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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      UFFICIALE: Il Barcellona ha esonerato Ronald Koeman.



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      Originariamente Scritto da Sean
      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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        L Inter continua a viaggiare....

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        Originariamente Scritto da SPANATEMELA
        parliamo della mezzasega pipita e del suo golllaaaaaaaaaaaaazzzoooooooooooooooooo contro la rubentus
        Originariamente Scritto da GoodBoy!
        ma non si era detto che espressioni tipo rube lanzie riommers dovevano essere sanzionate col rosso?


        grazie.




        PROFEZZOREZZAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

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          Juventus, clamorosa sconfitta a Torino con il Sassuolo. Dopo quello con l’Empoli un altro scioccante ko interno, squadra sempre in affanno e all’inseguimento, al gol di Frattesi ha replicato McKennie ma proprio allo scadere mentre la Juve si affannava alla ricerca della vittoria ecco il contropiede di Berardi e di Maxime Lopez. E così, arrivata appena alla decima giornata, la Juventus si trova affogata in classifica e addirittura a 13 punti dalla vetta. Quando si pensava che con la difesa Allegri avesse cominciato a risolvere almeno parte del problema ecco il patatrac. E proprio nella giornata in cui Allegri aveva scelto di far giocare insieme Chiesa e Dybala, che precedentemente aveva escluso. E’ una Juve spenta, che non riesce a distendersi e che a prescindere dalla qualità dei giocatori dovrebbe comunque dare molto di più. E’ una crisi feroce, il ritorno di Allegri doveva dare sicurezza e stabilità, ma la Juve di oggi è addirittura sotto di 5 punti rispetto alla Juve di Pirlo. Insomma per ora di male in peggio…


          La “nevrotica” Juventus di Allegri
          Di male in peggio. La Juventus di oggi, quella di Allegri, richiamato per darle sicurezza e stabilità, ha accumulato appena alla decima giornata 13 punti di distacco dal Milan e dalla vetta del campionato, e – forse quel che è peggio… – è addirittura sotto di cinque punti rispetto alla sventurata Juventus di Pirlo dello scorso anno.

          La sconfitta col Sassuolo a Torino è clamorosa tanto quanto quella con l’ Empoli, sempre in casa, alla seconda di campionato. Né l’ Empoli, né il Sassuolo avevano mai vinto allo Stadium, anche questo dà l’idea dell’eccezionalità negativa del momento.

          Non c’è quasi nulla di nuovo, si potrebbe qui analizzare la debolezza della squadra o dei singoli reparti, ma è del tutto lampante che per una squadra così non è accettabile un tale sprofondo in classifica. Allegri pensava di risolvere almeno parte del problema rinsaldando la difesa, coprendola di più, e accontentandosi di vincere 1-0, ma così non è stato. Nonostante Bonucci, Chiellini, De Ligt che in assoluto sono tra i migliori difensori in circolazione. Né le cose dalla parte opposta vanno meglio. Il ko col Sassuolo arriva nel momento in cui Allegri aveva scelto di far giocare insieme Dybala e Chiesa, che in precedenza aveva usato con più prudenza. E che alla vigilia, aveva polemicamente sottolineato di far ora giocare entrambi. “Voi ordinate e io eseguo”.

          La Juventus oggi indugia spesso in uno stucchevole e inutile Tiki Taka che si vede non essere il suo. L’immagine più ricorrente è l’allenatore che si sbraccia e urla “calma, calma!”. Allegri vuole calma e freddezza da una Juve che probabilmente lui stesso ha innervosito. Partito Ronaldo la Juventus ha perso inevitabilmente potenza in attacco, Morata e Kean non fanno gol – almeno abbastanza – Chiesa e Dybala non si capisce perché siano un problema. Non solo con Allegri a dir la verità.

          La sensazione è che il constatare di non essere all’altezza e le tante aspettative tradite stiano creando ansia e soprattutto infilato la Juventus in un labirinto da cui è molto complicato uscire. Lo dice lo stesso Allegri che è un cinico e vorrebbe fare passi lunghi quanto la gamba può permettere ora. “Non si può andare tutti avanti negli ultimi trenta secondi. Siamo diventati nevrotici. In questo momento non è possibile parlare di obiettivi”. Non è ancora finito ottobre e siamo praticamente alla resa…

