Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Tribuna politica - bw edition

Collapse
This topic is closed.
X
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    L'ipocrisia di quest'uomo mi sorprende sempre.


    Di Maio: "C'è il rischio enorme di una nuova ondata di sbarchi"

    Il ministro chiede di fermare partenze o l'Italia non ce la farà Roma, 1 ago. (askanews) - "Dai dati che stiamo guardando c'è un rischio di una nuova ondata di sbarchi, un rischio enorme che dobbiamo affrontare col massimo della responsabilità e della concretezza": è l'allarme lanciato dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un video postato sulla sua pagina Facebook. "Sono inutili gli slogan o le urla, il nostro obiettivo è molto semplice - ha proseguito - serve un piano concreto per affrontare un'ondata che l'Italia non ce la farà da sola, non potrà assolutamente mai sostenere tutti gli arrivi che stiamo vedendo o che vedremo se non fermeremo le partenze. Lo dico perché l'Italia non può permettersi questi rischi sanitari, in un'emergenza sanitaria che teniamo sotto controllo, l'Italia non può permettersi un rischio del genere. Ne va, non solo della salute dei cittadini, che è la prima cosa, ma anche della credibilità internazionale".

    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

    Commenta


      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
      Per me invece dire "quello non può essere italiano perché è un musulmano" è corretto. Ci possono essere eccezioni, ma sono appunto le eccezioni e non la regola.
      Tra l'altro io in India ho preso in considerazione eccome la possibilità di sposarmi e restare là. E sapevo bene che, per quanti anni potessero passare, per quante cittadinanze potessi prendere, sarei sempre restato uno straniero.
      questo è molto vero riguardo il passato, oggi è solo parzialmente vero, ma quando nel futuro la maggioranza degli italiani sarà diversa da quella che conoscevamo, diremo che gli italiani non esistono più, così come non esistono più gli antichi Maya e al posto loro ci sono i Messicani, o diremo che gli italiani sono cambiati?
      L'idea di stati nazionali che ci siamo formati attraverso i secoli sta scomparendo; tuttora pensiamo ai francesi come ai personaggi dei romanzi di Hugo o Dumas, ma ti sentiresti di dire che gli abitanti multietnici di parigi non siano i veri francesi? Hanno dalla loro la supremazia del presente e della realtà, i Francesi di Dumas hanno l'inferiorit delle cose finite
      Last edited by Arturo Bandini; 02-08-2020, 22:43:21.

      Commenta


        Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
        questo è molto vero riguardo il passato, oggi è solo parzialmente vero, ma quando nel futuro la maggioranza degli italiani sarà diversa da quella che conoscevamo, diremo che gli italiani non esistono più, così come non esistono più gli antichi Maya e al posto loro ci sono i Messicani, o diremo che gli italiani sono cambiati?
        Le cose cambiano, è normale. Ma questo melting pot rischia di depauperare le differenze, invece che arricchirle. In natura la perdita di biodiversità è pessima. Secondo me è la stessa cosa per la cultura.

        EDIT: a questo proposito consiglio di leggere "Gli ultimi pagani" di Fosco Maraini. I Khafiri di cui racconta, visitati sessantasei anni fa, praticamente non esistono più. Erano probabilmente le ultime vestigia dell'originale cultura indoeuropea; mujaheddin, talebani e globalizzazione li hanno ormai cancellati. Maraini racconta anche delle Ama giapponesi, oggi scomparse. E' naturale che le culture cambino, che alcune si estinguano e altre nascano. Ma attualmente mi pare che stiamo perdendo troppo.

        Sappiamo oggi che una specie nuova, per evolversi da quella precedente, ha bisogno di un periodo di isolamento dalla cultura orginale. Abbattere ogni linea di separazione blocca l'evoluzione. Io temo che stia succedendo anche con la cultura.
        Non amo Richard Dawkins su alcuni aspetti, però amo la sua idea del meme. Potremmo arrivare a una situazione in cui l'evoluzione memetica sta venendo bloccata perché eccessivamente diluita, o forse ci siamo già arrivati. Comunque la natura si riequilibra da sola, sempre. L'eccesso di diluzione della diversità porta naturalmente alla xenofobia e questo mi pare evidente che stia già succedendo. Vedremo che ne verrà.
        Last edited by Bob Terwilliger; 02-08-2020, 23:04:57.
        Originariamente Scritto da Sean
        Bob è pure un fervente cattolico.
        E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

        Alice - How long is forever?
        White Rabbit - Sometimes, just one second.

