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Tribuna politica - bw edition

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    Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza Messaggio
    Ormai il M5s è diventato parte di ciò che ha sempre combattuto, ora rimane quel 20% o poco più di settaristi che li continuano a sostenere nonostante abbiano cambiato tutto il programma politico con cui sono nati. Questa è la dichiarazione recente di Di Maio sulle elezioni umbre:

    http://www.ansa.it/sito/notizie/poli...688810562.html
    Lo dico con una punta di dispiacere.... Siamo alle esequie di quello che avrebbe potuto essere un vero movimento di cambiamento.
    « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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      Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
      A proposito del post di Bandini e dell'intervento cancellato di Drop, la questione è molto meno semplice e banale di quanto possa apparire. L'opera di denazificazione è stata ed è totale e feroce, non stupiscano determinati pensieri che ci vengono inculcati quotidianamente dalla nascita e che finiscono con essere verità assolute anche per chi è politicamente schierato a destra.
      Non so cosa avesse scritto Drop quindi non posso interpretare il senso del tuo post, cioè se trovi che nel nazismo ci fosse qualcosa di buono.
      Per come la vedo io, le sole cose buone erano quelle mutuate dal fascismo. Ciò che aggiunsero: la necessità dello spazio vitale ad est, che sottintendeva la sopraffazione e riduzione in schiavitù dei popoli slavi; la supremazia della razza ariana, con i postulati dell'eugenetica e della soluzione finale, erano incompatibili con la civiltà e per questo il nazismo andava necessariamente annientato.
      La differenza tra fascismo e nazismo si può spiegare ricorrendo agli assurdi paragoni che fanno i sinistri tra il legittimo rifiuto ad accogliere migranti e soccorrere natanti "naufragati apposta" e lo sterminio degli Ebrei (sì: ho letto accostamenti tra la Lega e il Nazismo, e ho letto giornalisti -Emilio Mola- invocare per Salvini un processo di Norimberga): un conto è rifiutarsi di accogliere una persona, altra cosa è andare a ucciderla a casa sua.
      Insomma, il Fascismo realizzava l'Italica grandezza nell'esaltazione di sè; il nazismo la perseguiva nell'annientamento altrui.
      Per inciso, il Fascismo non rinnegava la guerra come strumento di affermazione, ma, almeno nei principi espressi, era una guerra difensiva, non aggressiva: "scendiamo in campo per combattere contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'occidente che in ogni tempo hanno ostacolato la marcia e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo Italiano", diceva. Il principio era prenderci il posto al sole che ci era negato, cioè combattere contro l'altrui prepotenza e iniquità (questo anche nella guerra d'etiopia: non si deve considerare aggressione ai danni dell'etiopia, che per l'epoca l'africa non era considerata da nessuno avente diritto di sovranità propria, ma difesa verso chi voleva negarci in africa la nostra legittima colonia)
      La guerra nell'ottica nazista invece era aggressione e sopraffazione.
      Last edited by Arturo Bandini; 15-09-2019, 14:26:41.

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        Il problema è che l'eugenetica caratterizza, da sempre ed ancor oggi, popolazioni considerate perfettamente civili...è un discorso estremamente spinoso nel quale persino io temo di entrare.
        La stessa Lebensraum, nell'ottica novecentesca, era perfettamente giustificabile.


        La soluzione finale (nella sua infinita brutalità, ovvio) tra l'altro, va contestualizzata non come elemento programmatico della propaganda del (primo) nazionalsocialismo, bensì nel suo significato letterale - dopo che, tra l'altro, molti Stati europei si rifiutarono di accogliere gli ebrei, ad accezione degli USA che comunque conglobarono i più ricchi ed influenti di loro nel proprio cuore produttivo (lato sensu); lo stesso fecero, poco dopo, con svariati gerarchi, scienziati, ingegneri ed intellettuali nazisti (operazione Paperclip).

