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Disoccupazione.

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    #46
    Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
    la rivoluzione digitale è un'altra di quelle cose che fa comodo tirare fuori quando o si vuole nascondere altro o si hanno pochi argomenti
    non sempre ovvio, ma spesso è così.

    il punto focale, banalissimo, è che il lavoro paga pochissimo e costa tantissimo
    al di là delle varie politiche messe in atto, tipo la min chiata della flessibilità o i vari incentivi a tempo determinato, nessuno ha ancora agito efficacemente su queste cose
    si intraprendono "riforme" ( il virgolettato è d'obbligo) che scontentano gli uni e gli altri ( lavoratori e datori di lavoro)

    chiaramente è il solito cane che si morde la solita coda, se tutti pagassero il dovuto, il lavoro potrebbe costare meno ( ci vorrebbe comunque la volontà politica di farlo)
    solo che sono argomenti che su fb,e social vari, ma anche ai tg, hanno poco appeal, e il pubblico dopo un minuto cambia canale
    Non è solo una questione di soldi. Oggi gli ultimi baby boomers e gli X gen hanno un gap di competenze, motivazione e produttività che sarà difficilmente colmabile.

    Ma non è che sia colpa del singolo; sono generazioni cresciute a responsabilità definitissime, corsi di aggiornamento, immobilità e scatti di anzianità.
    Tante di queste persone sono frustratissime perché si sentono inutili, demotivate... arriva il ragazzino e fa in cinque minuti quello che loro hanno fatto male in due giorni di lavoro... (e magari si prendono anche l'umiliazione davanti a tutti). E allora si spaventano, ostacolano i miglioramenti, tentano di tuffarsi nel mondo dei "giovani" per paura di essere esclusi, lasciati da parte, sorpassati, ottenendo spesso risultati nefasti per tutti...
    Last edited by AlexBrambi; 17-07-2019, 11:45:43.

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      #47
      Originariamente Scritto da Naturalissimo.88 Visualizza Messaggio
      questo vale solo per i lavori tecnologici però.. per i lavori manuali " di una volta " i titolari preferiscono ancora pagare molto il vecchio esperto piuttosto dell'economico giovane imbranato

      quando chiamate l'idraulico, il muratore, l'elettricista etc vi arriva il 25enne il il 40enne ?
      Qui parliamo di 30enni verso 50-60enni e in realtà organizzate.
      I liberi professionisti ancora hanno un vantaggio esperienziale, ma sta finendo: tantissimi dottori giovani funzionano molto meglio dei vecchi, perché usano le nuove tecnologie (non solo nello svolgere il lavoro, ma anche per la gestione del cliente), sono aggiornati, preparati, veloci e spesso anche meno cari. Arriverà anche nei lavori a basso contenuto di tecnologia (semplicemente perché il contenuto di tecnologia crescerà).

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        #48
        Originariamente Scritto da AlexBrambi Visualizza Messaggio
        Non è solo una questione di soldi. Oggi gli ultimi baby boomers e gli X gen hanno un gap di competenze, motivazione e produttività che sarà difficilmente colmabile.

        Ma non è che sia colpa del singolo; sono generazioni cresciute a responsabilità definitissime, corsi di aggiornamento, immobilità e scatti di anzianità.
        Tante di queste persone sono frustratissime perché si sentono inutili, demotivate... arriva il ragazzino e fa in cinque minuti quello che loro hanno fatto male in due giorni di lavoro... (e magari si prendono anche l'umiliazione davanti a tutti). E allora si spaventano, ostacolano i miglioramenti, tentano di tuffarsi nel mondo dei "giovani", ottenendo spesso risultati nefasti per tutti...
        non credo sia questo il problema più rilevante nell'ambito del discorso "disoccupazione"
        ma tant'è

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          #49
          lo è eccome. i 50enni vengono fatti fuori esattamente per questo motivo. ed esattamente per questo motivo, non vengono riassunti da nessuno.

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            #50
            Strabuzzano gli occhi perché il DOS non serve praticamente a nulla ormai...ma é OT.

