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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Luis89 Visualizza Messaggio
    Non è una papera
    Insomma ....
    Originariamente Scritto da Marco pl
    i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    IO? Mai masturbato.
    Originariamente Scritto da master wallace
    Io sono drogato..

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      Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
      Grande Dollarumma, sempre meglio !!


      https://twitter.com/i/status/1490419054674423810
      Godi nel vederlo "bruciare"eh marcu hahahahah

      Inviato dal mio Redmi 8A utilizzando Tapatalk
      (ride)

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        Vlahovic fa esplodere l’entusiasmo della Juve, al suo esordio bianconero segna subito il gol – incredibilmente insieme a Zakaria anche lui arrivato a rinforzare i bianconeri in questi giorni – che spedisce la Juventus al quarto posto. Si conferma che l’idea (non confessata) è quella di andare ben più su del quarto posto. Lo dice Vlahovic stesso: “La Juve punta sempre agli obiettivi più alti”

        Juve, con Vlahovic tutto è possibile
        Non so se per Ronaldo ci fosse la stessa attesa. Intendiamoci, non faccio paragoni tra i due: Cristiano Ronaldo e Dusan Vlahovic. C’è una differenza di storia troppo netta anche per azzardare un paragone irreverente. Ma Cristiano arrivò in una Juve vincente e già lanciata. Vlahovic arriva come salvatore della patria di una Juve in disarmo, in affanno che stenta a recuperare il suo ruolo di squadra nobile e di rango. Che ha visto altri vincere, fatto cui non era più abituate.

        Il gol che Vlahovic ha segnato subito al Verona, dopo aver toccato il pallone pochissime volte in una dozzina di minuti di nuova vita bianconera, in bellissimo ed elegante pallonetto su assist di Dybala – e dunque già a ipotizzare qualcosa di straordinario là davanti – con una freddezza impressionante che ci dice quanto l’ambiente esterno non condizioni assolutamente l’attaccante, ha causato una vera e propria esplosione di juventinismo. Troppo a lungo sopito e addormentato. Come se all’improvviso si fosse recuperato quell’io perduto, come se fosse stato finalmente trovato l’uomo dei sogni, il campione intorno a cui ricostruire la nuova Juve. Partendo dai gol ovviamente, ma anche dalla fede, dalla cattiveria, dalla ferocia, dalla fame di vincere che sono state sempre nel dna juventino. Una ricostruzione intima più che esteriore. Come se un gol avesse spazzato via due anni di pene e tormenti e da oggi (ri)cominciasse una nuova era.

        La trasposizione è impressionante, organizzata da un regista occulto che muove di nascosto i fili di questa storia. La Fiorentina vende il suo prezioso talismano e finisce divorata dalla Lazio, la Juve compra un nuovo eroe, il centravanti che da tanto tempo stava aspettando, e subito entra spavaldamente al quarto posto della classifica.

        La prima tappa vinta subito, senza alcun affanno. Il gol di Zakaria, altro ottimo acquisto sul calciomercato, è praticamente un segno divino che dice, andate siete sulla strada giusta. Mettici la bella partita di Morata (bravo sul secondo gol) e Dybala (bravo sul primo) e davvero la Juve potrebbe aver trovato la chiave di volta che regge l’intera costruzione. Rendendo il merito anche ad Allegri che comunque da una decina di partite ha aggiustato la Juventus, dandogli consistenza e motivazione. Vlahovic arriva al momento giusto in una squadra che male che vada comunque non prende gol.

        C’è nervosismo, l’aria è frizzante, si sente che la concorrenza fa scalpitare, a Dybala non va giù la sostituzione, proprio perché la serata è speciale e vuole anche lui la sua porzione di gloria dopo mesi in cui è stato messo seriamente e pesantemente in discussione.

        Allegri cerca di non farsi sommergere dall’onda di entusiasmo. “Lo scudetto riguarda solo le prime tre, Inter, Milan e Napoli. Non è possibile recuperare quei punti di distacco (sette e una partita in meno per l’Inter ndr), noi abbiamo perso quei tre o quattro punti che non ci permettono di parlare di scudetto. Facciamo la corsa sull’Atalanta”.

        Resto convinto, nonostante le prevedibili parole di Allegri, che la Juve abbia nella testa qualcosa di straordinario, che il quarto posto sia solo l’obiettivo minimo, funzionale puramente alle casse e al bilancio. Ma ad Agnelli, alla squadra e forse, non confessandolo, pure ad Allegri interessa qualcosa di molto più prezioso. Lo dice lo stesso Vlahovic, l’uomo della salvezza e soprattutto dei sogni. “La Juve punta sempre agli obiettivi più alti”.

