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Tribuna politica - bw edition

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    Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
    In Italia ho lavorato più Io di te (con tasse e contributi) , e fra poco mi laureo anche (con altrettante tasse non indifferenti in questi 3 anni) , ma Io sarei un peso morto per il paese Italiano e per il Sud Italia.
    Ho capito.
    E niente, sei tornato a farmi ridere, sei un Grillo nato.
    Si, lavorare pure meta' di stagioni gia' brevi e poi stare il resto dell'anno a spese dello stato e', imho (e anche secondo l'opinione di molte altre persone qui dentro) essere un peso morto.
    Se consideriamo i costi dell'universita' telematica (gia' economica), a cui si aggiungono probabili sgravi fiscali, in termini di tasse parliamo di spicci.
    Io non ho mai lavorato in Italia, ma probabilmente una qualsiasi altra persona paga in un anno quello che tu paghi in 10, con la differenza che quest'ultima non riceve soldi per stare a casa 2/3 dell'anno, ma hey, l'importante e' farsi vedere contro il RDC quando in altre forme di assistenzialismo a spese degli altri va benissimo, basta che non abbiano il marchio M5S sopra per far finta di essere coerenti con determinati valori.

    Di questo pero' non te ne faccio una colpa: e' una delle tante storture italiane e tu ti limiti a beneficiarne.

    Sorvolero' sul livello degli studi fatti, ma non ho mai conosciuto uno che afferma di preparare la tesi di laurea ma e' collegato su un forum dalla mattina presto alla sera tardi, postando notizie da tantissimi siti diversi (anche pochi minuti dopo la pubblicazione), inclusi facebook ed instagram, facendo pensare si passino i minuti che non si spendono qui sulla home dei social a cercare e leggere notizie su notizie.

    Adesso finiamola qui, non tanto per rispetto verso di te, ma verso Sly che lo ha chiesto gentilmente gia' due volte.
    Last edited by Lukinosnake; 26-01-2021, 18:59:02.
    Il mio diario

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      Lukî, informati meglio dalla tua fonte, perché hai scritto davvero un mucchio di cazzate.
      [emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23][emoji23]

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      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        POLITICA
        "Esistono due magistrature e due giustizie". Parola di Luca Palamara
        Dall'incontro con Berlusconi ai rapporti col Quirinale, fino agli scontri per le nomine e mancate designazioni di Gratteri e Di Matteo. In un libro-intervista con Alessandro Sallusti, l'ex vertice dell'Anm illustra "Il sistema.

        “Esistono tanti Palamara quanti ne servono per gestire con successo situazioni complesse e delicate. Del resto esistono anche due magistrature e due giustizie, il mio compito in quel momento era di tenerle insieme”. I cultori del diritto e, molto più probabilmente, gli studenti di Giurisprudenza salteranno dalla sedia a leggere queste parole. Eppure, nella risposta che Luca Palamara dà ad Alessandro Sallusti nel libro “Il sistema. Potere, politica, affari: storia segreta della magistratura italiana”, uscito oggi ed edito da Rizzoli, è sintetizzato il meccanismo che, l’ex presidente dell’Anm è pronto a giurarci, ha caratterizzato gli ultimi decenni di storia della magistratura. Potere che si intreccia con altro potere, sempre protagonista delle vicende più salienti che hanno attraversato, e sconvolto, l’Italia.

        Palamara non veste più la toga dal 9 ottobre 2020. Dal giorno in cui il Csm, di cui lui aveva fatto parte dal 2014 al 2018, lo ha radiato. Una deliberazione che è arrivata un anno e mezzo dopo l’emersione di quelli che sono passati alla cronaca come I fatti dell’hotel Champagne. Quando cioè, la notte tra l′8 e il 9 maggio 2019, Palamara e cinque consiglieri del Csm si incontravano con Luca Lotti e Cosimo Ferri per stabilire chi avrebbe dovuto essere il nuovo capo della procura di Roma. Il successore di Giuseppe Pignatone. Le intercettazioni - captate dal trojan inoculato nel cellulare di Luca Palamara che era sotto inchiesta per una vicenda di presunta corruzione con l’imprenditore suo amico Fabrizio Centofanti - hanno suscitato lo sdegno dell’opinione pubblica. Palamara è a processo a Perugia, è stato espulso dall’Anm e, dicevamo, ha dovuto lasciare il suo lavoro. Ma di quel sistema che racconta per filo e per segno nelle pagine del libro era uno dei vertici. Non il solo attore.

