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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Lo Juventus stadium è stato scelto volutamente con quella capienza.

    ogni anno aumentano i prezzi dei biglietti e si cerca di riempirlo allo scopo di creare una elite di gente che si possa permettere i salassi che propongono.

    tifosi di elite insomma.
    [

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      Bella roba allora...
      Originariamente Scritto da Marco pl
      i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      IO? Mai masturbato.
      Originariamente Scritto da master wallace
      Io sono drogato..

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        Il campionato che torna e poi la Champions, adesso si fa sul serio

        Dopo la sosta per le nazionali la serie A riparte con diversi volti nuovi: Sanchez pronto all'esordio con l'Inter contro l'Udinese, la squadra che lo ha lanciato. Amarcord a Verona anche per Rebic, Napoli e Roma attendono Llorente e Mkhitaryan. E dalla prossima settimana spazio alle coppe

        Sarà la terza giornata, ma per molti aspetti rappresenta quasi un secondo vero inizio del campionato. Il primo turno dopo la sosta della Nazionali conduce sempre verso la prima portata sostanziosa della stagione dopo l'antipasto dei primi 180 minuti tra fine agosto e inizio settembre che sanno ancora di vacanza. Adesso invece, a ombrelloni chiusi e spiagge svuotate dal pienone agostano, si inizia a fare sul serio. In questa occasione l'effetto viene accresciuto dal possibile esordio di alcuni colpi degli ultimi giorni (se non ore) di mercato. Innesti che daranno una fisionomia definitiva a molte squadre.

        In particolare è pronto per essere calato un poker di nuovi attaccanti (ben tre su quattro arrivati dalla Premier League). Attesa a San Siro per il debutto di Alexis Sanchez a fianco di Lukaku per riformare un duo in cerca di riscatto dopo mesi non esaltanti con il Manchester United. Il cileno ritroverà l'Udinese, la squadra che lo ha lanciato in Italia. Amarcord anche per Ante Rebic che potrebbe giocare i suoi primi minuti ufficiali con il Milan al Bentegodi contro il Verona, una delle due formazioni della sua esperienza italiana prima del rilancio all'Eintracht (l'altra è la Fiorentina). Ancelotti potrebbe regalare uno spezzone di partita a Fernando Llorente. Le condizioni non ottimali di Insigne e Milik spingono l'allenatore del Napoli a valutare l'opportunità di sfruttare subito centimetri ed esperienza del centravanti spagnolo al San Paolo contro la Sampdoria (dal primo minuto però potrebbe essere schierato Mertens "falso nueve", ruolo ormai abituale per il belga).

        Anche l'Olimpico si prepara ad abbracciare l'ultimo rinforzo del mercato della Roma: l'armeno Henrikh Mkhitarian, pronto a dare l'assalto al Sassuolo di De Zerbi. Non ha la risonanza del debutto di questo quartetto di attaccanti, ma Parma attende la prima volta in maglia gialloblù di Matteo Darmian, al Tardini contro il Cagliari. Anche l'esterno destro arriva da una big di Premier League: il Manchester United, come Sanchez. E questa terza giornata per quattro squadre sarà il ponte verso l'ingresso sul grande palcoscenico continentale: tra martedì e mercoledì toccherà a Inter, Napoli, Juventus e Atalanta in Champions. L'emozione maggiore è per i bergamaschi che, dopo la trasferta di Marassi con il Genoa, andranno a Zagabria per affrontare un debutto storico nella competizione (avversaria la Dinamo). Incroci appena svoltati per Juventus e Napoli. I bianconeri voleranno a Madrid con l'Atletico dopo l'ottavo della scorsa edizione, passato grazie alla rimonta del ritorno a Torino. Napoli in casa col Liverpool dopo la beffa della qualificazione sfumata un anno fa ad Anfield Road nell'ultima partita del girone. Avvio soft per l'Inter a San Siro con lo Slavia Praga. Giovedì tocca a Lazio e Roma in Europa League rispettivamente contro Cluj (in Romania) e Basaksehir (all'Olimpico). Tutto in pochi giorni: facce nuove e impegni seri. Adesso si fa sul serio.

