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Emergenza Coronavirus: thread unico.

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    Covid, ultime news. Bozza Iss: "Rt Italia torna sotto 1 a 0,97".


    L'indice Rt in Italia torna a calare dopo 5 settimane consecutive di aumento. In calo ricoveri e livelli di rischio. Decisa nel vertice dell'Ue una stretta coordinata sui viaggi e l'inserimento nella mappa d'incidenza Covid del colore rosso scuro: a chi parte da queste zone possono essere chiesti test preventivi e quarantena all'arrivo. Il governo oggi vede i sindacati sul Recovery Plan.

    https://tg24.sky.it/cronaca/2021/01/22/covid-oggi-bollettino-22-gennaio-live
    Last edited by marcu9; 22-01-2021, 15:17:38.
    Originariamente Scritto da Sean
    Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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      Originariamente Scritto da marcu9 Visualizza Messaggio
      Andare a fare la spesa della settimana, atta a scendere da casa il meno possibile essendo zona rossa per fare diminuire i contagi, e poi vedi 2 ultraottantenni alla cassa con mascherina chirurgica sotto al naso che comprano :

      Una bottiglia di vino un signore.
      Una bottiglia di aceto l'altro signore.

      Basta.

      Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
      Una bottiglia di vino e risolvi la giornata ad un signore tipo Testa, ad esempio

      Dici poco...
      Originariamente Scritto da huntermaster
      tu ti sacrifichi tutta la vita mangiando mer da in bianco e bevendl acqua per.farti le seghe nella tua kasa di prigio.
      Originariamente Scritto da luna80
      Ma come? Non avevi mica posto sicuro al McDonald's come salatore di patatine?

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        Verissimo

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          Originariamente Scritto da Françis1992 Visualizza Messaggio
          mi raccontano che molti colleghi si sono contagiati dopo la prima dose...
          Vaccino, Aifa: "No seconda dose se contagiati dopo la prima"

          Non serve la seconda dose di richiamo per chi è risultato contagiato dal Covid dopo aver ricevuto la prima dose di vaccino. Lo sottolinea l'Aifa nelle Faq sui vaccini pubblicate sul suo sito. "Nella maggioranza della popolazione - ricorda l'Aifa - la prima dose di vaccino evoca un'iniziale risposta immunitaria che conferisce una protezione solo parziale. Questa inizia, a seconda del tipo di vaccino, dopo circa 2-3 settimane dalla prima dose, mantenendo quindi il rischio di COVID-19 ancora consistente, seppur ridotto. La seconda dose di vaccino è necessaria, quindi, per incrementare la risposta immunitaria e ottenere la protezione vaccinale ottimale. Nel caso di infezione da SARS-CoV-2 dopo la prima dose di vaccino, l'infezione stessa rappresenta un potente stimolo per il sistema immunitario che si somma a quello fornito dalla prima dose di vaccino". Alla luce di questo e del fatto che l'infezione naturale conferisce una risposta immunitaria specifica per il virus, scrive l'Agenzia del Farmaco, "non è indicato somministrare a queste persone la seconda dose vaccinale. La vaccinazione parziale e la successiva infezione - conclude il testo - non precludono un eventuale richiamo della vaccinazione anti COVID-19 nel futuro, se i dati sulla durata della protezione immunitaria indicheranno questa necessita'".

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            Coronavirus, in Italia 13.633 nuovi casi e altri 472 decessi

            In Italia ci sono 13.633 nuovi casi di coronavirus (il giorno prima l'incremento era stato di 14.078 su 267.567 tamponi). I casi complessivi arrivano così a quota 2.441.854. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 472 decessi (contro i 521 di giovedì) per un totale, da inizio pandemia, che arriva a 84.674.

            Inviato dal mio SM-G988B utilizzando Tapatalk
            Originariamente Scritto da Sean
            Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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              Da quel che mi pare di aver inteso, l’immunita’ di gregge così come poteva essere volgarmente intesa mesi e mesi fa (facciamo girare il virus, tanta gente se lo becca, tanta gente si immunizza), non funziona affatto.

              Il virus muta e lo fa piu’ rapidamente, per quanto grossolanamente, e ci si ritrova come in quelle zone do Brasil.