          SERIE A 2021-2022 10a GIORNATA Martedì 26 ottobre 2021 Spezia - Genoa 1-1 (66' Sirigu aut. S, 86' Criscito rig. G) Venezia - Salernitana 1-2 (14' Aramu V, 61' Bonazzoli S, 90'+5' Schiavone S) Milan - Torino 1-0 (14' Giroud M) Mercoledì 27 ottobre 2021 Juventus - Sassuolo 1-2 (44' Frattesi S, 76' McKennie J, 90'+5' Lopez S) Sampdoria - Atalanta 1-3 (10' Caputo S, 17' Askildsen aut. A, 21' Zapata A, 90'+5' Ilicic A) Udinese - Verona 1-1 (3' Success U, 83' Barak rig. V) Cagliari - Roma 1-1 (52' Pavoletti C, 71' Ibanez R) Empoli - Inter 0-2 (34' D'Ambrosio I, 66' Dimarco I) Lazio - Fiorentina 1-0 (52' Pedro L) Giovedì 28 ottobre 2021 Napoli - Bologna 3-0 (18' Fabian Ruiz N, 41' Insigne rig. N, 62' Insigne rig. N) *** La "nevrotica" Juventus di Allegri Di male in peggio. La Juventus di oggi, quella di Allegri, richiamato per darle sicurezza e stabilità, ha accumulato appena alla decima giornata 13 punti di distacco dal Milan e dalla vetta del campionato, e - forse quel che è peggio… - è
          ...ma di noi
          sopra una sola teca di cristallo
          popoli studiosi scriveranno
          forse, tra mille inverni
          «nessun vincolo univa questi morti
          nella necropoli deserta»

          C. Campo - Moriremo Lontani


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            Vincono Inter, Atalanta, Roma e Lazio, con Inzaghi, Gasperini e Mourinho squalificati… Mentre Andreazzoli si lamenta per un mancato rigore e nessun intervento del Var in Empoli-Inter, ma una protesta dell’Empoli chi se la fila?

            Inter, Atalanta, Roma e Lazio: vincere senza allenatore…

            Vincono Atalanta, Inter, Roma e Lazio. Tre di loro senza allenatore in panchina. Al turno precedente Gasperini, Inzaghi, Mourinho e Spalletti (e in precedenza Sarri) erano stati squalificati per proteste contro gli arbitri. L’allenatore è prezioso, ma a volte stressa. E comunque un problema con gli arbitri e il Var quasi tutti c’è l’hanno.

            Evidentemente è stata serata in cui doveva pagare dazio soltanto la Juventus. Una certa tensione, se riconvertita sul positivo, non può che far bene. L’ Inter era uscita rammaricata e indispettita dal confronto con la Juve a causa del famigerato rigore causato da Dumfries (era o non era rigore?) e ha vinto agilmente a Empoli, non proprio con le sue prime firme ma con D’Ambrosio e Dimarco. La vittoria rimette in moto la squadra di Inzaghi dopo il tracollo di Roma contro la Lazio e l’insoddisfacente pareggio con la Juventus. L’ Inter è a -7 dalla vetta, distacco alla lunga certamente recuperabile. Ma con un’Inter diversa e più costante. Soprattutto a patto che Dzeko e Lautaro facciano gol (e Lautaro oggi non è certo al massimo).

            Per inciso anche l’allenatore dell’ Empoli Andreazzoli si lamenta molto dell’arbitraggio e del mancato intervento del Var per un intervento da rigore di D’Ambrosio su Bajrami. Essendo una lamentela dell’ Empoli, ovviamente, tutti se ne infischiano e il “torto” non diventerà mai un caso.

            La Roma ha vinto a Cagliari in rimonta dopo la sconfitta di Torino contro la Juve, la figuraccia in Norvegia sul campo del Bodø, il pareggio di Napoli, e nel mezzo le tante domande sul lavoro di Mourinho, che secondo copione ha già cominciato a spaccare l’ambiente. Soprattutto cominciando a spedire calciatori in tribuna, indicandoli così al mondo come responsabili delle recenti sfortune. E’ un segnale forte anche l’aver mandato in campo un ragazzo della Primavera (Felix Gyan) che con la sua voglia di divorare il campo ha dato una spinta in più alla squadra e soprattutto detto indirettamente ai giocatori di maggior nome di essere tutti in discussione.

            Anche per la Roma i gol vengono da un difensore (Ibanez) e il suo miglior centrocampista su punizione (Pellegrini). Mourinho allontana i mugugni dei pochi scettici (in realtà la maggior parte del pubblico è con lui), guadagnando punti personali anche con la teatralità dei suoi gesti e il far vedere che lui per la Roma soffre e ci mette il cuore. Dopo farsi ritrarre a mangiare pizza in treno dopo la vittoria di Salerno, adesso si è fatto ritrarre e messo sui social la foto di lui che, a fine partita, mangia seduto sugli scalini fuori dello spogliatoio Dove non può entrare perché squalificato. Da questo punto di vista l’interpretazione è quasi da Oscar.

