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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
    Se continuiamo a NON giocare in questo modo, gli smidollatti si faranno passare una zuppa, che manco te lo immagini caro Sid.
    Per quello provo a sperare nello spirito, perchè se andiamo lì a camminare, tanto vale.
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    modroc - yy

    piquet - gabbiani

    acquilani - manchini

    maybe - Vendola

    mandjukic - Sjneider

    lialicic - Kongobia

    il Mangio - Cointreau

    izco - Mihajlovich

    Bonacci - Falcata

    Cancrena - Val di fiori

    mouse - Sczesjky

    Jo Amo Mario - Ronado - Juliano

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      Leggevo che se bloccano il campionato per molto tempo, congeleranno la classifica e daranno lo scudetto alla squadra che e' davanti oggi.
      B & B with a little weed










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        Il fuggitivo che punta all'Europa League è da mettere in firma

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          Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
          Leggevo che se bloccano il campionato per molto tempo, congeleranno la classifica e daranno lo scudetto alla squadra che e' davanti oggi.
          I regolamenti dicono quello. Viene presa la classifica al momento della definitiva interruzione. Da quella si distribuiscono posti nelle coppe, retrocessioni e lo scudetto, ovviamente.
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
            Leggevo che se bloccano il campionato per molto tempo, congeleranno la classifica e daranno lo scudetto alla squadra che e' davanti oggi.
            sarebbe un incubo in primis per la lazio.
            (ride)

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              Che schifo sarebbe
              Originariamente Scritto da Pesca
              lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

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                Il campionato lo porteranno (a costo di attaccargli la bombola di ossigeno) a termine. Tra l'altro, se domenica Juve e Inter pareggiano, in testa ci andrebbe la Lazio.

                Comunque andrà, domenica chi ha da guadagnarci (o prende punti su una delle due o su entrambe) sono loro.
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Originariamente Scritto da Steel77 Visualizza Messaggio
                  il savoia però ha perso a messina e, quindi, in campania hanno sucato forte ancora una volta.
                  nhahahahahha
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                    Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                    Il campionato lo porteranno (a costo di attaccargli la bombola di ossigeno) a termine. Tra l'altro, se domenica Juve e Inter pareggiano, in testa ci andrebbe la Lazio.

                    Comunque andrà, domenica chi ha da guadagnarci (o prende punti su una delle due o su entrambe) sono loro.
                    Se in testa ci va la Lazio
                    Lotito sparge coronavirus in ogni stadio

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                      Poco ma sicuro.
                      ...ma di noi
                      sopra una sola teca di cristallo
                      popoli studiosi scriveranno
                      forse, tra mille inverni
                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

                      C. Campo - Moriremo Lontani


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                        Il campionato lo giocheranno a porte chiuse mal che vada
                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

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                          Europa League, sorteggio ottavi: Inter contro il Getafe, per la Roma c'è il Siviglia

                          Avversarie spagnole per le due italiane, i nerazzurri giocheranno l'andata in casa, i giallorossi in trasferta. Si gioca il 12 e 19 marzo

                          Italia contro Spagna negli ottavi di Europa League. Getafe e Siviglia sono le avversarie che l'urna di Nyon ha regalato a Inter e Roma, le due italiane ancora in corsa nella seconda coppa. Gare di andata il 12 marzo, ritorno il 19. L'Inter affronterà il Getafe, quinto nella Liga, in piena corsa per la Champions (è a -1 da Atletico Madrid e Siviglia) dopo aver sfiorato la qualificazione la scorsa stagione. I nerazzurri giocheranno l'andata al Meazza (ore 21), ritorno una settimana dopo in Spagna (18:55). La Roma se la vedrà con il Siviglia dell'ex ds Monchi, andata in Spagna (ore 18:55) e ritorno all'Olimpico (ore 21).

                          Il cammino di Getafe e Siviglia

                          Il Siviglia, che ha vinto l'Europa League per tre volte di fila dal 2014 al 2016, ha superato la fase a gironi dominando il gruppo A con cinque vittorie e una sconfitta. Nei sedicesimi la squadra allenata dall'ex ct della Spagna Julen Lopetegui ha eliminato i rumeni del Cluj con un doppio pareggio (1-1 in trasferta e 0-0 in casa). In campionato il Siviglia è terzo con l'Atletico Madrid con 43 punti (12 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte). "La Roma è una squadra importante, che conosciamo bene, a partire da Monchi che ha lavorato lì due anni. Sarà un ottavo molto equilibrato, fra due squadre che ambiscono ai quarti. Siamo due grandi formazioni e avremo le nostre chance. Ci sono poche cose che non conosciamo di loro e lo stesso vale per la Roma. Serie A e Liga sono due campionati molto seguiti e inoltre conosco bene Paulo Fonseca per averlo incrociato in Portogallo".
                          Il tecnico giallorosso Paulo Fonseca ricambia i complimenti: "Il Siviglia è una delle squadre più forti della competizione. Li conosco bene. Hanno un grande allenatore e giocatori di esperienza".

