AGIORNAMENTI:
CAFFEINA E DOPING
Un soggetto risulta positivo ai controlli antidoping quando la concentrazione di caffeina nelle urine supera i 0.012mg/ml (= 12mcg/ml)*. Non é facile stabilire con esattezza quale sia la dose di assunzione in grado di superare tale soglia, dato che la caffeina viene metabolizzata dal fegato a velocità diverse da individuo ad individuo (un po' come succede per l'alcool). Tale valore limite può essere raggiunto, a grandi linee, assumendo 800-1200 mg di caffeina pura oppure 8 tazze di caffè forte.
Per questo motivo si consiglia di non superare le 6-8 tazzine di caffè espresso o le due-tre tazze di caffè tradizionale nelle tre ore precedenti la competizione. E' inoltre importante prestare particolare attenzione al possibile effetto additivo (assunzione contemporanea di energy drink, caffè e farmaci o altre bevande a base di caffeina).
In caso di dosi superiori ai 500-1000 mg possono anche comparire alterazioni del ritmo cardiaco (tachicardia ed extrasistole ventricolare). La LD-50 della caffeina (quantità letale per il 50% della popolazione), corrisponde a 150 mg/kg di peso, ben trenta volte al di sopra dei valori consigliati.
CAFFEINA E DOPING
Un soggetto risulta positivo ai controlli antidoping quando la concentrazione di caffeina nelle urine supera i 0.012mg/ml (= 12mcg/ml)*. Non é facile stabilire con esattezza quale sia la dose di assunzione in grado di superare tale soglia, dato che la caffeina viene metabolizzata dal fegato a velocità diverse da individuo ad individuo (un po' come succede per l'alcool). Tale valore limite può essere raggiunto, a grandi linee, assumendo 800-1200 mg di caffeina pura oppure 8 tazze di caffè forte.
Per questo motivo si consiglia di non superare le 6-8 tazzine di caffè espresso o le due-tre tazze di caffè tradizionale nelle tre ore precedenti la competizione. E' inoltre importante prestare particolare attenzione al possibile effetto additivo (assunzione contemporanea di energy drink, caffè e farmaci o altre bevande a base di caffeina).
In caso di dosi superiori ai 500-1000 mg possono anche comparire alterazioni del ritmo cardiaco (tachicardia ed extrasistole ventricolare). La LD-50 della caffeina (quantità letale per il 50% della popolazione), corrisponde a 150 mg/kg di peso, ben trenta volte al di sopra dei valori consigliati.
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