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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Pasquino Visualizza Messaggio
    Possiamo, dopo 13 giornate, dire che la Juve gioca male? Vince perché è forte, per errori altrui, per la qualità dei singoli.
    l'Inter gioca meglio, si vede la mano di Conte più di quella di Sarri.
    Il gol dell'Atalanta con quello solo sul secondo palo grida vendetta.
    possiamo dirlo si. Ma la domanda è perchè. E perchè le migliori partite si sono viste in partite "clou" ? E' stata solo una coincidenza?

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      Ho visto la sintesi il secondo gol è bello a difesa schierata.
      Senza Matuidi perdiamo molto a centrocampo
      Abbiamo preso un gol grazie alla fase difensiva di cuadrado.

      Chiedete scusa a dybala per le critiche ingiuste allegri pezzo di merda
      Last edited by DR. CACARELLA; 24-11-2019, 00:20:18.
      Cura il tuo corpo come un tempio
      Originariamente Scritto da M K K
      Desade grazie di esistere
      Originariamente Scritto da AK_47
      si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

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        Conte è davvero un fenomeno.
        Magari alla fine non vincerà perché la Juve ha una rosa di un tro livello ma è davvero galattico.
        Come abbiamo fatto noi a presentarci con Giampaolo davvero non lo so.









        "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
        Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
        vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

        (L. Pirandello)

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          La Juve batte l’Atalanta 3-1, protagonisti Higuain e Dybala che non fanno rimpiangere Ronaldo, rimontano i bergamaschi e portano alla vittoria la Juve dopo una partita molto sofferta e con tante contestazioni sui soliti falli di mano


          ATALANTA-JUVENTUS 1-3
          Ha rischiato di non vincerla la partita di Bergamo, la Juve. Per tre quarti del tempo ha giocato male, sofferto tantissimo l’ Atalanta, visto sbagliare un rigore da Barrow, Szczesny ha dovuto darsi da fare parecchio per evitare che la squadra di Gasperini prendesse il largo. Possiamo raccontare la partita tramite quello che hanno fatto due grandi campioni – Higuain e Dybala, quelli di cui avevamo tanto parlato in estate perché dovevano essere ceduti e invece risultano adesso i salvatori della Juve… – in assenza di Ronaldo, oppure tramite gli episodi dei falli di mano, degli interventi o non interventi del Var.

          I veleni e le tensioni in campo hanno chiarito solo he il Var ha risolto delle situazioni di dubbio ma anche alzato lo scontro, rese eterne le polemiche, inasprito le posizioni, ma lasciato aperte questioni che non vengono più chiese. Meno di una settimana fa allenatori, giocatori e arbitri si sono incontrati a Coverciano senza in pratica riuscire a risolvere i contrasti.

          Sui rigori per fallo di mano siamo già punto e a capo: in partita c’è stato un mani di Khedira, e poi un altro di Emre Can: il primo ha dato origine a un rigore, il secondo no. Succede un po’ perché il regolamento – soprattutto sui falli di mano – è diventato equivoco, ma soprattutto perché nessuno più riconosce all’arbitro l’autorevolezza per intervenire e decidere senza troppe discussioni. Anzi la discussione resta sempre aperta, perché – come ha detto Ancelotti – l’errore dell’arbitro si può accettare, quello del Var no.
          Ecco quello che ha detto Gasperini alla fine del match:
          “C’è confusione sui falli di mano. E non è una confusione dovuta a noi tecnici, ma dovuta ad altri. Ci sono interpretazioni completamente diverse tra gli arbitri stessi. Si deve raggiungere per forza una migliore chiarezza”


          Molta polemica c’è stata per il gol del 2-1 della Juve, essendoci a monte del gol un fallo di mano di Cuadrado. Se ne fa una questione assurda, il fallo di mano c’è ma è di un giocatore in caduta, non è una deviazione così netta e volontaria, e soprattutto è talmente prima del gol che non può esserci più alcun nesso tra il fallo e il gol stesso. Il problema è che oggi nel calcio tutto diventa rivedibile, appellabile.

          Al di là di tutto questo resta una Juve che continua a vincere nel solito di modo, di forza, facendo appello ai tanti campioni di cui dispone, ma che spesso esce dal gioco, inciampa su se stessa, si perde, non riesce a distendersi in attacco. Il meglio lo dà quando nell’emergenza i suoi campioni prendono a fare calcio istintivamente, mentre nell’organizzazione e a freddo non ingranano. Sono un po’ le discussioni che si facevano ai tempi di Allegri. O no?

