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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Bravo padre pioli

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    Originariamente Scritto da Pesca
    lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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      Incredibilmente meritato
      Originariamente Scritto da GoodBoy!
      modroc - yy

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        pioli, è un allegri che costa meno.
        (ride)

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          Originariamente Scritto da thai95 Visualizza Messaggio
          pioli, è un allegri che costa meno.

          beh oddio, pioli deve vincere un po' di roba prima di arrivare ad allegri
          B & B with a little weed










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            Ti è stata aperta una linea di credito Nasser, non farmene pentire.

            Ti è concessa ampia libertà sulle domande (della tipologia quero).
            Affermazioni poche, pochissime, e sempre con juicio.
            Originariamente Scritto da Sean
            mò sono cazzi questo è sicuro.
            Originariamente Scritto da bertinho7
            ahahhahah cmq è splendido il tuo modo di mettere le mani avanti prima, impazzire durante, e simil polemizzare dopo

            Originariamente Scritto da Giampo93
            A me fai venire in mente il compianto bertigno
            Originariamente Scritto da huntermaster
            Bignèw

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              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
              La Stella Rossa ci evoca il calcio di tanti anni fa...ma oggi non so com'è messa. Il Braga mai sentito e Granada so che era un antico cavallo di battaglia di Claudio Villa.
              Hahahahahaha

              Inviato dal mio SM-G986B utilizzando Tapatalk
              Originariamente Scritto da SPANATEMELA
              parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
              Originariamente Scritto da GoodBoy!
              ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


              grazie.




              PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
                beh oddio, pioli deve vincere un po' di roba prima di arrivare ad allegri
                Conte e Pioli stanno ad Allegri come Rosy Bindi sta a Scarlett Johansson.

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                  Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                  L'offerta sicuramente gliel'hanno fatta, ma siccome io non credo alle parole di Dybala, perchè per i giocatori è sempre una questione di soldi, al momento non l'ha accettata.

                  Se ama davvero la Juventus come a parole dice di amarla, può mettere lo scarabocchio sul contratto...altrimenti può cercarsi chi gli dà i 12 o 15 milioni che chiede, il mercato esiste per questo: nessuno oggi è costretto a rimanere dove non vuol rimanere.

                  Agnelli però dice anche una cosa molto chiara: certi stipendi (quelli che chiede Dybala) sono da top 5 mondo, e lui non lo è: se lo è lo dimostri, e vedrà arrivargli quella cifra in un nanosecondo. E' il campo che stabilisce i valori (pure di mercato).
                  Ha ragione agnelli

                  Inviato dal mio SM-G986B utilizzando Tapatalk
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                    Originariamente Scritto da Zbigniew Visualizza Messaggio
                    Io al massimo gli posso offrire una stage (3+3).
                    Sempre che pima si iscriva a Garanzia Giovani.
                    Haahahahahah

                    Inviato dal mio SM-G986B utilizzando Tapatalk
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




                    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                      Ma alla fine con la partita che il Napoli perse a tavolino con la Juve come finí ?


                      Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        3-0

                        dove tre sono i babbà
                        Originariamente Scritto da GoodBoy!
                        modroc - yy

                        piquet - gabbiani

                        acquilani - manchini

                        maybe - Vendola

                        mandjukic - Sjneider

                        lialicic - Kongobia

                        il Mangio - Cointreau

                        izco - Mihajlovich

                        Bonacci - Falcata

                        Cancrena - Val di fiori

                        mouse - Sczesjky

                        Jo Amo Mario - Ronado - Juliano

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                          Originariamente Scritto da Sidius Visualizza Messaggio
                          3-0

                          dove tre sono i babbà
                          Dunque 3 a 0 fatto e finito senza nessuna possibilità che venga giocata?

                          E col discorso che il Napoli forse trasgredí il protocollo?

                          Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                          Originariamente Scritto da Sean
                          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            Sorteggi Champions League, Juventus-Porto, Lazio-Bayern Monaco, Atalanta-Real Madrid: bene per i bianconeri, ottavi durissimi per le altre

                            Gli uomini di Pirlo possono stare tranquilli. Molto più difficile il cammino per i biancocelesti e per i nerazzurri

                            Era dura fare peggio per Lazio e Atalanta, così come era dura avere un sorteggio migliore per la Juventus, che vincendo a Barcellona 3-0 si era assicurata il primo posto nel suo girone, fondamentale per avere un ottavo in discesa come quello contro il Porto: proprio in un ottavo di finale nel febbraio 2017 al Dragao ci fu il famoso caso di Bonucci seduto sullo sgabello in tribuna, dopo l’esclusione per un clamoroso litigio con Allegri.


                            Lazio

                            La Lazio trova il Bayern campione d’Europa in carica, che ha dominato il girone con Atletico Madrid, Lokomotiv e Salisburgo. Attualmente la squadra di Flick si è fatta scavalcare in testa alla Bundesliga dal Bayer Leverkusen (avanti di un punto), però resta la grande favorita non sono nello scontro con la Lazio (andata a Roma) ma anche per la vittoria finale. Neuer, Lewandowski, Goretzka, Muller, Coman, Alaba: sono tanti i campioni che Simone Inzaghi dovrà studiare, per sfruttare un possibile effetto sorpresa.