        Dopo la sosta per le nazionali la serie A riparte con diversi volti nuovi: Sanchez pronto all'esordio con l'Inter contro l'Udinese, la squadra che …
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        forse, tra mille inverni
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        nella necropoli deserta»

        C. Campo - Moriremo Lontani


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          Partenze false: sabato torna la serie A, Fiorentina-Juve prima occasione per chi ha deluso

          Da Piatek a Koulibaly agli allenatori Montella e Di Francesco: la «squadra» di chi cerca una rivincita dopo sole due giornate

          Settembre è il mese degli esami di riparazione, molti vanno a caccia di un riscatto. Riparte il campionato e, dopo la sosta, tanti devono farsi perdonare un avvio incerto, se non proprio disastroso. Non destarsi potrebbe aprire le porte della crisi.

          La sveglia suona forte per Krzysztof Piatek. Il polacco del Milan ha già subito un declassamento: da bomber implacabile dell’anno passato chiuso con 22 reti a panchinaro. L’allenatore rossonero, Marco Giampaolo, dopo la prima inguardabile uscita con l’Udinese gli ha preferito il partente André Silva contro il Brescia, regalando a Piatek appena la mezzora finale. La scelta ha generato malumore, il polacco però in precampionato non si è mai distinto. Fatica ad assimilare il nuovo gioco e soprattutto a trovare la strada del gol.


          Non sta meglio di Piatek il difensore olandese della Juventus: Matthijs De Ligt. I bianconeri l’hanno prelevato dall’Ajax versando 75 milioni. L’esordio a Parma dei campioni d’Italia l’ha vissuto dalla panchina e non l’ha presa per niente bene. «Non me l’aspettavo», disse. L’infortunio di Chiellini gli ha aperto la strada nella formazione titolare contro il Napoli, ma in un modo o nell’altro è entrato in tutti e tre le reti segnate dai partenopei. Tra color che son sospesi e in cerca di riscatto c’è anche Paulo Dybala. La Juve ha provato a venderlo a chiunque senza riuscirci. L’argentino ha visto il campo appena per 14 minuti e viene dalla triste scorsa stagione, chiusa con cinque gol in serie A.

          Problemi li ha pure il Napoli e nel reparto dove pensava di averne meno, la difesa. L’acquisto di Manolas doveva consegnare ad Ancelotti un reparto corazzato, finora ha incassato 7 reti in due uscite. Sul banco degli imputati soprattutto Kalidou Koulibaly. Il presidente De Laurentiis lo ha punzecchiato parlando di ritardo di condizione. L’autogol che ha regalato la vittoria alla Juventus è figlio solo un infortunio clamoroso. In questo avvio c’è però un’oggettiva difficoltà del difensore: il Napoli gioca più alto rispetto al passato e Koulibaly è più esposto (aveva avuto problemi anche all’esordio a Firenze).

          Proprio la Fiorentina è il vero buco nero di questo inizio di campionato. Il caso è Federico Chiesa. Ha dato segni di risveglio nell’ultima partita della Nazionale con la Finlandia, prima è stato molto al di sotto delle sue possibilità, sia in maglia azzurra che viola. Sul rendimento negativo pesa il mancato trasferimento alla Juventus, le conseguenti tensioni con la società e una preparazione approssimativa, visto il ritardato rientro del giocatore dopo l’Europeo con l’Under 21. Sempre a Firenze è già poco salda la posizione del tecnico, Vincenzo Montella. Non ha ancora vinto una partita (eccetto quella di Coppa Italia contro il Monza) da quando è tornato sulla panchina viola. Tra il finale della scorsa stagione e l’inizio di questa lo score è tremendo: in nove partite di campionato appena due pareggi e sette sconfitte. Il calendario è durissimo, sabato riceve la Juve, poi va in trasferta a Bergamo. Da tutti è indicato come l’anello debole, un cambio di rotta è necessario perché altrimenti sarà lui a pagare.

