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    #31
    sto cercando anche io un po' ma non trovo nulla di interessante sui rischi negli uomini. nel libro di lyle dovrebbero essere citati studi interessanti nella bibliografia...

    gli studi che hai postato sono troppo specifici: il primo e il terzo riguardano più che altro epilessia e neurotrasmettitori e il secondo è sui topi. si trova di più sulle low carb, tra cui review, di cui una, sui rischi coronarici, dovrebbe essere in scientific corner.

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      #32
      thanks
      cercherò con low carb come chiave di ricerca.
      per la faccenda glutammina/glutammato è una cosa positiva o meno?

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        #33
        Originariamente Scritto da Dorian00 Visualizza Messaggio
        dal primo se nn ho capito male:
        dice che il regime Keto altera il modo in cui il cervello adopera la glutammato.
        viene aumentata la conversione del glutammato in glutammina.
        dalla rimozione del glutammato che è il più importante neurotrasmettitore eccitatore, deriva la conversione di glutammina in un neurotramettitore inibitore.

        il significato di ecxitatory e inhibitory è inibitore e eccitatore giusto?
        il glutammato nn è considerato dannoso in genere, mentre le proprietà della glutammina sono note...nn sono del tutto sicuro di come tirare le somme...che ne pensi?
        sapevo che una concentrazione eccessiva di glutammato provocava danni al cervello.

        poi ho trovato pure questo, ma nn so se è affidabile quanto PM:
        TROPPI CARBOIDRATI, CERVELLO VA IN TILT


        a proposito, cos'è che studi?
        no lascia stare studi troppo specifici come quelli. gli studi che ci possono dare indicazioni importanti sono le review. anche studi singoli su uomini sani sono molto interessanti.

        Ghrelin modulates the activity and synaptic input ...[J Clin Invest. 2006] - PubMed Result

        lo studio che citano dovrebbe essere questo e si nota come l'informazione sia stata un po distorta infatti è sui topi e sembra abbastanza "pionieristico" e non di carattere generale.
        Last edited by jinx; 25-02-2009, 01:42:19.

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          #34
          quindi studi esatti sulla questione nn ce ne sono.
          peccato.

          vabbè farò come mi hai consigliato, andrò per feedback e al massimo controllerò con i mezzi consigliati.
          cmq lo sospettavo biologia o qualcosa di simile, sai davvero un fracco di roba

          ps grazie per il link.
          lo leggo al volo

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            #35
            per la questione neurotrasmettitori in quegli studi sono stati misurati più che altro in relazione all'epilessia quindi non credo ci diano buone indicazioni.
            nelle diete a bassi carb/digiuno l'attenzione e l'essere vigili sono dati soprattutto dalle catecolamine rilasciate. la glutammina ha più una funzione di trasportatore di gruppi amminici.

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              #36
              grazie infinite davvero..mi hai levato un sacco di dubbi.
              appena posso ringrazio ogni singolo post.
              sei davvero uno dei più preparati qui dentro.

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                #37
                Originariamente Scritto da Dorian00 Visualizza Messaggio
                quindi studi precisi sulla questione nn ce ne sono.
                peccato.
                vabbè farò come mi hai consigliato, andrò per feedback e al massimo controllerò con i mezzi consigliati.
                cmq lo sospettavo biologia o qualcosa di simile, sai davvero un fracco di roba
                magari ci sono (comunque linee generali a livello medico sono state stilate di sicuro) e non li abbiamo trovati cosi in poco tempo. se hai il libro the ketogenic diet prova a vedere nella bibliografia dovrebbe esserci qualcosa di interessante di sicuro..

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                  #38
                  Ketogenic diet - Wikipedia, the free encyclopedia

                  su wiki inglese c'è un bell'articolo, almeno a prima vista, e ricco di bibliografia, a differenza degli articoli di wikipedia italiani..

                  su pubmed c'è qualcosa tipo:
                  The modified Atkins diet. [Epilepsia. 2008] - PubMed Result
                  State of the ketogenic diet(s) in epilepsy. [Curr Neurol Neurosci Rep. 2006] - PubMed Result
                  ma niente full text free quindi è come non avere niente..

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                    #39
                    Originariamente Scritto da full Visualizza Messaggio


                    vediamo se ho capito come funziona il PNF

                    1-allungo il muscolo, non molto, non fino a sentire dolore, ma fino ad arrivare a sentire forte tensione, per 7-15 secondi

                    2-rilasso il muscolo, quindi ''lascio'' la posizione assunto per stare in tensione, per 2-3 secondi.

                    3-riprendo la posizione di tensione per 7-15 secondi, e teoricamente ora, dovrei riuscire ad allungarmi anche se poco di più, rispetto al punto 1

                    4-riposo (rilassamento) per 20secondi.

                    ripetere 3-5 volte per ogni gruppo muscolare.

                    è cosi?

                    no no assolutamente! Il punto di forza dello stretching è la collaborazione di muscolo agonista-antagonista, senza questa stai solo facendo del lavoro sbagliato.

                    Nella prima fase devi far lavorare l'agonista, rilassi, poi parti con il lavoro dell'antagonista. o viceversa.

