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Disoccupazione.

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    Disoccupazione.

    Premetto che a me spaventa molto e che è un tema su cui medito spesso (e che ho provato ciclicamente, anche se non in questo momento); nei periodi di disoccupazione le cose assumono un altro aspetto e anche la visione di sè muta irrimediabilmente. Voi come la vivete, o come ne vivete la possibilità?

    P.s. Una nota personale: quando ho iniziato 5 mesi fa ad allenarmi grazie a questo forum ero proprio in uno di quei periodi e mi ha dato un aiuto enorme... dopo 2 mesi comunque il lavoro riprese.

    #2
    Situazione molto stressante perché nella nostra società il valore di una persona è principalmente legato a due fattori - quanto produci e quanto possiedi.
    Originariamente Scritto da Sean
    Bob è pure un fervente cattolico.
    E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

    Alice - How long is forever?
    White Rabbit - Sometimes, just one second.

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      #3
      la cosa positiva e' la speranza di trovare un lavoro miglior edel precedente, cosa ch enon avviene mai
      Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
      Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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        #4
        se poi sei un " giovane" che fa lavori del cazz o , credo sia ormai la normalita lavorare in modo discontinuo
        Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
        Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
        Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

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          #5
          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
          Situazione molto stressante perché nella nostra società il valore di una persona è principalmente legato a due fattori - quanto produci e quanto possiedi.
          E soprattutto quanto consumi.
          Essere disoccupati è stato stressante anche per me in passato, fare colloqui e non avere riscontri è molto frustrante, aiuts avere qualcuno che ti sostenga, non solo economicamente, anzi. E il coraggio e l'umiltà di ripartire da capo se la vecchia strada non porta a nulla

          Inviato dal mio ASUS_X00TD utilizzando Tapatalk

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            #6
            So bene com'è essere disoccupato.
            Sono stato semidisoccupato per più o meno una decina d'anni. Lavori stagionali, stage, corsi di formazione e roba varia. Per un mese occupato ne seguivano almeno altri tre da disoccupato. Non dimenticherò mai l'infinita ricerca giornaliera delle nuove offerte di lavoro. Ho ancora tra i preferiti una mezza dozzina di siti che consultavo giornalmente. Mediamente mandavo due curriculum al giorno in tutta Italia, 60 al mese, 700 l'anno. Mediamente venivo ricontatto una volta al mese, una dozzina di volte l'anno. Quelle poche volte che arrivavi ad avere un colloquio ti ritrovavai due tipi di scenari, o un'infinità di candidati tra cui molti con già tantissima esperienza in settori in cui stavi più che altro cercando di inserirti, oppure i classici lavori truffa che poi scoprivi essere nient'altro che porta a porta.

            Il senso di frustrazione era sempre molto alto ma il problema principale era che il tutto era amplificato a dismisura da familiari e parenti, che ti mettevano un'ansia assurdaperché "dovevi sistemarti". Una volta accettai di andare a lavorare in un call center outbound, che come lavoro avevo sempre evitato, solo per non sentire mia madre lamentarsi che ero da diversi mesi fermo. Al ritorno dal colloquio le dissi che avrei iniziato il lunedì seguente, lei per tutta risposta mi disse che essendo un call center non era un lavoro sicuro e che non stavo comunque combinando nulla. Alla fine del primo mese ritirai lo stipendio e mandai una raccomandata di dimissioni. Fu l'ultima volta che feci un lavoro che non mi piaceva.

            Stetti fermo per quasi un anno, ma alla fine presi una decisione, che se dovevo morire di fame in un lavoro che non mi piaceva tanto valeva farlo in uno che mi piaceva. E a me in quegli anni una sola cosa piaceva veramente. Allenarmi. A 27 anni decisi di iscrivermi a Scienze Motorie con l'obiettivo di avere una palestra mia. Quando lo dissi a casa partì il totoscommesse in merito al fatto che fossi veramente mai riuscito a laurearmi. Fatto sta che dopo una settimana da questa decisione il proprietario nella palestra nella quale mi allenavo, ignaro della mia decisione, mi chiama per chiedermi se volessi lavorare da lui part time. Accetto senza neanche sapere quanto avrei preso al mese.