          Roma si domanda già se la scelta di Paulo Fonseca sia stata quella giusta. L’allenatore è partito con due pareggi, ma di fatto il suo campionato inizia domenica contro il Sassuolo. La società gli ha consegnato la squadra vera nell’ultima settimana di mercato con gli innesti di Smalling e Mkhitaryan. Recupera poi a centrocampo Veretout, mai avuto a disposizione. Florenzi costretto a giocare da terzino evidenzia le solite lacune. Un altro ex romanista a rischio è il tecnico della Samp, Eusebio Di Francesco: due sconfitte e sette gol subiti nelle prime uscite e all’orizzonte ci sono Napoli e Torino. Per tutti vincere è l’unica strada possibile per svegliarsi, salvarsi e guadagnare tempo per il futuro.



          CorSera
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          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
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          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Milan, da Theo Hernandez a Rebic: i nuovi ora in campo. Lo vuole Elliott

            La proprietà si aspetta di vedere utilizzati gli acquisti. Giampaolo ha preferito scegliere i giocatori che hanno lavorato nel precampionato, ma l’apprendimento deve accelerare

            Dicono che i dirigenti di Elliott che occupano il cda del Milan dopo la vittoria sofferta sul Brescia abbiano salvato del pomeriggio solo il gol di Calhanoglu. La prestazione dei rossoneri, almeno per 80 minuti, era stata sconfortante così come la gara del debutto, non a caso persa, a Udine. Dopo la sosta, nella Verona che un tempo fu fatale (ma all’epoca si concorreva per gli scudetti) Marco Giampaolo dovrà invertire la rotta.

            Il fondo che controlla il Milan, così come Maldini e Boban che hanno fretta di crescere con il club, chiedono risultati in linea con le ambizioni di un posto in Champions. Finora il tecnico abruzzese ha preferito ricorrere a quei giocatori che ha allenato in tutto il pre-campionato, già avanti quindi nel processo di metabolizzazione dei principi di gioco impartiti. I nuovi sono rimasti a guardare e nella sfida con il Brescia anche Piatek e Paquetà sono stati tenuti inizialmente in panchina. È evidente che il neo tecnico dei rossoneri dovrà smussare qualche caratteristica del suo essere «talebano» — come ha confessato ironicamente nell’ultimo post-partita — e iniettare qualità e freschezza nella sfida di domenica sera al Bentegodi.


            Il popolo rossonero si aspetta che, se recuperato, Theo Hernandez possa essere mandato in campo dall’inizio e Rebic, che se fosse stato per il ds nerazzurro Ausilio ora sarebbe alla Pinetina al posto di Politano, pur stanco dalle fatiche con la Croazia sia schierato titolare. Un po’ perché chi è andato in campo finora ha deluso — come Rodriguez o Castillejo —, se non addirittura sorpreso (Andrè Silva titolare ha fatto sobbalzare persino i manager rossoneri, all’oscuro dell’iniziativa dell’allenatore). Un po’ perché dopo gli sforzi economici estivi la proprietà si aspetta di vedere utilizzati i nuovi volti. Giampaolo è stato scelto perché è un maestro di calcio e la stima nei suoi confronti al quarto piano di Casa Milan è immutata. Resta il fatto che i tempi di insegnamento a Milano non possono essere gli stessi di Genova dove la piazza è più paziente. L’innesto dei nuovi arrivi viene reclamato subito, non quando il quarto posto sarà una chimera lontana.



