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Kapriol Dry Gin è nato a fine 2015 dopo due anni di ricerca e sperimentazione finalizzate a riprodurre l’antica ricetta del Kapriol classico (tipico liquore di montagna), trasformandolo in un vero e proprio gin.
La versione al pompelmo invece si ispira a questa storia: “L’eredità tramandataci dal Sig. De Bernard si compone non solo di ricette, ma anche di racconti. In uno di questi, Ferruccio ricorda l’incontro con un turista londinese, avvenuto durante una delle sue frequenti escursioni nelle Dolomiti, al quale offrì il suo Forestal Gin. Il turista vi aggiunse una scorzetta di pompelmo. Ferruccio colpito, annotò nel suo diario questo particolare, sorridendo dell’assonanza tra il frutto ed il monte e prevedendo forse, di aggiungere un giorno un sapore mediterraneo al suo gin di montagna.”
In questo gin le note fresche e agrumate del pompelmo prevalgono nettamente sia al naso sia al palato. Viene mantenuta la balsamicità tipica del Kapriol Dry Gin, mentre le note erbacee sono sostituite dalle note agrumate. Kapriol Monte Pelmo è in generale un gin molto fresco, ben bilanciato e molto morbido. La sua morbidezza è data dall’attenta selezione delle botaniche e non dall’aggiunta di zuccheri.
La distilleria No. 209 nasce in California nel 1882 e oggi è un Museo; la produzione è stata spostata a San Francisco dove gli spiriti vengono distillati secondo metodi e valori tradizionali. Da questa tradizione nasce la segreta ricetta di No. 209 American Gin. E’ un gin dai forti sentori di agrumi, con note di limone e bergamotto, che a un secondo assaggio lasciano spazio ad aromi floreali . Il lungo processo di distillazione e la cura dei particolari ne garantiscono la massima qualità.
il primo è molto aromatico, morbido e quasi dolce da abbinare con una tonica secca e schietta a cui aggiungere un rametto di rosmarino.
Il secondo più corposo ed equilibrato, ma meno "london" rispetto ai classici d'oltre manica, si presta bene con le toniche tassoni o lurisia
"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
Kapriol Dry Gin è nato a fine 2015 dopo due anni di ricerca e sperimentazione finalizzate a riprodurre l’antica ricetta del Kapriol classico (tipico liquore di montagna), trasformandolo in un vero e proprio gin.
La versione al pompelmo invece si ispira a questa storia: “L’eredità tramandataci dal Sig. De Bernard si compone non solo di ricette, ma anche di racconti. In uno di questi, Ferruccio ricorda l’incontro con un turista londinese, avvenuto durante una delle sue frequenti escursioni nelle Dolomiti, al quale offrì il suo Forestal Gin. Il turista vi aggiunse una scorzetta di pompelmo. Ferruccio colpito, annotò nel suo diario questo particolare, sorridendo dell’assonanza tra il frutto ed il monte e prevedendo forse, di aggiungere un giorno un sapore mediterraneo al suo gin di montagna.”
In questo gin le note fresche e agrumate del pompelmo prevalgono nettamente sia al naso sia al palato. Viene mantenuta la balsamicità tipica del Kapriol Dry Gin, mentre le note erbacee sono sostituite dalle note agrumate. Kapriol Monte Pelmo è in generale un gin molto fresco, ben bilanciato e molto morbido. La sua morbidezza è data dall’attenta selezione delle botaniche e non dall’aggiunta di zuccheri.
La distilleria No. 209 nasce in California nel 1882 e oggi è un Museo; la produzione è stata spostata a San Francisco dove gli spiriti vengono distillati secondo metodi e valori tradizionali. Da questa tradizione nasce la segreta ricetta di No. 209 American Gin. E’ un gin dai forti sentori di agrumi, con note di limone e bergamotto, che a un secondo assaggio lasciano spazio ad aromi floreali . Il lungo processo di distillazione e la cura dei particolari ne garantiscono la massima qualità.
il primo è molto aromatico, morbido e quasi dolce da abbinare con una tonica secca e schietta a cui aggiungere un rametto di rosmarino.
Il secondo più corposo ed equilibrato, ma meno "london" rispetto ai classici d'oltre manica, si presta bene con le toniche tassoni o lurisia
Quella al fumo credo sia interessante in ambito gin tonic
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
Ogni mio intervento e' da considerarsi di stampo satirico e ironico ,cosi come ogni riferimento alla mia e altrui persone e' da intendersi come mai realmente accaduto e di pura fantasia. In nessun caso , il contenuto dei miei interventi su questo forum e' atto all' offesa , denigrazione o all odio verso persone o idee.
Originariamente Scritto da Bob Terwilliger
Di solito i buoni propositi di contenersi si sfasciano contro la dura realtà dell'alcolismo.
nel weekend ho assaggiato un po di varianti di cocktail con il bombay sapphire sunset, edizione speciale di quest'anno: molto equilibrato e dedicato le note tipiche rimangono di sottofondo ma lo ben stemperate da mandarino e cardamomo. Ottima base anche per aperitivi non essendo invadente, per il dopo cena il gusto (per me è troppo leggero) e su quelle note preferisco il tanquerey sevilla.
ovviamente oltre a bere ho pure mangiato e così con due tomhawk da 1,7kg ho aperto un valpolicella classico superiore domini veneti del 2010, temevo fosse andato e quando l'ho aperto ho storto i naso, ma dopo adeguata ossigenazione si è rivelato un ottimo compagno di di pasto, l'età l'ha reso sicuramente meno spigoloso e il corpo (meno impegnativo dei fratelli più grandi ripasso e amarone) decisamente più adatto all'estate.
PS il reverse searing fatto bene per la carne merita di essere provato per morbidezza e gusto
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