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Tribuna politica - bw edition

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    Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
    Sei sicuro di quanto dici? Ti basi su di una percezione o su dei dati oggettivi? Per questioni anagrafiche non credo che negli anni 60 eri li a parlare con le maestre in modo da poterle confrontare con quelle di oggi.

    Di sicuro una buona proxy del livello culturale di una nazione è il tasso di alfabetizzazione ed il livello di scolarizzazione.

    Guardate i dati Istat:



    Nel 1860 l'80% delle donne ed il 60% degli uomini non sapevano nemmeno scrivere il proprio nome, da li questi valori sono calati costantemente.
    Non saper ne leggere ne scrivere vuol dire andare avanti per trasmissione orale della conoscenza, rendiamoci conto.

    Stesso discorso per la scolarizzazione. Negli anni la media di diplomati e laureati è sempre cresciuta.

    Che la qualità di un diplomato o di un laureato di oggi sia differente rispetto a quella dei corrispettivi 50 anni fa è tutto da dimostrare. Ma anche se così fosse parliamo di una netta minoranza su di una popolazione che era perlopiù profondamente ignorante e non istruita.
    non è un confronto assoluto. è chiaro che se compariamo il glorioso esercito romano con il misero sabaudo, probabilmente qualche cannone e fucile sono sufficienti per distruggere miseramente gente con lance e spade, seppur preparatissima.

    il mondo è cambiato sotto ogni aspetto quindi l'unica cosa che possiamo guardare sono i risultati in relazione alle necessità sociali del tempo. Anche ammesso che lo scolaro di oggi abbia una formazione più ampia e complessa di quello di ieri, in relazione a quanto si è evoluto il mondo, si è creato un gap enorme.

    La critica che qui porto avanti non è volta a restaurare il calamaio e il programma degli anni venti sui banchi di scuola, ma a riprendere le redini di un sistema educativo in declino, inginocchiato dalla carenza di fondi, di preparazione, di strumenti... profondamente mutato a causa dell'immigrazione e della struttura delle classi sociali, il che necessita di una strategia di gestione (contrariamente a quanto pensano a sinistra dove fanno finta che vada tutto bene; e a destra dove vedono solo l'utopica eliminazione del problema alla radice)

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      Originariamente Scritto da AlexBrambi Visualizza Messaggio
      non è un confronto assoluto. è chiaro che se compariamo il glorioso esercito romano con il misero sabaudo, probabilmente qualche cannone e fucile sono sufficienti per distruggere miseramente gente con lance e spade, seppur preparatissima.

      il mondo è cambiato sotto ogni aspetto quindi l'unica cosa che possiamo guardare sono i risultati in relazione alle necessità sociali del tempo. Anche ammesso che lo scolaro di oggi abbia una formazione più ampia e complessa di quello di ieri, in relazione a quanto si è evoluto il mondo, si è creato un gap enorme.

      La critica che qui porto avanti non è volta a restaurare il calamaio e il programma degli anni venti sui banchi di scuola, ma a riprendere le redini di un sistema educativo in declino, inginocchiato dalla carenza di fondi, di preparazione, di strumenti... profondamente mutato a causa dell'immigrazione e della struttura delle classi sociali, il che necessita di una strategia di gestione (contrariamente a quanto pensano a sinistra dove fanno finta che vada tutto bene; e a destra dove vedono solo l'utopica eliminazione del problema alla radice)

      Questo è un altro tema interessante.
      L'istruzione potrebbe cambiare tantissimo in futuro.
      Potrebbe anche scomparire per come la intendiamo adesso.


      Post università ho continuato a formarmi online leggendo libri, su Youtube for-free seguendo corsi delle migliori università a livello mondiale, su piattaforme tipo Coursera. Il tutto a prezzi stracciati.
      Sinceramente credo di aver appreso più profondamente e più velocemente con queste modalità che seguendo i corsi tradizionali con presenza fisica.

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        Sicuramente anche i metodi tradizionali di insegnamento stanno diventando vecchi. Tornando al discorso 'inglese vs latino' io ho avuto una esperienza simile e sono d'accordo sul fatto che l'inglese a livello pratico sia molto piu' importante. Il latino e il greco - almeno nella pratica del tradurre versioni - so che stimolano aree del cervello in modo simile a quando si studia la matematica, quindi hanno comunque un certo carryover nella vita di tutti i giorni.

        Ma al di la di questo, il loro studio e' comunque una miniera di saggezza per la gestione delle emozioni umane, e per capire come la storia si ripete ciclicamente. Il problema principale e' che sono insegnati in maniera estremamente noiosa. Un video ben fatto sulle virtu' dello Stoicismo, o sull'uso di alcuni termini latini e quello che rappresentavano nella societa' di allora, e' un metodo molto piu efficace per instradare uno studente allo studio di quello specifico ramo della storia antica. E su youtube se ne trovano diversi

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          Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
          Questo è un altro tema interessante.
          L'istruzione potrebbe cambiare tantissimo in futuro.
          Potrebbe anche scomparire per come la intendiamo adesso.