        Commenta


          Originariamente Scritto da Bob Terwilliger Visualizza Messaggio
          Le cose cambiano, è normale. Ma questo melting pot rischia di depauperare le differenze, invece che arricchirle. E in natura la perdita di diversità è pessima. Secondo me è la stessa cosa per la cultura.
          la penso anch'io così. Copio dai miei appunti:

          la globalizzazione e la società multietnica sono delle grandi sciagure antropologiche. Trovare ovunque le stesse facce: londinesi e parigini neri, milanesi gialli; più nessuna diversità, nessuna ascendenza, nessuna tradizione. Cancellato il concetto di Patria e Heimat, la "terra dei padri", in questo tempo di mobilità umana, come diceva il Pascoli "io, la mia patria, or, è dove si vive". L'uomo è uomo ovunque, ma le singole vite trovano dignità solo entro una storia-luogo. Un uomo, abbandonando la sua terra, rinuncia alle sue radici e alla sua cultura, e non potendo rivestirsi di una cultura non sua, si appropria di quella globale: i jeans e il berretto da baseball, qui, come in america o nei sobborghi di nairobi. Uno straniero qui è nulla, mentre sarebbe molto nella sua storia-luogo di origine, in africa, in asia, in america latina. Sempre più ormai spariscono i dialetti e gli usi locali, sviluppati nel chiuso delle valli e all'ombra dei campanili in una ricchissima antropodiversità. In un mondo senza più confini, nè patria, nè popoli, spariscono le diversità nazionali, figlie dei percorsi storici e delle determinanti ambientali e culturali: il carattere espansivo dei meridionali, la rigida disciplina tedesca, erede del militarismo prussiano, o la grandeur francese, nel futuro, saranno concetti astratti. Pensavo tutto questo leggendo i racconti Yiddish di "gimpel l'idiota" , affresco che rievoca il mondo scomparso nella Shoah. Gli scemi del paese, i rabbini, i golem, gli scaccini, i sensali di matrimonio: il fascino di queste storie e la loro originalità derivano proprio dall'isolamento culturale e dalla mancata integrazione che gli ebrei mantennero durante la loro diaspora. Senza diversità, in un mondo ovunque uguale, non ci saranno più tradizioni, e si perderà il mistero e la meraviglia di scoprire culture diverse dalla nostra. Non ci saranno più leggende da raccontare, perchè le storie nascono nel chiuso delle valli e vengono tramandate dai nonni ai nipoti. Resteranno solo le piccole storie degli individui, ognuno chiuso nella sua vita, senza una storia comune. E noi abbiamo bisogno di storie, di miti, di leggende e di ricordi, più di qualsiasi altra cosa al mondo.
          Last edited by Arturo Bandini; 02-08-2020, 23:06:57.

          Commenta


            Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
            la penso anch'io così. Copio dai miei appunti:

            la globalizzazione e la società multietnica sono delle grandi sciagure antropologiche. Trovare ovunque le stesse facce: londinesi e parigini neri, milanesi gialli; più nessuna diversità, nessuna ascendenza, nessuna tradizione. Cancellato il concetto di Patria e Heimat, la "terra dei padri", in questo tempo di mobilità umana, come diceva il Pascoli "io, la mia patria, or, è dove si vive". L'uomo è uomo ovunque, ma le singole vite trovano dignità solo entro una storia-luogo. Un uomo, abbandonando la sua terra, rinuncia alle sue radici e alla sua cultura, e non potendo rivestirsi di una cultura non sua, si appropria di quella globale: i jeans e il berretto da baseball, qui, come in america o nei sobborghi di nairobi. Uno straniero qui è nulla, mentre sarebbe molto nella sua storia-luogo di origine, in africa, in asia, in america latina. Sempre più ormai spariscono i dialetti e gli usi locali, sviluppati nel chiuso delle valli e all'ombra dei campanili in una ricchissima antropodiversità. In un mondo senza più confini, nè patria, nè popoli, spariscono le diversità nazionali, figlie dei percorsi storici e delle determinanti ambientali e culturali: il carattere espansivo dei meridionali, la rigida disciplina tedesca, erede del militarismo prussiano, o la grandeur francese, nel futuro, saranno concetti astratti. Pensavo tutto questo leggendo i racconti Yiddish di "gimpel l'idiota" , affresco che rievoca il mondo scomparso nella Shoah. Gli scemi del paese, i rabbini, i golem, gli scaccini, i sensali di matrimonio: il fascino di queste storie e la loro originalità derivano proprio dall'isolamento culturale e dalla mancata integrazione che gli ebrei mantennero durante la loro diaspora. Senza diversità, in un mondo ovunque uguale, non ci saranno più tradizioni, e si perderà il mistero e la meraviglia di scoprire culture diverse dalla nostra. Non ci saranno più leggende da raccontare, perchè le storie nascono nel chiuso delle valli e vengono tramandate dai nonni ai nipoti. Resteranno solo le piccole storie degli individui, ognuno chiuso nella sua vita, senza una storia comune. E noi abbiamo bisogno di storie, di miti, di leggende e di ricordi, più di qualsiasi altra cosa al mondo.
            Però considera che tutte le cose di valore che vedi nel passato, a un certo punto sono state novità. Cose piene della vitalità del presente, mentre si dimenticava parte delle cose precedenti. E' naturale che qualcosa si perda. L'importante è che quello che si crea si altrettanto o più di ciò che si perde, e che si mantenga la continuità. In effetti la continuità è l'unica vera forma di eternità.

            Tutto ciò che esiste porta l'impronta di ciò che è stato. Perché se il passato fosse stato diverso, anche il presente sarebbe diverso - anche solo in un dettaglio. Nulla va mai perso davvero: anche quando non possiamo più vederlo con chiarezza, tutto è ancora lì, la sua impronta indelebile su presente e futuro.
            Last edited by Bob Terwilliger; 02-08-2020, 23:19:05.
            Originariamente Scritto da Sean
            Bob è pure un fervente cattolico.
            E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

            Alice - How long is forever?
            White Rabbit - Sometimes, just one second.

            Commenta


              Oramai esiste la comunità "virtuale", "delocalizzata", dove siamo adesso per l'appunto.

              E qui di storie se ne creano e se ne raccontano molte più di quante siamo in grado di seguirne.

              Commenta


                Migranti, Musumeci: "Ue se ne frega e il governo non ha alcun piano, mi sto stancando".

                "È facile dire che c'è*un’emergenza in Sicilia. Ma bisognerebbe anche avere l’onestà di riconoscere che il governo nazionale non ha previsto per tempo alcun piano. Ho letto che questa è anche l’opinione del segretario del Pd, Zingaretti. Siano conseguenziali: ammettano gli errori al posto di fare finta di nulla". Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, in un’intervista a "Libero", parlando dell’emergenza immigrazione.

                "Ci sono diversi livelli di responsabilità. Il primo: l’Europa - sottolinea Musumeci -. Se ne fregano e da sempre la linea di frontiera dell’Europa, che è la Sicilia, è lasciata solo all’Italia. Il secondo: il Governo centrale: non è tollerabile che si faccia finta di nulla. Il terzo: il buonismo di bassa bottega". Smantellando i decreti sicurezza che avevano consentito, per il governatore, "di limitare gli sbarchi", "inevitabilmente mandi un segnale chiaro: e diventi il ventre molle per entrare in Europa".

