko con il Barcellona c'è stata: penso che una partita così l'Inter due settimane fa la vinceva bene...

                          Tra le altre gare del pomeriggio mi ha un po' deluso l'Atalanta. Dopo l'impresa in Ucraina mi aspettavo qualcosa di più, e quello di Bologna è un brutto stop per le ambizioni di rinconferma. In crescita il Milan, che pur non vincendo con un Sassuolo molto organizzato, ha confermato i segnali di compattezza emersi nelle due gare precedenti.

                          Malissimo il Napoli.
                          Condivido in pieno le parole Gattuso, ma proprio per questo la situazione è più grave. Lui ha parlato di problemi mentali, ma siamo a fine dicembre e la squadra deve assolutamente reagire. La sconfitta con il Parma è brutta, in particolare sul secondo gol preso i giocatori del Napoli hanno dato la sensazione di avere la testa da un altra parte. Non so se basta la grinta e la determinazione, Gattuso deve far giocare bene la squadra. Al Milan gli è riuscito, ma qui ha meno tempo. E non sarebbe giusto che le colpe, al momento di tirare i bilanci, ricadessero su di lui quando quando la responsabilità è di giocatori, società ed Ancelotti.

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                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Juve, belle le tre punte (se difendono anche), ma non esistono soluzioni uniche

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                            di Mario Sconcerti

                            L’Inter perde tutto il vantaggio in una partita gestita male a Firenze. Il gol di Borja è una trappola, perché consegna la gara agli avversari senza che l’Inter si sforzi più per riprenderla. Lukaku ha i suoi nervi scoperti, Lautaro è in partita ma è cercato poco. La Fiorentina è piccola ma corre molto ed è alla fine riportata dentro il risultato da un gran gol di un ragazzo di 19 anni.

                            L’Inter sarà da scudetto se non darà importanza a questo pareggio. Vincere sempre, soprattutto in trasferta, vuol dire che le occasioni hanno sempre un unico senso. Non è più merito, è sorte. Il campionato di una grande squadra deve ricominciare dalla coscienza che quasi a metà strada sono comunque in due sulla stessa linea. C’è bisogno di più qualità nell’Inter. Per ora è freddezza, cattiveria. Ieri il gol sùbito le ha tolte insieme alla calma di Vecino e Borja, alla leggerezza della Fiorentina davanti, cosa questa che tranquillizzava la difesa interista fino a rilassarla.


                            La Juve vince invece facilmente contro un avversario lunatico, non facile perché molto fisico. Essendo il nostro un calcio piccolo, è necessario discutere qualunque cosa. Nella fattispecie si scopre a Natale che la Juve ha un tridente eccezionale, Ronaldo-Higuain-Dybala. Sarri viene invitato, anzi spinto, a usare quella che adesso sembra la sua vera differenza. È conveniente ricordare che nel calcio si può fare tutto a patto che i giocatori lo accettino.

                            Se le tre punte corrono, tornano, difendono, va benissimo. Se parti con una punta come Ronaldo che considera il suo dovere risolto solo segnando ogni volta un gol, ti tieni i suoi gol ma lasci metri di campo agli avversari. Non c’è una regola che determini le conseguenze. È un’idea di equilibrio che varia a seconda del giorno, di una buona digestione e soprattutto dell’avversario. Se hai l’Udinese in casa si può fare. Se hai una partita difficile, meglio scegliere la soluzione classica. In fondo anche nel Liverpool Firmino non fa la punta vera. Le tre punte sono sempre un’interpretazione. Che non sia una panacea, un nuovo mondo, lo dimostra che mai nella stagione le tre punte sono state impiegate strutturalmente. E la Juve ha comunque vinto molto, perso una sola volta. Quindi altre soluzioni esistono. La diversità dei tecnici sta proprio nel capire quando è il tempo di usarle.



                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Milan, Ibrahimovic si allontana. Maldini: «Più si va in là, più è difficile»

                              Il dirigente ammette le difficoltà dell’operazione: «Ha 38 anni, ha giocato l’ultima partita il 28 ottobre e venendo per soli cinque mesi diventa complicato»

                              Sfilano gli allenatori vincenti del passato, Sacchi con Capello e Allegri. Calpestano di nuovo il prato di San Siro tanti ex, Rivera, Ambrosini, Costacurta, Papin. Ma non lui, Zlatan Ibrahimovic, il giocatore che nei desiderata della dirigenza sarebbe dovuto essere il regalo di Natale da presentare al popolo milanista nella festa per i 120 anni. Giorno dopo giorno, invece, le speranze del Diavolo di aggregare alla rosa di Pioli il centravanti svedese si affievoliscono.