        Ed eccoli gli attori, elencati uno a uno da Palamara: sono i suoi colleghi, della sua Unicost ma anche di altre compagini, come Magistratura democratica che definisce “embrione del sistema”, ma anche politici. Una scacchiera in cui ognuno gioca un ruolo preciso. Guai a sbagliare mossa, guai a rompere il sistema.

        L’ex magistrato, già vertice dell’Anm, ricostruisce meticolosamente la sua opera di leader delle nomine, di grande mediatore sempre attento (quando era all’Anm) a condividere le sue mosse con il Quirinale. Non si assolve Palamara - non lo potrebbe fare, ma c’è da scommetterci che non ne abbia neanche voglia - ma ripercorre per filo e per segno quel pezzo di storia che ha vissuto da grande protagonista.

        E se c’è qualcuno che crede che si tratti solo di beghe tra toghe si sbaglia di grosso. La storia che attraversa Palamara è quella dei processi a Silvio Berlusconi, del trasferimento di de Magistris dopo un’inchiesta “scomoda”, delle vicende giudiziarie della famiglia Renzi. Si arriva a tempi recentissimi, al caso Diciotti, che vide Salvini scontrarsi con il pm di Agrigento Luigi Patronaggio, alla mancata nomina di Nicola Gratteri a ministro della Giustizia nel 2014. Dovuta, sostiene Palamara, al pressing che sul presidente della Repubblica Giorgio Napolitano fecero i procuratori più importanti i capicorrente. C’è poi un riferimento al dietrofront di Alfonso Bonafede che ha promesso il vertice del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria a Nino Di Matteo salvo poi ripensarci il giorno dopo. Non per volere della mafia, come aveva adombrato qualcuno ma, sostiene sempre Palamara, per la moral suasion di alcuni magistrati.

        Nel mezzo di questi tasselli di storia giudiziaria d’Italia, il ruolo di tanti grandi nomi della magistratura, da Giuseppe Pignatone a Giovanni Salvi. Ne ha incontrati molti Palamara. E più di qualcuno ha chiesto il suo aiuto.

        Nel libro ci sono vicende che l’ex pm della procura di Roma può ricostruire punto per punto, documenti (e chat) alla mano. Altri assunti invece, per sua stessa ammissione, sono frutto di deduzioni. Che probabilmente nei prossimi giorni qualcuno si affretterà a smentire. A torto o a ragione. Quel che è certo è che se la magistratura sta davvero tentando di risorgere dalle macerie del “caos procure”, prima di archiviare tutto nel cassetto della storia, dovrà fare i conti con gli episodi raccontati in questo libro. Uno a uno.

        L’incontro con Berlusconi

        Palamara, lo ricorderanno in molti, è stato ai vertici dell’Associazione nazionale magistrati nei tempi dei processi a Silvio Berlusconi. I due si incontrarono una volta. Fu l’ex premier a cercarlo. L’incontro avvenne a palazzo Grazioli. Ci fu cordialità, ma non feeling: da un lato c’era il leader dell’Anm, pronto a difendere - molte volte, sostiene lui, solo per non far saltare “il sistema” - le ragioni delle toghe contro gli attacchi del vertice di Forza Italia. Dall’altra c’era Berlusconi, protagonista di varie vicende giudiziarie, che parlava della necessità di “un nuovo corso nei rapporti tra politica e magistratura”. Ma, in cuor suo, immaginava non potesse accadere.

