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Attenzione: Calcio Inside! Parte III

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    Insomma...in questa stagione...chi ha fatto meglio?
    1-Mazembe
    2-Inter o Roma?
    I SUOI goals:
    -Serie A: 189
    -Serie B: 6
    -Super League: 5
    -Coppa Italia: 13
    -Chinese FA Cup: 1
    -Coppa UEFA: 5
    -Champions League: 13
    -Nazionale Under 21: 19
    -Nazionale: 19
    TOTALE: 270

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      Originariamente Scritto da Pesca Visualizza Messaggio
      sto in zona tranquilla, sento clacson in lontananza ma qui vicino silenzio benedetto
      però: https://twitter.com/InfoAtac/status/1529576009896452096
      la mia collega sull'appia sta invocando tutti i santi a disposizione sul calendario
      invece roma nord dormono beatamente, pare
      Roma nord dorme beata? Parla pe te!

      Via dei Prati Fiscali pare Rio de Janeiro durante il carnevale

      Ponno sto ristrutturando il salone, pensavo uno stile urban con mattoncini tipo cortina da interno in colore rosso pompeiano
      sigpic
      Free at last, they took your life
      They could not take your PRIDE

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        roma Nord con la N maiuscola, caro il mio pezzente borgataro

        Originariamente Scritto da Sergio
        Sei un coglione.



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          Originariamente Scritto da cesko92 Visualizza Messaggio
          Mourinho che piange di fronte alle telecamere e dichiara “mi sento romanista, non voglio andare via”
          Ma se ha un triennale ndo va

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            Buongiorno agli amici Interist, si sa, sempre educati.
            Grande Roma ieri e grandissimo Palermo.




            Inviato dal mio SM-G998B utilizzando Tapatalk
            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              L’analisi di Sconcerti: Roma, la vittoria della Conference fa partire il futuro

              Non è stata una bella partita ma è stata una grande vittoria. La Roma ha vinto alla Mourinho, il risultato è meritato. C’è una maturità complessiva che comincia a farsi progetto

              di Mario Sconcerti

              Non è stata una bella partita, ma è stata una grande vittoria. Questa Coppa è all’esordio, difficile valutarne la profondità. Siamo abituati a un altro tipo di notti europee. Ma come spesso le finali, anche questa è stata soprattutto tattica. La Roma l’ha vinta alla Mourinho, niente concesso al palleggio, molto tattici anche gli uomini di talento come Pellegrini e Abraham, ma una forza di gruppo intensa e una chiave di gioco molto precisa. La chiave sono stati i tre difensori centrali, la vera scoperta di Mourinho in questa stagione.

              Al di là degli avversari è difficile segnare a questa Roma quando è dentro la partita. Né il Leicester in semifinale, né il Feyenoord sono riusciti a creare qualcosa di vitale. E quando il Feynoord c’è riuscito, ha trovato i pali della porta. Una Roma umile, anche affannata, spesso con l’ombra della stanchezza addosso, ma sempre dentro la vittoria. Il risultato è meritato, il percorso totale della Conference è stato deciso, forte, soprattutto dopo la deriva autunnale nell’estremo nord della Norvegia.

              È un grande passo avanti di questa squadra dai tifosi oceanici e una confusione di fondo che ne smorza sempre il rumore. Questo è un successo su cui cominciare un futuro. C’è una maturità complessiva che comincia a farsi progetto. Le basi sono la serietà della proprietà e la forza indomita, a volte eccessiva, di Mourinho, il carisma terribile che mette insieme da solo gli scalini di una squadra che non gioca meglio di un anno fa, ma è molto più un complesso, un collettivo. Credo che l’intera stagione della Roma, non formidabile, quasi normale per la squadra di Roma, abbia finito per aprire una strada. Il calcio non vive solo di realtà, serve a immaginare. La Roma di Mourinho e dei Friedkin è andata adesso oltre l’emozione. Questa Coppa, qualunque cosa sia, è realtà, un salto in avanti che da tanto tempo mancava. C’entra poco il calcio italiano, non è una resurrezione, è una storia quasi privata, personale. Di una città, di giocatori, di un grande tecnico. Ma è una storia che comincia, non è finita a Tirana.