          Post università ho continuato a formarmi online leggendo libri, su Youtube for-free seguendo corsi delle migliori università a livello mondiale, su piattaforme tipo Coursera. Il tutto a prezzi stracciati.
          Sinceramente credo di aver appreso più profondamente e più velocemente con queste modalità che seguendo i corsi tradizionali con presenza fisica.
          Questo che hai detto ci porta a dedurre che la scuola non abbia più lo straordinario vantaggio nell'istruire in senso stretto (poi ovviamente la scuola educa anche oltre la nozionistica). Il monopolio è finito e quindi oggi la scuola, oltre a fornire una scatola in cui fisicamente dedicarsi all'apprendimento, cosa offre?

          Un tempo la maestrina elementare poteva gestire infinitamente di più informazioni dello studente, perché le aveva imparate.
          Oggi, o ci troviamo di fronte a intellettuali veri (quindi quasi mai) o lo studente è anche più capace della maestrina di risolvere i problemi, grazie alla tecnologia.
          Un tempo servivano i libri e la divulgazione orale, quindi persone fisicamente presenti e biblioteche/archivi. Inoltre le cose bisognava impararle. Oggi è cambiato completamente il modo di gestire, ottenere, organizzare e conservare le informazioni.

          Il sistema scolastico segue con grande fatica e a grandissima distanza.
          Come può uno studente ritenere l'insegnante un leader culturale ed educativo se è molto più capace di questo a gestire la conoscenza?

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            Sono tutti punti di vista interessanti, aggiungo solo qualche spunto da parte di quel poco che ho studiato.

            - non "conoscere" la propria lingua é un enorme blocco a livello personale. La lingua madre é fondamentale nel modo in cui si esperisce il mondo, la propria lingua da forma alla realtà, arriva a modificare le sensazioni. Un vocabolario ampio significa esperienze piú varie e piú sfumature, le quali significano crescita.
            - Latino e Greco sono da intendersi (fermo restando che il loro insegnamento andrebbe modernizzato) come strumenti. Come ha detto Barone vengono processate quasi al pari della matematica. Io ho fatto il classico, ricordo poco e niente di latino e greco ma sono certo che se dopo 5 settimane ero in grado di sostenere una conversazione amichevole in tedesco é stato solo grazie al vecchio allenamento. Il valore culturale in generale delle letterature in questione neanche serve nominarlo.
            - Ho letto un articolo interessante, che se ritrovo posto, su come il cervello si stia modificando negli ultimi tempi. Facendo un paragone con il computer si sta passando da poca RAM e molto Hard Drive (memoria incredibile, ma capacitá di gestire poche informazioni per volta) a tantissima RAM e poco Hard Disk (siamo in grado ora di processare enormi molti di informazioni anche in multitasking ma dopo poco é tutto dimenticato). È un bene? Non saprei.
            Originariamente Scritto da claudio96

            sigpic
            più o meno il triplo

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              Originariamente Scritto da AlexBrambi Visualizza Messaggio
              Questo che hai detto ci porta a dedurre che la scuola non abbia più lo straordinario vantaggio nell'istruire in senso stretto (poi ovviamente la scuola educa anche oltre la nozionistica). Il monopolio è finito e quindi oggi la scuola, oltre a fornire una scatola in cui fisicamente dedicarsi all'apprendimento, cosa offre?

              Un tempo la maestrina elementare poteva gestire infinitamente di più informazioni dello studente, perché le aveva imparate.
              Oggi, o ci troviamo di fronte a intellettuali veri (quindi quasi mai) o lo studente è anche più capace della maestrina di risolvere i problemi, grazie alla tecnologia.
              Un tempo servivano i libri e la divulgazione orale, quindi persone fisicamente presenti e biblioteche/archivi. Inoltre le cose bisognava impararle. Oggi è cambiato completamente il modo di gestire, ottenere, organizzare e conservare le informazioni.

              Il sistema scolastico segue con grande fatica e a grandissima distanza.
              Come può uno studente ritenere l'insegnante un leader culturale ed educativo se è molto più capace di questo a gestire la conoscenza?

              Vero, questo non si verifica solo nei confronti dell'insegnate, ma anche nei confronti di nonni e genitori se ci pensi bene.

              100 anni fa le competenze erano più stabili e l'esperienza trasmessa aveva una maggiore utilità.

              Ora è più difficile educare perchè il mondo cambia tra una generazione e l'altra, è sempre successo, ma oggi più velocemente secondo me.

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                Originariamente Scritto da The_machine Visualizza Messaggio
                Vero, questo non si verifica solo nei confronti dell'insegnate, ma anche nei confronti di nonni e genitori se ci pensi bene.

                100 anni fa le competenze erano più stabili e l'esperienza trasmessa aveva una maggiore utilità.