        SERIE A 2021 - 2022 GIORNATA N. 24 Sabato 5 febbraio 2022 Roma-Genoa 0-0 Inter-Milan 1-2 (38' Perisic I, 75' Giroud M, 78' Giroud M) Fiorentina - Lazio 0-3 (52' Milinkovic Savic L, 70' Immobile L, 81' Biraghi aut. L) Domenica 6 febbraio 2022 Atalanta - Cagliari 1-2 (50' Pereiro C, 68' Pereiro C, 64'
        ...ma di noi
        sopra una sola teca di cristallo
        popoli studiosi scriveranno
        forse, tra mille inverni
        «nessun vincolo univa questi morti
        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Il Napoli vince a Venezia, aggancia il Milan ed è secondo a un punto dall’Inter (una partita in meno). Napoli-Inter di sabato diventa la partita delle partite: il grande ribaltone è possibile. Protagonista Osimhen, l’attaccante mascherato che ricorda Cavani e Higuain.

          Osimhen, il Batman del Napoli che spaventa l’Inter. E non solo…
          Un campionato nelle mani, anzi meglio, nella testa e nei piedi di Victor Osimhen, il nuovo supereroe del Napoli. Il centravanti trasformato in Batman, ferito, e adesso mascherato, e per questo ancor più temuto. Dopo le paurose fratture al viso nello scontro con Skriniar in Inter – Napoli del novembre scorso, il Napoli temette che la privazione fosse incolmabile se non addirittura irrecuperabile. Negativamente decisiva se si voleva essere protagonisti a livello di Inter e Milan.

          Ora si scopre che quella maschera è un moltiplicatore della sua forza, e lo spavento per i difensori è ancora maggiore. Cominciava, il nostro, a dare persino segni di nervosismo, gli bastava un pallone non passato per litigare con i compagni. Obbligando Spalletti a richiamarlo all’ordine.

          Osimhen non è una sorpresa, nigeriano, 23 anni, è un campione su cui il Napoli ha scientificamente e coraggiosamente investito – oltre 70 milioni, l’acquisto più costoso – puntandoci forte sopra. Così come De Laurentiis fece in passato con Cavani o Higuain.

          L’inzuccata contro il Venezia, oltre a segnare il ritorno al gol, lancia soprattutto il Napoli in orbita e Spalletti fa mille acrobazie pur di tener i piedi a terra ed evitare una partenza troppo anticipata del prossimo Napoli-Inter. Può essere la partita del destino, quella della svolta, quella del ribaltone. L’area scudetto si è allargata e il Napoli è incredibilmente ancora lì.

          L’Inter ha scoperto di non essere invincibile, e non fa più così paura dopo i due gol incassati da Giroud, il Napoli ha scoperto che col tempo e con i suoi uomini migliori può davvero vincere questo festival. Osimhen mascherato è già tornato in scena, Spalletti aspetta Koulibaly e Anguissa per giocarsi le carte migliori. Alla fine, la tanto temuta Coppa d’Africa è filata via senza conseguenze irreparabili.

          Anche De Laurentiis per adesso se ne sta un passo indietro e aspetta a cavalcare la tigre: “Non parliamo di scudetto, abbiamo un grande allenatore”. Questo è il momento della simbiosi assoluta con l’uomo che ha scelto per affidargli il Napoli. Accade con tutti, verrà il momento, inevitabilmente, in cui divorerà anche questo allenatore come gli altri: Benitez, Sarri, Ancelotti, Gattuso…. Nessuno può farsi illusioni. Ma fino a quel giorno può davvero accadere l’incredibile.

          SERIE A 2021 - 2022 GIORNATA N. 24 Sabato 5 febbraio 2022 Roma-Genoa 0-0 Inter-Milan 1-2 (38' Perisic I, 75' Giroud M, 78' Giroud M) Fiorentina - Lazio 0-3 (52' Milinkovic Savic L, 70' Immobile L, 81' Biraghi aut. L) Domenica 6 febbraio 2022 Atalanta - Cagliari 1-2 (50' Pereiro C, 68' Pereiro C, 64'
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          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Il Cagliari vince sorprendentemente con Pereiro in casa dell’Atalanta – che domenica riceverà la Juventus… – il fenomeno della squadra provinciale che fa grande calcio e prospera nelle plusvalenza sta venendo meno?