              CorSera
              ...ma di noi
              sopra una sola teca di cristallo
              popoli studiosi scriveranno
              forse, tra mille inverni
              «nessun vincolo univa questi morti
              nella necropoli deserta»

              C. Campo - Moriremo Lontani


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                Dan Friedkin: "Non ho vinto io, ha vinto la Roma"

                Il presidente rompe il silenzio nella serata del trionfo: "Dopo quattordici anni i tifosi lo meritavano, meritavano questa coppa”

                La prima coppa, la prima vittoria, dopo nemmeno due anni a Roma. “Non ho vinto io, ha vinto la Roma”, dice, stringendo la mano, accanto alla moglie Debrah, bionda, elegantissima, persino più sorridente di lui. Aspetta un van nero che venga a prenderlo, nel frattempo commenta la partita: “È stato un grande match, è un giorno importante per la Roma. E una grande emozione”.

                Ma a se stesso non vuole pensare il presidente, anzi, pensa al passato e all’attesa: “Dopo quattordici anni i tifosi lo meritavano, meritavano questa coppa”.

                Il presidente rompe il silenzio nella serata del trionfo: "Dopo quattordici anni i tifosi lo meritavano, meritavano questa coppa”
                ...ma di noi
                sopra una sola teca di cristallo
                popoli studiosi scriveranno
                forse, tra mille inverni
                «nessun vincolo univa questi morti
                nella necropoli deserta»

                C. Campo - Moriremo Lontani


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                  Mourinho in lacrime dopo la vittoria della Roma in Conference League

                  Qui, adesso, tutti pensano che, nove mesi fa, sia stato giusto seguire Mourinho nel suo mondo. Con le sue spiazzanti allucinazioni, la sua umanità così piena di sarcasmo e feroce determinazione, il suo voler vincere per diritto

                  di Fabrizio Roncone

                  Fagliela vedere ai tuoi tifosi, questa coppa Conference, Lorenzo Pellegrini.

                  Mettila su nel cielo di Tirana per tutti quei romanisti che sono cresciuti con la struggente filastrocca di Conti Peccenini Rocca, per quelli che in terza elementare fecero festa il giorno che fu acquistato Sperotto, per le cupe domeniche di pioggia in cui all’Olimpico si aspettava l’ingresso di Scarnecchia, e poi per gli adolescenti che persero l’innocenza quando fu annullato quel gol a Turone, e naturalmente per tutti quelli che continuavano ostinati a cantare l’inno dopo i 7-1, per quelli che al Circo Massimo da Antonello Venditti ci andarono lo stesso dopo i rigori persi contro il Liverpool, in quella tremenda notte di sogni, di coppe e di campioni, notte di lacrime e preghiere.

                  La vita (apparentemente) agra del tifoso romanista viene saldata da serate come questa. Una festa che già qui appare eccessiva, e figuriamoci a Roma, da dove arrivano Whathapp di straziante felicità. Del tutto irragionevole, stordente, e perciò incomprensibile. Ma capire gli amori degli altri, lo sapete, è sempre complicato.

                  Qui, adesso, tutti pensano che, nove mesi fa, sia stato giusto seguire Mourinho nel suo mondo. Con le sue spiazzanti allucinazioni, la sua umanità così piena di sarcasmo e feroce determinazione, il suo voler vincere per diritto sempre e ovunque, anche a Tirana, stanotte, in una finale che — per onestà intellettuale — va detto non vale un quarto delle finali cui era abituato.

                  Lo sguardo si alza dal Mac portatile e scorre sul prato a intercettare proprio lui: che piange. Perché anche gli sciamani sanno piangere.

                  Immagini in dissolvenza. Abraham che vuole cullarsi la coppa. Ibanez balla con Mancini, lui che s’era convinto fosse una coppa per infilarci gli ombrelli. Rui Patricio e Cristante prendono per mano Bove e Zalewski, e tutta la squadra finisce così sotto la curva giallorossa.