        I riferimenti a Berlusconi nel libro sono tanti. Si arriva all’appello del caso Ruby. Palamara ricorda il giudice che legge la sentenza di assoluzione e annuncia che, per protestare contro quella decisione, lascia la magistratura. “Siamo alla giustizia che nega la giustizia, Berlusconi non può né deve essere assolto da un legittimo e libero tribunale”, commenta l’ex leader di Unicost. Parole che pronuncia ora. Ai tempi in cui questi fatti accaddero non le avrebbe mai pronunciate.



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        Originariamente Scritto da Sean
        Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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          Originariamente Scritto da Lukinosnake Visualizza Messaggio
          -Con l'Ilva non si ci poteva far nulla nessuno. Chiunque fa promesse del genere sta mentendo. Fa ridere vedere gente di destra chiedere cose che appartengono ad un universo comunista-socialista di vecchio stampo.
          volevo rispondere a questa tua notazione, ti rimando solo a questo link. La destra sociale è forse l'unica alternativa al comunismo e al capitalismo. Nella rsi mussolini tentò con le corporazioni di togliere il potere ai capitalisti, purtroppo ebbe poco tempo. Oggi si ha il paradosso che la sinistra è paladina del capitalismo e dell'estabilishment, e per fingere di essere ancora dalla parte dei deboli si aggrappa all'immigrazione, dipingendo i migranti come i nuovi proletari. E' normale che quelli che tu chiami con disprezzo rozzi e bifolchi, come qualche giorno fa Gori ebbe a dire con lo stesso disprezzo "proletari", si rivolgano alla destra

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            Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
            volevo rispondere a questa tua notazione, ti rimando solo a questo link. La destra sociale è forse l'unica alternativa al comunismo e al capitalismo. Nella rsi mussolini tentò con le corporazioni di togliere il potere ai capitalisti, purtroppo ebbe poco tempo. Oggi si ha il paradosso che la sinistra è paladina del capitalismo e dell'estabilishment, e per fingere di essere ancora dalla parte dei deboli si aggrappa all'immigrazione, dipingendo i migranti come i nuovi proletari. E' normale che quelli che tu chiami con disprezzo rozzi e bifolchi, come qualche giorno fa Gori ebbe a dire con lo stesso disprezzo "proletari", si rivolgano alla destra

            https://it.wikipedia.org/wiki/Social...ell%27economia
            Discorsi Senza senso su un generico miscuglio di comunismo e capitalismo (che indicano la poca comprensione di questi argomenti) e discorsi populisti contro il capitalismo al sapore di autarchia e nazionalismo.
            In Europa. In un pease di importatori ed esportatori. Nel 2021.

            Insomma, una ottima ricetta per diventare il venezuela con la sua magnifica economia e discorsi contro capitalismo e globalismo.

            Altro che proletari, sono fessi che si fanno abbiandolare da membri dell'establishment che fanno finta di essere dalla loro parte.

            Quante idiozie.
            Il mio diario

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              Giuseppe Conte su FB :


              Questa mattina ho convocato un Consiglio dei Ministri per comunicare la mia intenzione di dimettermi. Poco dopo mi sono recato al Quirinale per rassegnare le dimissioni nelle mani del Presidente Mattarella.

              La settimana scorsa, in Parlamento, il Governo ha ottenuto la fiducia in entrambe le Camere, ottenendo la maggioranza assoluta alla Camera dei Deputati e la maggioranza relativa al Senato.

              Il Paese, tuttavia, sta attraversando un momento davvero molto difficile. Da ormai un anno stiamo attraversando una fase di vera e propria emergenza. Le diffuse sofferenze dei cittadini, il profondo disagio sociale e le difficoltà economiche richiedono una prospettiva chiara e un governo che abbia una maggioranza più ampia e sicura.
              È il momento, dunque, che emergano in Parlamento le voci che hanno a cuore le sorti della Repubblica.

