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"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Belli tutti e tre, mi raccomando sul Quenya però: è Ainulindalë
Hai ragione ahaha
Comunque semplifico per chi non lo ha letto, mi fanno sempre un grande effetto sti due passaggi:
"Then Ilúvatar spoke, and he said: ‘Mighty are the Ainur, and mightiest among them is Melkor; but that he may know, and all the Ainur, that I am Ilúvatar, those things that ye have sung, I will show them forth, that ye may see what ye have done. And thou, Melkor, shalt see that no theme may be played that hath not its uttermost source in me, nor can any alter the music in my despite. For he that attempteth this shall prove but mine instrument in the devising of things more wonderful, which he himself hath not imagined.’"
"And Ilúvatar spoke to Ulmo, and said: ‘Seest thou not how here in this little realm in the Deeps of Time Melkor hath made war upon thy province? He hath bethought him of bitter cold immoderate, and yet hath not destroyed the beauty of thy fountains, nor of thy clear pools. Behold the snow, and the cunning work of frost! Melkor hath devised heats and fire without restraint, and hath not dried up thy desire nor utterly quelled the music of the sea. Behold rather the height and glory of the clouds, and the everchanging mists; and listen to the fall of rain upon the Earth! And in these clouds thou art drawn nearer to Manwë, thy friend, whom thou lovest.’
Then Ulmo answered: ‘Truly, Water is become now fairer than my heart imagined, neither had my secret thought conceived the snowflake, nor in all my music was contained the falling of the rain. I will seek Manwë, that he and I may make melodies for ever to thy delight!’"
"Aube" di Rimbaud
"Prima che tu dica <<pronto>>" (l'omonimo racconto) di Calvino
"Casa sul mare" di Montale
"Stabat nuda aestas" di D'Annunzio
"La casa degli spiriti" di Allende
"L'abbandono" di Tondelli
"Sulla strada" di Kerouac
"Nozze" di Camus
Momenti formativi/seminali/terremotanti (alcuni ex multis)
"Favole al telefono" di Rodari
"Aut aut" di Kierkegaard
"Le città invisibili" di Calvino
"Morte nel pomeriggio" di Hemingway
"La terra desolata" di Eliot
"Le porte regali" di Florenskij
"Il sergente nella neve" di Rigoni Stern
"La struttura dell'Iki" di Kuki Shuzo
"Memorie di Adriano" di Yourcenar
E più o meno qualsiasi cosa di Dostoevskij
Corpora indagati, attraversati e a volte ripercorsi (ma mai scoperti fino in fondo)
Dostoevskij
Shakespeare
Calvino
Montale
Salite solo accennate o poco di più (riassumibili come fallimenti)
In un periodo morto a livello musicale, caratterizzato dall’ascolto della stessa musica e degli stessi brani all’infinito da anni, il libro “Come Lupi tra le Pecore: Storia e Ideologia del Black Metal Nazionalsocialista” ha fatto scattare la scintilla che mi ha avvicinato ad un genere musicale in precedenza soltanto sfiorato
Un genere che, al contrario di quanto potrebbe sembrare, per essere compreso richiede una certa maturità
Un genere caratterizzato da molteplici sfaccettature che lasciano libere interpretazioni a seconda dell’ascoltatore
Il libro è considerato una pietra miliare nel suo campo, è in giro da anni e lo conoscevo solo perché scritto dal fratello di una mia amica ma che ho sempre snobbato
In realtà per quanto ben realizzato sia, non è dispensatore di alcuna verità in quanto analizza un mondo sotterraneo in modo distaccato e obiettivo, quindi l’avermi condizionato profondamente è un effetto collaterale e non diretto
"Aube" di Rimbaud
"Prima che tu dica <<pronto>>" (l'omonimo racconto) di Calvino
"Casa sul mare" di Montale
"Stabat nuda aestas" di D'Annunzio
"La casa degli spiriti" di Allende
"L'abbandono" di Tondelli
"Sulla strada" di Kerouac
"Nozze" di Camus
Momenti formativi/seminali/terremotanti (alcuni ex multis)
"Favole al telefono" di Rodari
"Aut aut" di Kierkegaard
"Le città invisibili" di Calvino
"Morte nel pomeriggio" di Hemingway
"La terra desolata" di Eliot
"Le porte regali" di Florenskij
"Il sergente nella neve" di Rigoni Stern
"La struttura dell'Iki" di Kuki Shuzo
"Memorie di Adriano" di Yourcenar
E più o meno qualsiasi cosa di Dostoevskij
Corpora indagati, attraversati e a volte ripercorsi (ma mai scoperti fino in fondo)
Dostoevskij
Shakespeare
Calvino
Montale
Salite solo accennate o poco di più (riassumibili come fallimenti)
Ariosto
Proust
E. Pound
Céline
Zanzotto
Grazie Zibbo. Normalmente riterrei eccessivamente ampia una lista del genere, date le premesse. Ma da te ci sta
Io ad esempio, tolti due - ventimila leghe sotto i mari ; i miserabili - faccio una fatica enorme a indicare un terzo libro altrettanto "segnante". Foooorse, La nascita della tragedia
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
Se mi è permesso, più che singoli libri citerei degli autori, anche perchè di questi ho letto, se non tutto, molto.