                Verso il ministro degli Interni Luciana*Lamorgese "c'è rispetto istituzionale" "ma non c'è sempre reciprocità. E mi sto stancando. Non posso apprendere da una telefonata di un prefetto che lo Stato vuole realizzare una tendopoli per centinaia di migranti. E dove? In una zona Unesco? Pazzi", continua Musumeci.

                Per il presidente della Regione "si dovrebbero fare cose semplici: curare i malati e limitare la presenza di tutti gli altri sul territorio nazionale. Anche perchè nella stragrande maggioranza si tratta di migranti economici, magari - conclude - attirati dall’ennesima sanatoria varata dalla ministra Bellanova...".

                Originariamente Scritto da Sean
                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

                Commenta


                  Interessante articolo su CIG in Italia durante il lockdown.



                  Quando sottolineo questi fatti, lo faccio soprattutto perché per mia fortuna conosco diverse aziende e imprenditori che si comportano in modo esemplare con i propri dipendenti, senza fare impresa sulle spalle dei lavoratori e, in questo caso, dello stato.

                  Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk

                  Commenta


                    Originariamente Scritto da SimoneBW Visualizza Messaggio
                    Interessante articolo su CIG in Italia durante il lockdown.



                    Quando sottolineo questi fatti, lo faccio soprattutto perché per mia fortuna conosco diverse aziende e imprenditori che si comportano in modo esemplare con i propri dipendenti, senza fare impresa sulle spalle dei lavoratori e, in questo caso, dello stato.

                    Inviato dal mio SM-G950F utilizzando Tapatalk
                    I due esempi dell'articolo calzano a pennello.
                    Chi vive di rinnovi e proroghe semestrali ( quando va bene) non ha nessun diritto , perché per quanto abbia ragione e l'appoggio del sincato/ avvocato / suo cuggino , poi a scadenza del contratto non conta un cazz o nessuno e quello rimane a casa.
                    Il discorso ristorazione , estendibile. A tutte le piccole imprese, è vero... è sempre esistito, se vieni etichettato come un rimpicoglioni dive ta moto difficile più trovare lavoro.
                    Va anche detto , che molti saranno stati pagati in nero, quindi ci avranno guadagnato a lavorare durante la CIG...però forse non fa notizia.
                    Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                    Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                    Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

                    Commenta


                      Ovviamente le ferie ad agosto nella ristorazione non le ho mai sentite ne viste
                      Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
                      Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
                      Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.

                      Commenta


                        Non so se anche voi avete notato questa cosa :

                        Mai come di questi tempi si parla di politica ovunque.
                        Ovunque vado sento gente che discute di politica.
                        Dalla Palestra, alla banca, alle poste..oggi che ero dal Notaio anche nella sala d'attesa si discuteva di politica..[emoji28]
                        Originariamente Scritto da Sean
                        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

                        Commenta


                          Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                          Non so se anche voi avete notato questa cosa :

                          Mai come di questi tempi si parla di politica ovunque.
                          Ovunque vado sento gente che discute di politica.
                          Dalla Palestra, alla banca, alle poste..oggi che ero dal Notaio anche nella sala d'attesa si discuteva di politica..[emoji28]
                          E' cosi' da 5 anni almeno.
                          Il mio diario

                          juggernaut

                          ?d????n??t/
                          noun
                          • a huge, powerful, and overwhelming force.





                          Commenta


                            Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza Messaggio
                            E' cosi' da 5 anni almeno.
                            Io mai come l'ultimo anno sento discutere di politica praticamente ovunque.
                            Originariamente Scritto da Sean
                            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

                            Commenta


                              Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
                              Io mai come l'ultimo anno sento discutere di politica praticamente ovunque.
                              Sempre piu' vecchi hanno facebook e tra quarantena e abitudine nel trasformare qualsiasi cosa in tifoseria da stadio la gente non ha altro da pensare nella vita.
                              Il mio diario

                              juggernaut

                              ?d????n??t/
                              noun
                              • a huge, powerful, and overwhelming force.





                              Commenta


                                Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza Messaggio
                                Sempre piu' vecchi hanno facebook



                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
                                🥰
                                🤢
                                😎
                                😡
                                👍
                                👎