              Le mie dimissioni sono al servizio di questa possibilità: la formazione di un nuovo governo che offra una prospettiva di salvezza nazionale. Serve un’alleanza, nelle forme in cui si potrà diversamente realizzare, di chiara lealtà europeista, in grado di attuare le decisioni che premono, per approvare una riforma elettorale di stampo proporzionale e le riforme istituzionali e costituzionali, come la sfiducia costruttiva, che garantiscano il pluralismo della rappresentanza unitamente a una maggiore stabilità del sistema politico.

              Questo conta. Che il nostro Paese si rialzi in fretta e possa mettersi alle spalle la pandemia e le tragedie che essa ha arrecato, in modo da far risplendere la nostra nazione nella pienezza delle sue bellezze.

              Per parte mia, anche in queste ore continuerò a svolgere gli affari correnti fino all’insediamento del nuovo governo. Continuerò a svolgere il mio servizio al Paese, con senso di responsabilità e con profondo impegno.

              Sono queste le caratteristiche che hanno caratterizzato il mio operato, quello dell’intero governo e delle forze di maggioranza che ci hanno sostenuto, anche quando i risultati raggiunti e le risposte date non sono apparsi all’altezza delle aspettative dei cittadini.

              L’unica cosa che davvero rileva, al di là di chi sarà chiamato a guidare l’Italia, è che la Repubblica possa rialzare la testa. Allora avremo vinto tutti, perché avrà vinto l’Italia. Quanto a me, mi ritroverete sempre, forte e appassionato, a tifare per il nostro Paese.

              Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
              Originariamente Scritto da Sean
              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                Non avete proprio un cazz da fare eh

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                  Piu che altro trovo scocciante entrare in un thread e leggere solo botta e risposta di due/tre utenti. Uno cosi perde pure la voglia di commentare


                  Tessera N° 7

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                    Originariamente Scritto da Sean
                    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                      Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio


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                      hahahahah sento odore di fine impero......
                      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                      Originariamente Scritto da GoodBoy!
                      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                      grazie.




                      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                        Speriamo di trovarli presti i salvatori che bisogna adoperarsi per impegnare i 200 miliardi,tra infrastrutture,digitalizzazioni e l'attico nuovo per rocco casalino

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                          Santittio...

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                            Dimissioni Conte, tempi, numeri e ministri sgraditi: ecco perché il premier può finire «bruciato»

                            La strada per un terzo governo Conte è aperta: i nodi Bonafede e Gualtieri. L’alternativa potrebbe passare per Fico e Franceschini a Palazzo Chigi

                            Tutte le strade portano a Renzi. Per quanto il premier e i suoi alleati abbiano provato a neutralizzarlo, il leader di Iv appare decisivo per la nascita del Conte ter che è l’opzione alla quale la maggioranza lavora. Per ora.

                            Nella liturgia di ogni crisi i tempi sono fondamentali. E i tempi della crisi scanditi dal Quirinale assecondano il tentativo di Conte di succedere a se stesso: visto che le consultazioni si protrarranno fino a venerdì, infatti, avrà ancora qualche giorno a disposizione per provare a costruire i gruppi dei «responsabili», fondamentali per la riuscita del suo disegno. Perciò ieri sera il premier dimissionario si è rivolto agli «europeisti» che siedono in Parlamento, e con un messaggio social di stampo presidenzialista li ha invitati a sostenere un «governo di salvezza nazionale». Il sostegno dei «costruttori» è condizione necessaria perché possa andare avanti, ma non è sufficiente. Le tecnicalità nella gestione della crisi possono cambiare il gioco. Non è la stessa cosa, per esempio, se il capo dello Stato si limitasse a un solo giro di consultazioni o ne facesse due. Ed è in base alle scelte di Mattarella che i partiti decideranno come muoversi.


