Minuto per il minuto... Fitness EXPO Roma
5 minuti per illustrare una Expo di nuova concessione... e tutto il programma ora per ora
Una fiera che si rivolge a tutti gli appassionati di fitness.
Come i grandi ai quali è dedicata la fiaba de Il Piccolo Principe sono stati bambini e non se lo ricordano più, gli appassionati di fitness sono stati anzitutto bodybuilder e non se lo ricordano più.
Fitness Expo Roma è dedicata al bodybuilding.
Perché il bodybuilding è il padre degli sport da palestra.
Perché organizzare una nuova expo di fitness in Italia?
La domanda è in parte retorica soprattutto se chi deve risponderci è qualcuno bodybuilder, attore, fotografo, italiano ma residente da anni in California. In quel “qualcuno” non è difficile riconoscere Alex Ardenti.
Alex Ardenti è inequivocabilmente nato per fotografare. Lo racconta lui stesso in più di un’intervista. Ma non solo. Eccolo ora che si presenta nelle vesti di promoter di eventi.
C’è un aneddoto sulla vita di Alex che contiene molto di vero: “Spesso nei servizi pubblicitari il cliente o l’agente della ditta che mi aveva incaricato non immaginava di incontrare un fotografo con 50 cm di braccio. ‘Credevo che lei fosse la persona che scaricava le attrezzature…’. È una frase che ho sentito più volte. Il pubblico che non conosce i bodybuilder si sorprende sempre quando riusciamo a fare qualcosa di non fisico”.
Fortunatamente una immagine vale più di mille parole ed è facile per Alex dimostrare il suo talento fotografico.
Ma un nuovo concetto di fiera è molto più di uno scatto ben riuscito. Un’idea folgorante può venire a chiunque, ma realizzarla e farne un appuntamento per tutti gli appassionati che resterà per sempre, conficcata nella mente di stuoli di bodybuilder ed atleti, segnata in rosso sui calendari delle palestra, usando immagini che fanno scattare un click particolare negli occhi della gente, beh, questo è tutto un altro discorso.
Eccovi 5 buoni motivi per organizzare (e visitare) una fiera di nuova concezione.
Motivo n. 1
Perché le fiere del fitness in Italia portano più visitatori che quelle americane e riscuotono maggiore successo.
Racconta Alex: “Cinque anni fa andai per la prima volta al Festival del Fitness di Rimini e rimasi colpito favorevolmente. Ero in veste di fotografo ma avevo l’animo anche del business man. Decisi di ritornare l’anno venturo con un prodotto americano di alta qualità, quindi ho creato Malibu Body Wear anche perché c’era una lacuna nella moda per bodybuilder che andava riempita immediatamente”. Adesso c’è una lacuna proprio nell’offerta delle expo, ossia:
Motivo n. 2
Perché spesso nelle fiere il bodybuilding viene messo all’angoletto. È un contorno per quelli dello spinning, il cardio funk e i trampolini e nessuno fa venire più i campioni americani.
Motivo n. 3
Perché sarà una expo che ha come fulcro il bodybuilding in tutte le sue varianti: quello naturale, quello stratosferico, il fitness ecc. Tutti gli altri sport saranno di contorno al nostro mondo in maniera giusta. Dobbiamo capire in Italia che integrare il bodybuilding con altri sport ed attività in un unico ambiente è possibilissimo. È successo in America, anche se dopo molti anni, e può accadere anche in Italia.
Motivo n. 4
Perché darà al pubblico del bodybuilding ciò che vuole.
Lasciamo decidere al pubblico cosa vuole vedere e cosa vuole praticare. “Bisogna offrire molte versioni diverse del nostro sport e ognuno avrà interesse a seguire ciò che vuole” è l’opinione di Alex Ardenti. Fortunatamente il bodybuilding, come le fiere, non è tutto uguale così che “alcuni ragazzi che gravitano intorno alla cultura fisica verranno attirati da fisici inverosimili come Jay Cutler, altri apprezzeranno Tito Raymond”.
Ma cosa vuole il pubblico? Facile, basta fare il ragionamento che ha seguito Alex: “Quando mi è venuta l’idea di creare una nuova fiera mi sono messo nella mentalità che avevo da teenager quando il bodybuilding per me era ancora tutto da scoprire. Cosa vuole vedere un visitatore appassionato di pesi?”
Soprattutto:
• incontrare campioni stranieri che non si riescono a vedere tutti i giorni in Italia, imparando da loro e parlando direttamente con loro.
• assistere a gare di livello internazionale, non mille garette regionali.
• ammirare le migliori atlete fitness che riempiono i suoi sogni.
• provare nuovi attrezzi.
• assaggiare nuovi integratori.
• comprarsi un nuovo abbigliamento da palestra.
• incontrarsi con amici che vede solo in occasioni del genere.
Motivo n. 5
Perché sia un week-end divertente e informativo. Qualcosa da ricordare.
Non c’è un singolo bodybuilder che non abbia in mente le foto di Ardenti. Molte delle sue immagini parlano di bodybuilding e fitness anche agli uomini e donne che non sono mai andati e mai andranno a vedere una gara di bodybuilding. Credo che Alex sia stato e sia il costruttore ostinato ed appassionato di un’immagine pulita e fresca del bodybuilding.
clicca qui per il programma completo ora per ora
Una fiera che si rivolge a tutti gli appassionati di fitness.