            In Italia il problema é relativo a quello che dice Alex imho con sfumature legate alle richieste e alle pretese degli "adulti" rispetto a quelle dei "giovani".
            Nel resto del mondo c'é ad oggi la moda della Company Culture. Moltissime compagnie sono giovani (10 anni circa o meno), di conseguenza fondatori, investitori e Management sono giovani (30-40 anni) e in questo boom di scegliere per "cultura" si propaga una età media al ribasso.
            Se ho due candidati pari in tutto (salary expectations, capacità, esperienza, etc.) tranne l'età: io da Recruiter e il mio management andiamo per il giovane (tranne rari casi in determinate posizioni, sopratutto in ambito Sales) perché il 60enne a camminare in ufficio a piedi scalzi, cucinarsi il pranzo in cucina al piano di sotto o a lavorare con Spotify bevendo una birra non ce lo vedo e probabilmente non ci si vedrebbe neanche lui. É giusto? Forse no, ma é così oggi e capisco che per i 50enni sia una merda.
            L'elasticitá mentale riconosco sia un plus che i nati dal 90 in poi hanno acquisito un po' per necessità un po' per il **** di essere nati con l'esplosione tecnologica.
            Originariamente Scritto da claudio96

            sigpic
            più o meno il triplo

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              #51
              Strabuzzano gli occhi perchè non hanno idea di cosa sia lavorare da riga di comando, perchè è qualcosa che ormai fa solo chi lavora in ambiti informatici precisi.
              Ripeto, è un caso specifico del mio ambito lavorativo, ma avere familiarità con la vecchia teconologia può essere una risorsa, che in rari casi mi ha giovato, tirandomi fuori da un pasticcio.

              Penso è che il concetto divario digitale cambia e sta cambiando parecchio.

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                #52
                Sulla "rivoluzione digitale" ci sarebbe da discutere tanto, ovvero, quale vantaggio concreto abbia il cosiddetto nativo digitale sul lavoro. Perché altrimenti diventa tutto un luogo comune sul vecchio imbranato e il ragazzino che risolve il problema in cinque minuti.

                Crescere a pane e smartphone non ti facilita quando devi fare un vlookup o usare SAP o SQL o Workday o sharepoint. Che sono le cose che fai in ufficio. Pastrocchiare con tablet e app non ha nessun transfer sulle vere competenze IT. Che anzi sono più legate al vecchio mondo dei desktop. E mi piacerebbe sapere quanti nativi digitali siano in grado di fare una partizione e installare un OS GNU Linux sul loro computer.

                Non dubito che gli under 40 abbiano più dimestichezza con il computer degli over 40, ma la mitologia giovane = diavolo del computer e "vecchio"=imbranato incapace è, quella sì, mitologia vecchia e anacronistica.
                Originariamente Scritto da Sean
                Bob è pure un fervente cattolico.
                E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

                Alice - How long is forever?
                White Rabbit - Sometimes, just one second.

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                  #53
                  Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
                  Sulla "rivoluzione digitale" ci sarebbe da discutere tanto, ovvero, quale vantaggio concreto abbia il cosiddetto nativo digitale sul lavoro. Perché altrimenti diventa tutto un luogo comune sul vecchio imbranato e il ragazzino che risolve il problema in cinque minuti.

                  Crescere a pane e smartphone non ti facilita quando devi fare un vlookup o usare SAP o SQL o Workday o sharepoint. Che sono le cose che fai in ufficio. Pastrocchiare con tablet e app non ha nessun transfer sulle vere competenze IT. Che anzi sono più legate al vecchio mondo dei desktop. E mi piacerebbe sapere quanti nativi digitali siano in grado di fare una partizione e installare un OS GNU Linux sul loro computer.