                  È una notte caldissima, le lacrime di molti s’appiccicano sulle guance. Ciascuno vive dentro la sua battente, personale gioia. Che poi nell’euforia efferata del calcio succede così: finisci sempre per pensare a qualcuno che non c’è più, che non può festeggiare con te. Quella madre che insegnava nella scuola dietro campo Testaccio, i nonni alla finestra, e poi il cielo giallorosso, con Agostino e Dino Viola, Albertone e Gigi. Intanto continuano ad arrivare messaggi dallo stadio Olimpico. Dove ci osservano dai megaschermi. Settecento chilometri in un battito. Dimmi cos’è — canta Venditti — che ci fa sentire vicini anche se siamo lontani.

                  Forse non ha nemmeno troppo senso rileggere i primi appunti sulla Moleskine: olandesi che partono aggressivi, Roma un po’ schiacciata. Poi si fa male Mkhitaryan (riacutizzarsi del vecchio infortunio), entra Sergio Oliveira. Che, subito, dimostra di avere più gamba. È una scossa per il centrocampo giallorosso. Manovra fluida (e Smalling, dietro: un gigante).

                  Mourinho urla al giovane Zalewski di salire sulla sua fascia, Pellegrini inizia a fare quello che sa fare, si butta tra le linee, testa alta e palleggio elegante, da lui a Cristante, il pallone finisce a Mancini: lancio per Zaniolo. Controllo di petto e colpetto delicato. Zaniolo segna sempre in Europa. Infatti non sbaglia nemmeno stavolta (sembrerebbe un gol facile: e invece, a riguardarlo, è una roba seria).

                  Pensieri forastici, all’intervallo. I tifosi romanisti devono domare le ansie più strazianti. Legittime: gli olandesi tornano in campo e, in quattro minuti, prendono un palo e scheggiano una traversa. Mou, con le mani: state calmi. Escono Zaniolo e Zalewski, entrano Veretout e Spinazzola. Di colpo t’accorgi che manca un quarto d’ora. Negli incantesimi accade tutto in fretta. Restano sospiri e immagini. E «Grazie Roma», adesso, a palla dagli altoparlanti.

                  Ecco: qui è tutto così eccessivo, eccitante, psichedelico. Bisognerebbe essere tifosi della Roma, per capire. Lasciate stare.


                  CorSera
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                  C. Campo - Moriremo Lontani


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                    Lazio, pressing su Romagnoli

                    La Lazio continua a pensare ad Alessio Romagnoli. Il difensore, 27 anni, non rinnoverà il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno con il Milan. Il club biancoceleste lo ha messo nel mirino e lo vuole riportare a Roma. La Lazio ha messo sul piatto un contratto da 2.5 milioni di euro a stagione. Si lavora per la chiusura della trattativa.

                    Milan, Kessie saluta: «È il mio ultimo mese di contratto»

                    Franck Kessie saluta una volta per tutte il Milan. «Scudetto? Sono molto felice per la città, per la società, per i miei compagni, per l’allenatore, per me e per tutta la mia famiglia. È il mio ultimo mese di contratto qui, ma in questi cinque anni siamo riusciti a tornare in Champions e a vincere lo scudetto. Ho fatto quello per il quale mi avevano comprato,penso che non ci sia modo migliore per salutarsi».

                    Napoli su Bernardeschi

                    Il Napoli — attraverso il ds Giuntoli — ha sondato la disponibilità di Federico Bernardeschi, che ha come suo rappresentante Pastorello (lo stesso di Meret). Il nodo è naturalmente l’ingaggio: il centrocampista in bianconero percepiva 4 milioni all’anno che vorrebbe mantenere liberandosi gratis dalla Juve. Il Napoli d’altra parte vuole tagliare il monte stipendi. Vedremo se si troverà un accordo nei prossimi giorni.