            Anche la Lazio è tornata alla vittoria dopo la pessima figura di Verona e il ritiro obbligato che Sarri e la squadra hanno dovuto mandare giù. Un gol di Pedro alla Fiorentina ha allontanato i fantasmi e imposto una tregua al sarrismo, figura retorica affascinante ma anche assai fragile. E anche questa pericolosamente divisiva. O si crede ciecamente nel sarrismo o non ci si crede, non esistono compromessi.



            SERIE A 2021-2022 10a GIORNATA Martedì 26 ottobre 2021 Spezia - Genoa 1-1 (66' Sirigu aut. S, 86' Criscito rig. G) Venezia - Salernitana 1-2 (14' Aramu V, 61' Bonazzoli S, 90'+5' Schiavone S) Milan - Torino 1-0 (14' Giroud M) Mercoledì 27 ottobre 2021 Juventus - Sassuolo 1-2 (44' Frattesi S, 76' McKennie J, 90'+5' Lopez S) Sampdoria - Atalanta 1-3 (10' Caputo S, 17' Askildsen aut. A, 21' Zapata A, 90'+5' Ilicic A) Udinese - Verona 1-1 (3' Success U, 83' Barak rig. V) Cagliari - Roma 1-1 (52' Pavoletti C, 71' Ibanez R) Empoli - Inter 0-2 (34' D'Ambrosio I, 66' Dimarco I) Lazio - Fiorentina 1-0 (52' Pedro L) Giovedì 28 ottobre 2021 Napoli - Bologna 3-0 (18' Fabian Ruiz N, 41' Insigne rig. N, 62' Insigne rig. N) *** La "nevrotica" Juventus di Allegri Di male in peggio. La Juventus di oggi, quella di Allegri, richiamato per darle sicurezza e stabilità, ha accumulato appena alla decima giornata 13 punti di distacco dal Milan e dalla vetta del campionato, e - forse quel che è peggio… - è
            Last edited by Sean; 28-10-2021, 07:18:38.
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            C. Campo - Moriremo Lontani


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              Juventus, Sconcerti: il problema di Allegri è che non ha campioni ma solo calciatori normali

              La sconfitta con il Sassuolo dice che la Juve è una squadra di buoni giocatori comuni, ma nessuno fa davvero la differenza. L’Inter vince per superiorità naturale e Dimarco è il simbolo di questo campionato: buono, quasi colto nel gioco e nella posizione, molto fisico.

              di Mario Sconcerti

              La Juve esce di scena nel momento esatto in cui rinuncia al suo gioco difensivo. Era un errore evidente credere fosse Allegri il profeta del catenaccio. Allegri ha un concetto personale dell’equilibrio, ma sa come far giocare nei dettagli una grande squadra. Ho visto tante belle partite giocate dalle sue formazioni. Giocare così bassi non è mai stata una sua scelta, era una necessità che non poteva durare. In una sera eccentrica si può sbagliare la musica country per Beethoven, ma il giorno dopo ritorna sempre la realtà. E questa dice che la Juve è una squadra di buoni giocatori comuni. Non c’è nessun cattivo giocatore nella Juve, ma quelli che ha non bastano. McKennie è uno bravo, ma lo hanno anche gli altri. Morata è buono, ma non è una differenza. Non lo è nemmeno Chiesa se deve fare l’ala a tutto campo. Locatelli è bravo quanto hanno il dovere di essere i registi di qualunque Juve.

              È questa somma di normalità a tenere in una classifica scarsa la Juve. Nel giorno in cui si è cercato di giocare di nuovo al calcio, è diventato chiaro che non è un problema di schema. È che gli altri, semplicemente, sono come noi. E la squadra non si aiuta, è frammentata. Si salva Dybala, anche per volontà delle narrazioni. Si salva Cuadrado che era partito riserva e ha cambiato la partita. Ma nel gioco è sempre stato superiore il Sassuolo.

              L’Inter ha vinto quasi per superiorità naturale. I campionati sono questi, dare il meglio quando serve, prendersi il resto per qualifica, importanza. Non aspettatevi gioco sempre, da nessuno: cercate corsa, battaglia, ma non gioco. Siamo un campionato agonistico, non di qualità. Con un particolare: nessuno dei tre tecnici in corsa ha mai vinto uno scudetto, non conosce i ritmi e gli ingredienti. Si va d’istinto. In questo clima è diventato importante uno come Dimarco che sa fare tutto, ed è diventato una specie di fotografia del nostro calcio di oggi. Buono, quasi colto nel gioco e nella posizione, molto fisico. È a suo modo l’altro Hakimi, ha soluzioni inedite.

