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L'angolo del disagio nostalgico

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    È l'hitachi system 2, io lo farei rivivere.

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      Il 25 marzo 1923, 100 anni fa, nasceva mario brega

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        Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio


        Il 25 marzo 1923, 100 anni fa, nasceva mario brega
        Cento anni fa nasceva Mario Brega, Roma lo ricorda con una targa
        Il tributo è stato scoperto dal sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, e dal regista Carlo Verdone a Via Oderisi da Gubbio 18, dove il caratterista visse
        Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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          Un grande

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            Oggi sono riuscito a ritrovare un vecchio film con Manfredi, in cui lui fa la parte di un giovane impiegato che si dichiara a una collega durante una gita aziendale. Era uno di quei ricordi vaghi dell'infanzia, che sei quasi incerto se siano reali o inventati, finchè all'improvviso tutto torna in mente. Eppure sono certo di averlo visto una volta sola: non era uno di quei film ricorrenti, all'epoca della mia infanzia, come mary poppins o il maggiolino.
            Guardandolo, ho ricordato il giorno in cui lo vidi. Non era un film serale: era uno di quei filmetti riempitivi che trasmettevano le domeniche d'estate dopo pranzo, quando faceva caldo e la gente sonnecchiava, tra un peplum romano e l'ennesima replica di sissi.
            Per qualche motivo, proprio questo film mi impressionò, diventando uno dei simboli della mia prima infanzia, in quel modo vago e incerto con cui si ricordano le cose di quel tempo lontano.
            Dopo decenni, dopo quell'unica volta, ricordavo ancora tutto: le situazioni, i volti dei protagonisti, i dialoghi, e perfino il caldo, il silenzio e la noia di quella domenica lenta d'estate.
            Sono strane le cose che la nostra memoria decide di conservare, portando in salvo proprio queste, attraverso anni e catastrofi, tra le infinite altre cose e momenti che invece lascia andare, ritenendoli prive di importanza. Alla fine questo ricordiamo: un vecchio film, un odore, un giocattolo... e questi ricordi casuali diventano simboli di età perdute.
            Io penso che in realtà siano ricordi di copertura. Quel film con manfredi, forse lo guardai un giorno che in qualche modo fu importante per me. Non ero felice, non è questa la sensazione che mi evoca il ricordo. Ero calmo, consapevole; dovevo aver vissuto qualcosa di importante, o forse anche solo pensato, per la prima volta. E mentre vivevo o pensavo quelle cose, in sottofondo c'era quel film, e il ricordo importante è sparito, assorbito in me, nel mio io, e sono rimaste a galla le cose che erano intorno a lui: sono rimasti il caldo, la noia, e il volto di quell'ignoto attore che corteggiava una sua collega.








            Last edited by Arturo Bandini; 30-03-2023, 20:34:44.

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              Inviato dal mio ASUS_AI2202 utilizzando Tapatalk

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                Bella consumata, eh, la maclaren honda

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                  a me i giocattoli vecchi inquietano

                  poi faccio un po' di foto della roba che in cantina
                  sigpic

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                    Originariamente Scritto da valium Visualizza Messaggio
                    a me i giocattoli vecchi inquietano

                    poi faccio un po' di foto della roba che in cantina
                    A me inquietano le maschere tribali che trovi esposte in certe case...quasi a dire "conosciamo il mondo"...

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                      Non trovo più he-man e skeletor...
                      Mannaggia.









                      "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                      Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                      vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                      (L. Pirandello)

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                        i miei sono rimasti nel cassetto della maestra, credo ne abbai presi 5-6 solo da me e finite le elementari con tutto quel che aveva preso ai ragazzi avrebbe potuto aprire un negozio

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                          Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                          i miei sono rimasti nel cassetto della maestra, credo ne abbai presi 5-6 solo da me e finite le elementari con tutto quel che aveva preso ai ragazzi avrebbe potuto aprire un negozio


                          Ahahahahahah

                          Potevi farteli restituire.









                          "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                          Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                          vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                          (L. Pirandello)

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                            Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                            Oggi sono riuscito a ritrovare un vecchio film con Manfredi, in cui lui fa la parte di un giovane impiegato che si dichiara a una collega durante una gita aziendale. Era uno di quei ricordi vaghi dell'infanzia, che sei quasi incerto se siano reali o inventati, finchè all'improvviso tutto torna in mente. Eppure sono certo di averlo visto una volta sola: non era uno di quei film ricorrenti, all'epoca della mia infanzia, come mary poppins o il maggiolino.
                            Guardandolo, ho ricordato il giorno in cui lo vidi. Non era un film serale: era uno di quei filmetti riempitivi che trasmettevano le domeniche d'estate dopo pranzo, quando faceva caldo e la gente sonnecchiava, tra un peplum romano e l'ennesima replica di sissi.
                            Per qualche motivo, proprio questo film mi impressionò, diventando uno dei simboli della mia prima infanzia, in quel modo vago e incerto con cui si ricordano le cose di quel tempo lontano.
                            Dopo decenni, dopo quell'unica volta, ricordavo ancora tutto: le situazioni, i volti dei protagonisti, i dialoghi, e perfino il caldo, il silenzio e la noia di quella domenica lenta d'estate.
                            Sono strane le cose che la nostra memoria decide di conservare, portando in salvo proprio queste, attraverso anni e catastrofi, tra le infinite altre cose e momenti che invece lascia andare, ritenendoli prive di importanza. Alla fine questo ricordiamo: un vecchio film, un odore, un giocattolo... e questi ricordi casuali diventano simboli di età perdute.
                            Io penso che in realtà siano ricordi di copertura. Quel film con manfredi, forse lo guardai un giorno che in qualche modo fu importante per me. Non ero felice, non è questa la sensazione che mi evoca il ricordo. Ero calmo, consapevole; dovevo aver vissuto qualcosa di importante, o forse anche solo pensato, per la prima volta. E mentre vivevo o pensavo quelle cose, in sottofondo c'era quel film, e il ricordo importante è sparito, assorbito in me, nel mio io, e sono rimaste a galla le cose che erano intorno a lui: sono rimasti il caldo, la noia, e il volto di quell'ignoto attore che corteggiava una sua collega.








                            https://www.youtube.com/watch?v=d5UTFQ02cNQ
                            Il nuovo Proust
                            Originariamente Scritto da fedeita
                            ma se io applicassi una pressione costante sul mio sterno sporgente, tipo con una cintura, riuscirei a rimodellare la cassa toracica e ad espanderla lateralmente?

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                              Si, manca qualche olezzo dolciario
                              Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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                                Il primo 'museo del mattoncino' Lego in Sardegna
                                Si chiama KaralisBrick, a Cagliari, dove sono esposte circa 500 opere costruite con quasi 500 mila Lego. Un viaggio fra noti monumenti dell'isola e richiami a 'Star Wars' e al 'Signore degli anelli'
                                Spesso vado più d'accordo con persone che la pensano in maniera diametralmente opposta alla mia.

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