              Ieri sera a Piazza Pulita la Viola, ma anche il Galli sul Nove, suggerivano come una corretta vaccinazione associata a misure restrittive sia pertanto una strada piu’ adeguata.
              Sempre che i vaccini reggano l’urto di nuove mutazioni (di qui la necessita’ di metterci del nostro per non farle accelerare troppo..)
              Ogni settimana che passa a nuovi interrogativi si aggiungono anche nuove consapevolezze.

              Il punto e’ conciliare , tradurre cioe’ in “possibile”, lo “scientificamente probabile” al “politicamente accettabile”.

              Una classe dirigente che sappia venire comunicativamente ma soprattutto economicamente incontro ad una popolazione ancora oggi spiazzata, oltre che con pazienza allo stremo, se la possono permettere pochi Stati al mondo.

              L’Italia addirittura vive una crisi di Governo in corso.

              Insomma speriamo che ci venga incontro la Provvidenza..come al solito..perche’ se ci viene incontro la Natura ci farebbe il favore esiziale.



              Originariamente Scritto da Giampo93
              Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                Ho più fiducia nella natura che nel sistema onestamente. Spero sto visrus si faccia i suoi cicli e poi sparisca. Nel frattempo ovviamente massima attenzione e testa come sempre per non saturare il sistema sanitario.

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                  Ma si alla fine il singolo piu’ che usare il buon senso non puo’, i suggerimenti sono gli stessi da un anno a questa parte.

                  Qualcuno rimane imbardato per ore al lavoro, qualcuno e’ a casa senza il lavoro, qualcuno se ne fotte, qualcuno si ansia e disinfetta acc@zzo di cane a prescindere..insomma tante sfumature che rendono il mondo vario ed eventuale



                  Originariamente Scritto da Giampo93
                  Finché c'è emivita c'è Speran*a

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                    Se le mutazioni causano re-infenzioni, e' molto probabile che il virus riesca ad agirare anche i vaccini.
                    Tocca solo sperare che le nuove modifiche al vaccino per essere efficace contro le varianti non richiedano 9 mesi altrimenti tempo che si modifica la formula ne sono uscite di nuove


                    Tessera N° 7

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                      Coronavirus, AstraZeneca: prime consegne a Ue inferiori al previsto | Aifa: no seconda dose di vaccino se nel frattempo ci si contagia
                      L'azienda farmaceutica ha parlato di una "riduzione dei rendimenti in un sito di produzione".
                      Le consegne iniziali del vaccino AstraZeneca all'Ue saranno inferiori agli obiettivi prestabiliti a causa di un problema tecnico della produzione. Lo ha reso noto un portavoce dell'azienda farmaceutica, spiegando che comunque verranno fornite "decine di milioni di dosi a febbraio e marzo". Intanto l'Aifa raccomanda di non somministrare la seconda dose in caso di contagio dopo la prima, in quanto "l'infezione stessa rappresenta un potente stimolo per il sistema immunitario che si somma a quello fornito dalla prima dose"

                      Tgcom24

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                      Originariamente Scritto da Sean
                      Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                        Siamo in una situazione che rimanda ad una dittatura,dove il popolo implora pietà ed i sovrani continuano imperterriti nella loro opera senza curarsi di nulla,se questa è democrazia....
                        Alboreto is nothing

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                          Paziente Covid immunodepressa guarisce in quattro giorni dopo un’infusione di plasma iperimmune
                          Il caso di una donna di 72 anni con ridotte difese immunitarie a causa di una leucemia linfocitica cronica e una grave forma di Covid-19. Il rapido recupero in seguito a una singola infusione: secondo i ricercatori è dovuto all’alto livello di anticorpi neutralizzanti contenuto nel plasma donato dal genero guarito dalla malattia.

                          Una donna di 72 anni, immunodepressa a causa di una leucemia linfocitica cronica, ha sconfitto il coronavirus grazie a una singola infusione di plasma iperimmune. Il suo caso ha trovato spazio sulla rivista Cell Reports Medicine perché l’infusione è stata somministrata 33 giorni dopo la comparsa dei sintomi, dunque relativamente tardi rispetto al decorso della malattia. Al momento del ricovero, la donna aveva già sviluppato una grave forma di Covid-19 e le sue condizioni erano complicate da una seria polmonite.