                Ora è più difficile educare perchè il mondo cambia tra una generazione e l'altra, è sempre successo, ma oggi più velocemente secondo me.
                Assolutamente. Difatti siamo partiti dal ruolo genitoriale, perché, sebbene troppo poco e male, il problema della scuola e della formazione è comunque percepito (anche solo per inerzia polemica della sinistra). Quello dell'educazione famigliare nessun osa toccarlo, quando pochissime persone oggi sono in grado di fare i genitori, perché l'istinto e il sapere comune non basta più.

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                  Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                  Sono tutti punti di vista interessanti, aggiungo solo qualche spunto da parte di quel poco che ho studiato.

                  - non "conoscere" la propria lingua é un enorme blocco a livello personale. La lingua madre é fondamentale nel modo in cui si esperisce il mondo, la propria lingua da forma alla realtà, arriva a modificare le sensazioni. Un vocabolario ampio significa esperienze piú varie e piú sfumature, le quali significano crescita.
                  - Latino e Greco sono da intendersi (fermo restando che il loro insegnamento andrebbe modernizzato) come strumenti. Come ha detto Barone vengono processate quasi al pari della matematica. Io ho fatto il classico, ricordo poco e niente di latino e greco ma sono certo che se dopo 5 settimane ero in grado di sostenere una conversazione amichevole in tedesco é stato solo grazie al vecchio allenamento. Il valore culturale in generale delle letterature in questione neanche serve nominarlo.
                  - Ho letto un articolo interessante, che se ritrovo posto, su come il cervello si stia modificando negli ultimi tempi. Facendo un paragone con il computer si sta passando da poca RAM e molto Hard Drive (memoria incredibile, ma capacitá di gestire poche informazioni per volta) a tantissima RAM e poco Hard Disk (siamo in grado ora di processare enormi molti di informazioni anche in multitasking ma dopo poco é tutto dimenticato). È un bene? Non saprei.
                  Il tuo ultimo capoverso fa sicuramente riferimento al fatto che oggigiorno le informazioni sono tutte ampiamente reperibili e memorizzate su supporti digitali.
                  La difficoltà quindi è non tanto memorizzarle, ma essere in grado di trovarle velocemente ed avere la capacità di elaborarle.

                  Ovviamente, un cervello vuoto, non sarò in grado di elaborare nulla.



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                    Dagli aedi agli aedioti.



                    Originariamente Scritto da Giampo93
                    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                      attentati a Londra e a L'Aia...

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                        Altre vittime innocenti da piangere.



                        Originariamente Scritto da Giampo93
                        Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                          Prossima settimana volevo andare al piu` antico mercatino di Natale di Berlino, che sta nel vecchio quartiere boemo che oggi e` stato completamente inglobato da quello arabo. Mi sa che devo evitare.
                          Lunedi` sono ad un concerto, dovro` essere in ansia.
                          Pero` la societa` multiculturale e` il top e non ha lati negativi. Attendo volentieri i commenti degli eticamente illuminati
                          Originariamente Scritto da claudio96

                          sigpic
                          più o meno il triplo

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                            Originariamente Scritto da Ponno Visualizza Messaggio
                            Prossima settimana volevo andare al piu` antico mercatino di Natale di Berlino, che sta nel vecchio quartiere boemo che oggi e` stato completamente inglobato da quello arabo. Mi sa che devo evitare.
                            Lunedi` sono ad un concerto, dovro` essere in ansia.
                            Pero` la societa` multiculturale e` il top e non ha lati negativi. Attendo volentieri i commenti degli eticamente illuminati
                            bè sono le classiche situazioni in cui si continua a vivere come se niente fosse protetti dal pensiero "figurati se su milioni di persone deve capitare a me"

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                              bè sono le classiche situazioni in cui si continua a vivere come se niente fosse protetti dal pensiero "figurati se su milioni di persone deve capitare a me"
                              Come se niente fosse non e` vero. Vivi sempre con un occhio aperto, teso, nervoso o almeno e` cosi` per me. Il pensiero delle probabilita` c'e` ma diventi piu` cattivo
                              Originariamente Scritto da claudio96

                              sigpic
                              più o meno il triplo

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                                La polizia non ha ancora confermato se può essere considerato un attacco terroristico. Per il momento lo hanno decretato i media.

                                In ogni caso in posti come Londra o NYC qualche persona accoltellata o presa a colpi di pistola è quotidianità.
                                Oggi questi fatti hanno sfondato i confini solo per la zona dove sono capitati e il numero di persone nella stessa.
                                Negli ultimi mesi sono successe diversi casi di accoltellamenti in stazioni, strade e centri commerciali anche con molteplici feriti e morti e nessuno ha mai parlato di terrorismo ma ordinaria amministrazione.

                                Le città con 9-10 milioni di abitanti sono così gente

                                Appena torno leggo gli aggiornamenti, ma fino a due ore fa nulla di confermato da MET
                                Last edited by Lukinosnake; 29-11-2019, 21:58:00.
                                Il mio diario

                                juggernaut

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                                • a huge, powerful, and overwhelming force.





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