credo che l'intevento interessantissimo di menphis debba essere letto con estrema attenzione per trarre, non delle conclusioni sia chiaro, ma delle idee nuove.
Mi sono sempre domandato, anche come allenatore e preparatore di altre discipline quante volte un atleta raggiunga il cedimento e mi pare di non raccontarvi favole dicendo che in alcune circostanze, anche nel caso di un doppio allenamento giornaliero, l'atleta almeno in una o due occasioni cede o giunge molto prossimo al cedimento.
le intenzioni, quando non viene ricercata l'ipertrofia sono ovviamente altre, ma il principio è lo stesso: creare dei presupposti superiori.
ma leggendo l'ottimo spunto di menphis impariamo che vi sono dei contraccolpi quando il cedimento non viene utilizzato con la cautela dovuta, che in termini di organizzione dell'allenamento si tratta di "apprendere su base fisiologica individuale a "gestire" il cedimento, in quanto tale è nel bbing un metodo di allenamento".
ora io sono convinto che ancora debbe essere indagato a fondo, quindi non vi sono certezze ma alcuni spiragli di luce si.
ricordo che avanzai un'ipotesi di cedimento su cui auspicavo la scienza, ovvero l'esimio prof.verch., potesse interessarsi a fondo. Questa mia ipotesi era la natura di un doppio cedimento:
1) per carichi elevati
2) per carichi medi
il mio interesse, sulla base del lavoro presentato da menph. relativamente alle risposte ormonali e biochimiche al lavoro effettuato, è proprio individuare quale di queste due metodiche è maggiormente interessata per il processo di ristabilizzazione ipertrofica.
aldilà di queste mie considerazioni grazie ancora a menph.
Mi sono sempre domandato, anche come allenatore e preparatore di altre discipline quante volte un atleta raggiunga il cedimento e mi pare di non raccontarvi favole dicendo che in alcune circostanze, anche nel caso di un doppio allenamento giornaliero, l'atleta almeno in una o due occasioni cede o giunge molto prossimo al cedimento.
le intenzioni, quando non viene ricercata l'ipertrofia sono ovviamente altre, ma il principio è lo stesso: creare dei presupposti superiori.
ma leggendo l'ottimo spunto di menphis impariamo che vi sono dei contraccolpi quando il cedimento non viene utilizzato con la cautela dovuta, che in termini di organizzione dell'allenamento si tratta di "apprendere su base fisiologica individuale a "gestire" il cedimento, in quanto tale è nel bbing un metodo di allenamento".
ora io sono convinto che ancora debbe essere indagato a fondo, quindi non vi sono certezze ma alcuni spiragli di luce si.
ricordo che avanzai un'ipotesi di cedimento su cui auspicavo la scienza, ovvero l'esimio prof.verch., potesse interessarsi a fondo. Questa mia ipotesi era la natura di un doppio cedimento:
1) per carichi elevati
2) per carichi medi
il mio interesse, sulla base del lavoro presentato da menph. relativamente alle risposte ormonali e biochimiche al lavoro effettuato, è proprio individuare quale di queste due metodiche è maggiormente interessata per il processo di ristabilizzazione ipertrofica.
aldilà di queste mie considerazioni grazie ancora a menph.
l'ho spostato nella sezione in rilievo "3d in nota, consigliati", in rilievo in allenamento c'è già troppa roba 
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