        La bomba atomica e la conquista della luna gliele hanno consegnate, in sostanza, rispettivamente un ebreo ed un nazionalsocialista, il quale aveva contribuito a devastare Londra.
        Last edited by Giampo93; 15-09-2019, 14:31:39.
        Originariamente Scritto da Alberto84
        Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


        Originariamente Scritto da debe
        Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
        Originariamente Scritto da Zbigniew
        Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
        Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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          Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
          Non so cosa avesse scritto Drop quindi non posso interpretare il senso del tuo post, cioè se trovi che nel nazismo ci fosse qualcosa di buono.
          Per come la vedo io, le sole cose buone erano quelle mutuate dal fascismo. Ciò che aggiunsero: la necessità dello spazio vitale ad est, che sottintendeva la sopraffazione e riduzione in schiavitù dei popoli slavi; la supremazia della razza ariana, con i postulati dell'eugenetica e della soluzione finale, erano incompatibili con la civiltà e per questo il nazismo andava necessariamente annientato.
          La differenza tra fascismo e nazismo si può spiegare ricorrendo agli assurdi paragoni che fanno i sinistri tra il legittimo rifiuto ad accogliere migranti e soccorrere natanti "naufragati apposta" e lo sterminio degli Ebrei (sì: ho letto accostamenti tra la Lega e il Nazismo, e ho letto giornalisti -Emilio Mola- invocare per Salvini un processo di Norimberga): un conto è rifiutarsi di accogliere una persona, altra cosa è andare a ucciderla a casa sua.
          Insomma, il Fascismo realizzava l'Italica grandezza nell'esaltazione di sè; il nazismo la perseguiva nell'annientamento altrui.
          Per inciso, il Fascismo non rinnegava la guerra come strumento di affermazione, ma, almeno nei principi espressi, era una guerra difensiva, non aggressiva: "scendiamo in campo per combattere contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell'occidente che in ogni tempo hanno ostacolato la marcia e spesso insidiato l'esistenza medesima del popolo Italiano", diceva. Il principio era prenderci il posto al sole che ci era negato, cioè combattere contro l'altrui prepotenza e iniquità (questo anche nella guerra d'etiopia: non si deve considerare aggressione ai danni dell'etiopia, che per l'epoca l'africa non era considerata da nessuno avente diritto di sovranità propria, ma difesa verso chi voleva negarci in africa la nostra legittima colonia)
          La guerra nell'ottica nazista invece era aggressione e sopraffazione.
          L'esaltazione di sé, dell'Italia e dell'italianità era imposta e coatta, nel ventennio non eri libero di essere italiano come pareva a te, ma solo come pareva al regime. I dissidenti erano azzittiti e confinati, a me sembra violenza questa. Le squadre non sistemavano le aiuole, andavano in giro col manganello e lo usavano spesso contro altri italiani. Non è violenza? C'era il partito unico, nessuna possibilità di dibattito politico. Alcuni parlamentari italiani furono arrestati per via delle proprie idee. Violenza invece che dialogo.
          Qualsiasi regime, rosso o nero che sia, ha usato, usa e userà la violenza. C'è poco di eroico ed esaltante per me in ciò, è comunque prevaricazione

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            Mi è capitato in diverse occasioni di trovarmi a discutere del perché, a mio parere, il NS é stato superiore al Fascismo ma si trattava di situazioni piacevoli, con una birra in mano e tra camerati, in cui ognuno apportava qualcosa di costruttivo

            Non di certo davanti a un schermo, dietro il quale si trova un bambino speciale sdraiato sul pavimento del cesso ottocentesco con una ciotola di spaghetti da una parte ed un phon acceso dall'altra