          SERIE A , GIORNATA N. 13 RISULTATI - Atalanta-Juventus 1-3 (56' Gosens A, 74' e 82' Higuain J, 90' + 2' Dybala J); Milan-Napoli 1-1 (24' Lozano N, 29' Bonaventus M), Torino-Inter 0-3 (12' Lautaro Martinez I, 32' De Vrij I, 55' Lukaku I), Bologna-Parma 2-2 (17' Kulusevski P, 40' Palacio B, 71' Iacoponi P, 90'+ 5' Dzemaili B), Verona-Fiorentina 1-0 (66' Di Carmine V), Roma-Brescia 3-0 (49' Smalling R, 57' Mancini R, 66' Dzeko R), Sassuolo-Lazio 1-2 (34' Immobile L, 45' Caputo S, 90' + 1' Caicedo L), Sampdoria-Udinese 2-1 (29' Nestorovski U, 45' + 6' Gabbiadini S, 75' Ramirez rig S), Lecce-Cagliari, Spal-Genoa. *** TORINO-INTER 0-3 L' Inter dà l'impressione di stare meglio della Juventus. Gioca con più forza e autorevolezza, con più continuità sotto questo profilo. Lautaro (6 gol in campionato + 3 in Champions League) e Lukaku (10 ma nessuno in Champions) fanno coppia fissa fin dall'inizio, la macchina del gol funziona bene. Sfruttando la velocità, il contropiede e la grande capacità di
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Lukaku e Lautaro volano altissimi, con i loro gol l’Inter batte il Torino 3-0 e tiene testa alla Juventus. Nemmeno ai tempi del Triplete l’Inter andava così. Evidentemente i consigli di Conte sul sesso funzionano…


            TORINO-INTER 0-3
            L’ Inter dà l’impressione di stare meglio della Juventus. Gioca con più forza e autorevolezza, con più continuità sotto questo profilo. Lautaro (6 gol in campionato + 3 in Champions League) e Lukaku (10 ma nessuno in Champions) fanno coppia fissa fin dall’inizio, la macchina del gol funziona bene. Sfruttando la velocità, il contropiede e la grande capacità di dribbling o di sfondamento dei due. Antonio Conte tiene sulla corda il gruppo, l’ Inter tira sempre al massimo, anche a Torino è andata più o meno così: sfruttare al massimo a capacità d’urto e di sfondamento degli attaccanti nerazzurri. Mentre Higuain e Dybala sono alternativa, a turno, di Ronaldo, Lautaro e Lukaku sono la prima e unica scelta, i loro rimpiazzi possono essere Politano o Esposito. I recenti sfoghi di Conte sono stati dovuti alla mancanza di un’adeguata risposta alla Juve proprio sotto questo profilo. Nel frattempo con le sue raccomandazioni sul sesso – scherziamoci pure sopra, ma ancora a questo livello maniacale stiamo… – la squadra e la coppia gol volano. Può essere che la dieta del sesso davvero funzioni.

            L’ Inter è un rullo compressore, impressionante il suo rendimento in trasferta. Non c’è dubbio che Conte abbia tirato fuori dall’ Inter qualcosa di più di quanto non abbia fatto Sarri fino a ora con la Juventus. La mancanza di Sensi e l’infortunio di Barella potrebbero ora condizionargli molto anche il rendimento del centrocampo, preoccupando e innervosendo ancora di più l’allenatore. Ma l’ Inter sta tenendo bene testa alla Juve che si mantiene altissima, vince ancora a ripetizione, però una pressione e una resistenza del genere probabilmente non se l’aspettava: 34 punti in partenza dopo 13 giornate sono un record, nemmeno l’ Inter del Triplete lo fece. Sfida ad altissima quota.