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              Juventus, Sarri e l'ora delle scelte: altra panchina per Dybala

              Solo giovedì il tecnico avrà il gruppo al completo e potrà iniziare a preparare al meglio la sfida di sabato contro la Fiorentina, per la Joya si prospetta un'altra giornata da spettatore

              Con il ritorno del recordman Ronaldo, reduce dalle quattro reti segnate con la maglia del Portogallo contro la Lituania, e degli altri nazionali impegnati nelle qualificazioni europee, è iniziato ufficialmente l'avvicinamento alla sfida con la Fiorentina. Sarri ha potuto riabbracciare Demiral, de Ligt, Matuidi, Szczesny e il "ribelle" Emre Can, mentre dovrà aspettare domani per poter riavere alla Continassa Cristiano Ronaldo. Il portoghese è rientrato a Torino ma non si è allenato, usufruendo di un giorno di permesso dopo il poker alla Lituania e il gol segnato alla Serbia nella sfida precedente.
              A tre giorni dal match del Franchi, con la tensione che sale giorno dopo giorno alimentata anche dalle dichiarazioni di Barone, Sarri non può ancora contare sulla squadra al completo. Oltre all'infortunato De Sciglio, che starà fuori un mese per l'infortunio muscolare rimediato dopo 13' della sfida con il Napoli, il tecnico bianconero aspetta il ritorno dei sudamericani Cuadrado, Alex Sandro, Bentancur e Dybala, quest'ultimo ancora destinato alla panchina.

              Higuain inamovibile

              Mentre buona parte dei compagni erano in giro per il mondo a giocare con le rispettive nazionali, il Pipita ha usufruito di due giorni di vacanza, rientrando alla Continassa per immergersi completamente nel lavoro di Sarri. Higuain ha consolidato il vantaggio già accumulato nei confronti di Dybala, allenandosi agli ordini del tecnico che gli costruì intorno il Napoli e la struttura tecnica per stabilire il record di 36 gol in Serie A. Una situazione completamente diversa alla Juventus, nel regno di Cristiano Ronaldo: nuove gerarchie a cui Higuain si è saputo adeguare con intelligenza, trasformandosi da bomber implacabile in spalla perfetta, scalzando prima Dybala, anche nel cuore dei tifosi, quindi Mandzukic, ormai ai margini del progetto dopo l'esclusione dalla lista Champions. Un'altra partita da iniziare in panchina per la Joya, in campo per 45' con la maglia dell'albiceleste.

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                Inter, chi con Lukaku: Sanchez o Lautaro il dubbio di Conte

                Il belga è l'unica certezza dell'attacco in vista della sfida con l'Udinese. Il cileno spera nell'esordio contro la sua ex squadra, l'argentino rilanciato dalla tripletta in nazionale

                Inter-Udinese di sabato sera a San Siro sarà inevitabilmente una partita nella partita con tutte le sfumature del caso. In panchina si ritroveranno avversari Antonio Conte e Igor Tudor, ex compagni alla Juventus per sei stagioni, ora rispettivamente allenatore dei nerazzurri e dei friulani. Inoltre, come sottolinea il portale 'passionedelcalcio' quella tra i due tecnici "Simili in campo per dedizione maniacale al sudore e alla fatica, affini fuori dal campo per mentalità tattica: 3-5-2, un mantra esportato entrambi fuori dai confini tricolore (Chelsea e Galatasaray)", sarà una battaglia fino all'ultimo minuto.

                Ma non è tutto perché oltre a quella tra Conte e Tudor c'è anche l'altra sfida: quella di Alexis Sanchez, ex bianconero ora in pole per vestire una maglia da titolare al fianco di Romelu Lukaku (per il cileno si tratterebbe dell'esordio in A). E' questo l'orientamento di Conte per la sfida contro l'Udinese, anche se la scelta finale sarà fatta sabato. Tra l'altro alla luce della tripletta segnata da Lautaro Martinez (più rigore procurato) nella vittoria per 4-0 dell'Argentina sul Messico, il tecnico dell'Inter potrebbe cambiare le idee per i due in attacco. Difficile visto che il 'Toro' rientrerà domani in Italia, ma non impossibile. Insomma, per la prossima di campionato l'allenatore leccese si ritrova con problemi di abbondanza in attacco con Lukaku in ottima forma, Sanchez che sta ritrovando la condizione migliore e il Toro che grazie alla prestazione con la maglia dell'Argentina prenota un posto al fianco del belga dal 1'. Senza dimenticare Politano che dall'arrivo di Conte ha cambiato posizione in campo. Abbondanza e gol così l'Inter si ripresenta alla ripresa del campionato.