Come i grandi ai quali è dedicata la fiaba de Il Piccolo Principe sono stati bambini e non se lo ricordano più, gli appassionati di fitness sono stati anzitutto bodybuilder e non se lo ricordano più.
Fitness Expo Roma è dedicata al bodybuilding.
Perché il bodybuilding è il padre degli sport da palestra.
Perché organizzare una nuova expo di fitness in Italia?
La domanda è in parte retorica soprattutto se chi deve risponderci è qualcuno bodybuilder, attore, fotografo, italiano ma residente da anni in California. In quel “qualcuno” non è difficile riconoscere Alex Ardenti.
Alex Ardenti è inequivocabilmente nato per fotografare. Lo racconta lui stesso in più di un’intervista. Ma non solo. Eccolo ora che si presenta nelle vesti di promoter di eventi.
C’è un aneddoto sulla vita di Alex che contiene molto di vero: “Spesso nei servizi pubblicitari il cliente o l’agente della ditta che mi aveva incaricato non immaginava di incontrare un fotografo con 50 cm di braccio. ‘Credevo che lei fosse la persona che scaricava le attrezzature…’. È una frase che ho sentito più volte. Il pubblico che non conosce i bodybuilder si sorprende sempre quando riusciamo a fare qualcosa di non fisico”.
Fortunatamente una immagine vale più di mille parole ed è facile per Alex dimostrare il suo talento fotografico.
Ma un nuovo concetto di fiera è molto più di uno scatto ben riuscito. Un’idea folgorante può venire a chiunque, ma realizzarla e farne un appuntamento per tutti gli appassionati che resterà per sempre, conficcata nella mente di stuoli di bodybuilder ed atleti, segnata in rosso sui calendari delle palestra, usando immagini che fanno scattare un click particolare negli occhi della gente, beh, questo è tutto un altro discorso.
Eccovi 5 buoni motivi per organizzare (e visitare) una fiera di nuova concezione.
Motivo n. 1
Perché le fiere del fitness in Italia portano più visitatori che quelle americane e riscuotono maggiore successo.
Racconta Alex: “Cinque anni fa andai per la prima volta al Festival del Fitness di Rimini e rimasi colpito favorevolmente. Ero in veste di fotografo ma avevo l’animo anche del business man. Decisi di ritornare l’anno venturo con un prodotto americano di alta qualità, quindi ho creato Malibu Body Wear anche perché c’era una lacuna nella moda per bodybuilder che andava riempita immediatamente”. Adesso c’è una lacuna proprio nell’offerta delle expo, ossia:
Motivo n. 2
Perché spesso nelle fiere il bodybuilding viene messo all’angoletto. È un contorno per quelli dello spinning, il cardio funk e i trampolini e nessuno fa venire più i campioni americani.
Motivo n. 3
Perché sarà una expo che ha come fulcro il bodybuilding in tutte le sue varianti: quello naturale, quello stratosferico, il fitness ecc. Tutti gli altri sport saranno di contorno al nostro mondo in maniera giusta. Dobbiamo capire in Italia che integrare il bodybuilding con altri sport ed attività in un unico ambiente è possibilissimo. È successo in America, anche se dopo molti anni, e può accadere anche in Italia.
Motivo n. 4
Perché darà al pubblico del bodybuilding ciò che vuole.
Lasciamo decidere al pubblico cosa vuole vedere e cosa vuole praticare. “Bisogna offrire molte versioni diverse del nostro sport e ognuno avrà interesse a seguire ciò che vuole” è l’opinione di Alex Ardenti. Fortunatamente il bodybuilding, come le fiere, non è tutto uguale così che “alcuni ragazzi che gravitano intorno alla cultura fisica verranno attirati da fisici inverosimili come Jay Cutler, altri apprezzeranno Tito Raymond”.
Ma cosa vuole il pubblico? Facile, basta fare il ragionamento che ha seguito Alex: “Quando mi è venuta l’idea di creare una nuova fiera mi sono messo nella mentalità che avevo da teenager quando il bodybuilding per me era ancora tutto da scoprire. Cosa vuole vedere un visitatore appassionato di pesi?”
Soprattutto:
• incontrare campioni stranieri che non si riescono a vedere tutti i giorni in Italia, imparando da loro e parlando direttamente con loro.
• assistere a gare di livello internazionale, non mille garette regionali.
• ammirare le migliori atlete fitness che riempiono i suoi sogni.
• provare nuovi attrezzi.
• assaggiare nuovi integratori.
• comprarsi un nuovo abbigliamento da palestra.
• incontrarsi con amici che vede solo in occasioni del genere.
Motivo n. 5
Perché sia un week-end divertente e informativo. Qualcosa da ricordare.
Non c’è un singolo bodybuilder che non abbia in mente le foto di Ardenti. Molte delle sue immagini parlano di bodybuilding e fitness anche agli uomini e donne che non sono mai andati e mai andranno a vedere una gara di bodybuilding. Credo che Alex sia stato e sia il costruttore ostinato ed appassionato di un’immagine pulita e fresca del bodybuilding.
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