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              Originariamente Scritto da Pasquino Visualizza Messaggio
              L'esaltazione di sé, dell'Italia e dell'italianità era imposta e coatta, nel ventennio non eri libero di essere italiano come pareva a te, ma solo come pareva al regime. I dissidenti erano azzittiti e confinati, a me sembra violenza questa. Le squadre non sistemavano le aiuole, andavano in giro col manganello e lo usavano spesso contro altri italiani. Non è violenza? C'era il partito unico, nessuna possibilità di dibattito politico. Alcuni parlamentari italiani furono arrestati per via delle proprie idee. Violenza invece che dialogo.
              Qualsiasi regime, rosso o nero che sia, ha usato, usa e userà la violenza. C'è poco di eroico ed esaltante per me in ciò, è comunque prevaricazione

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              Questo è vero, ma è riduttivo parlare di italianismo imposto Pasqui...perché quel sentimento esisteva genuinamente, e non solo nei D'Annunzio e nei Mussolini.

              Poi ovviamente diventa un circolo vizioso per cui, conquistato il potere (anche solo ideologico) si forzava la mano per conservarlo ed imporlo, se necessario.




              Comunque sarebbe interessante anche parlare di Franco. Personalmente ne so molto poco
              Originariamente Scritto da Alberto84
              Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


              Originariamente Scritto da debe
              Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
              Originariamente Scritto da Zbigniew
              Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
              Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                Originariamente Scritto da Dropkick Visualizza Messaggio
                Mi è capitato in diverse occasioni di trovarmi a discutere del perché, a mio parere, il NS é stato superiore al Fascismo ma si trattava di situazioni piacevoli, con una birra in mano e tra camerati, in cui ognuno apportava qualcosa di costruttivo

                Non di certo davanti a un schermo, dietro il quale si trova un bambino speciale sdraiato sul pavimento del cesso ottocentesco con una ciotola di spaghetti da una parte ed un phon acceso dall'altra
                E potremmo farlo anche qui ma stavo ponendo l'accento altrove... Anche nel nostro ambiente quel pensiero è largamente condiviso e lo sai. Purtroppo non è casuale ma studiato a tavolino.
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                  Originariamente Scritto da Pasquino Visualizza Messaggio
                  L'esaltazione di sé, dell'Italia e dell'italianità era imposta e coatta, nel ventennio non eri libero di essere italiano come pareva a te, ma solo come pareva al regime. I dissidenti erano azzittiti e confinati, a me sembra violenza questa. Le squadre non sistemavano le aiuole, andavano in giro col manganello e lo usavano spesso contro altri italiani. Non è violenza? C'era il partito unico, nessuna possibilità di dibattito politico. Alcuni parlamentari italiani furono arrestati per via delle proprie idee. Violenza invece che dialogo.
                  Qualsiasi regime, rosso o nero che sia, ha usato, usa e userà la violenza. C'è poco di eroico ed esaltante per me in ciò, è comunque prevaricazione

                  Inviato dal mio ASUS_X00TD utilizzando Tapatalk
                  Nel settantennio non sono libero di essere italiano come pare a me ma solo come pare al regime. I dissidenti sono zittiti ed oscurati e la polizia ha sostituito le squadre elargendo manganellate a chi non si conforma al pensiero unico e manifesta contro di esso.
                  « Success is my only mothafuckin' option,failure's not.... »

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                    Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                    E potremmo farlo anche qui ma stavo ponendo l'accento altrove... Anche nel nostro ambiente quel pensiero è largamente condiviso e lo sai. Purtroppo non è casuale ma studiato a tavolino.
                    Per fortuna il cosiddetto "ambiente" é così grande da potersi limitare a frequentare la parte che più ci aggrada, limitando il resto a sporadici eventi di circostanza, un po' come la tavolata natalizia da condividere insieme a parentaglia composta da semisconosciuti e trascurabili individui