                    CorSera
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                    sopra una sola teca di cristallo
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                    «nessun vincolo univa questi morti
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                      C'è aria di addio tra Rabiot e la Juventus: la Premier League chiama il francese, Chelsea e Tottenham sono interessate

                      Adrien Rabiot non è blindato dalla Juventus, il francese sta per entrare nell'ultimo anno di contratto e ancora i dirigenti bianconeri non hanno fatto proposte per il prolungamento cosa che comporta che, per non perderlo a zero,considera la cessione del giocatore.

                      La Premier League è interessata e lo stesso giocatore ha manifestato interesse all'avventura in terra inglese dove il suo modo di giocare sarebbe perfetto,Tuchel è un suo vecchio estimatore e la nuova proprietà del Chelsea potrebbe esser pronta a investire. Occhio anche al Tottenham dove c'è Paratici suo grande estimatore.

                      Gazzetta
                      ...ma di noi
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                      popoli studiosi scriveranno
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                      «nessun vincolo univa questi morti
                      nella necropoli deserta»

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                        Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                        C'è aria di addio tra Rabiot e la Juventus: la Premier League chiama il francese, Chelsea e Tottenham sono interessate

                        Adrien Rabiot non è blindato dalla Juventus, il francese sta per entrare nell'ultimo anno di contratto e ancora i dirigenti bianconeri non hanno fatto proposte per il prolungamento cosa che comporta che, per non perderlo a zero,considera la cessione del giocatore.

                        La Premier League è interessata e lo stesso giocatore ha manifestato interesse all'avventura in terra inglese dove il suo modo di giocare sarebbe perfetto,Tuchel è un suo vecchio estimatore e la nuova proprietà del Chelsea potrebbe esser pronta a investire. Occhio anche al Tottenham dove c'è Paratici suo grande estimatore.

                        Gazzetta
                        mamma mia
                        Originariamente Scritto da Marco pl
                        i 200 kg di massimale non siano così irraggiungibili in arco di tempo ragionevole per uno mediamente dotato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        IO? Mai masturbato.
                        Originariamente Scritto da master wallace
                        Io sono drogato..

                        Commenta


                          Originariamente Scritto da Pesca Visualizza Messaggio
                          roma Nord con la N maiuscola, caro il mio pezzente borgataro
                          Dici che le radici de Tor Bella ancora se sentono? Sono d'accordo.
                          sigpic
                          Free at last, they took your life
                          They could not take your PRIDE

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                            Originariamente Scritto da fede79 Visualizza Messaggio
                            Roma nord dorme beata? Parla pe te!

                            Via dei Prati Fiscali pare Rio de Janeiro durante il carnevale

                            Ponno sto ristrutturando il salone, pensavo uno stile urban con mattoncini tipo cortina da interno in colore rosso pompeiano
                            Ahahahahahahaha
                            Ci stanno, mi raccomando un po'di Rovere qua e là per speriamo il prossimo anno!

                            Inviato dal mio Mi 9T Pro utilizzando Tapatalk
                            Originariamente Scritto da claudio96

                            sigpic
                            più o meno il triplo

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                              Brava Roma, gran percorso e vittoria meritata.

                              Nel frattempo mi sono stancato di dare coppini e carezze sulla testa di chi continua a ripetere che Mourinho è un ex allenatore, che è bollito, ecc.
                              Originariamente Scritto da Alberto84
                              Te lo dico io gratis che devi fare per crescere: devi spignere fino a cagarti in mano


                              Originariamente Scritto da debe
                              Chi è che è riuscito a trasformarti in un assassino mangiatore di vite altrui?
                              Originariamente Scritto da Zbigniew
                              Kurt non sarebbe capace di distinguere, pur avendoli assaggiati entrambi, il formaggio dalla formaggia.
                              Un indecente crogiuolo di dislessia e malattie veneree.

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                                Degno di nota anche Zaniolone, il quale nel post partita ha candidamente dichiarato che vincere la conference con la Roma era il suo sogno fin da bambino
                                Originariamente Scritto da Sean
                                faccini, kazzi, fike, kuli
                                cesko92 [at] live.it

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