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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Intanto c'è la nations league

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      Siete pronti ???




      Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        Criscitiello.. [emoji23]




        Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          Originariamente Scritto da Merdablu Visualizza Messaggio
          Intanto c'è la nations league
          Quanta inutilità


          Inviato dal mio SM-G986B utilizzando Tapatalk
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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            l'Europeo resterà un miracolo ....
            Imbarazzanti...
            Originariamente Scritto da Marco pl
            i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            IO? Mai masturbato.
            Originariamente Scritto da master wallace
            Io sono drogato..

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              Ben vengano gli schiaffi che l’Argentina di Messi, Lautaro, Di Maria (se la Juve lo prende fa davvero un affare) e Dybala ha rifilato all’Italia, nel match di gala a Wembley, nello stesso stadio dove un anno fa diventammo a sorpresa e meritatamente campioni d’Europa. Ma la realtà di oggi è che l’Italia è precipitata in basso e attraversa una crisi nera dopo la doppia consecutiva eliminazione dal Mondiale, per la quale nessuno ha pagato il conto. Solo tante chiacchiere e nessuna soluzione dei problemi che assillano il calcio azzurro. Donnarumma non fa più tanti miracoli, Chiellini all’addio, pure Bonucci sta preoccupantemente tramontando e in attacco nessuno fa più gol. Insomma un certo clima autocelebrativo, assolutamente fuoriluogo, ha fatto dimenticare all’Italia che qui c’è da ricominciare tutto da capo…


              Ben vengano gli schiaffi che ci ha dato l’Argentina a Wembley (3-0), le prodezze di Messi e i gol di Lautaro, Di Maria e Dybala (se la Juve lo prende davvero fa un bell’affare) ci ricordano che dobbiamo veramente ricominciare da capo. Anche se forse l’avevamo dimenticato.

              Non perché sia bigotto o non abbia anche io stesso una concezione leggera e assai poco drammatica del football, ma un certo eccessivo clima di celebrazione azzurra mi è parso assolutamente fuori luogo. E’ vero un anno fa eravamo inaspettatamente e meritatamente Campioni d’Europa ma abbiamo anche ben compensato il successo con una débacle passata alla storia come la doppia eliminazione consecutiva dai campionati mondiali. Un record. E la seconda eliminazione, ad opera della Macedonia del Nord persino più umiliante della precedente (con la Svezia, almeno…). L’aver vinto l’ultimo campionato europeo non può giustificare tutto.

              All’evento negativo è seguito il classico processo farsa in cui dal tutti colpevoli si è passati rapidamente a nessun colpevole:il presidente della Federcalcio Gravina, il ct Mancini, gli attaccanti che non hanno fatto gol, i difensori che li hanno presi, tutti quelli – da Donnarumma in avanti – che hanno rapidamente perso lo spirito di Wembley 2021. Si sono invocati provvedimenti, rinnovamenti, ringiovanimenti, maggior considerazione in tutte le serie per i giocatori cosiddetti azzurrabili, riorganizzazione delle scuole del talento calcistico, diminuzione delle squadre di serie A, maggior spazio e maggior rispetto per la Nazionale, per sapere fin dall’inizio che tanto non si sarebbe fatto nulla di tutto ciò. Possiamo nasconderci dietro il dito dei due rigori sbagliati da Jorginho nelle qualificazioni oppure dirci la verità e non nascondere la polvere sotto il tappeto.

              Il calcio italiano è ostaggio degli interessi e delle prepotenze di certi presidenti di club che mai concederanno un’unghia per tutto questo.

              In un processo reciproco di autogiustificazione e di rimozione psicologica del problema ci siamo avvicinati a questo giugno azzurro (dopo la partita con l’Argentina, quattro partite di Nations League, due con la Germania, una con l’Inghilterra e una con l’Ungheria) in un incomprensibile clima di festa e di autocelebrazione. L’addio di Chiellini all’azzurro, il ritorno a Wembley, l’Argentina con cui giocarsi un presunto e ingiustificato scettro di dominio mondiale: per la Finalissima 2022 i Campioni del Sud America contro i Campioni d’Europa. Per scoprire, ma in realtà lo sapevamo già, che oggi con Messi, Lautaro e Di Maria abbiamo poco a che fare. E infatti non c’è stata partita.

              Oggi Donnarumma non fa più dieci miracoli a partita, Chiellini è ai saluti dopo 117 partite azzurre, Bonucci sta rapidamente declinando (per poco non fa un clamoroso autogol), non è più una garanzia e anzi ogni tanto gli arbitri lo graziano (gomitata in faccia a Messi), davanti abbiamo attaccanti che fanno gol solo con i loro club.

