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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
    Quindi non "viverla male" significa non poter ribattere (argomentando, è giusto sopra il post dove esplico il tutto) al primo gufo che passa facendo i funerali? Come funziona? In un 3d dove tutti postano io devo stare zitto o dare ragione a prescindere?

    A me invece mi piacerebbe leggere che so, una serie di ragioni del perchè si fa un funerale...e non l'amen finale senza nulla dietro a sostegno...quello per me è inutile, che senso ha? Che contributo è?

    Si darebbe pure il caso poi che, se trovo le ragioni del funerale convincenti, potrei anche dirmi d'accordo...ma vorrei almeno leggerle. Io le mie le scrivo sempre, ho questa cattiva abitudine, di argomentare sempre (so' della vecchia scuola, m'hanno insegnato ad esporre le mie ragioni).
    sean ricordati che stai parlando con quelli che DVD-INCREDIBILE-INTER-SAMPDORIA-3-2-LA-GRANDE-RIMONTA-FC-INTERNAZIONALE-/283168840112

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      Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
      Quello è cri
      ma un po’ tutti anche fuori da qui fanno gli isterici.

      è. He non contemplano nemmeno minimamente che qualcosa possa andare diversamente dal tracciato.

      inoltre il solo pensiero di poter perdere lo scudetto contro conte li fa impazzire

      il dramma è che conte non ha la squadra per farlo... se no si che erano risate

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        Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
        Avete visto il gol di Suarez contro il Maiorca? Asimov avrebbe potuto scriverci un libro per quanto è fantascientifico
        strepitoso. Anche solo pensare di fare una cosa del genere è strepitoso

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          Originariamente Scritto da sebix Visualizza Messaggio

          è. He non contemplano nemmeno minimamente che qualcosa possa andare diversamente dal tracciato.
          Quello non è (del tutto) vero, perchè basta leggere le critiche alla squadra e all'allenatore fatte qui. Oppure quelle che si stanno facendo nel 3d dedicato al dopo partita su VS.

          E' chiaro che alla quindicesima giornata pero' non puoi nemmeno scappellarti verso chi ancora non ha vinto e magari nemmeno vincerà: avrebbe senso farlo adesso? Io lo trovo ridicolo...ma questo non significa che non potrà vincere nessun altro rispetto alla Juve. Chi lo dice?
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Invitare alla prudenza chi mette già adesso le bandiere fuori dalla finestra (o fa i funerali) non lo tradurrei col "fare gli isterici"...ma un sano ancoraggio alla realtà, perchè, ripeto, chi sta davanti non ha 250 punti di vantaggio nè è ad una giornata dalla conclusione del campionato...

            ...quindi se uno viene qua e mi parla di "fine ciclo", posso essere libero di invitarlo alla prudenza? O gli devo dare ragione? Diamo ragione: alla quindicesima giornata è finito il ciclo. Le prossime non le giochiamo.
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
            «nessun vincolo univa questi morti
            nella necropoli deserta»

            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Originariamente Scritto da sebix Visualizza Messaggio
              ma un po’ tutti anche fuori da qui fanno gli isterici.

              è. He non contemplano nemmeno minimamente che qualcosa possa andare diversamente dal tracciato.

              inoltre il solo pensiero di poter perdere lo scudetto contro conte li fa impazzire

              il dramma è che conte non ha la squadra per farlo... se no si che erano risate
              l’importante è non sparire quando si perde e metterci la faccia (anche fuori intendo)


              ps
              nessun tifofo la vive bene la sconfitta, poi quando si vince tutti serafici.
              I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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                Ma che scherzi? Qua per essere signori occorre abdicare alla quindicesima giornata, dichiarare il fine ciclo nei confronti del tremendo squadrone contiano, fare finta che non si dovrà giocare il ritorno, con (tra le altre) un paio di trasferte a Roma e una in casa della Juventus (che pero' è a fine ciclo quindi non la contiamo).