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                      Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                      Nel settantennio non sono libero di essere italiano come pare a me ma solo come pare al regime. I dissidenti sono zittiti ed oscurati e la polizia ha sostituito le squadre elargendo manganellate a chi non si conforma al pensiero unico e manifesta contro di esso.
                      Esatto, e questo a riprova che un regime usa sempre la violenza per preservarsi, e che 20 anni di fascismo non si cambiano a parole. Abbiamo avuto Scelba, Gladio, Borghese, Gelli, e poi BR, NAR, etc. Abbiamo la Mafia da sempre, i patti Lateranensi, il nostro codice penale è di matrice fascista, così come la scuola è ancora in larga parte quella di Gentile.
                      Abbiamo avuto la macelleria messicana alla Diaz, Piazza Fontana, La stazione di Bologna.
                      E visto che non riusciamo proprio ad autodeterminarci, ora siamo succubi della burocrazia europea e della finanza internazionale.
                      La differenza è che oggi se dico queste cose non mi vengono a picchiare sotto casa (per ora...)

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                        Originariamente Scritto da Dropkick Visualizza Messaggio
                        Mi è capitato in diverse occasioni di trovarmi a discutere del perché, a mio parere, il NS é stato superiore al Fascismo ma si trattava di situazioni piacevoli, con una birra in mano e tra camerati, in cui ognuno apportava qualcosa di costruttivo

                        Non di certo davanti a un schermo, dietro il quale si trova un bambino speciale sdraiato sul pavimento del cesso ottocentesco con una ciotola di spaghetti da una parte ed un phon acceso dall'altra
                        va bene, esponi le motivazioni però

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                          Originariamente Scritto da NaturalHardCore Visualizza Messaggio
                          Ormai il M5s è diventato parte di ciò che ha sempre combattuto, ora rimane quel 20% o poco più di settaristi che li continuano a sostenere nonostante abbiano cambiato tutto il programma politico con cui sono nati. Questa è la dichiarazione recente di Di Maio sulle elezioni umbre:

                          http://www.ansa.it/sito/notizie/poli...688810562.html
                          Penso sia il degno rappresentante del partito più insulso della storia d'Italia.

                          Nemmeno ha il coraggio di dire testuali parole: faremo un'alleanza politica con il PD anche alle regionali.

                          Pensano di nascondersi dietro un dito, ma nemmeno, un unghia del dito, dicendo di fare un patto civico.

                          Chi sarà a governare l'umbria in caso di vittoria ? Il patto civico ? O il PD ed i 5 stelle ?

                          Ma per favore .

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                            Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                            Mutevolissimo è lo spirito degli italiani. Quando io non sarò più, sono sicuro che gli storici e gli psicologi si chiederanno come un uomo abbia potuto trascinarsi dietro per vent’anni un popolo come l’italiano. Se non avessi fatto altro basterebbe questo capolavoro per non essere seppellito nell’oblio. Altri forse potrà dominare col ferro e col fuoco, non col consenso come ho fatto io. La mia dittatura è stata assai più lieve che non certe democrazie in cui imperano le plutocrazie.
                            ricostruzione a posteriori lucidissima per averla partorita lui stesso nel poco tempo che ha avuto prima di morire

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                              Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
                              ricostruzione a posteriori lucidissima per averla partorita lui stesso nel poco tempo che ha avuto prima di morire
                              Abbiamo prove che sia autentica? Chiedo perché queste citazioni spesso sono collage, adattamenti...

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                                Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                                And justice for all.... ilGiornale.it: Saluti romani per Ramelli, tutti assolti in appello.
                                http://www.ilgiornale.it/news/cronac...o-1752788.html
                                La cosa divertente e' che queste assoluzioni dimostrano quanto sia un'idiozia la storia della "magistratura comunista che si inventa le condanne". La magistratura si adegua alle leggi (mal fatte e carenti).