                    Esempio: muscoli delle cosce: da in piedi muoviti verso il basso con il busto e toccati la punta dei piedi. In questo momento lavora l'antagonista. Poi ti rialzi e ti rilassi in modo che i propiorecettori si dimentichino della loro vecchia posizione, poi da in piedi rilassi leggermente le ginocchia e muovi il tuo peso in avanti con le ginocchia leggermente flesse, rimanendo fermo. Sentirai la parte anteriore della coscia (il muscolo agonista) teso, e la parte dietro rilassata.

                    COme vedi non è sempre questione di allugamento, perchè nella seconda parte di questo esercizio è in stretching isometrico...

                    Per vedere altri esercizi di PNF cerca "stretchin - bob anderson" che contiene anche molte routine utili ad un principiante. C'è sia in italiano che in inglese.

                    Invece esiste una guida seria al PNF fatta da un dottore, solo che spesso gli esercizi richiedono di essere fatti a coppie. Io l'ho potuta consultare nella biblioteca di medicina della mia università:

                    PNF in Practice: An Illustrated Guide: Amazon.co.uk: Susan S. Adler, Dominiek Beckers, Math Buck: Books

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                      #40
                      Originariamente Scritto da mmrooms Visualizza Messaggio
                      no no assolutamente! Il punto di forza dello stretching è la collaborazione di muscolo agonista-antagonista, senza questa stai solo facendo del lavoro sbagliato.

                      Nella prima fase devi far lavorare l'agonista, rilassi, poi parti con il lavoro dell'antagonista. o viceversa.

                      Esempio: muscoli delle cosce: da in piedi muoviti verso il basso con il busto e toccati la punta dei piedi. In questo momento lavora l'antagonista. Poi ti rialzi e ti rilassi in modo che i propiorecettori si dimentichino della loro vecchia posizione, poi da in piedi rilassi leggermente le ginocchia e muovi il tuo peso in avanti con le ginocchia leggermente flesse, rimanendo fermo. Sentirai la parte anteriore della coscia (il muscolo agonista) teso, e la parte dietro rilassata.

                      COme vedi non è sempre questione di allugamento, perchè nella seconda parte di questo esercizio è in stretching isometrico...

                      Per vedere altri esercizi di PNF cerca "stretchin - bob anderson" che contiene anche molte routine utili ad un principiante. C'è sia in italiano che in inglese.

                      Invece esiste una guida seria al PNF fatta da un dottore, solo che spesso gli esercizi richiedono di essere fatti a coppie. Io l'ho potuta consultare nella biblioteca di medicina della mia università:

                      PNF in Practice: An Illustrated Guide: Amazon.co.uk: Susan S. Adler, Dominiek Beckers, Math Buck: Books
                      questo però non è pnf..

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                        #41
                        Originariamente Scritto da jinx Visualizza Messaggio
                        questo però non è pnf..

                        quoto..il pnf prevede un lavoro isometrico....cioè una sforzo nel tentativo di spostare un peso irremovibile per noi..come le spinte isometriche alla parete col pugno, si cerca di spostare idealmente il muro, cosa per cui servirebbe una forza infinitament emaggiore che quella applicabile da noi nei 3-4 secondi di spinta, così nel pnf.
                        un esempio..lo stretching a farfalla, dopo lo statico, poggi 2 pesi grandi sull'interno delle ginocchia o ti ci butti sopra coi gomiti così è più sicuro perchè puoi rimuovere al volo il carico, e il carico spinge le ginocchia (la parte esterna) verso il pavimento con relativo allungamento, e per il pnf subito dopo tendi a tirare su il peso sulle gambe, a spingerlo via, ma nn devi riuscire a farlo.
                        le tue ginocchia devono restare immobili, ma la spinta in opposizione al carico che tende a provocare l'allungamento ci deve essere.


                        spero solo di nn aver detto boiate
                        Last edited by Dorian00; 12-02-2009, 00:54:51.

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                          #42
                          Originariamente Scritto da jinx Visualizza Messaggio
                          questo però non è pnf..
                          questo esercizio è preso dal libro: "bob anderson - stretching" sotto la lista esercizi PNF

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                            #43
                            Originariamente Scritto da Dorian00 Visualizza Messaggio

                            quoto..il pnf prevede un lavoro isometrico...
                            e io non l'ho messa la parte isometrica?

                            Commenta


                              #44
                              Originariamente Scritto da mmrooms Visualizza Messaggio
                              questo esercizio è preso dal libro: "bob anderson - stretching" sotto la lista esercizi PNF
                              ora non ho sotto mano il libro ma nel pnf sia nelle tecniche di crac che nella contrai-rilassa è necessaria una contrazione isometrica e un successivo allungamento del muscolo precedentemente stirato, sia tramite azione degli agonisti nel crac, che tramite un allungamento passivo nella contrai-rilassa.
                              comunque esistono altre tecniche di pnf ma sono di minore importanza e mi pare che in tutte queste la contrazione isometrica e l'allungamento successivo sia la parte cruciale.

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                                #45
                                Originariamente Scritto da mmrooms Visualizza Messaggio
                                e io non l'ho messa la parte isometrica?
                                non stretching isometrico ma contrazione isometrica.

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