AGGIORNAMENTO:
Sensibilità alla caffeina
La sensibilità alla caffeina varia molto da una persona all’altra. Gli studiosi hanno recentemente scoperto un “gene che rallenta il metabolismo”: le persone con questo gene eliminano la caffeina più lentamente. Un recente studio epidemiologico, condotto fra persone con questa caratteristica, ha rilevato che il consumo di caffé è associato a un rischio più alto di attacchi di cuore non fatali, suggerendo che la caffeina possa avere un ruolo in questa associazione. Questa teoria dovrà essere confermato da ulteriori studi.
Le donne in gravidanza e le persone che soffrono per problemi medici o sono sensibili alla caffeina dovrebbero essere controllate e moderarne il consumo. La maggior parte dei dati epidemiologici disponibili fa pensare che non vi siano problemi se la quantità assunta è inferiore a 300 mg al giorno. Rimane aperta la questione dei possibili effetti sulla gravidanza e i neonati, dovuti a un consumo abituale superiore a questo livello. Alla luce di questo e del lento metabolismo della caffeine durante la gravidanza è consigliabile moderare il consumo di caffeina, indipendentemente dalla sua origine, durante la gravidanza. Per i bambini, che di solito non consumano molto tè o caffé, le bevande “energetiche”, cola o altre bevande analcoliche potrebbero rappresentare una fonte di 5,3 mg per Kg di peso corporeo al giorno (per es., di 160 mg di caffeina per un bambino di 10 anni). Questo potrebbe causare un transitorio cambio di comportamento, come una maggior eccitazione, irritabilità, nervosismo o ansia.
Sensibilità alla caffeina
La sensibilità alla caffeina varia molto da una persona all’altra. Gli studiosi hanno recentemente scoperto un “gene che rallenta il metabolismo”: le persone con questo gene eliminano la caffeina più lentamente. Un recente studio epidemiologico, condotto fra persone con questa caratteristica, ha rilevato che il consumo di caffé è associato a un rischio più alto di attacchi di cuore non fatali, suggerendo che la caffeina possa avere un ruolo in questa associazione. Questa teoria dovrà essere confermato da ulteriori studi.
Le donne in gravidanza e le persone che soffrono per problemi medici o sono sensibili alla caffeina dovrebbero essere controllate e moderarne il consumo. La maggior parte dei dati epidemiologici disponibili fa pensare che non vi siano problemi se la quantità assunta è inferiore a 300 mg al giorno. Rimane aperta la questione dei possibili effetti sulla gravidanza e i neonati, dovuti a un consumo abituale superiore a questo livello. Alla luce di questo e del lento metabolismo della caffeine durante la gravidanza è consigliabile moderare il consumo di caffeina, indipendentemente dalla sua origine, durante la gravidanza. Per i bambini, che di solito non consumano molto tè o caffé, le bevande “energetiche”, cola o altre bevande analcoliche potrebbero rappresentare una fonte di 5,3 mg per Kg di peso corporeo al giorno (per es., di 160 mg di caffeina per un bambino di 10 anni). Questo potrebbe causare un transitorio cambio di comportamento, come una maggior eccitazione, irritabilità, nervosismo o ansia.
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