                          Il Getafe, avversario dell'Inter, è arrivato secondo nel gruppo C alle spalle del Basilea con 4 vittorie e 2 sconfitte. Nei sedicesimi la formazione guidata da José Bordalas ha eliminato l'Ajax vincendo la gara di andata in casa (2-0) e perdendo 2-1 il ritorno. "Mi auguro sinceramente che la gara possa disputarsi in uno stadio pieno a Milano" è l'auspicio di Clemente Villaverde, general manager del Getafe. "Questa faccenda del coronavirus è scoppiata da circa una settimana. Mi auguro veramente che fra due settimane, quando cioé dovremo affrontare l'Inter, la situazione sia sotto controllo. Poter giocare di fronte al pubblico è importante, non solo per l'Inter, ma anche per noi e per il calcio in generale".

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                          forse, tra mille inverni
                          «nessun vincolo univa questi morti
                          nella necropoli deserta»

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                            La Lazio aspetta il Bologna e vuole esser prima almeno per una notte

                            Con un successo salirebbe in vetta da sola a 20 anni dallo scudetto. Inzaghi: «Siamo in alto da due mesi»

                            Porte aperte ai sogni della Lazio, in uno stadio che sarà pieno anche se non stracolmo, ma comunque pronto a festeggiare il primo posto (momentaneo, per carità) della squadra di Inzaghi. Servirà una vittoria contro il Bologna (ore 15, Sky) del vecchio amico Mihajlovic per scavalcare la Juve e aspettare domani sera, quando i bianconeri affronteranno l’Inter. A quel punto verrà naturale a tutti, da queste parti, confidare in Conte e sperare che fermi i campioni d’Italia almeno sul pareggio, in modo da rimanere in testa per una settimana intera anziché per una notte.

                            L’idea di ritrovarsi lassù da solo, a 20 anni di distanza dall’ultimo titolo della storia biancoceleste conquistato proprio assieme a Mihajlovic, popola solo in parte i pensieri di Inzaghi, il quale nel 2000 era un giovane centravanti appena arrivato da Piacenza, cresciuto e coccolato da Sinisa e Mancini. Lui giura addirittura di non rivolgere nemmeno la mente a Juve-Inter, se non come innamorato del calcio: «Io penso a questa nostra gara che sarà difficilissima, basta pensare com’è andata Roma-Bologna qualche settimana fa. Poi mi auguro che la gente davanti alla tv si diverta a vedere la sfida di Torino. Io non farò il tifo per nessuno».


                            Il fatto nuovo è che ormai tutti, attorno al mondo della Lazio e al suo interno, avvertono di essere totalmente in corsa per lo scudetto: non si sentono più intrusi capitati lassù per caso. Non a caso Inzaghi osserva: «Può darsi che una nostra vittoria contro il Bologna metta pressione alle altre due, anche se si tratta di squadre abituate a lottare al vertice. Sanno come gestire certi momenti». È però convinto che anche la sua Lazio sia matura per non farsi cogliere da improvvise vertigini: «Siamo in alto da due mesi e mezzo, non da due partite».

                            Tra i vantaggi della Lazio nella corsa a tre per lo scudetto c’è l’eliminazione dalle coppe, che consente di preparare ogni partita con una settimana intera di lavoro. Ed è questa la motivazione — almeno quella ufficiale — che ha spinto i biancocelesti a respingere la richiesta dell’Atalanta di anticipare a venerdì 6 la partita di Bergamo (i nerazzurri avranno la gara con il Valencia il martedì successivo). Inzaghi spiega: «Un giorno in più può fare la differenza per recuperare Acerbi e Marusic». Chissà se la scelta sarebbe stata la stessa nel caso in cui quell’invito fosse arrivato da un club amico.



                            CorSera
                            ...ma di noi
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                            forse, tra mille inverni
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                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Roma, riscattati Mancini, Veretout e Perez. Ma il bilancio piange: perdite di 87 milioni

                              La società giallorossa, senza aspettare la fine del campionato, ha esercitato l'opzione con Atalanta, Fiorentina e Barcellona. Intanto il cda ha approvato la relazione finanziaria del primo semestre 2019-2020: profondo rosso dovuto all'assenza dalla Champions League

                              Gianluca Mancini, Jordan Veretout e Carles Perez sono a tutti gli effetti calciatori della Roma. In un colpo solo, infatti, la società giallorossa ha riscattato i tre giocatori rispettivamente da Atalanta, Fiorentina e Barcellona per una cifra vicina ai 40 milioni senza bonus.

                              Il futuro della Roma


                              Per Mancini, arrivato pagando 2 milioni il prestito, la Roma ha versato nelle casse bergamasche altri 13 milioni. A questi si potrebbero aggiungere bonus fino a 8 milioni. Discorso simile per Veretout: a giugno scorso un milione, ora la società di Commisso ne ha ottenuti altri 16 nonché un futuro corrispettivo che può arrivare a 2 milioni. E poi uno degli ultimi arrivati, Carles Perez: l'impatto positivo ha convinto Petrachi a esercitare il diritto di riscatto pari a 11 milioni. I blaugrana ne avranno altri 4,5 di bonus in base ai risultati sportivi.