                            Atalanta

                            Dopo aver vinto in casa di Liverpool e Ajax, l’Atalanta dei miracoli riparte dal Real Madrid, che in una settimana ha risollevato del tutto la sua stagione, fin lì deludente con Zidane a rischio: vittorie contro Siviglia e Atletico Madrid in campionato e successo netto contro il Borussia Monchengladbach, hanno ridotto la distanza dalla vetta della Liga (3 punti dall’Atletico che però ha una partita in meno) e soprattutto primo posto nel girone più equilibrato della Champions, con l’Inter eliminata. Al Bernabeu, che sta vivendo un profondo restyling, si giocherà solo nel caso di presenza di pubblico. Altrimenti il ritorno della sfida a marzo si giocherà nel piccolo stadio Alfredo Di Stefano all’interno del centro sportivo di Valdebebas. Gasperini dovrà pensare a un’Atalanta quasi sicuramente senza Gomez, che sembra al passo d’addio. E dovrà tenere conto che campioni come Ramos, Modric e Benzema sono sempre decisivi.


                            Juventus

                            La Juve torna al Dragao per la partita di andata, dopo il facile 2-0 di quattro anni prima, nella stagione della finale poi raggiunta a Cardiff. Il Porto non ha campioni, ma vecchie conoscenze: l’allenatore è Sergio Conceiçao, ex di Lazio, Parma e Inter. Mentre in attacco c’è Felipe Anderson, ex laziale anche lui. Nel girone eliminatorio i portoghesi, che in bacheca hanno due Champions vinte, sono arrivati dietro al City di Guardiola (sconfitta 3-1 a Manchester, 0-0 in casa) e non hanno avuto problemi contro Marsiglia e Olympiacos, dimostrando solidità e maturità. Per la Juve di Pirlo è il classico avversario da non sottovalutare. Per evitare altri problemi dopo le eliminazioni degli ultimi due anni contro l’Ajax e soprattutto contro il Lione.



                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Sorteggi Europa League, Stella Rossa-Milan, Braga-Roma, Granada-Napoli: per i rossoneri una sfida «evocativa»

                              La squadra di Pioli ripete ai sedicesimi la celebre partita di Coppa Campioni del 1988. Braga avversario abbordabile per i giallorossi, spagnoli ostacolo difficile per gli azzurri

                              Le italiane in Europa League erano teste di serie e sono favorite anche dopo il sorteggio. Il Milan trova un avversario abbordabile ma sfida anche i ricordi contro la Stella Rossa di Belgrado. Non solo quelli della nebbia nella sfida di Coppa Campioni al Marakana il 9 novembre 1988 (partita sull’1-0 per gli slavi in 11 contro 10, rinviata al giorno dopo partendo da 0-0 e qualificazione ai rigori per i rossoneri), ma anche quelli legati a Dejan Stankovic, ex laziale e interista, ora allenatore della squadra serba. La punta titolare della Stella Rossa è l’italiano Diego Falcinelli, ex Crotone, Sassuolo e Perugia, ora in prestito dal Bologna. Il suo impatto con il calcio estero non è stato dei migliori (anche se ora è a 9 gol), dato che Falcinelli ha sbagliato uno dei due rigori nei preliminari di Champions persi contro l’Omonia Nicosia, poi a sua volta eliminato. Nel girone di Europa League però la squadra di Stankovic è arrivata agilmente davanti a Slovan Liberec e Gent, a cinque punti dall’Hoffenheim, con cui ha perso in Germania e pareggiato in casa.


                              Roma

                              La Roma affronta il Braga, ex squadra del suo allenatore Paulo Fonseca che ne conosce tutti i segreti. I portoghesi, quarti in campionato a 5 punti dallo Sporting Lisbona, hanno conteso il primo posto nel girone G al Leicester, qualificatosi però grazie al netto 4-0 dell’andata (3-3 al ritorno). Le altre due avversarie del girone erano Aek Atene e gli ucraini dello Zorya.



                              Napoli

                              Pericolo da non sottovalutare, anche per il Napoli che affronterà il Granada, settimo nella Liga davanti al Barcellona: il senso delle spagnole per l’Europa League è noto, non solo per il dominio del Siviglia nella competizione. Il Granada, nel quale gioca l’ex romanista Gonalons, è comunque debuttante nella competizione e non appartiene più alla galassia della famiglia del presidente dell’Udinese Pozzo, è arrivato a 1 punto dal Psv Eindhoven nel girone E, davanti a Paok Salonicco e Omonia Nicosia. Contro gli olandesi, gli andalusi hanno vinto in trasferta e perso in casa.