            SERIE A , GIORNATA N. 13 RISULTATI - Atalanta-Juventus 1-3 (56' Gosens A, 74' e 82' Higuain J, 90' + 2' Dybala J); Milan-Napoli 1-1 (24' Lozano N, 29' Bonaventus M), Torino-Inter 0-3 (12' Lautaro Martinez I, 32' De Vrij I, 55' Lukaku I), Bologna-Parma 2-2 (17' Kulusevski P, 40' Palacio B, 71' Iacoponi P, 90'+ 5' Dzemaili B), Verona-Fiorentina 1-0 (66' Di Carmine V), Roma-Brescia 3-0 (49' Smalling R, 57' Mancini R, 66' Dzeko R), Sassuolo-Lazio 1-2 (34' Immobile L, 45' Caputo S, 90' + 1' Caicedo L), Sampdoria-Udinese 2-1 (29' Nestorovski U, 45' + 6' Gabbiadini S, 75' Ramirez rig S), Lecce-Cagliari, Spal-Genoa. *** TORINO-INTER 0-3 L' Inter dà l'impressione di stare meglio della Juventus. Gioca con più forza e autorevolezza, con più continuità sotto questo profilo. Lautaro (6 gol in campionato + 3 in Champions League) e Lukaku (10 ma nessuno in Champions) fanno coppia fissa fin dall'inizio, la macchina del gol funziona bene. Sfruttando la velocità, il contropiede e la grande capacità di
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              Per Milan e Napoli un pareggio (1-1) che non risolve niente ad entrambe: Piatek nullo e contestato, San Siro vuole Ibrahimovic per risolvere il problema del gol. Il Napoli non solo ha detto addio allo scudetto, ma fatica pure a stare a contatto della zona Champions League. La squadra di Ancelotti condizionata dalla guerra interna con la società

              MILAN-NAPOLI 1-1

              Non cambia nulla il pareggio tra il Milan e il Napoli, è solo una breve tregua che consente di andare alla prossima partita, ma che non risolve nulla e lascia tutti i problemi sul tavolo: la classifica pessima del Milan, troppo vicina alla zona retrocessione, la modestia del Napoli che non solo è uscito subito dalla lotta scudetto ma sta perdendo anche i contatti con la zona Champions League. Il Milan ha già passato la sua fase di crisi acuta, anche se il cambio Giampaolo-Pioli non ha portato sostanzialmente a nulla, anzi…, se non qualche impercettibile progresso nel gioco.

              La fase offensiva del Milan è inquietante, segna pochissimi gol, Piatek è letteralmente sparito, il pubblico ormai lo contesta apertamente. In queste condizioni veramente anche un Ibrahimovic al 30% potrebbe essere utile, quantomeno si tirerebbe dietro qualche difensore avversario in più.

              Si è perduto nei suoi labirinti psicologici anche il Napoli di Ancelotti che nel periodo più delicato della stagione, tra campionato e Champions League (mercoledì c’è la trasferta di Liverpool), è divorato da una guerra interna tra società e squadra, con l’allenatore in mezzo in posizione sempre più fragile. E’ una squadra – non intendendo per squadra solo la squadra… – che si è fatta male da sola, l’1-1 non risolve nulla, rimanda solo la resa dei conti.

              https://bocca.blogautore.repubblica....-soliti-falli/
              Last edited by Sean; 24-11-2019, 08:31:37.
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                Juventus e Inter, vittorie importanti: continua il cammino comune

                I bianconeri rimontano l’Atalanta; i nerazzurri battono il Torino. Prosegue il duello in testa al campionato: un punto di differenza

                di Mario Sconcerti


                L’Atalanta non meritava di perdere così nettamente, ma stavolta la Juve ha fatto anche più di quello che doveva. È stata una partita importante perché la Juve ha subìto più fasi e una per una le ha passate. Poche squadre l’hanno messa in difficoltà come l’Atalanta, la partita è stata come si pensava, grandi colpi di vento bergamaschi e una difficoltà insistita da parte della Juve. Il momento che ha deciso non è stato il rigore in quanto errore di Barrow, ma quello che non c’è stato dopo.

                L’Atalanta ha avuto molti palloni senza riuscire a segnare. La Juve molti meno ma li ha poi segnati tutti. Il calcio è qualunque cosa, errori individuali, errori degli arbitri, della Var, ma poi ha quasi una logica. E alla fine Cuadrado ha messo al centro un pallone su cui Higuain si è trovato da solo. Lì la partita è davvero finita. Credo sia stata una giornata per la Juve importante come quella con l’Inter. Perché è stata molte squadre in una, si è spenta e riaccesa, è andata vicino a essere travolta e ha travolto a sua volta. Una grande squadra completa anche nelle imperfezioni, che da qualche parte devono pur esserci, altrimenti non sarebbe calcio.

                La nota a margine è che con Ronaldo assente sono arrivate comunque due vittorie e un pareggio. Alla Juve capita spesso di vincere, quindi non fa statistica. Ma è un cenno di vita che non va sottovalutato. E la Juve, mettendolo fuori sabato, ha mostrato di non sottovalutarlo.