                          continua su: https://scienze.fanpage.it/paziente-...ma-iperimmune/
                          Le ultime news e gli aggiornamenti dal mondo scientifico con approfondimenti sulle nuove scoperte


                          continua su: https://scienze.fanpage.it/paziente-...ma-iperimmune/
                          Le ultime news e gli aggiornamenti dal mondo scientifico con approfondimenti sulle nuove scoperte


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                          Originariamente Scritto da Sean
                          Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.

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                            Coronavirus: la variante inglese sarebbe più letale del 30 per cento (oltre che più contagiosa)

                            Lo ha detto Boris Johnson in conferenza stampa. La stima di tre gruppi di esperti parla di letalità maggiore dal 29 al 91 per cento, ma la ricerca è falsata da pochi dati. È comunque una possibilità

                            La variante inglese potrebbe essere più letale (oltre che più contagiosa). Lo ha detto il primo ministro inglese, Boris Johnson, in conferenza stampa venerdì. «Siamo stati informati oggi che oltre a diffondersi più rapidamente, sembra che ci siano alcune prove che la nuova variante possa essere associata a un più alto grado di letalità», sono state le sue parole.


                            Le ricerche e le stime

                            Sir Patrick Vallance, il principale consigliere scientifico del governo, ha detto che le prove sulla letalità «non sono ancora forti» perché provengono da matematici che analizzano le tendenze nel numero di persone che muoiono e solo l’8% dei decessi registrati nel Paese contiene informazioni su quale ceppo avevano avuto. Tuttavia la variante inglese, chiamata B.1.1.7, sarebbe tra il 29 e il 91% più letale. Lo dicono tre analisi di tre gruppi di esperti che hanno esaminato l’impatto della variante più contagiosa sulla mortalità: la London School of Hygiene and Tropical Medicine ha affermato che potrebbe essere 1,35 volte più letale, l’Imperial College di Londra ha affermato che era tra 1,36 o 1,29 (a seconda del metodo utilizzato) e l’Università di Exeter ha scoperto che potrebbe essere 1,91 volte più letale. La ricerca si basa solo su poche centinaia di decessi.



                            Ancora incertezze

                            Nella conferenza stampa sono stati anche fatti degli esempi: per ogni 1.000 persone infettate dal virus originale, si prevede che circa 10 moriranno. Con la nuova variante «si prevede che moriranno 13 o 14 persone», ha detto Sir Patrick Vallance. Il professor Neil Ferguson, a capo del New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (NERVTAG) on new coronavirus (COVID-19), ha dichiarato: «È una possibilità realistica che la nuova variante britannica aumenti il rischio di morte, ma rimane una considerevole incertezza». Ciò che non è chiaro inoltre è se questo (incerto) aumento del 30-40% dell’IFR riguardi l’intera fascia di età o se alcuni gruppi siano più o meno suscettibili.
                            Gli ultimi documenti rilasciati oggi dal governo britannico mostrano che la nuova variante sarebbe del 56% più trasmissibile rispetto ad altri ceppi. Essere più contagiosa è una caratteristiche potenzialmente più «dannosa», perché in una malattia come il Covid, che uccide circa l’1 per cento dei colpiti, avere tanti malati corrisponde ad avere molte più vittime: una maggiore trasmissibilità porta effettivamente a più malattie e morti, a lungo termine, rispetto a un analogo aumento della gravità.



                            CorSera
                            ...ma di noi
                            sopra una sola teca di cristallo
                            popoli studiosi scriveranno
                            forse, tra mille inverni
                            «nessun vincolo univa questi morti
                            nella necropoli deserta»

                            C. Campo - Moriremo Lontani


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                              Originariamente Scritto da Sean Visualizza Messaggio
                              Coronavirus: la variante inglese sarebbe più letale del 30 per cento (oltre che più contagiosa)

                              Lo ha detto Boris Johnson in conferenza stampa. La stima di tre gruppi di esperti parla di letalità maggiore dal 29 al 91 per cento, ma la ricerca è falsata da pochi dati. È comunque una possibilità


                              La variante inglese potrebbe essere più letale (oltre che più contagiosa). Lo ha detto il primo ministro inglese, Boris Johnson, in conferenza stampa venerdì. «Siamo stati informati oggi che oltre a diffondersi più rapidamente, sembra che ci siano alcune prove che la nuova variante possa essere associata a un più alto grado di letalità», sono state le sue parole.


