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Il libro sul comò, oggi ho letto...

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    Originariamente Scritto da Death Magnetic Visualizza Messaggio
    C'è qualcuno che ha letto questo?


    no però devo dire che titolo e copertina sono molto interessanti
    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
    Originariamente Scritto da GoodBoy!
    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


    grazie.




    PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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      come sempre ho preso in mano il 40esimo libro di fila
      in attesa di terminare l'inferno di dante, le 22 leggi del marketing di ries e un libro di galimberti ho iniziato anche la strana guerra di petacco.
      che dire.....fenomenale, scritto da Dio
      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
      Originariamente Scritto da GoodBoy!
      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


      grazie.




      PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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        È sempre interessante, gugolare galimberti+plagio. Se ne aggiungono sempre di nuove. Non c'è fine, all'imbarazzo.

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          spiega
          Originariamente Scritto da SPANATEMELA
          parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
          Originariamente Scritto da GoodBoy!
          ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


          grazie.




          PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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            Originariamente Scritto da Death Magnetic Visualizza Messaggio
            C'è qualcuno che ha letto questo?

            Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
            no però devo dire che titolo e copertina sono molto interessanti
            Cambiato in meglio od in peggio? No perchè altrimenti anche nel baretto di Bodyweb tanti utenti hanno cambiato il loro cervello



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              Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
              come sempre ho preso in mano il 40esimo libro di fila
              in attesa di terminare l'inferno di dante, le 22 leggi del marketing di ries e un libro di galimberti ho iniziato anche la strana guerra di petacco.
              che dire.....fenomenale, scritto da Dio

              Petacco è bravo. Cosa leggi di Galimberti?
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Originariamente Scritto da ANOLESO Visualizza Messaggio
                spiega
                Ha copiato a destra e a manca. È più in tribunale che all'Università. Lo conosco da oltre 20 anni.

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                  Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                  Cambiato in meglio od in peggio? No perchè altrimenti anche nel baretto di Bodyweb tanti utenti hanno cambiato il loro cervello

                  hahahahahahahahhahahahahahahahahahhahahaha
                  Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                  parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                  Originariamente Scritto da GoodBoy!
                  ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                  grazie.




                  PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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                    Originariamente Scritto da Sergio Visualizza Messaggio
                    Cambiato in meglio od in peggio? No perchè altrimenti anche nel baretto di Bodyweb tanti utenti hanno cambiato il loro cervello


                    maledetto che stai leggendo?!
                    Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                    parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                    Originariamente Scritto da GoodBoy!
                    ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                    grazie.




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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      Petacco è bravo. Cosa leggi di Galimberti?


                      adoro questi narratori di qualche decennio fa....il loro stile sobrio, asciutto, scorrevole eppure sempre interessante.
                      Di Galimberti sto provando a leggere idee: il catalogo è questo.......purtroppo galimberti è tanto piacevole da ascoltare quanto è pesante da leggere
                      Originariamente Scritto da SPANATEMELA
                      parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
                      Originariamente Scritto da GoodBoy!
                      ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


                      grazie.




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                        per gli amanti dei fumetti, a giugno è uscita per la Bonelli una nuova trasposizione del Commissario Ricciardi "pe rmano mia". E' forse il miglior numero del ciclo, i disegni sono stupendi. Il commissario ricciardi e Mercurio Loi sono le uniche cose di alto livello uscite in italia negli ultimi anni

                        Natale 1931, i cadaveri di Emanuele Garofalo e sua moglie Costanza vengono ritrovati davanti al presepe che stavano allestendo. Ricciardi dovrà indagare su questo omicidio e sul rapporto fra l’ex funzionario della Milizia deceduto e il mondo povero dei pescatori di Mergellina. Il brigad...

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                          Suca. Storia e usi di una parola
                          di Roberto Sottile


                          L'origine della parola siciliana suca è rintracciabile nel verbo sucari 'succhiare', con un valore originariamente triviale. Ma, nel tempo, "l'imperativo palermitano" ha sviluppato una miriade di significati e usi figurati che si sono via via affermati in ambiti comunicativi diversi dal dialetto: nell'italiano colloquiale come nell'italiano giovanile, nelle scritture esposte come nei social, nei mass media come nel linguaggio delle tifoserie calcistiche. E, piano piano, ha perfino cambiato forma passando da SUCA a 800A e dimostrandosi capace di trasformarsi ancora, fino a diventare 751A. Oggi, suca e le varie espressioni in cui ricorre si usano per negare qualcosa o per esprimere una certa contrarietà nei confronti di una richiesta, una situazione, una "verità", ma questa contrarietà procede per gradi: può essere più forte o più attenuata a seconda che con essa si voglia comunicare rabbia o sfida, un sentimento di scherno oppure di dispetto. A Palermo, dove l'imperativo è nato, continua a reinventarsi, con nuove soluzioni grafiche e nuovi sensi figurati, trovando anche applicazioni nell'arte e nell'ambito di un costituendo Made in Sicily. Con un glossario di Kevin De Vecchis. Foto dell'opera di Giuseppe Mazzola.