                Io lo scudetto glielo darei pure, ma mica è colpa mia se la federazione lo consegna solo a maggio. Come ho detto a Laplace, si tratta solo di aspettare comodi, che tanto i mesi passano in fretta, siamo già a Natale e tra poco è Pasqua.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Originariamente Scritto da Giampo93 Visualizza Messaggio
                  Avete visto il gol di Suarez contro il Maiorca? Asimov avrebbe potuto scriverci un libro per quanto è fantascientifico
                  Pazzesco,lui voleva fare esattamente quello,il che lo rende fantascientifico ed unico penso nel suo genere.

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                    Originariamente Scritto da sebix Visualizza Messaggio
                    ma un po’ tutti anche fuori da qui fanno gli isterici.

                    è. He non contemplano nemmeno minimamente che qualcosa possa andare diversamente dal tracciato.

                    inoltre il solo pensiero di poter perdere lo scudetto contro conte li fa impazzire

                    il dramma è che conte non ha la squadra per farlo... se no si che erano risate
                    Tu sei quello che la vive peggio di tutti qua dentro eh
                    Originariamente Scritto da Alberto84
                    Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                    Originariamente Scritto da debe
                    Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                    Originariamente Scritto da Zbigniew
                    Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                    Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                      Seeeeeeeee
                      Originariamente Scritto da huntermaster
                      tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                      Originariamente Scritto da luna80
                      Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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                        partiti molto bene, 25 minuti molto intensi e con un bel ritmo.

                        dopo l'uscita di bentancur siamo calati parecchio e dopo l'espulsione di Cuadrado la Lazio ci ha asfaltati superando piuttosto agevolmente il filtro bianconero a centrocampo.

                        Risultato giusto, la Lazio ha meritato indubbiamente.
                        [

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                          La Juventus crolla a Roma contro la Lazio e lascia l’Inter prima in classifica. Ronaldo in gol ma poi la Lazio dilaga e apre la discussione sulla Juve di Sarri: cosa c’è che non va, perché è così fragile psicologicamente?


                          LAZIO-JUVENTUS 3-1
                          C’è indubbiamente qualcosa che non va nella Juventus. A questi livelli – scudetto e Champions League – si parla di perfezionismo, per cui non si tratta di infierire dopo una partita persa abbastanza nettamente contro la Lazio. Ma di ragionare su dettagli che possono essere comunque determinanti. E qualcosa che non va nella Juve c’è, si può dire tranquillamente. Se al ko dell’Olimpico, aggiungiamo il pareggio col Sassuolo, le difficoltà di Ronaldo (per altro il gol segnato a Roma è suo…) e più in generale dell’attacco, è del tutto evidente come la Juve fatichi a stare sempre lassù e accusi qualche debolezza psicologica. A queste difficoltà aggiungiamo l’incalzare dell’Inter che poteva essere controsorpassata dopo lo 0-0 di San Siro con la Roma, e invece alla fine quella che accusa di più il colpo è proprio la Juventus di Sarri.

                          Con la Lazio la Juve ha fatto un bel primo tempo, poi è praticamente sparita, ha accusato pesantemente il ritorno della squadra di Inzaghi e sul contropiede degli avversari è andata a picco: prima sconfitta stagionale del gruppo Sarri. Che adesso tornerà a Torino a chiedersi dove la Juve abbia sbagliato, e quali siano i suoi punti deboli. Stavolta nemmeno Dybala schierato fin dall’inizio ha risolto il problema. Ronaldo è apparso più tonico, ma alla fine è stato travolto pure lui.

                          La Juve in difficoltà ha avuto la sfortuna di incontrare la squadra più in forma del momento e cioè la Lazio di Inzaghi. Per una volta all’asciutto il micidiale Immobile, la Lazio è venuta fuori col suo gioco grintoso e molto offensivo e con due giocatori su tutti: Luis Alberto e Milinkovic Savic. Come aveva avvertito Sarri stesso la vittoria della Lazio porta i biancocelesti a ridosso della Juve stessa (-3) e teoricamente li coinvolge nella lotta scudetto (-5 dall’Inter). Immagino che di questo discorso ne Inzaghi né i giocatori vogliano sentir parlare, ma la grande festa di gioia dell’Olimpico questo ha voluto celebrare: il ritorno della Lazio a livelli che un tempo frequentava molto spesso e anche con grandi campioni.

