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Ogni quando e come si devono inserire le varianti?

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    Ogni quando e come si devono inserire le varianti?

    Se nella mia scheda è previsto il curl in piedi alternato, per poter inserire la variante del curl a martello devo attendere tutto il mese di validità di scheda?
    Grazie achi saprà aiutarmi.

    #2
    Una delle priorita’ per un neofita e’ non confondersi le idee, nel momento stesso in cui ti poni questa domanda in tutta onesta’ ti dico di attendere la fine della scheda per poi passare ad altro, perche’ presumo che qualcuno che ti conosce o almeno ti ha visto te l’abbia stilata.

    I criteri in accordo ai quali introdurre/aggiungere/sostituire un esercizio sono diversi e ognuno dovra’ ad essi rivolgersi mano a mano che la nebbia si dissolve.
    Criteri di natura biomeccanica, legati alle esigienze dello sviluppo fisico, e non ultimo alle preferenze.

    Quelli biomeccanici rispondono alla domanda “questo esercizio e’ adatto alla mia fisiologia, fatto in questo modo?” Ma anche su un piano differente: “Questo esercizio e’ ridondante?”

    Quelli legati alle esigienze di sviluppo rispondono alla domanda “questo esercizio mi serve per colmare una lacuna? Mi permettera’ di contribuire allo sviluppo armonico del mio corpo?”

    Sulle preferenze, “Questo esercizio mi piace? E se non mi piace come faccio a farmelo piacere dato che magari mi potrebbe aiutare?”


    Magari prima o poi sarai “saturo” di un esercizio, a quel punto variare aiuta anche per sbloccarsi psicologicamente.


    In generale la variazione periodica degli stimoli (esercizi e schemi) permette di dare un calcio al barattolo dell’adattamento, che se vogliamo e’ un “male necessario” per potersi porre obiettivi via via piu’ importanti.

    Ancora: insistere “troppo a lungo” con un esercizio puo’ rivelarsi non buono per la stessa salute articolare.


    Ma sono solo alcuni esempi, potremmo andare oltre all’infinito.

    Le tempistiche sulle quali plasmare i programmi di breve periodo (la schedina)
    sono dipendenti dalla volonta’ di imparare quando il corpo ci da dei segnali e “chiede” il cambiamento, osservazione di specchio e peso sulla bilancia inclusi, ma possono anxhe essere messe giu’ a tavolino in anticipo, periodizzando il medio-lungo termine secondo obiettivi di vario tipo.


    Non ultimo...uno ad un certo punto si puo’ semplicemente stufare di fare un movimento.

    Capisci adesso perche’ ho esordito col fatto di non confondere le idee ad un neofita?




    Preoccupati di non farti male, di fare gli esercizi BENE e di sovraccaricare progressivamente
    Last edited by Sly83; 27-02-2019, 23:17:22.



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      #3
      Esempio pratico:

      In un ciclo di un mese do la priorita’ alla panca inclinata con bilanciere e impiego un movimento secondario su piana per il petto, ad esempio delle croci, e un macchinario (chest press?)

      Il mese successivo, metto la panca piana con bilanciere e un complementare con manubri su inclinata, e un macchinario (cross over ai cavi?).

      La variazione potrebbe anche implicare cambiamenti nel numero di serie e ripetizioni, chiaramente.

      E la variazione riguarda anche l’obiettivo del ciclo allenante: “forza” (largamente intesa..), ipertrofia, così come modulazioni alimentari per obiettivi di massa o definizione o mantenimento.


      Le tempistiche dipendono appunto dalla condizione e da quanto presumibilmente lontano o vicino e’ il potenziale raggiungimento del proprio obiettivo.

      Cicli di massa da 6 mesi (esempio) sono piu’ ragionevoli di cicli da 2 settimane (!)...
      Per dirne una ecco..
      Last edited by Sly83; 27-02-2019, 23:27:08.



      Originariamente Scritto da Giampo93
      Finché c'è emivita c'è Speran*a

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        #4
        Buonasera,
        innanzitutto grazie per i preziosi consigli, in effetti leggendo molto sia in questo forum che su youtube che nei libri che mi sono comprato sono passato in un mese da non sapere nulla ad essere il viandante nel mare di nebbia. Seguirò il tuo consiglio alla lettera e mi impegnerò a non farmi male e a imparare l'esecuzione corretta dei fondamentali senza per ora distrarmi sulle varianti, per poi valutarne in seguito l'eventuale utilità.

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