            L’Atalanta ha esaurito il credito?
            C’è un meccanismo inceppato, se non addirittura rotto nell’ Atalanta. Il calcio percorre strade sconosciute, l’Atalanta sembra un orologio svizzero, tanti la etichettano come il miglior progetto di calcio in Italia: costi bassissimi, capacità di scovare ottimi calciatori ovunque, plusvalenze a gogo e risultati straordinari. Persino tre qualificazioni consecutive alla Champions League.

            Nessuno può meravigliarsi se a gennaio procede a ulteriori cambiamenti e innovazioni: via Gosens ecco Boga e Mihaila. A qualcuno sarà forse sfuggito un Gasperini incupito, ma capita, il tipo non è dei più facili, trattasi di allenatore fumantino.

            Proprio lo scorso anno di questi tempi ci fu la clamorosa frattura col Papu Gomez. Gasp ha il pugno di ferro e il presidente Percassi, imprenditore ma soprattutto vecchio uomo di calcio, lo asseconda.

            Fatto sta che a Natale il bellissimo giocattolo si rompe e comincia a incepparsi: meno gioco, meno vittorie, meno punti. Da Natale in poi l’Atalanta ha vinto solo con l’Udinese, anche se ha tenuto contro l’Inter.

            Le prende però anche dal Cagliari di Mazzarri – e soprattutto Pereiro, protagonista della giornata con due gol – che, sia pure in ripresa, non è che abbia fatto un gran campionato fino a questo momento, anzi. Gaston Pereiro, uruguaiano ammiratore di Recoba, è pure una seconda scelta rispetto a Joao Pedro e Pavoletti, ma basta e avanza per seminare un terribile dubbio. L’Atalanta ha esaurito il credito? E’ ora di restituire quello che ha spavaldamente tolto agli squadroni più grandi di lei?

            SERIE A 2021 - 2022 GIORNATA N. 24 Sabato 5 febbraio 2022 Roma-Genoa 0-0 Inter-Milan 1-2 (38' Perisic I, 75' Giroud M, 78' Giroud M) Fiorentina - Lazio 0-3 (52' Milinkovic Savic L, 70' Immobile L, 81' Biraghi aut. L) Domenica 6 febbraio 2022 Atalanta - Cagliari 1-2 (50' Pereiro C, 68' Pereiro C, 64'
            ...ma di noi
            sopra una sola teca di cristallo
            popoli studiosi scriveranno
            forse, tra mille inverni
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Vlahovic e la scossa tattica di Morata e Dybala

              di Massimo Mauro

              La Juve ha fatto quello che si fa quando ci sono cambiamenti: ha giocato con la voglia di correre e di vincere. E i due nuovi, Vlahovic e Zakaria, hanno dato vitalità. Per me comunque va soprattutto messo in rilievo il ruolo di Dybala e Morata, che si sono calati alla perfezione nella dimensione di centrocampisti aggiunti, catechizzati da Allegri che deve aver lavorato molto anche a livello psicologico. Certo, il tentativo di farli giocare insieme è un po' un ibrido, e vedremo se con altri avversari verrà riproposto. Forse sì, perché anche il Verona è una signora squadra che stasera è stata tradita dalla poca incisività offensiva. Una Juve che ha giocato e giocherà in futuro in verticale: tiene poco palla e va dentro, con un Vlahovic che lotta e tira da ogni posizione. Insomma, un centravanti classico, proprio quello che serviva alla Juventus.

              Il Napoli mi è piaciuto molto, a Venezia ha dato in ogni istante l'impressione di vincere la partita anche se il gol è arrivato tardi. Una grande dimostrazione di forza: soffre pochissimo e diverte, perché tutto quello che viene fatto è in funzione del gol. Ora sabato la sfida con l'Inter, interessantissima: si giocano una fetta di campionato, una gara per tanti aspeti decisiva.

              ...ma di noi
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              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Juventus, Vlahovic e Zakaria aiutano. Ma recuperare l’Inter resta impossibile

                È sicuro che questa sia una Juve molto vicina a quello che il suo allenatore chiede, pochi rischi e sguardo veloce al contropiede. Ma è da tempo che i bianconeri sono stati ricomposti, solo che la vetta resta impossibile

                di Mario Sconcerti

                Non c’è dubbio che Vlahovic sia una grande differenza e che accanto a giocatori fini come Dybala e Morata possa dare ancora di più. È sicuro anche che questa sia una Juve molto vicina a quello che il suo allenatore chiede, pochi rischi in difesa, sguardo veloce al contropiede e massima fisicità in campo. Il calcio, vivendo sul caso, gli lascia pochissime scelte extra.