                              CorSera
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Sprazzi di vera Juve, meno superficiale e più dura: Pirlo per ora è contento così

                                Il tecnico bianconero guida una squadra che fa fatica, ma che almeno s'è tolta il vizio della superficialità. Tra le cose che pezzo dopo pezzo mette assieme, l'ultima è "l'atteggiamento". La svolta nel secondo tempo del derby con il Torino

                                Pirlo sta trovando la Juve un poco per volta, a passi lenti e brevi ma continui: guida una squadra che fa fatica, ma che almeno s'è tolta il vizio della superficialità. Tra le cose che pezzo dopo pezzo mette assieme, l'ultima è "l'atteggiamento", quell'impalpabile virtù che ha consentito i bianconeri di vincere contro Torino e Genoa (senza mezzi termini, le peggiori formazioni della serie A) anziché incagliarsi in pareggi paludosi come quelli di Benevento e Crotone. Avere "l'atteggiamento" non è molto, di sicuro non è tutto ma per il momento è abbastanza, perché la Juve resta l'unica squadra imbattuta della serie A assieme al Milan, da cui di fatto la separano quei due inusitati inciampi al Sud.

                                Per "atteggiamento", Pirlo intende una serie di elementi come la concentrazione, una dose robusta di aggressività nei contrasti, la cura dei particolari e una soglia d'attenzione sempre molto alta: cose che in Champions ha spesso visto con regolarità (eccetto con il Barcellona all'andata e il Ferencvaros al ritorno) e in campionato invece no, perché è sempre stata una Juve a sprazzi, un po' efficace e un po' distratta, mai veramente continua all'interno anche dello stesso match.

                                La svolta, è l'opinione generalizzata di allenatore e giocatori, c'è stata nel secondo tempo del derby ed è stata ribadita domenica pomeriggio a Marassi, tre tempi di gioco di cui Pirlo si è detto molto soddisfatto ma che, nel complesso, hanno lasciato sul tavolo ancora molte perplessità, vista la fatica fatta per regolare avversari molto regolabili, smisuratamente più deboli e assai vulnerabili non solo per dei criteri di debolezza oggettiva, almeno in rapporto alla ricchezza della rosa juventina, ma anche per il clima pesante che c'è attorno alla squadra e soprattutto ai due presidenti, Cairo e Preziosi.

                                Pirlo è contento che la squadra abbia ritrovato piglio e carattere ("Il dna juventino"), eppure per battere il fragilissimo Toro (27 gol al passivo e 7 sconfitte su 11) la Juve ha dovuto aspettare l'ultima azione di una partita in cui la prima occasione da gol importante l'ha costruita al 32' del secondo tempo. E per piegare il debolissimo Genoa (un punto nelle ultime sei partite, per altro ottenuto contro una delle squadre più in crisi di tutte, la Fiorentina) ha dovuto aspettare due rigori, cioè due sbagli rossoblù, in una gara in cui dal 71 per cento di possesso palla ha ricavato, a parte i tre gol, solamente due azioni da rete di un certo pericolo, una per tempo.

                                Pirlo è però contento così: le giornate passano, la squadra regge e il tempo gioca a favore perché, lui ne è convinto, la Juve maturerà davvero solamente in primavera. D'altronde in campionato mancano ancora dei riscontri concreti, negati anche dal fatto che Juve-Napoli, di fatto la partita più impegnativa proposta dal calendario, l'ha vinta senza giocarla. I bianconeri sono l'unica tra le prime sei squadre ad aver giocato un solo confronto diretto (con la Rona, e venne un pareggio che li premiò esageratamente), quindi finora sappiamo che gli uomini di Pirlo faticano, per un motivo o per altro, a sfangarla con le provinciali ma dopo tutto non molto di più, in attesa del faccia a faccia con il Milan, con l'Inter, con il Napoli, con il Sassuolo.

                                Nel frattempo Pirlo ha trovato un assetto di squadra ormai stabile, anche se con il Barcellona lo ha ritoccato (in meglio) per le esigenze specifiche del match: la difesa a quattro con un terzino molto offensivo e l'altro assai più cauto, due mediani di cui uno (prevalentemente Rabiot) chiamato agli inserimenti senza palla, un esterno classico (in genere Chiesa) e un altro che invece taglia verso l'interno, per fare l'incursore o il rifinitore: se c'è Dybala, quella pedina va a spesso a occupare spazi in area, se invece c'è Morata si offre più spesso al dai-e-vai. Per questa figura, che è quella chiave del gioco che ha in mente Pirlo, vengono utilizzati Ramsey o McKennie, che hanno caratteristiche diverse (uno è più tecnico e l'altro più fisico, uno più scaltro e l'altro più istintivo) ma che funzionano entrambi. Pirlo chiama McKennie "l'invasore": è una definizione azzeccata.

                                La Juve avrà adesso ancora una porzione di calendario comoda per mantenersi in quota: mercoledì allo Stadium arriva l'Atalanta, poi però il livello di difficoltà scenderà subito (Parma, Fiorentina e Udinese, le ultime due in casa). Ma a gennaio nel giro di dieci giorni incrocerà Milan, Sassuolo e Inter: il solo "atteggiamento", a quell'epoca, non sarà sufficiente.

                                Il tecnico bianconero guida una squadra che fa fatica, ma che almeno s'è tolta il vizio della superficialità. Tra le cose che pezzo dopo pezz…
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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