                          SERIE A, GIORNATA n. 15 Inter-Roma 0-0 Atalanta-Verona 3-2 (23' Di Carmine V, 44' Malinovskyi A, 57' Di Carmine V, 64' Muriel rig A, 90'+3' Djimsiti A) Udinese-Napoli 1-1 (32' Lasagna U, 69' Zielinski N) Lazio-Juventus 3-1 (25' Ronaldo J, 45'+1 Luis Felipe L, 74' Milinkovic L, 90' + 5' Caicedo L) Lecce-Genoa 2-2 (31' Pandev G, 45' + 5 Criscito rig G, 60' Falco L, 70' Tabanelli L), Sassuolo-Cagliari 2-2 (7' Berardi S, 36' Djuricic S, 51' Joao Pedro C, 90' Ragatzu C) Spal- Brescia 0-1 (54' Balotelli B) Torino-Fiorentina 2-1 (22' Zaza T, 72' Ansaldi T, 90'+1' Caceres), Sampdoria-Parma 0-1 (21' Kucka P) Bologna-Milan 2-3 (15' Piatek rig M, 32' Hernandez M, 40' Hernandez aut B, 46' Bonaventura M, 84' Sansone rig B) *** Domenica 8 dicembre 2019 BOLOGNA-MILAN 2-3 Nel Milan qualcosa comincia a girare e funzionare. I risultati cominciano a coincidere con le prestazioni e il lavoro di Pioli sta piano piano venendo fuori. Due vittorie consecutive (a Parma e Bologna) significano molto e per il
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Il Napoli fermato anche a Udine, ormai non vince una partita di campionato da 7 giornate ed è a -17 dall’Inter: insomma è crisi nera. Ma Ancelotti resiste, non si dimette, e garantisce di non avere una squadra spaccata. Può essere vero?

                            UDINESE-NAPOLI 1-1

                            Il Napoli gioca bene appena mezza partita, l’altra metà la sbaglia o almeno l’affronta senza esserci con la testa. Nella sostanza il Napoli non riesce a fermare la sua discesa, non vince una partita da sette giornate (ultima vittoria a ottobre…), non c’è con il corpo e non c’è con lo spirito, a cominciare dai giocatori che negli altri anni lo hanno trascinato in alto, da Koulibaly a Insigne, da Callejon a Mertens. Il -17 dalla testa della classifica è indicativo della situazione ampiamente deficitaria, con l’allenatore in bilico e le voci su Gattuso che lo assediano. Ancelotti smentisce che ci sia una fronda nei suoi confronti, ammette però che al Napoli oggi manca la scintilla, e punta tutto sulla Champions League per riaccenderla. “Nessuna polveriera, nessuna spaccatura, tutto falso. Non ho mai pensato di lasciare la guida della squadra”. Si va avanti aspettando svolte e ritorni d’orgoglio, fino ad ora non è successo nulla e il Napoli ha continuato a precipitare. Si va avanti insomma di partita in partita, con troppa ansia e molta paura.