                          Suca. Storia e usi di una parola è un libro di Roberto Sottile pubblicato da Navarra Editore : acquista su IBS a 12.00€!

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                            Calasso, un ponte verso altri mondi

                            Come in un cerchio del destino la vita di Roberto Calasso si è compiuta nello stesso giorno in cui usciva, in un parto gemellare, la sua autobiografia, a partire dalla prima infanzia. Coincidenza troppo perfetta per attribuirla al caso. Soprattutto se si parla di un autore, un editore, un bibliofilo, assoluto come la letteratura a cui ha sempre aspirato. Calasso è stato uno dei rari spiriti svegli in un’epoca di cattivi maestri e di falsi profeti, in una marea di automi, dormienti e allineati.

                            Molte sue opere meritano di essere lette e rilette, non le citerò, ma la grandezza di Calasso resta consegnata non a un capolavoro letterario, bensì alla sua missione di pontifex, di facitore di ponti verso l’oriente, i saperi esoterici, le grandi visioni metafisiche, le grandi visioni tradizionali e la grande letteratura.

                            Calasso non è stato l’editore ma il mago delle Edizioni Adelphi, che ha guidato per mezzo secolo: alchemicamente trasformava i miti in libri e i libri in miti, come fu notato. Ha lasciato un’impronta indelebile nell’editoria; non solo per la qualità dei libri e degli autori in una grafica elegante e inconfondibile; ma per la svolta culturale che hanno prodotto e la sensibilità che hanno suscitato, fino a generare un tipo di lettore dal gusto adelphiano. Da Nietzsche a Guénon, per dirla in sintesi, ovvero dalla monumentale edizione delle opere di Nietzsche, a cura di Giorgio Colli e Mazzino Montinari, che Einaudi non volle pubblicare e che fu alle origini del terremoto nietzscheano nella cultura contemporanea alla pubblicazione di opere, filoni e autori nel segno della tradizione metafisica, del simbolo, del rito e dell’invisibile.

                            L’Adelphi è stata, senza mai opporsi apertamente, l’alternativa all’egemonia culturale storicista e progressista, scientista e materialista nell’editoria. Ha spiazzato il potere delle cupole ideologiche e mostrato la miseria degli intellettuali organici. Ha indicato altri mondi, altri tempi, altri miti al nostro tempo e al nostro arido presente che pure ha pretese di essere assoluto, definitivo e globale.

                            Che nome dare al nostro tempo, si era chiesto Calasso, per poi definirlo L’innominabile attuale, in un suo saggio che cominciava col terrorismo islamico e finiva con la pandemia. In mezzo scorreva il nostro tempo, i suoi turisti e i suoi abitatori, sotto il dominio del caso e del nulla. Nel suo sguardo originale l’attualità è vista non con l’occhio dello storico o del cronista, del sociologo o del letterato, e nemmeno del filosofo e del moralista, ma nel paragone tra il visibile e l’invisibile, il sacro e il profano, il piano storico e il piano simbolico. Calasso coglieva il nesso tra Darwin e Hitler e poi tra Stalin e Hitler, criticava la superstizione dello scientismo e il bisogno di sentirsi buoni a costo di negare la realtà e la spiritualità. E si sporgeva infine a sognare una società contemplativa fondata sulla “reverenza per l’ignoto”. Perdiamo il cielo sulle nostre teste ma perdiamo anche la terra sotto i nostri piedi. Nel suo incipit scriveva: “La sensazione più precisa e più acuta per chi vive in questo momento, è di non sapere dove ogni giorno sta mettendo i piedi. Il terreno è friabile, le linee si sdoppiano, i tessuti si sfilacciano, le prospettive oscillano. Allora si avverte che ci si trova nell’innominabile attuale.” È l’ignoto che appare, per citare un autore adelphi, e il noto che scompare.

                            Di educazione antifascista, Calasso ha pubblicato opere meritorie come La ghirlanda fiorentina di Luciano Mecacci, sull’assassinio di Gentile e il suo mandante, l’Intellettuale Collettivo, inclusi gli ex gentiliani o suoi beneficiari, poi passati dalla parte del sicario. O come La cultura del piagnisteo di Robert Hughes, contro il bigottismo progressista, la prima critica organica al politically correct.