              C’è da ricostruire questa Nazionale, e nessuno le darà una mano. Basta con la favola dei campioni dell’Europeo, forse è stata davvero solo una parentesi. La realtà è quella degli eliminati dal Mondiale, non c’è nulla da celebrare e c’è da risalire la voragine dove siamo precipitati.

              Ascolta "Bloooog! il Bar Sport di Fabrizio Bocca" su Spreaker. Martedì 14 giugno 2022 Germania-Italia 5-2, un altro tracollo. Non abbiamo proprio squadra Donnarumma Calabria Mancini Bastoni Spinazzola Frattesi Cristante Barella Politano Raspadori Gnonto Reti: 10' Kimmich G, 45'+4'nGindogan rig. G, 6' st Mueller
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Mancini ha bisogno di altro. Ma dove lo trova?

                di Massimo Mauro

                Siamo di fronte a una partita difficile da giudicare. All'Argentina è andato tutto bene, all'Italia tutto storto. Certo, se non difendi bene contro Messi, Lautaro e Di Maria rischi la brutta figura. E poi i singoli: Di Lorenzo non puoi fare appoggiare Messi in quel modo nell'assist che il 10 fa nel primo gol. Sul secondo Bonucci non può lasciare andare in quel modo Lautaro, e anche Donnarumma non era nella posizione sbagliata per fronteggiare Di Maria, l'ho visto disattento. Mancini ha bisogno di cambiare, ha bisogno di altro. Ma dove lo trova? Il problema davanti è particolarmente inquietante, ma quello che dà il campionato italiano è questo. Nelle prime 6 squadre c'è solo Immobile come bomber, gli altri sono stranieri. E noi dobbiamo affidarci al Sassuolo di Scamacca e Raspadori, una squadra che non è neanche arrivata in Europa. Il problema è che l'Europeo ci ha illuso, pensavamo di avere una Nazionale fortissima ma invece siamo tornati alla realtà della Nazionale di Ventura. Il lavoro di Mancini adesso è difficilissimo.

                Qualche altra considerazione. Mi semba che Jorginho abbia fatto il suo tempo in azzurro e che l'attacco dell'Italia non possa essere Belotti. Ma anche a centrocampo Barella è da qualche tempo imbarazzante. Può il reparto della zona nevralgica del campo nel futuro essere composto da lui, Frattesi, Locatelli? Spero di sì, ma non ne sono sicuro.

                ...ma di noi
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                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Mkhitaryan ecco l’offerta nuova della Roma e quella Inter: la volontà del giocatore

                  I giallorossi offrono 3,5 milioni netti all’anno più bonus per cui può arrivare a 4,1 milioni. L’Inter ne offre 4,5: i due club si contendono il centrocampista armeno: palla al giocatore

                  Due offerte sul tavolo, una decisione da prendere. Henrikh Mkhitaryan è uno dei nomi più caldi di questo avvio di calciomercato estivo. Il centrocampista armeno è in scadenza di contratto con la Roma e il suo futuro è tutto da scrivere, con una certezza: il prossimo anno giocherà ancora in serie A.

                  Distanza con la Roma

                  I giallorossi vorrebbero trattenere il giocatore, che con Mourinho ha giocato tanto e in ruoli diversi: da attaccante a regista, Mkhitaryan si è rivelato un jolly utilissimo per la Roma. Ecco perché il club della capitale vorrebbe convincerlo a restare e ha messo sul piatto un’offerta di rinnovo da 3,5 milioni netti all’anno più bonus: ogni 15 partite, giocando regolarmente, l’armeno porterebbe il proprio ingaggio a 4,1 milioni netti. Nell’offerta, inoltre, è previsto un rinnovo automatico per un’altra stagione, che scatterebbe solo una volta raggiunto il 50% di presenze stagionali e la qualificazione in Europa per l’anno successivo. La distanza tra l’offerta e le richieste del giocatore, però, resta. Mkhitaryan vorrebbe infatti un ingaggio più vicino ai 5 milioni netti che ha percepito nei suoi 3 anni con la maglia della Roma sin qui.

                  L’offerta dell’Inter

                  A quella cifra, al momento, si avvicina di più l’Inter, che ha offerto al giocatore un contratto biennale da circa 4,5 milioni netti l’anno. Non c’è ancora nulla di definito o firmato tra il giocatore e i nerazzurri, che sono però convinti di aver fatto il possibile per convincerlo a lasciare Roma. La partita è apertissima: la palla, adesso, passa a Mkhitaryan. Resta da capire se i giallorossi proveranno a fare un ulteriore rilancio o se dipenderà tutto dalla volontà dell’armeno.