                Per questo credo che i due gol venuti dai due uomini del mercato sia un riconoscimento del destino alla potenza e «prepotenza» della Juve.Il Verona non era nemmeno un avversario accomodante. Ha giocato spesso meglio della Juve, ma non ha mai tirato in porta. È una squadra difficile da superare se l’affronti testa a testa, corre di più. Va messa sulla pazienza e sulla qualità. Quando hai giocatori migliori, aprirsi al contropiede è ancora il modo di dare spazio migliore agli attaccanti. Il Verona era già orgoglioso di tenere il pallone e correre, al resto non ha fatto in tempo a pensare. Dopo pochi minuti Dybala e Vlahovic avevano già confezionato un grande gol.

                Non bisogna però nemmeno esagerare, nel senso che la Juve da tempo si è assestata, gioca meglio, fa classifica. C’è un dato eclatante per quanto è rimasto furtivo: negli ultimi tre mesi, dal 5 novembre a oggi, tredici partite su 24, la Juventus ha fatto più punti di tutti, 27, solo uno in meno dell’Inter che resta con una partita in meno, sei più dell’Atalanta, 7 in più del Milan e del Napoli. Questo anche con Morata centravanti e Bentancur. Questo dice che la squadra è stata ricomposta, che Vlahovic e Zakaria sono due aggiunte ideali, ma che recuperare all’Inter i punti che ancora servirebbero, non è possibile, non c’è lo spazio. Scala invece l’Atalanta in classifica. Paga la sua poca qualità attuale e la mancanza profonda di Zapata. È rimasta senza gol in tre delle ultime cinque gare. Meno aggressiva, quindi meno produttiva, credo sia stata ormai anche capita. In casa ha fatto appena 14 punti su 33, un confine più che una statistica.


                CorSera
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Il buon periodo del Napoli dipende anche dalla rinascita di lobotka che dopo aver perso 16 chili [emoji16] è diventato un regista eccezionale. Una distribuzione del pallone di questa qualità a napoli non si vedeva dai tempi di jorgigno.
                  Poi e' chiaro che se puoi palleggiare con fabian e zelinsky.....

                  L unico limite di questa squadra sembra essere l assenza di un piano b....quando il piano a (arrivare in porta col palleggio) non funziona. Avessimo un dzeko anziché un petagna come vice osimehn.....

                  Inviato dal mio SM-G986B utilizzando Tapatalk
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

                  Commenta


                    Tutti concentrati sul Milan e sul derby ci si era dimenticati del Napoli, come fosse a centro classifica...e invece vincendo a Venezia, sfruttando il derby, si trova a -1 e con lo scontro diretto sabato in casa, una partita per l'Inter forse più importante del derby.

                    Il Napoli non ha perso punti nel periodo in cui si pensava dovesse perderli, tra covid/coppa d'Africa/infortunio di Osimehn ecc...e adesso è lì a provarci. No, decisamente Inzaghi non può dormire tranquillo: il campionato è nelle mani dell'Inter ma non lo stringe ancora in pugno.
                    Last edited by Sean; 07-02-2022, 08:15:01.
                    ...ma di noi
                    sopra una sola teca di cristallo
                    popoli studiosi scriveranno
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                    C. Campo - Moriremo Lontani


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                      non ti scordare che hanno una partita in meno, peraltro facile
                      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                      Originariamente Scritto da GoodBoy!
                      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                      grazie.




                      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                        Possono essere facili o trappole. Dipende dalle condizioni psicofisiche in cui le andrai a giocare e dalla posizione di classifica in cui le giocherai.

                        Se sabato l'Inter vince torna il sereno e Bologna diventa "facile"; se sabato l'Inter perde si addenseranno nubi e Bologna diventerebbe una delle "decisive"...e le partite decisive sono tutto tranne che facili.
                        ...ma di noi
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                          Var e arbitri: ha ragione Mourinho, il calcio è diventato un altro sport? La risposta dei direttori di gara

                          I vertici hanno promosso le direzioni di Roma-Genoa e Inter-Milan: nessun errore. Pieri, ex direttore di gara: «La strada per uscirne è la comunicazione, ma non è facile parlare a chi non vuol capire o a chi non vuole studiare le regole»

                          I tifosi guardano e non capiscono. Josè Mourinho ci mette il carico: «Il calcio inventato tanti anni fa, il gioco del popolo e che il mondo ama, è cambiato. È un altro sport, il calcio di una volta non c’è più. Dobbiamo trovare un altro nome, si sta trasformando in un altro sport, non chiamiamolo più calcio, football o soccer come dicono in America». Nella tempesta arbitri e Var. Dei primi non si comprendono le decisioni, dell’altra l’utilizzo: come, quando, perché si attiva. Il fondo del problema è il regolamento, un tomo pesante e grosso come la Bibbia di Gutenberg, ingolfato di norme e codicilli «dai dottori che decidono le regole del calcio», attacca Mourinho. Regole in continuo aggiornamento che aumentano la confusione.