                            SERIE A, GIORNATA n. 15 Inter-Roma 0-0 Atalanta-Verona 3-2 (23' Di Carmine V, 44' Malinovskyi A, 57' Di Carmine V, 64' Muriel rig A, 90'+3' Djimsiti A) Udinese-Napoli 1-1 (32' Lasagna U, 69' Zielinski N) Lazio-Juventus 3-1 (25' Ronaldo J, 45'+1 Luis Felipe L, 74' Milinkovic L, 90' + 5' Caicedo L) Lecce-Genoa 2-2 (31' Pandev G, 45' + 5 Criscito rig G, 60' Falco L, 70' Tabanelli L), Sassuolo-Cagliari 2-2 (7' Berardi S, 36' Djuricic S, 51' Joao Pedro C, 90' Ragatzu C) Spal- Brescia 0-1 (54' Balotelli B) Torino-Fiorentina 2-1 (22' Zaza T, 72' Ansaldi T, 90'+1' Caceres), Sampdoria-Parma 0-1 (21' Kucka P) Bologna-Milan 2-3 (15' Piatek rig M, 32' Hernandez M, 40' Hernandez aut B, 46' Bonaventura M, 84' Sansone rig B) *** Domenica 8 dicembre 2019 BOLOGNA-MILAN 2-3 Nel Milan qualcosa comincia a girare e funzionare. I risultati cominciano a coincidere con le prestazioni e il lavoro di Pioli sta piano piano venendo fuori. Due vittorie consecutive (a Parma e Bologna) significano molto e per il
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Ora comincia un campionato diverso: lo scudetto non è più solo per la Juventus

                              Da tanto tempo nessuno in Italia ha più giocato per il titolo, tutti volevano solo entrare in Champions. Questo pensiero di minoranza ci ha resi nulli in campo internazionale

                              di Mario Sconcerti

                              Arrivati in pieno dicembre la Juve aveva il diritto di perdere la prima partita e c’è riuscita in pieno ottenendo due risultati: mettersi sulle spalle un secondo piccolo punto dall’Inter e riportando la Lazio dentro la corsa. Non è stata una partita netta come il risultato. La Juve ha giocato un bel primo tempo, la Lazio era timida perché soffocata dal gioco di prima dell’avversario.

                              A far girare la sabbia è stata l’espulsione di Cuadrado a metà della ripresa. Un fallo da ultimo uomo, quindi molto evidente. Da allora la partita non c’è più stata, la Lazio l’ha presa in mano con qualità e ritmo, Milinkovic ha segnato un gol di rara bellezza, Immobile ha sbagliato un rigore e Caicedo ha segnato infine il terzo gol. Della Juve nel frattempo nessuna notizia, come fosse stata sorpresa da se stessa, dalla facilità con cui l’avversario l’aveva ripresa e vinta. È stato un calo netto, non solo fisico, di cui tante altre volte c’erano stati segni, ma che da qualche domenica si stava facendo quasi assillante.


                              Ora l’Inter è più sola e direi anche molto più dentro il campionato. L’Inter è umile, ha lasciato giocare sempre la Roma venerdì scorso, l’ha subita come in casa un primatista non dovrebbe, ma ha rispettato la qualità dell’avversario, l’ha aspettata e ha chiuso la partita senza farla tirare una volta. L’Inter si adatta ai suoi limiti, non crede al diritto di vincere come spesso alla Juve viene automatico.

                              Ora comincia un campionato diverso, più aperto agli altri. Tornano coinvolgimenti, possibilità, ragionamenti vietati da anni. Si ricomincia a pensare di vincere. Da tanto tempo nessuno in Italia ha più giocato per lo scudetto, tutti dicevano di giocare per entrare in Champions. È stato questo pensiero di minoranza a farci diventare nulli in campo internazionale e liquidi in quello nazionale. Ha finito per vincere solo la squadra che davvero diceva di volerlo fare, la Juve.

                              L’Inter ha festeggiato due volte il quarto posto. Per capirne il limite, arrivando quarta, oggi festeggerebbe? La Lazio forse ha infranto questo nuovo archetipo da mercanti endemici. Forse oggi si gioca di nuovo per vincere. È questa nuova fede che rende i finali della Juve così convulsi, così involuti. Perché l’avversario ha uno scopo che va di nuovo oltre la partita, insegue anche quando è inferiore, come ieri per un’ora la Lazio. Da oggi sarà un campionato meno facile per tutti. E questo complicherà di molto il desiderio di costanza della Juve. Perché la costringerà a dimenticarsi del suo passato cercando la misura concreta del presente.