                Alle spalle della Juve c’è un grande mare da cui emerge ormai solo l’Inter. Direi che la vera sorpresa è proprio la squadra di Conte, che non cerca altro se non il naturale. L’Inter batte tutti gli avversari normali perché gioca come loro, non cerca di dimostrare superiorità particolari. Giocando secondo normalità le basta la somma delle qualità individuali per andare oltre l’avversario. Non è bellissima, ma è un gran bel collettivo, con questo Lukaku il cui fisico si accende via via che passa il tempo. Nei finali non lo tieni più, ha sfiancato l’avversario.

                Sono sei partite che Juve e Inter fanno gli stessi risultati. La differenza è che forse la Juve non è più abituata da anni ad avere un avversario stabilmente vicino. Fra Milan e Napoli è finita con un leggero vantaggio ai punti del Napoli. Ma dentro una stagione mentalmente conclusa per entrambi. E con pochissimi segni di ripresa.



                CorSera
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                  Roma, l’affare Champions

                  IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La priorità della Roma, ospitando nel pomeriggio (ore 15) il Brescia ultimo all'Olimpico, va alla classifica. Non c'è da pensare ad altro. Né al possibile cambio di proprietà, nè alla formazione iniziale ancora diversa e quindi da scoprire. Perché é stato sufficiente il ko del Tardini contro il Parma, prima della sosta, per uscire di nuovo dalla zona Champions, lasciando il 3° posto alla Lazio e subendo il sorpasso del Cagliari. I risultati degli anticipi sono stati, però, favorevoli: sconfitta interna dell'Atalanta che ha gli stessi punti (22) dei giallorossi e pareggio esterno del Napoli che rimane sotto (20). E', dunque, il caso di approfittare della frenata di quelle che sono indicate come le principali rivali per riprendere subito quota e dedicarsi poi alla trasferta di Istanbul per avvicinarsi alla qualificazione ai sedicesimi di Europa League.


                  TRIPLA MODIFICA - «Decido con la mia testa se far giocare Florenzi e non perché è titolare in Nazionale». Fonseca, chiarendo nuovamente la sua posizione, lascia intendere che questo è il giorno del rientro del capitano, in panchina nelle ultime 6 gare della Roma (in 4 senza entrare) e in campo invece dall'inizio in Bosnia-Italia. Florenzi ritrova il posto lasciato a Marassi, il 20 ottobre, contro la Sampdoria. A Genova giocò da esterno alto a sinistra. Riparte, invece, nel ruolo che preferisce, da terzino destro tornando davanti a Santon, e che gli garantisce la presenza nei 23 del ct Mancini per Euro 2020. L'altra novità è Pellegrini, uscito di scena a Lecce il 22 settembre per la frattura al dito del piede: sarà il trequartista alle spalle di Dzeko che, al 150° match in serie A, cerca il gol (solo quello al Milan nelle ultime 10 gare, nazionale compresa). «Non mi preoccupa se non segna da qualche partita, penso che possa ricominciare già contro il Brescia: la sfida, però, è complicata. Nonostante l'esonero di Corini, loro hanno fatto bene contro il Napoli e l'Inter» avverte il portoghese. E per finire, dal 1° minuto, spazio pure a Diawara che, diventando di fatto il play del 4-2-3-1, farà da partner a Veretout a centrocampo. L'assetto, insomma, subisce modifiche in ogni settore, anche perché in difesa Mancini, smaltito il risentimento al polpaccio, farà coppia in mezzo con Smalling. Qualche aggiustamento, insomma, nel sistema di gioco per puntare sui giocatori più affidabili e soprattutto più in forma.


                  SITUAZIONE INVARIATA - La lista dei convocati, comunque, non è più ricca (20 giocatori) di quella che, in continua e profonda emergenza, ha accompagnato la Roma alla pausa per gli impegni delle nazionali. Sono ancora 7 gli assenti, più o meno gli stessi che hanno penalizzato Fonseca nelle scelte da almeno un paio di mesi. Ai convalescenti Zappacosta, Cristante e Kalinic si aggiungono Mirante (flebite al polpaccio), Spinazzola (lieve lesione all'adduttore), Pastore (contusione all'anca) e Mkhitaryan (problema all'inguine): già 20 gli infortuni (6 traumatici). Addirittura va meglio a Grosso che, pure lui all'Olimpico con 20 calciatori, deve rinunciare solo a Mateju (squalificato), Dessena (rottura del malleolo) e Balotelli (in castigo). «Io, però, non ho parlato di mercato con Petrachi. E non penso a un'alternativa per Dzeko che giocherà sempre». Fonseca, insomma, si fida del suo centravanti, pure quando è stanco. E non fa niente se nelle ultime 6 partite ha concluso solo 3 volte nello specchio della porta avversaria.