                                Originariamente Scritto da AlexBrambi Visualizza Messaggio
                                Chi va contro il sistema è sempre scoraggiato a farlo in qualche modo. Le democrazie usano modalità meno dirette, ma sono sempre nella condizione di doversi tutelare.
                                Quoto

                                Originariamente Scritto da Pasquino Visualizza Messaggio
                                È incompatibile tollerare il saluto romano e condannare l'apologia del fascismo come reato. Le due cose sono collegate, se saluto romanamente un defunto è per commemorarlo come fascista. Quindi o si toglie il reato o si persegue chi fa il saluto romano.
                                Questa vicenda mi ricorda il vecchio adagio "facile fare i fascisti in uno stato democratico, provate a fare i democratici in un regime fascista"
                                Quoto.
                                Qui quello che fanno e' appoggiarsi a tecnicismi e cavilli burocratici per puro esercizio di stile, esattamente come farebbe l'avvocato di qualsiasi delinquente che prende leggi in vigore e e le usa/reinterpreta a suo favore per avere sconti o assoluzione.

                                Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                                C'è una sentenza della corte costituzionale, credo del '57 e successivamente confermata dalla stessa corte, che stabilisce i limiti della legge Scelba. Non è reato celebrare /decantare/commemorare Mussolini, il ventennio o il PNF, nemmeno fondare un partito e dichiararlo apertamente neofascista, lo è solo la tentata ricostituzione del partito fascista.
                                Infatti e' una legge molto carente, che dovrebbe essere aggiornata ed ampliata.
                                Quello di cui parli sono nient'altro che tecnicismi perche' sia io, che tu, che tutti quanti sappiamo che chi fa il saluto romano e' fascista e, se potesse, sarebbe ben contento che il fascismo tornasse. Non e' una cosa che si fa per sport o che "capita" ad una qualsiasi cosa comune.

                                Originariamente Scritto da Pasquino Visualizza Messaggio
                                L'esaltazione di sé, dell'Italia e dell'italianità era imposta e coatta, nel ventennio non eri libero di essere italiano come pareva a te, ma solo come pareva al regime. I dissidenti erano azzittiti e confinati, a me sembra violenza questa. Le squadre non sistemavano le aiuole, andavano in giro col manganello e lo usavano spesso contro altri italiani. Non è violenza? C'era il partito unico, nessuna possibilità di dibattito politico. Alcuni parlamentari italiani furono arrestati per via delle proprie idee. Violenza invece che dialogo.
                                Qualsiasi regime, rosso o nero che sia, ha usato, usa e userà la violenza. C'è poco di eroico ed esaltante per me in ciò, è comunque prevaricazione
                                Quoto.

                                Originariamente Scritto da THE ALEX Visualizza Messaggio
                                Nel settantennio non sono libero di essere italiano come pare a me ma solo come pare al regime. I dissidenti sono zittiti ed oscurati e la polizia ha sostituito le squadre elargendo manganellate a chi non si conforma al pensiero unico e manifesta contro di esso.
                                Negli anni 70 non c'era alcun regime. La ragione perche' non eri libero di essere italiano come pare a te e' che se avessi potuto esserlo, saresti stati uno di quelli che desiderava che NESSUN italiano (tranne te e quelli come te) potesse essere italiano come pareva a loro.
                                Queste sono le scuse degli aguzzini che cercano di far sentire in colpa chi vuole impedirgli di tornare ad essere aguzzini.

                                [QUOTE=Pasquino;10263273]Esatto, e questo a riprova che un regime usa sempre la violenza per preservarsi, e che 20 anni di fascismo non si cambiano a parole. Abbiamo avuto Scelba, Gladio, Borghese, Gelli, e poi BR, NAR, etc. Abbiamo la Mafia da sempre, i patti Lateranensi, il nostro codice penale è di matrice fascista, così come la scuola è ancora in larga parte quella di Gentile.
                                Abbiamo avuto la macelleria messicana alla Diaz, Piazza Fontana, La stazione di Bologna.
                                E visto che non riusciamo proprio ad autodeterminarci, ora siamo succubi della burocrazia europea e della finanza internazionale.
                                La differenza è che oggi se dico queste cose non mi vengono a picchiare sotto casa (per ora...)

                                Quoto
                                Il mio diario

                                juggernaut

                                ?d????n??t/
                                noun
                                • a huge, powerful, and overwhelming force.





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