                Il belga è l'unica certezza dell'attacco in vista della sfida con l'Udinese. Il cileno spera nell'esordio contro la sua ex squadra, l
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                  Roma, il momento delle novità: col Sassuolo pronti tre debutti


                  Domenica contro gli emiliani Fonseca dovrebbe far giocare dall'inizio Mkhitaryan, Smalling e Veretour. Recuperato Spinazzola

                  Archiviata la pausa per le Nazionali, la Roma si rituffa in campionato dove è ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. Per la sfida di domenica all'Olimpico contro il Sassuolo, che in questo momento è addirittura sopra di un punto, Fonseca pare orientato a fare qualche cambio di formazione rispetto agli undici che hanno giocato il derby. Il portoghese, che con i suoi 3 milioni di ingaggio è il quarto tecnico più pagato della Serie A, ieri ha potuto riabbracciare il neo acquisto Mkhitaryan, tornato a Trigoria dopo la parentesi molto positiva con la sua nazionale armena. L'ex attaccante dell'Arsenal, potrebbe essere schierato da titolare insieme ad altri due neo acquisti: Veretout e Smalling. Se il regista francese ha smaltito i problemi alla caviglia e domenica è destinato a fare il suo esordio con la Roma (sarà uno dei due mediani davanti alla difesa), il centrale britannico farà invece coppia con Fazio nella linea arretrata. Dopo aver digerito le cattive notizie sull'infortunio di Under (cinque settimane di stop), Fonseca può sorridere per il rientro in gruppo di Spinazzola che ieri è tornato a svolgere una parte della seduta in gruppo. Il terzino, infortunatosi a pochi giorni dall'esordio in campionato, ha smaltito la distrazione al bicipite femorale e si avvia verso una convocazione per la gara con il Sassuolo.

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                          Fonseca, la Roma in 7 mosse

                          IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Deve essere una bella sensazione, per Paulo Fonseca, arrivare la mattina a Trigoria e trovarsi davanti una squadra, con la 's' maiuscola. Sì, con i suoi problemi (gli infortunati Perotti, Under, Zappacosta), con i vari dubbi (meglio Cristante o Diawara al fianco di Veretout?) e con le micro paure (e se non battiamo il Sassuolo, cosa si comincerà a pensare?), ma pur sempre una squadra, che non ha più incognite legate al mercato. Ora ha solo l'obbligo di essere se stessa. Fonseca finalmente potrà lavorare fissando un obiettivo, quell'obiettivo, il quarto posto (come minimo).


                          IL SECONDO VIA - Lo abbiamo detto tante volte, la stagione comincia ora, perché quella che vedremo domenica sarà una Roma lontana parente della squadra vista nelle prime due giornate. Talmente diversa che quasi viene voglia di rigiocare il derby. Ma questo non è possibile. L'obiettivo resta lo stesso, riportare la squadra in Champions e i due pareggi con Genoa e Lazio non sono certo determinanti (in negativo). La squadra sarà diversa, dicevamo, ma sarà migliore? Lo vedremo. E lo capiremo proprio in questo settembre, le nuove armi a disposizione dell'allenatore aiutano in questo compito. Settembre (e un pezzettino di ottobre) è il mese del primo tour de force. Dal 15 al 29, i giallorossi andranno in campo cinque volte, con le quattro partite di campionato, più l'esordio in Europa League contro l'Istanbul Basaksehir. Da cinque si arriva a sette, calcolando le altre due sfide di ottobre, prima della sosta per le Nazionali (si gioca il 12 all'Olimpico, Italia-Grecia).Venti giorni in totale. Primi esami. Quindi, in apnea fino al 6 ottobre e lì faremo i primi conti, capiremo di che pasta è (sarà) fatta la Roma.