              Ha vinto una partita fondamentale la Roma. Essere quarta oggi che la Juve si ferma ha un significato reale. Pellegrini è al suo quinto gol, è ormai uno dei centrocampisti più interessanti d’Europa. Sta tornando anche l’Atalanta, a piccoli passi, ma resistenti. Non ho visto niente di moderno nel gioco della Fiorentina. Lentezza e possesso inutile, pochi palloni per Vlahovic. Avrebbe dovuto accettare questa modestia perché è nato lì? Non funziona così né il calcio né la vita.


              CorSera
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                Milan, così Pioli ha trasformato il Diavolo in una squadra da scudetto

                Mentalità, cinismo e riserve motivate: ma ora per i rossoneri dieci giorni di fuoco: domenica la Roma all’Olimpico, poi il Porto in Champions, infine il derby del 7

                La storia insegna che gli scudetti si conquistano esattamente così, vincendo anche quando si gioca male. O meglio: vincendo senza dover giocare bene per forza, cosa che sul lungo periodo è fisiologicamente impossibile. La bellezza, a volte, può essere una condanna. La prima Juventus allegriana, ma anche l’Inter contiana della stagione passata, sono solo gli esempi più recenti di quello che nel nostro calcio era e resta un dogma: il campionato lo vince la squadra più solida, quella che generalmente prende meno gol e soprattutto quella che riesce a mantenere una costanza di rendimento lungo il corso della stagione.

                L’evoluzione del Milan rispetto a un anno fa consiste esattamente in questo. La classifica era identica — primo posto con due punti in meno, 26 contro 28, con 23 gol fatti e 9 subiti ora come allora — ma in tutti c’era la netta sensazione, poi confermata, che l’entusiasmo dei piccoli diavoli non sarebbe bastato a contenere la rimonta dell’Inter. «Questo Milan è più maturo e solido»: ne è convinto anche Fabio Capello, che a Sky ha sottolineato la prestazione dei rossoneri contro il Torino: «Ho vista una squadra compatta, che ora sa soffrire».

                Delle 9 vittorie su 10 partite, almeno 4 sono state per così dire sporche: la prima in casa della Samp per 1-0, il 3-2 in rimonta sul Verona dopo un primo tempo tremendo, il 4-2 a Bologna e infine appunto l’1-0 di martedì. «Mi è piaciuta la voglia di portare a casa una vittoria difficile ma comunque meritata» ha ammesso Stefano Pioli: ha ragione, perché un anno fa una partita così il suo Milan l’avrebbe mai vinta e forse neppure pareggiata. Ora però il coefficiente di difficoltà si alza non poco. Da qui alla sosta ci sono infatti Roma domenica all’Olimpico, Porto in Champions League il 3 e infine il derby del 7: tre partite che daranno la dimensione di un gruppo che grazie alla sua crescita sbalorditiva è fin qui riuscito a compensare l’impressionante serie di assenze, almeno in campionato.

                Di positivo c’è che l’emergenza sta pian piano rientrando: Hernandez e Diaz, due elementi chiave, saranno disponibili per Roma, dove invece potrebbe mancare di nuovo Rebic, ancora alle prese con la distorsione alla caviglia. L’altra buona notizia è che Ibrahimovic e Giroud stanno finalmente tornando ad alti livelli. Senza di loro i piccoli diavoli sono diventati grandi, basta vedere l’impressionante crescita di Leao, ma il loro apporto sarà fondamentale: è vero che era dal 1954-55 che il Milan non partiva così bene in campionato, ma la strada è ancora lunga. E per trasformare in realtà il sogno scudetto servirà il contributo di tutti.

                CorSera
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                  Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                    La vedo dura raddrizzare la baracca. Si dovrebbe fare la corsa su Atalanta, Lazio, Roma, le concorrenti per l'ultimo posto champions disponibile (3 sono destinati a Milan, Napoli, Inter, così come lo scudetto andrà ad una di quel trio), ma noi siamo quelli messi peggio: si pensi solo all'attaccante: Lazio, Atalanta, Roma hanno le loro belle punte (e anche centrocampisti che segnano), la Juve ha una finta punta come Morata, due giovani (Kean e Kaio Joerge) inutili e Dybala che sta lì per firma(re il rinnovo).