                  Imprescindibile

                  Arrivato in Italia dall’Arsenal nel 2019, Mkhitaryan ha collezionato 117 presenze e 29 gol con la maglia giallorossa. Dopo una prima stagione complicata dagli infortuni, il numero 77 è diventato imprescindibile per Fonseca prima e per Mourinho poi. La sua stagione si è chiusa con una nota amara: un infortunio muscolare lo ha costretto a saltare le ultime gare di campionato e la semifinale di ritorno di Conference League. Il suo rientro è coinciso con la finale vinta contro il Feyenoord, terminata però al 17º minuto sempre per infortunio. Adesso, il bivio: rimanere a Roma o prendere un aereo in direzione Milano?



                  CorSera
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                  popoli studiosi scriveranno
                  forse, tra mille inverni
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Lazio, Sarri rinnova fino al 2025

                    Il matrimonio tra la Lazio e Sarri proseguirà fino al 2025. Il tecnico ha firmato e guadagnerà 3.5 milioni di euro più bonus. Sul contratto non ci sarà nessuna clausola liberatoria.

                    Repubblica
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
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                    forse, tra mille inverni
                    «nessun vincolo univa questi morti
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                      L’analisi di Sconcerti: l’Italia non è più una squadra, mai vista questa differenza

                      In questi anni siamo stati spesso arginati o battuti, ma mai dominati così. Stavolta si è avuta nettissima la sensazione della loro superiorità, l’Italia ora non è più una squadra


                      di Mario Sconcerti

                      È stata una vera lezione di calcio. Siamo stati spesso in questi anni arginati o battuti, ma non dominati. Stavolta si è avuta nettissima la sensazione della differenza. L’Argentina è stata sempre superiore, una squadra e una somma di individualità molto alta. Sono gente di calcio arginabili se li aggredisci, se corri fino a non averne più, ma non è una nostra possibilità attuale.

                      I migliori italiani del campionato, gente osannata, indicata ai posteri, tutta saltata, quasi schernita. Tutti personaggi di una tragedia di cui si è perduto il motivo. Direi di non fermarsi qui, queste partite lente, quindi accademiche, sono quelle ideali per gli altri che conoscono il calcio meglio di noi. Ma non era credibile che la differenza fosse tanta.

                      Messi ha giocato in modo straordinario, si è sottratto a qualunque marcatura, ha giocato testa a testa solo con Donnarumma. Ma è stato una parte del problema. De Paul e Lo Celso noi non li abbiamo. Non abbiamo Di Maria, Lautaro, Dybala, i difensori che non sprecano un pallone. Ed è una stranezza.

                      Sono lustri che in una finale una squadra sudamericana non vince con una squadra europea. Ma in questo momento l’Italia non è più una squadra. Ha perso il bisogno di correre, lo spirito del gruppo. Siamo stati dentro la partita per un quarto d’ora, a metà gara. Poi più niente. Sono naufragati tutti gli esperimenti, ma anche i vecchi pilastri. Ci ha dato molto questa Italia, si è ripresa molto. Direi che ora possiamo ricominciare in pace. Dimenticando in fretta questa sera e cercando nel resto delle tasche qualcosa che ci restituisca una speranza di gioco. Va indubbiamente valutata a freddo questa sconfitta, ma è stata così chiara da fare impressione.

                      La Nazionale adesso non rappresenta più nemmeno il campionato. È un riassunto venuto male, d’altra parte gli italiani in serie A sono meno di uno su tre. Avevamo un gioco, avevamo un carattere, un’idea del presente. Ora siamo tutti peggiori di quel che sappiamo. Come se non interessasse a nessuno. Siamo in mano ai fondi americani, cioè a milioni di gente che giustamente cerca da noi un guadagno. Va già bene se qualche volta saremo in grado di darlo.




                      CorSera
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Partitona di Bonucci ieri sera
                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

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                          Originariamente Scritto da germanomosconi Visualizza Messaggio
                          Partitona di Bonucci ieri sera
                          Hahahah, ormai inizia a essere aclnche lui in fase calante, dovrebbe essere in fase calante, anche per una questione d'età.

                          Inviato dal mio M2101K7BNY utilizzando Tapatalk
                          (ride)

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                            Porca *******,visto le ultime novità spero proprio che l arrivo di Pogba salti

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                              Che novità?
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Piuttosto non bisogna tirare la corda con Di Maria per il biennale. Se vuole un anno gli si dia un anno. I sostituti sono peggio.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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