                  Non dubito che gli under 40 abbiano più dimestichezza con il computer degli over 40, ma la mitologia giovane = diavolo del computer e "vecchio"=imbranato incapace è, quella sì, mitologia vecchia e anacronistica.
                  Per carità, ci sono tanti giovani che sono totalmente inabili.
                  Tendenzialmente però si riscontra una maggiore abilità, in lavoro non specializzati tech, nel "cavarsela".
                  Fosse anche come cercare su Google. Sembra banale ma non lo é. Conoscere la logica booleana dietro Google é stupido, sono 6 concetti in croce ma spesso é una dimestichezza che viene dall'uso ed i Digital Natives hanno uno storico di uso piú pervasivo
                  Originariamente Scritto da claudio96

                  sigpic
                  più o meno il triplo

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                    #54
                    Quanti 50-60enni sanno fare una partizione? Suvvia...

                    Non è una mera questione di competenze, ma di comprensione della tecnologia digitale tutta e di curve di apprendimento imparagonabili.

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                      #55
                      la maggior parte dei lavori d'ufficio (anche quelli utili) non necessita di competenze specifiche a livello informatico, almeno di alto livello, che non siano quelle di saper usare l'apposito gestionale ( problema in genere risolto da corsi di formazione appositi che fa l'azienda produttrice a chi lavora coi suoi gestionali, o dall'affiancamento con qualcunaltro che ci lavora)
                      Per la maggioranza dei lavori "artigianali" su cui si regge buona fetta dell'economia italiana ( sia nera, che in chiaro), l'informatica è una necessità recepita solo per adeguarsi alle scartoffie; e più o meno ci si adegua
                      per i lavori manuali, o in cui è imprescindibile l'aspetto umano interattivo, l'informatica non è fondamentale se non per gli aspetti di cui sopra, per cui generalmente ci son persone dedicate, le cui competenze possono essere minime.

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                        #56
                        Infatti uno dei ritardi maggiori dell'Italia é che non si usano tool.
                        É che la media azienda da 100 dipendenti usa Mails o Skype invece di Slack (ad esempio). Che serva un corso di aggiornamento per Drive é, oggi, assurdo e senza senso.
                        Originariamente Scritto da claudio96

                        sigpic
                        più o meno il triplo

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                          #57
                          Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                          Infatti uno dei ritardi maggiori dell'Italia é che non si usano tool.
                          É che la media azienda da 100 dipendenti usa Mails o Skype invece di Slack (ad esempio). Che serva un corso di aggiornamento per Drive é, oggi, assurdo e senza senso.
                          non so neanche di cosa stai parlando

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                            #58
                            Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
                            non so neanche di cosa stai parlando
                            Appunto...

                            https://lmgtfy.com/?q=Slack&p=1&s=

                            https://lmgtfy.com/?q=Drive&p=1&s=
                            Originariamente Scritto da claudio96

                            sigpic
                            più o meno il triplo

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                              #59
                              Ha ragione Ponno. C'è una parte della popolazione che rifiuta di farsi assorbire dalla tecnologia, non solo per "orgoglio", ma anche perché non capisce il motivo per cui si debba cambiare sistema se "si è sempre fatto così". Uno dei modelli della cultura aziendale americana (che poi ha preso piede ovunque e non solo nelle multinazionali), è cambiare per cambiare, come pratica fine a sé stessa, perché quando ti accorgi sia ora di cambiare, è già troppo tardi. Poi si va avanti lo stesso (la Germania è l'esempio di successo con cambiamento tardivo e minimale), ma devi essere il numero uno, un top level. Se non lo sei, paghi le conseguenze.

                              Banalmente oggi, se sei un barbiere e apri un negozio, magari hai bisogno di un sito web, di un sistema di prenotazione online, del POS con carte di credito, della newsletter, degli eventi comunicati su facebook, della pubblicità su google e quanto altro. Per campare senza, o hai la tua clientela fatta 30 anni fa, o sei il migliore di tutta la città.

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                                #60
                                secondo me state andando un po' oltre; il barbiere del network marketing cosa se ne fa?
                                ci sono attività che campano di passaparola e di qualità del lavoro effettuato: prima di andarci non pensi "mi ha mandato la newsletter coi nuovi tagli, corro!" e sù

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