                          E forse lo capirà lo stesso Fonseca. Che intanto sta studiando il modo di mettere a posto quei difetti intravisti nelle prime due giornate. E questo può farlo a Trigoria, proprio perché finalmente avrà a disposizione un po' tutti. Smalling, ad esempio, è stato preso per tappare il buco che si era creato con la partenza di Manolas. E' un calciatore di esperienza, forte fisicamente, di personalità. Caratteristiche che, sulla carta, dovranno sostituire - almeno in parte - la fragilità vista fino a ora. Fonseca sta cercando di trovare il compagno ideale dell'inglese. Al momento, gli indizi portano a Fazio, perché di quelli a disposizione, è il centrale con doti di impostazione. Mancini studia per prendere quel posto, forse in questo momento è ancora acerbo. Ma si farà, queste prime partite serviranno a chiarire. Il problema è sulla corsia di destra, perché Zappacosta è out e lì dovrà essere impiegato Florenzi.


                          I NUOVI - Domenica vedremo, a meno di clamorosi ripensamenti, Veretout, fermo da quando è arrivato, per problemi alla caviglia. Vicino al francese non ci sarà Pellegrini, che dovrà essere spostato sulla linea dei trequartisti (sono out Perotti e Under), ma Cristante. Anche lì, coppia tutta da testare, ma almeno sarà presente uno degli acquisti sui cui l'allenatore puntava e punta di più come regista, ovvero l'ex viola. La vera novità, la più attesa, forse, è proprio in attacco, dove ci saranno cambiamenti ma non troppo a rischio, perché Mkhitaryan (è stato inserito nella squadra della settimana nel videogame FIFA19), Zaniolo (proprio al Sassuolo il primo gol in A) e Pellegrini sanno giocare in tutte e tre le posizioni dietro a Dzeko. Gli uomini gireranno e prima o in questi venti giorni li vedremo un po' tutti, anche qualcuno infortunato. Si comincia domenica col Sassuolo e si finisce il 6 ottobre con la trasferta di Cagliari. In mezzo la partita di Europa League (il 19), le sfide con Bologna (al Dall'Ara il 22), Atalanta (infrasettimanale del 25) e Lecce (al via del Mare il 29), infine il 3 in Austria contro il Wolfsberg e il 6, chiusura a Cagliari.

                          IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Deve essere una bella sensazione, per Paulo Fonseca , arrivare la mattina a Trigoria e trovarsi davanti una squadra, con la 's' maiuscola. Sì, con i suoi problemi (gli infortunati Perotti , Under , Zappacosta ), con i vari dubbi (meglio Cristante o Diawar...
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                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

                          C. Campo - Moriremo Lontani


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                            Originariamente Scritto da Pasquino Visualizza Messaggio
                            Ronaldo vs Vierchowod http://youtu.be/_xp8Guoqmvk

                            Inviato dal mio ASUS_X00TD utilizzando Tapatalk
                            Porc@ troglia...
                            Poro Zar! Era uno dei marcatori più veloci e forti della serie a in assoluto. Al Piacenza aveva 48 anni, cazz0 e contro quel Ronaldo non c'erano cazz1 per nessuno.

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                              Porc@ troglia...
                              Poro Zar! Era uno dei marcatori più veloci e forti della serie a in assoluto. Al Piacenza aveva 48 anni, cazz0 e contro quel Ronaldo non c'erano cazz1 per nessuno.
                              Ammazza le randellate che j'ha dato!
                              sigpic
                              Free at last, they took your life
                              They could not take your PRIDE

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                                Io la farei così

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                                Cura il tuo corpo come un tempio
                                Originariamente Scritto da M K K
                                Desade grazie di esistere
                                Originariamente Scritto da AK_47
                                si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

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