                              «Ibra è un’opzione, stiamo continuando a parlare ma ci sono anche altre ipotesi — spiega Paolo Maldini —. Del resto più si va in là e più diventa difficile: lui ha giocato l’ultima partita il 28 ottobre, ha 38 anni e venendo qui solo per cinque mesi la situazione pare complessa». Anche Zvone Boban, all’arrivo in serata alla cena in un noto hotel, ha lasciato intendere che la pista che conduce all’attaccante, già deciso a non fornire una risposta a breve per dedicarsi alle vacanze, è complicata. «Ha già parlato Paolo, sì, Ibrahimovic si allontana, questa è la realtà. Non so se arriverà un regalo dal mercato. Stiamo seguendo tanti profili, poi occorrerà valutare se davvero ci sarà la necessità di intervenire».


                              Rimpianti per Ibra, rimpianti per il pari con il Sassuolo. «I ragazzi hanno fatto quello che potevano ma non hanno trovato il gol — ha aggiunto il dirigente croato —. Peccato, avremmo meritato di vincere anche se la squadra di De Zerbi ha disputato una buona partita». Stefano Pioli, dopo un palo, una traversa e un gol annullato alla Var, non vuol sentire parlare di sfortuna. «Non penso che si tratti di cattiva sorte: abbiamo creato tantissimo e almeno un gol avremmo dovuto farlo. Se non ci siamo riusciti significa che siamo stati poco lucidi e precisi. Abbiamo creato più di dieci occasioni». Quindi la ricetta: «La squadra sta crescendo ma abbiamo commesso errori da evitare. Ci sono mancate qualità e determinazione per segnare».



                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Napoli in castigo: Gattuso annulla il giorno di riposo, squadra subito al lavoro

                                Dopo la sconfitta casalinga con il Parma il nuovo tecnico, in accordo con il club (ieri sera cena con il presidente De Laurentiis a Pompei), cancella la domenica libera e richiama tutti a Castel Volturno. Per Koulibaly distrazione di primo grado al bicipite femorale destro: il difensore senegalese tornerà dopo la sosta di Natale. Il fratello di Insigne: multa per Lorenzo di 400mila euro

                                La "punizione" dopo lo scivolone casalingo con il Parma arriva puntuale: niente giorno di riposo per il Napoli dopo il ko al 'San Paolo'. Rino Gattuso ha convocato tutti a Castel Volturno per la seduta della domenica, pur non essendoci una partita infrasettimanale alle porte, un richiamo forte al lavoro dopo il passo falso che aggrava la posizione di classifica dei partenopei, ora ottavi. Gli azzurri non vincono in campionato dal 19 ottobre sorso, da allora hanno raccolto cinque pareggi e tre sconfitte, portando a casa cinque punti in otto partite, incassando 11 gol e facendone 8.

                                Gattuso a cena con De Laurentiis dopo ko col Parma

                                Il nuovo tecnico ieri sera dopo la partita è andato a cena in un ristorante di Pompei con il presidente De Laurentiis, che era al San Paolo, ha assistito alla sconfitta e ha voluto fare il punto con l'allenatore che ha chiamato al posto di Carlo Ancelotti. Un colloquio franco sui problemi della squadra e sulle strategie che "Ringhio" vuole provare a mettere in atto per superarli, ma si è anche parlato di temi del mercato invernale in arrivo. La scossa odierna con l'annullamento del giorno libero è stata condivisa con il club: la necessità è di risvegliare la squadra per provare a vincere l'ultima partita dell'anno, quella del 22 dicembre in casa del Sassuolo, per evitare che la crisi diventi ancora più disastrosa, visto che alla ripresa dopo la sosta natalizia il Napoli ospiterà l'Inter.


                                Koulibaly torna dopo Natale

                                Dalla mattinata a Castel Volturno arriva anche una notizia positiva sulle condizioni di Koulibaly, che dagli esami medici ha riportato una distrazione di primo grado al bicipite femorale destro: per il difensore senegalese il 2019 in campo è finito ma si potrà riaverlo dopo Natale. Anche Maksimovic ha fatto terapie oggi, ma è comunque squalificato per Sassuolo viste le due giornate che gli sono state comminate dal giudice sportivo dopo l'espulsione dalla panchina nel match contro l'Udinese. Seduta in gruppo, invece, per Ghoulam.

                                Intanto il fratello di Lorenzo Insigne, Antonio, ha postato su Instagram quella che sarebbe l'entità della multa comminata al capitano azzurro dal presidente De Laurentiis. La somma, secondo quanto scritto, ammonterebbe a 400mila euro.

                                Dopo la sconfitta casalinga con il Parma il nuovo tecnico, in accordo con il club (ieri sera cena con il presidente De Laurentiis a Pompei), cancella la domeni…
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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