                            Se Calasso fu un maestro, non fu però maitre a penser, non ebbe un suo pensiero originale; piuttosto fu letterato, erudito, raffinato sommelier di culture e scopritore, riscopritore d’autori. Magari a volte con la superbia di negare primogeniture altrui, scoperte e prime edizioni: per esempio quanti autori pubblicati da Alfredo Cattabiani con Borla e Rusconi, quante sue scoperte, con l’aiuto di Marcolla, Zolla e Del Noce, furono poi ripubblicate da Adelphi senza mai riconoscere i precedenti. Ogni libro edito da Adelphi anche se rieditato, usciva come inedito, rigenerato al fonte battesimale dall’editore… Ancor più se l’autore o l’opera poteva suscitare inaccettabili contiguità con editori “di destra”, reazionari, o tradizionalisti.

                            Di contro negli ambienti cattolici tradizionalisti, Calasso è stato bollato come uno gnostico, anzi il basista di una “setta gnostica” di autore adelphiani; un elitario esoterico, magari massonico, ai limiti della controiniziazione e del satanismo, sdegnoso nemico della cristianità, della fede popolare e del mondo reale, dominato da un demiurgo malvagio. In un suo testo recente, “Il libro di tutti i libri” Calasso ha girato attorno a Dio, senza affrontarlo e senza mai coglierlo con “cuore intelligente”.

                            La mitologia di Calasso è ricca e lussureggiante, esoterica e remota da ogni traccia di vita presente e di “umano troppo umano”: grande erudizione, raffinata compenetrazione nel mondo classico; manca tuttavia l’intuizione, la visione e l’elaborazione di un pensiero del mito; e manca il fervore dell’anima in cerca di sorgenti e fonti luminose. Spicca un algido, scostante, intellettualismo; si, di tipo gnostico. E serpeggia una pervasiva insistenza sull’uccisione rituale e la violenza trascendentale, fino al sacrificio umano, di cui le stragi dei nostri tempi sarebbero un succedaneo profano. Poi la sua predilezione simbolica per gli animali, “messaggeri dell’Invisibile”, insieme ai loro “cacciatori celesti”.

                            Vi risparmio il lungo rosario di opere e autori che dobbiamo a lui e alla sua casa editrice. Resta la nostra gratitudine e lo provano le nostre librerie piene di testi adelphiani. Con Calasso scompare non uno degli ultimi maestri di pensiero o ispiratori del nostro oggi, ma uno dei rari ponti per uscire dal nostro presente e andare incontro alle grandi avventure dello spirito e alle grandi visioni del mondo.

                            Marcello Veneziani, La Verità


                            Last edited by Sean; 31-07-2021, 22:14:18.
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Mi pare giusto ricordare uno dei più grandi editori della storia italiana e sicuramente tra i grandissimi, se non il più importante, degli ultimi 50 anni.

                              Credo che chiunque ha la passione del leggere e del sapere ha anche nella sua libreria qualche libro delle edizioni Adelphi. Importantissime, imprescindibili edizioni. Pensiamo solo a cosa ha fatto Calasso, con la curatela critica di Colli, per divulgare Nietzsche.

                              Egli stesso fu autore. Forse il suo libro più famoso è "Le nozze di Cadmo e Armonia", che stupì e impressionò me, e tanti liceali come ero io allora, e chissà quanti altri ancora, perchè precipitava il lettore nel mito e nella sapienza Greca in un modo come nessun testo scolastico.

                              E' inutile però citare o ricordare il catalogo delle edizioni Adelphi: per certi aspetti della Conoscenza e del Sapere e della riflessione e introspezione che nascono dalla Ricerca della Conoscenza e del Sapere, è il più importante in Italia.
                              Last edited by Sean; 31-07-2021, 21:12:05.
                              ...ma di noi
                              sopra una sola teca di cristallo
                              popoli studiosi scriveranno
                              forse, tra mille inverni
                              «nessun vincolo univa questi morti
                              nella necropoli deserta»

                              C. Campo - Moriremo Lontani


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                                Oggi ho iniziato L'uomo del labirinto, di Donato Carrisi, ho superato le 100 pagine. Lo sto trovando molto scorrevole, sembra un buon thriller, anche se la tensione deve ancora arrivare. So che hanno fatto anche un film, una volta finito il libro se mi sarà piaciuto vedrò di recuperare anche l'altra versione.

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