In ordine sparso:
Peter Handke
Thomas Bernhard
Martin Heidegger
Jorge Luis Borges
Mario Luzi
Francesco Biamonti
Joseph Conrad
Ne avrò di certo dimenticati, ma questi sono alcuni degli autori che mi hanno segnato.
Poi negli ultimi anni ho apprezzato molto la narrativa americana contemporanea (es. Delillo, Auster, Foster Wallace), ma non ritengo mi abbia fatto "svoltare".
Invece non sono mai riuscito ad innamorarmi dei mostri sacri russi.
Grazie Zibbo. Normalmente riterrei eccessivamente ampia una lista del genere, date le premesse. Ma da te ci sta
Io ad esempio, tolti due - ventimila leghe sotto i mari ; i miserabili - faccio una fatica enorme a indicare un terzo libro altrettanto "segnante". Foooorse, La nascita della tragedia
20mila leghe sotto i mari pure per me!!!!
Ti Lovvvooooo
È stato il mio primo vero romanzo
Da lì in poi è stata un'ascesa continua
verso il paradiso della lettura.
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano
Originariamente Scritto da debe
Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
Originariamente Scritto da Zbigniew
Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.
Ah beh primi romanzi, non so come ho potuto dimenticare di citare Zanna Bianca e il Richiamo della Foresta di London. Quanto ho amato quei romanzi. E poi di Verne credo dalla Terra alla Luna e Viaggio al Centro della Terra. Mai letto 20k leghe sotto i mari.
Bob è pure un fervente cattolico.
E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.
Alice - How long is forever? White Rabbit - Sometimes, just one second.
Viaggio al centro della terra
è intriso di una stupenda ingenuità.
E il giro del mondo in 80 giorni??
E chi se lo scorda!
"Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori". (L. Pirandello)
lo lessi qualche anno fa. Lettura scorrevole e qualche spunto interessante.
Al momento, non saprei però farti un singolo esempio. Dimenticato tutto (tant'è che, leggendosi facilmente, magari lo riprendo un attimo).
Capita anche a voi? Mi riferisco in particolare ai libri di saggistica. Come vi comportate? li trattate come un libro di studio, annotate e ripassate periodicamente all'occorrenza?
Perché con molti saggi ho la percezione siano un arricchimento momentaneo, ma se poi non c'è l'occasione di approfondire o di trattare l'argomento, dimentico, e mi girano anche visto che ci ho investito del tempo.
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
lo lessi qualche anno fa. Lettura scorrevole e qualche spunto interessante.
Al momento, non saprei però farti un singolo esempio. Dimenticato tutto (tant'è che, leggendosi facilmente, magari lo riprendo un attimo).
Capita anche a voi? Mi riferisco in particolare ai libri di saggistica. Come vi comportate? li trattate come un libro di studio, annotate e ripassate periodicamente all'occorrenza?
Perché con molti saggi ho la percezione siano un arricchimento momentaneo, ma se poi non c'è l'occasione di approfondire o di trattare l'argomento, dimentico, e mi girano anche visto che ci ho investito del tempo.
I libri di saggistica (storia, filosofia, etc) sono quelli che maneggio più spesso. Alla fin fine, alcuni di essi sono fissi sulla scrivania, a portata di mano. Invece mi capita meno spesso di riprendere dei romanzi.
I libri di saggistica (storia, filosofia, etc) sono quelli che maneggio più spesso. Alla fin fine, alcuni di essi sono fissi sulla scrivania, a portata di mano. Invece mi capita meno spesso di riprendere dei romanzi.
Il problema è che, se non è roba tua che in una qual forma riprendi spesso nel quotidiano, non usandola, si perde. Stavo pensando di trattare la saggistica, seppur modo più leggero, come materia d'esame. Ogni tot periodicamente da tornarci indietro, o prendere appunti e rivedersi quelli.
Sicuro il fatto di leggere la sera prima di dormire, non aiuta per il caz con i saggi.
Altra cosa, con i romanzi vado di kindle ed è comodissimo. Con la saggistica proprio non riesco (se devo tornare indietro, ho bisogno di toccar fisicamente con mano, tipo vecchio pro analogico )
Originariamente Scritto da Sean
mi attacco ai tuoi pantaloni o te lo infilo a forza in gola
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