                            Scontato l’approccio iniziale dei grillini, bisognerà vedere cosa farà il Pd: se Zingaretti formalmente non contempla subordinate a Conte, il capogruppo Marcucci sostiene che non si potrà restare inchiodati «a tutti i costi» su un unico nome. Per una parte dei dem, schiacciarsi sull’«avvocato del popolo» rischia di essere in prospettiva esiziale, ed è una concessione che in passato non è stata riservata nemmeno a Prodi e ai segretari del Pd. È la linea di chi teme di venire elettoralmente risucchiato dalla lista Conte, a cui mira invece l’area dalemiana di Leu. «Ma quello è il partito cinese», commenta un esponente della segreteria dem: «Noi appoggeremo il premier uscente. Se poi si brucia...».


                            Così tutti attendono di ascoltare Zingaretti in direzione: se il segretario oggi dirà che il Paese non può permettersi le urne, data l’emergenza, sarà il segnale che l’opzione del Conte ter potrebbe essere all’occorrenza sacrificata. Dipenderà (anche) dalle scelte di Renzi, che anzitutto vuole capire come si muoverà il Colle. Il leader di Iv non ha molti margini ma ha carte da giocare: non nutre «pregiudizi» sul premier uscente, però intende verificare se si ragiona «su un Conte 3 o su un bis del Conte 2». La differenza è enorme, lascia intuire che Iv potrebbe accettare il reincarico al premier uscente, ma poi lo incalzerebbe sui nodi programmatici e di conseguenza sui nomi del nuovo gabinetto. Due su tutti: sulla giustizia si perpetuerebbe una linea giustizialista? E sui temi economici ci sarebbe una svolta rispetto all’impronta statalista? Mirando al Guardasigilli Bonafede e al titolare di via XX Settembre Gualtieri, Renzi sa di incrociare le obiezioni di una parte del Pd. E per Conte sarebbe il cortocircuito.


                            Ecco il motivo per cui si inseguono le voci su altri possibili candidati, figli della stessa maggioranza. C’è Di Maio che, visto il clima, ha lanciato smentite preventive per sfuggire al tritacarne. C’è l’opzione Fico, avanzata già due anni fa da Zingaretti, che consegnerebbe la presidenza della Camera a Franceschini in vista della corsa al Colle. E c’è lo stesso ministro della Cultura, che da tempo medita di lasciare il ruolo di capodelegazione del Pd al governo. È il solito meccanismo di nomination, dietro cui si celano regolamenti di conti. Al punto che tra le soluzioni viene indicato addirittura un cambio della guardia sulla via Roma—Bruxelles tra Conte e Gentiloni. In realtà sulla scacchiera della crisi ancora non è stata fatta neppure la mossa di apertura.

                            E proprio perché la mossa oggi spetta ai giallorossi,il centrodestra può salire compatto al Quirinale, nonostante le divergenze interne e certi sospetti che hanno spinto l’altro giorno Salvini a trattare ruvidamente Berlusconi: lanciandolo verso la presidenza della Repubblica, il leader della Lega sapeva di esporlo al tiro al bersaglio. Per ora l’opposizione può attendere, sebbene metta in preventivo il fallimento di Conte. «Un conto era se il premier si fosse dimesso subito dopo aver preso la fiducia», spiega il centrista Lupi: «Un altro è aver provato a cercare voti in Parlamento. Così si è indebolito. E di solito i governi deboli sono destinati a morire nella culla». In tal caso, anche per il centrodestra verrà l’ora delle decisioni.

                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Secondo la ricerca Eurispes erano solo il 2,7% nel 2004, oggi sono il 15,6%. Per 19,8%. Mussolini è un 'grande leader' che commise 'qualche sbaglio' (ANSA)


                              Chissà a quanto siamo arrivati quest'anno, visto che essere negazionisti è uno stile di vita ormai
                              Originariamente Scritto da huntermaster
                              tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
                              Originariamente Scritto da luna80
                              Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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                                Originariamente Scritto da Maverick87 Visualizza Messaggio
                                Santittio...

                                Uno peggio dell'altro.

                                Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                😡
                                👍
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