            Esattamente tre anni dopo mi laurerò. Esattamente tre anni dopo rileverò in gestione la palestra dove lavoravo. Dopo un anno di gestione rilevo la proprietà della palestra. Alla fine del mio primo anno da proprietario effettivo rilevo anche la proprietà di una seconda palestra.
            Allo stato attuale al mese non guadagno molto più di quanto guadagnai in quel mese al call center, le spese fisse sono tantissime, ho un sacco di roba in sospeso da pagare e un mare di altra roba da comprare prima di avere veramente sistemato tutto. Lavoro tutto il giorno, anche quando sono a casa. Tuttavia i conti mi stanno tornando e piano piano sto riuscendo a fare tutto quello che pian piano mi pongo di fare.

            Sono ancora ben lontano dall'avere una stabilità economica, ma a livello professionale sono realizzatissimo. Faccio un lavoro che mi piace, chi mi sta intorno apprezza quello che faccio e la gente in palestra da me sta aumentando anno dopo anno. Ma soprattutto, volete mettere, quando le persone ti chiedono cosa fai e rispondergli "Sono proprietario di due palestre, nonché atleta e allenatore di sollevamento pesi".
            Che se devo guadagnare poco tanto vale farlo facendo qualcosa che mi piace...

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              #7
              Alcune riflessioni interessanti sul tema lavoro

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                #8
                Io sono riuscito a trovare lavoro in una delle aziende italiane più grosse in circolazione (non faccio nomi , comunque top 10 per fatturato)
                Ho notato che alla fine sono anche quelle che danno maggiori possibilità , mi sto trovando bene

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                  #9
                  Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
                  Io sono riuscito a trovare lavoro in una delle aziende italiane più grosse in circolazione (non faccio nomi , comunque top 10 per fatturato)
                  Ho notato che alla fine sono anche quelle che danno maggiori possibilità , mi sto trovando bene
                  Tipo di contratto?

                  Inviato dal mio PRA-LX1 utilizzando Tapatalk
                  Originariamente Scritto da huntermaster
                  Ho lekkkato un buco di kulo magnifico
                  Originariamente Scritto da Pesca
                  le fike e i kuli rosa non impuzzolentiscono mai
                  sigpic

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                    #10
                    Io non ho PhD o robe simili, ma quando ho dovuto cercare da lavorare ho sempre avuto la possibilità di selezionare.

                    Vivo nell'attuale locomotiva d'Europa, l'Emilia Romagna, ma almeno che uno non abbia la sventura di vivere sul cucuzzolo del Gennargentu (con tutto il rispetto eh, è un esempio tanto per...) non riesco a capire periodi di disoccupazione pluriennali.

                    Io sono anche nato sotto una buona stella, mio padre ora in pensione era un affermato professionista, non si è mai arricchito come avrebbe potuto perchè ha voluto permettere a me e mia sorella ogni agio, però per orgoglio personale finito gli studi e dovendo entrare nel mondo del lavoro mi iscrissi a TUTTE le agenzie online, mi scaricai elenco di tutte le aziende delle province emiliane, e inviavo cv a nastro ogni giorno (letterlamente, passavo 8h al giorno invando un cv dopo l'altro).

                    Mi chiamavano anche 2-3 agenzie o aziende al giorno per fare colloqui, in un caso ero rimasto a casa in modo non programmato da un'azienda a fine febbraio, iniziai a cercare 1 settimana prima di lasciare quel lavoro con il bazooka in mano per orgoglio perchè non volevo rimanere a casa o passare per fallito, il 15 marzo lavoravo già in uno dei piu grandi gruppi industriali di questa zona con ruolo impiegatizio, in cui lavoro anche ora con contratto a tempo indeterminato.

                    La disoccupazione personalmente la concepisco, capisco anche chi si trova in precarietà, perchè comunque io per primo prima di stabilizzarmi (=avere contratto indeterminato) professionalmente ne ho viste e subite molte, ma periodi plurimensili o addirittura pluriennali di disoccupazione salvo eccezioni clamorose li imputo principalmente alla poca voglia di cercare lavoro del disoccupato.


                    Tessera N° 6

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                      #11
                      Originariamente Scritto da TheSandman Visualizza Messaggio
                      Io non ho PhD o robe simili, ma quando ho dovuto cercare da lavorare ho sempre avuto la possibilità di selezionare.

                      Vivo nell'attuale locomotiva d'Europa, l'Emilia Romagna, ma almeno che uno non abbia la sventura di vivere sul cucuzzolo del Gennargentu (con tutto il rispetto eh, è un esempio tanto per...) non riesco a capire periodi di disoccupazione pluriennali.