                          Imputati del giorno: l’arbitro Abisso di Roma-Genoa per il gol annullato a Zaniolo, con conseguente espulsione, e Guida, direttore di Inter-Milan, che ha sorvolato sul fallo di Giroud su Sanchez da cui è nato il pareggio rossonero. Per i vertici arbitrali i Var non hanno sbagliato. Nel caso di Roma l’errore è semmai dell’arbitro Abisso, che doveva vedere dal campo il pestone di Abraham sul piede di Vasquez e poi ammonirlo come da regolamento, senza bisogno di aiuto della videoassistenza. La Var è intervenuta per correggere un errore dell’arbitro, si tratta di un fallo oggettivo e codificato: piede su piede uguale fallo e cartellino giallo. Non si discute. Discorso diverso per l’episodio di Giroud su Sanchez: una situazione soggettiva, si valuta l’intensità. L’arbitro Guida è vicino e giudica l’entità del contatto, la decisione è sua, quindi non c’è un chiaro errore, il Var non interviene. Per i vertici arbitrali i casi sono entrambi corretti.

                          Per Graziano Cesari, ex arbitro, moviolista di Mediaset Sport, «il problema è un regolamento difficile da capire per chi guarda il calcio, in più è diventato eccessivo il controllo della Var, nata a suo tempo per dirimere tre-quattro casi (rigore, gol, espulsione diretta e scambio di persona)». Il regolamento lo conoscono gli arbitri e pochi addetti ai lavori, per la maggioranza è un codice cifrato. Una volta l’arbitro bravo era quello che si notava meno, oggi Var e direttori di gara sono protagonisti. «Ma sul campo continuano a essere muti e non va bene, devono spiegare», sottolinea Cesari. «A Zaniolo viene annullato un gol al 90’, il giocatore avrà il diritto di chiedere all’arbitro: “Ma che c... hai fischiato?”. È il gergo di un ragazzo, magari non bello, ma alla domanda Abisso ha il dovere di rispondere. E invece sta lì muto, è inaccettabile. Che gli costava dire: “Non ho visto il fallo, mi ha corretto il Var”. Si sarebbe evitato un sacco di polemiche».

                          Il punto è provare a uscire dalla prigione di regole in cui il calcio si è rinchiuso . «Non è facile. Arbitrare oggi è diverso dai tempi miei, di Collina o Casarin: è cambiato tanto, fare paragoni è ingiusto. Ma gli arbitri devono fare solo gli arbitri, non stare una domenica alla Var, un’altra a fare il quarto uomo. A ognuno la sua specializzazione».

                          Tiziano Pieri, ex arbitro e moviolista di Rai Sport, non giustifica Mourinho. «Sì, è vero il calcio è cambiato, se non lo sa è un problema grande. Oppure vuole solo spostare l’attenzione per una mancata vittoria? A furor di popolo abbiamo voluto la moviola in campo, ora la vogliamo togliere? Il calcio cambiato è figlio della Var, le polemiche ci sono sempre state. La strada per uscirne è la comunicazione. Gli arbitri devono dare spiegazioni non giustificazioni, ma non è facile parlare a chi non vuol capire o a chi non vuole studiare le regole. L’Aia ha fatto passi da gigante, ma gli arbitri devono aprirsi e parlare di più, può farlo Rocchi». Prima è, meglio è.

                          CorSera
                          ...ma di noi
                          sopra una sola teca di cristallo
                          popoli studiosi scriveranno
                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            lo scontro diretto atalanta juve sarà molto ma molto interessante e fondamentale per entrambe le squadre....
                            Originariamente Scritto da Marco pl
                            i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                            Originariamente Scritto da master wallace
                            IO? Mai masturbato.
                            Originariamente Scritto da master wallace
                            Io sono drogato..

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                              Più il campionato va avanti e più mi in***** per l'inizio del campionato.
                              Originariamente Scritto da Sean
                              mò sono cazzi questo è sicuro.
                              Originariamente Scritto da bertinho7
                              ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

                              Originariamente Scritto da Giampo93
                              A me fai venire in mente il compianto bertigno
                              Originariamente Scritto da huntermaster
                              Bignèw

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                                Il Napoli col ritorno di Osimhen e senza aver perso troppi punti può essere pericolosa per l'Inter fino alla fine

                                Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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