                    La partenza di Ronaldo ha aperto un vyoto enorme e messo a nudo tutti i difetti della rosa e le sue manchevolezze e mancanze. Suicida la scelta della società di non prendere nessuna punta, nemmeno un vecchio arnese a poco prezzo ma che avrebbe aiutato a riempire il vuoto.

                    Per il Milan si apre invece una settima decisiva per irrobustire le sue ambizioni di vertice: Roma e derby. Il Napoli è adesso che deve sperare di mettere qualche punto di distacco in cascina, una riserva da usare quando a gennaio mancheranno gli africani.
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                      Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                      La vedo dura raddrizzare la baracca. Si dovrebbe fare la corsa su Atalanta, Lazio, Roma, le concorrenti per l'ultimo posto champions disponibile (3 sono destinati a Milan, Napoli, Inter, così come lo scudetto andrà ad una di quel trio), ma noi siamo quelli messi peggio: si pensi solo all'attaccante: Lazio, Atalanta, Roma hanno le loro belle punte (e anche centrocampisti che segnano), la Juve ha una finta punta come Morata, due giovani (Kean e Kaio Joerge) inutili e Dybala che sta lì per firma(re il rinnovo).

                      La partenza di Ronaldo ha aperto un vyoto enorme e messo a nudo tutti i difetti della rosa e le sue manchevolezze e mancanze. Suicida la scelta della società di non prendere nessuna punta, nemmeno un vecchio arnese a poco prezzo ma che avrebbe aiutato a riempire il vuoto.

                      Per il Milan si apre invece una settima decisiva per irrobustire le sue ambizioni di vertice: Roma e derby. Il Napoli è adesso che deve sperare di mettere qualche punto di distacco in cascina, una riserva da usare quando a gennaio mancheranno gli africani.
                      Sulla punta della Roma ci andrei cauto, che non significa alcuna bocciatura eh sia chiaro... però e ancora tutto da dimostrare.

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                        Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                        Sulla punta della Roma ci andrei cauto, che non significa alcuna bocciatura eh sia chiaro... però e ancora tutto da dimostrare.

                        Sì però ne ha due, c'è anche Shomurodov. La Lazio Immobile. L'Atalanta Zapata. Ma che ci fai con Kaio coso e Kean? Morata in nessuna squadra dove è stato ha conquistato mai la titolarità. Dybala non segna più. Qui è il disastro, anzi il deserto.
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                          Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                          Sì però ne ha due, c'è anche Shomurodov. La Lazio Immobile. L'Atalanta Zapata. Ma che ci fai con Kaio coso e Kean? Morata in nessuna squadra dove è stato ha conquistato mai la titolarità. Dybala non segna più. Qui è il disastro, anzi il deserto.


                          Avete in squadra il nuovo Messi (Dybala)
                          ed il nuovo Ronaldo (Kaio)....

                          E ti lamenti.









                          "Pensare alla morte, pregare. C'è pure chi ha ancora questo bisogno, e se ne fanno voce le campane.
                          Io non l'ho più questo bisogno, perché muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi:
                          vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori".

                          (L. Pirandello)

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                            Originariamente Scritto da Fabi Stone Visualizza Messaggio
                            Sulla punta della Roma ci andrei cauto, che non significa alcuna bocciatura eh sia chiaro... però e ancora tutto da dimostrare.
                            Per adesso completamente da rivedere, più che lui come valore del giocatore, parlerei di collocazione tattica

                            Io al momento sacrificherei l’armeno per giocare con due punte più Zaniolo, Shomudorov farebbe molto comodo come spalla ad Abraham


                            Inviato dal mio iPhone utilizzando Tapatalk
                            Originariamente Scritto da GoodBoy!
                            modroc - yy

                            piquet - gabbiani

                            acquilani - manchini

                            maybe - Vendola

                            mandjukic - Sjneider

                            lialicic - Kongobia

                            il Mangio - Cointreau

                            izco - Mihajlovich

                            Bonacci - Falcata

                            Cancrena - Val di fiori

                            mouse - Sczesjky

                            Jo Amo Mario - Ronado - Juliano

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                              Originariamente Scritto da sylvester Visualizza Messaggio
                              Avete in squadra il nuovo Messi (Dybala)
                              ed il nuovo Ronaldo (Kaio)....

                              E ti lamenti.

                              Ahahahaahah
                              Originariamente Scritto da Sean
                              Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                                E questa come la giudicate ?




                                Originariamente Scritto da Sean
                                Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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