                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Inter prima, ma quei fischi stonano. E Conte chiede un San Siro diverso

                                L’allenatore fa appello al pubblico prima della sfida al Barcellona: «Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti». L’ex Branca: «Se non senti la fiducia è complicato»

                                Il primo posto in classifica con due punti di vantaggio sulla Juventus, alle porte il match più importante della stagione con il Barcellona, decisivo per il passaggio agli ottavi di Champions. L’ottimo inizio di stagione è indiscutibile per l’Inter, eppure nell’ultimo match contro la Roma, da certi settori di San Siro, sono piovuti fischi su alcuni giocatori (Biraghi il più bersagliato). Un atteggiamento non nuovo per il Meazza. Il pubblico nerazzurro è di certo il più fedele d’Italia e nelle prime 8 partite di serie A sono già più di mezzo milione gli spettatori (per l’esattezza 515.784, con una media di 64.473 a gara). Antonio Conte però è attento a tutti i particolari. Ha già fatto sapere che non farà trasmettere sul tabellone il risultato di Borussia Dortmund-Slavia Praga, «dobbiamo pensare a vincere noi, non a come vanno gli altri», e soprattutto ha fatto una richiesta precisa ai tifosi: «Non fischiate i giocatori».

                                È successo contro la Roma, nonostante l’Inter abbia fatto la miglior partenza della sua storia. «Con il Barcellona non è solo difficile, servirà proprio un’impresa: per questo chiedo al pubblico di sostenere la squadra. Da alcuni settori, non mi riferisco alla Curva, ho sentito un po’ di brusii e fischi per uno stop o un passaggio sbagliato. Non va bene, mi è dispiaciuto», sottolinea l’allenatore. Un atteggiamento da cambiare se davvero si vuole passare il turno in Champions e sperare di tornare a vincere presto qualcosa. «I ragazzi vanno aiutati e supportati, perché stanno dando il massimo: giocare a San Siro non è facile».L’appello di Conte va oltre: «Bisogna capire il momento tutti quanti e cercare di aiutare l’Inter. Più di qualcuno qui è alla prima stagione, i calciatori vanno aiutati, non diventiamo presuntosi. C’è una partita importante con il Barcellona: armiamoci e partiamo, tutti insieme, non solo noi».


                                Quello del tecnico non è uno sfogo, ma una richiesta d’aiuto. La Curva Nord con un comunicato si è schierata con l’allenatore: «Si vinca o si perda ad oggi l’Inter sta già andando oltre le aspettative e merita il pieno supporto di chi dovrebbe amarla incondizionatamente».

                                Di certo una parte dello stadio è meno permissiva con alcuni giocatori. È così da sempre, un andazzo quasi più accentuato nel pubblico nerazzurro rispetto ad altre piazze. Andrea Ranocchia è stato spesso bersagliato dai fischi e, in un’intervista di qualche anno fa, alla domanda se si sentisse un capro espiatorio delle difficoltà dell’Inter, rispose: «Sento un pregiudizio su di me». Era l’anno di De Boer. L’estate dopo, al primo giorno di ritiro fu contestato duramente. Intervenne Luciano Spalletti andando a parlare direttamente con un tifoso allontanato poi dal campo. Lo stesso Candreva un paio di anni fa era tra i fischiati, per non parlare di Icardi e Nainggolan.

                                Marco Branca, ex giocatore e dirigente dell’Inter, sottolinea quanto può essere negativa una situazione simile. «Chi non è abituato a San Siro e non è già accettato dalla tifoseria può sentirsi intimorito, soprattutto se non ha grande personalità. Il giocatore, giovane o esperto che sia, sente quando non c’è fiducia e tutto diventa più difficile. Il consiglio è credere in se stessi all’interno della squadra». Conta tutto per vincere, non solo per Conte.


                                CorSera
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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