                  IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La priorità della Roma, ospitando nel pomeriggio (ore 15) il Brescia ultimo all'Olimpico, va alla classifica. Non c'è da pensare ad altro. Né al possibile cambio di proprietà, nè alla formazione iniziale ancora diversa e quindi da scoprire. Perché é stato sufficiente il ...
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                    Pallotta partecipa all’aumento di capitale con 40 milioni e ne chiede 750 a Friedkin

                    IL MESSAGGERO (S. CARINA) - La trattativa per la cessione della Roma, dopo il soggiorno di Friedkin nella Capitale, è nella fase cruciale. Pallotta, pronto a versare 40 milioni (su 150) dell’aumento di capitale, aspetta la risposta del californiano. La valutazione del pacchetto di maggioranza è di 750 milioni, compresi gli 80 spesi per lo stadio. Ma il presidente, intenzionato a restare da socio di minoranza, non spinge il tycoon a investire subito l’intera cifra. L’accordo va però trovato in fretta (a dicembre): Pallotta, contando nel miglioramento dei conti nel 2020, è convinto di poter chiedere almeno 1 miliardo se l’affare sarà chiuso più avanti. Friedkin, però, ha ancora qualche dubbio (sullo stadio). Il ceo Fienga, intanto, conferma la linea dell’attuale proprietà: «Il progetto di ristrutturazione ha condotto a un profondo ripensamento della struttura interna, di uomini e di ruoli, portando a una richiesta di sostegno della società all’azionista. Che ha approvato l’aumento di capitale, avviando tutto quello che normalmente si fa in queste situazioni e quindi il coinvolgimento di altri. Ora è importante che il progetto sia confermato e il sostegno garantito. Io come ceo sono estremamente tranquillo. Ogni discorso, pure se non rapido come si dice, sta andando in questa direzione. Il sostegno c’è. Così il progetto va avanti, si consolida e diventa più forte, speriamo riesca ad accelerare».

                    IL MESSAGGERO (S. CARINA) - La trattativa per la cessione della Roma, dopo il soggiorno di Friedkin nella Capitale, è nella fase cruciale. Pallotta, pronto a versare 40 milioni (su 150) dell’aumento di capitale, aspetta la risposta del californiano. La valutazione del pacchetto di maggioranza è di...
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                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                      Semifinale di libertadores
                      Flamenco river 0-1 al 90
                      Doppietta di gabigol
                      2-1

                      Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
                      Ti sei perso un passaggio. Non era la semifinale...era la finale. Il Flamengo ha vinto la coppa.
                      I SUOI goals:
                      -Serie A: 189
                      -Serie B: 6
                      -Super League: 5
                      -Coppa Italia: 13
                      -Chinese FA Cup: 1
                      -Coppa UEFA: 5
                      -Champions League: 13
                      -Nazionale Under 21: 19
                      -Nazionale: 19
                      TOTALE: 270

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                        Originariamente Scritto da robybaggio10 Visualizza Messaggio
                        Ti sei perso un passaggio. Non era la semifinale...era la finale. Il Flamengo ha vinto la coppa.
                        O vacca

                        Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk

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                          Ah già la semifinale era boca river

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                            Sarri deve iniziare ad andare verso una sintesi di questo suo approdo juventino e vedere chi funziona meglio per la squadra e non assicurare il posto fisso a nessuno: se Can, per esempio, è più utile di Khedira per gli equilibri complessivi, deve giocare Can. E' pure vero che Sarri la pensa così:



                            ma insomma serve comunque far girare la squadra in maniera diversa e fin dall'inizio, non solo poi aggiustando a partita in corso. E' indubbio che da dopo l'Inter a livello di gioco si è scesi.

                            Questo è un campionato molto simile a quello del '18. Lì il Napoli di Sarri lottò fino alla fine e qui le evidenze ci spingono a dire la stessa cosa dell'Inter di Conte...quindi bisogna prepararsi per bene, essere consapevoli che i margini di errore saranno ridottissimi.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
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                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Originariamente Scritto da CRI PV Visualizza Messaggio
                              Semifinale di libertadores
                              Flamenco river 0-1 al 90
                              Doppietta di gabigol
                              2-1

                              Inviato dal mio ANE-LX1 utilizzando Tapatalk
                              Tra Icardi (che continua a segnare) e Gabigol l'Inter avrà 100 milioni per il prossimo mercato.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Ridendo e scherzando Lukaku segna il 10mo gol in 13 giornate. Il miglior inizio per un neoacquisto dell'inter dal 1948-1949.
                                B & B with a little weed










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