                      Io sono anche nato sotto una buona stella, mio padre ora in pensione era un affermato professionista, non si è mai arricchito come avrebbe potuto perchè ha voluto permettere a me e mia sorella ogni agio, però per orgoglio personale finito gli studi e dovendo entrare nel mondo del lavoro mi iscrissi a TUTTE le agenzie online, mi scaricai elenco di tutte le aziende delle province emiliane, e inviavo cv a nastro ogni giorno (letterlamente, passavo 8h al giorno invando un cv dopo l'altro).

                      Mi chiamavano anche 2-3 agenzie o aziende al giorno per fare colloqui, in un caso ero rimasto a casa in modo non programmato da un'azienda a fine febbraio, iniziai a cercare 1 settimana prima di lasciare quel lavoro con il bazooka in mano per orgoglio perchè non volevo rimanere a casa o passare per fallito, il 15 marzo lavoravo già in uno dei piu grandi gruppi industriali di questa zona con ruolo impiegatizio, in cui lavoro anche ora con contratto a tempo indeterminato.

                      La disoccupazione personalmente la concepisco, capisco anche chi si trova in precarietà, perchè comunque io per primo prima di stabilizzarmi (=avere contratto indeterminato) professionalmente ne ho viste e subite molte, ma periodi plurimensili o addirittura pluriennali di disoccupazione salvo eccezioni clamorose li imputo principalmente alla poca voglia di cercare lavoro del disoccupato.
                      Anch'io provengo dalle stesse zone e qui, effettivamente, il lavoro non manca; il mio settore è statale e quindi non è strettamente collegato alla ricchezza della terra, dipende piuttosto dai pensionamenti, dalle nascite ecc... Comunque, anche in queste zone relativamente fortunate (che hanno costi per affitti e abitazioni inferiori a quelli del nord) il problema lavoro resta: molti contratti a tempo determinato, o a tutele crescenti, meno contratti a tempo indeterminato.

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                        #12
                        Originariamente Scritto da Bill_Trumbo Visualizza Messaggio
                        il problema lavoro resta: molti contratti a tempo determinato, o a tutele crescenti, meno contratti a tempo indeterminato.

                        Secondo me questa è una mentalità obsoleta.

                        Ormai, sopratutto per chi è giovane adesso, ci sono 2 lavori. Uno consiste nel fare ciò che ti viene detto di fare (se sei dipendente), l'altro è fare in modo di restare appetibili per il mercato del lavoro.

                        Il discorso che entri in un posto e ci stai 40 anni fino a fine carriera è finito.

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                          #13
                          Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                          Secondo me questa è una mentalità obsoleta.

                          Ormai, sopratutto per chi è giovane adesso, ci sono 2 lavori. Uno consiste nel fare ciò che ti viene detto di fare (se sei dipendente), l'altro è fare in modo di restare appetibili per il mercato del lavoro.

                          Il discorso che entri in un posto e ci stai 40 anni fino a fine carriera è finito.
                          Classico discorso da chi è nato privilegiato. E bada bene, non intendo per forza ricco di famiglia. Mi riferisco al fatto che non tutti sono abbastanza svegli da riuscire ad essere tutta la vita appetibili per il mercato del lavoro. Chi ad esempio ha meno testa, diciamo è meno intelligente, cosa deve fare?

                          Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk

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                            #14
                            Attenzione, non ho detto come dovrebbero andare le cose, ma come vanno, e si ricollega al video che ho linkato poco sopra.

                            Secondo me ancora si è visto poco di questo aspetto perchè molte persone che ormai non troverebbero più lavoro hanno i vecchi contratti a tempo indeterminato e tireranno fino a pensione.

                            Tuttavia in un contesto dove le competenze richieste cambiano molto velocemente, il vantaggio di avere persone giovani, disposte a maggiori sacrifici, meno costose e spesso più aggiornate risulta evidente.

                            Inoltre i contratti vanno in una direzione di maggiore liquidità, quindi se uno pensa di piazzarsi in azienda e fare la stessa roba tutta la vita sta rischiando moltissimo, è giusto che lo sappia e si prepari.

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                              #15
                              Concordo sull'analisi, tuttavia mi chiedo: preso atto che la direzione è questa, non è forse più corretto cercare di cambiare la direzione, impegnandosi a fondo per comprendere chi, tra i politici, offre una visione del mondo differente, decidendo di porsi contro, in modo legale e democratico, a un dominio dell'economia che produce inevitabilmente lo scenario che hai tratteggiato?

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