                              Il bilancio piange: -87 milioni



                              Intanto il consiglio d'amministrazione della Roma ha approvato la relazione finanziaria relativa all'andamento gestionale del primo semestre dell'esercizio sociale 2019-2020. La perdita di gruppo al 31 dicembre 2019 è pari a 87 milioni di euro, rispetto all'utile di 1,7 milioni di euro del primo semestre del precedente esercizio. In particolare, spiega la nota del club giallorosso, il semestre è caratterizzato dalla partecipazione all'Europa League, che ha generato proventi significativamente inferiori rispetto a quelli ricevuti per la partecipazione alla Champions League nel primo semestre del precedente esercizio, da minori proventi per sponsorizzazioni, e minori plusvalenze realizzate nel corso della sessione estiva della campagna trasferimenti. Il totale ricavi al 31 dicembre 2019 è pari a 94,6 milioni di euro, rispetto a 134,8 milioni di euro al 31 dicembre 2018. La flessione registrata rispetto al primo semestre del precedente esercizio, pari a 40,2 milioni di euro, è dovuta anche in questo caso principalmente alla partecipazione all'Europa League, in luogo della più redditizia Champions. L'indebitamento finanziario al 31 dicembre 2019 è pari a 264,4 milioni di euro, e si confronta con un valore pari a 220,6 milioni di euro al 30 giugno 2019 (l'incremento è quindi di 43,8 milioni).

                              No comment sul passaggio societario

                              Nessuna indicazione invece riguardo al passaggio di proprietà da James Pallotta al Gruppo Friedkin, se non un riferimento al comunicato emesso lo scorso dicembre su richiesta della Consob in cui si parlava di "contatti in corso con potenziali investitori al fine di permettere loro di valutare l'opportunità di un possibile investimento in Neep Roma Holding S.p.A. e nelle sue società controllate, inclusa A.S. Roma S.p.A". I contatti sono andati poi avanti nelle successive settimane ma l'attesa firma del preliminare d'acquisto ancora non arriva. Le parti sono al lavoro negli Stati Uniti per ultimare le verifiche finanziarie e legali propedeutiche all'accordo.

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                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Ultima ora: "Juventus-Inter rischia di essere rinviata, decisione in mattinata"


                                Porte ancora chiuse, ma anche l’ipotesi di un rinvio di metà delle giornata calcistica. Al termine di una giornata convulsa e piena di sussurri su un nuovo ribaltone, la Serie A rimane ancora ferma alla decisione di giovedì sera: cinque partite nel deserto, compresa la sfida scudetto fra Juventus e Inter, che dovrebbe svolgersi regolarmente ma senza pubblico, domani alle 20,45. In ogni caso, non ci sarà diretta tv in chiaro. Con Juve-Inter si giocherebbero, il condizionale è ancora d’obbligo, a porte chiuse anche Udinese-Fiorentina, pure se il governatore friulano Massimiliano Fedriga continua a chiedere il rinvio, Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo Brescia.

                                IL PIANO A

                                Per tutta la giornata si era lavorato ad un altro scenario, che è ancora in piedi perché la Lega di A continua a tenersi una porta aperta. Ma di che cosa è fatto il piano B, anzi A, perché a un certo punto è diventata la prima scelta? Rinviare tutte le partite “chiuse” per evitare di dare l’idea di un Paese costretto a violentare il suo spettacolo sportivo preferito con un’atmosfera innaturale. Juve-Inter significa una platea televisiva di 170 paesi collegati, uno spot non solo calcistico in queste circostanze, uno spot che però dovrà inevitabilmente presentare l’immagine di un’Italia ancora sotto scacco per l’emergenza coronavirus. Il piano era stato costruito con tutti i protagonisti, dalla Federcalcio alla Lega al Coni, con la regia del ministro dello sport Vincenzo Spadafora. Era lui a provare a sondare il consiglio dei ministri in serata. Ma la proposta avrebbe potuto trovare un varco soltanto con la certezza di una fine delle “misure di contenimento” per la giornata di venerdì. E invece la situazione a macchia di leopardo, le diverse situazioni fra regione e regione, creavano troppe situazioni di incertezza. È un rischio grande per tutto il campionato: trovarsi non con una, ma con due giornate e mezzo da recuperare. Una montagna troppo alta per poter pretendere di scollinarla senza danni. Le porte chiuse tornavano dunque a prendersi la scena. Un passaggio doloroso, tanto più in una giornata calcistica così importante, ma ora difficile da evitare. Comunque il dilemma rinvio/porte chiuse è ancora tale. Il governo oggi si confronterà con la commissione scientifica e le regioni e da questo dialogo dipenderanno le scelte della Lega di A, che è l’autorità titolata per prendere la decisione finale.

                                La Gazzetta dello Sport
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