                              Le ricerche e le stime

                              Sir Patrick Vallance, il principale consigliere scientifico del governo, ha detto che le prove sulla letalità «non sono ancora forti» perché provengono da matematici che analizzano le tendenze nel numero di persone che muoiono e solo l’8% dei decessi registrati nel Paese contiene informazioni su quale ceppo avevano avuto. Tuttavia la variante inglese, chiamata B.1.1.7, sarebbe tra il 29 e il 91% più letale. Lo dicono tre analisi di tre gruppi di esperti che hanno esaminato l’impatto della variante più contagiosa sulla mortalità: la London School of Hygiene and Tropical Medicine ha affermato che potrebbe essere 1,35 volte più letale, l’Imperial College di Londra ha affermato che era tra 1,36 o 1,29 (a seconda del metodo utilizzato) e l’Università di Exeter ha scoperto che potrebbe essere 1,91 volte più letale. La ricerca si basa solo su poche centinaia di decessi.



                              Ancora incertezze

                              Nella conferenza stampa sono stati anche fatti degli esempi: per ogni 1.000 persone infettate dal virus originale, si prevede che circa 10 moriranno. Con la nuova variante «si prevede che moriranno 13 o 14 persone», ha detto Sir Patrick Vallance. Il professor Neil Ferguson, a capo del New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (NERVTAG) on new coronavirus (COVID-19), ha dichiarato: «È una possibilità realistica che la nuova variante britannica aumenti il rischio di morte, ma rimane una considerevole incertezza». Ciò che non è chiaro inoltre è se questo (incerto) aumento del 30-40% dell’IFR riguardi l’intera fascia di età o se alcuni gruppi siano più o meno suscettibili.
                              Gli ultimi documenti rilasciati oggi dal governo britannico mostrano che la nuova variante sarebbe del 56% più trasmissibile rispetto ad altri ceppi. Essere più contagiosa è una caratteristiche potenzialmente più «dannosa», perché in una malattia come il Covid, che uccide circa l’1 per cento dei colpiti, avere tanti malati corrisponde ad avere molte più vittime: una maggiore trasmissibilità porta effettivamente a più malattie e morti, a lungo termine, rispetto a un analogo aumento della gravità.



                              CorSera
                              E' buffo, le leggevo qualche giorno fa. Per ora siamo nel caso del Fanta-virus perche come si evince dall'articolo del Corsera di dati ce ne sono pochi, ma diversi esperti si domandavano se questo virus si comportasse come tutti gli altri, ossia si depotenziasse per non uccidere l'ospite e dunque diventare piu contagioso.
                              La grossa differenza tra questo virus e gli altri coronavirus e' che il paziente affetto da SARS-COV2 e' contagioso anche in una fase pre-sintomatica, dunque la severita' della malattia non impatta in alcun modo la diffusione del virus. Potrebbe essere dunque che il virus per sopravvivere non ha bisogno di mutare in una versione piu debole ma puo tranquillamente rimanere cosi com' e'. Chiaramente piu il virus si diffonde piu muta, piu muta piu diventa difficile trovare un vaccino adeguato:
                              ogni contagiato infatti rappresenta per il virus un’occasione per mutare e meglio adattarsi al suo ospite.Non e' detto che questo adattamento sia necessariamente un vantaggio per l’ospite, ma anzi, come B.1.1.7 ci ha fatto chiaramente vedere, potrebbe rendere la gestione della pandemia decisamente più complessa.

                              Non resta dunque che accodari alla richiesta di istituzione di un network nazionale di laboratori che si occupi della sorveglianza genomica di SARS-CoV-2
                              Nel pratico, si tratta di individuare dei laboratori che insieme siano in grado di sequenziare giornalmente un gran numero di campioni virali prelevati da individui risultati positivi.

                              Arriviamo dunque ad una mia richiesta che gia presentavo qualche pagina fa:
                              primo gruppo

                              - Campione giornaliero completamente casuale corrispondente a una certa percentuale dei positivi
                              Monitorare la comparsa di nuove varianti
                              Rilevare la distribuzione e l’abbondanza delle varianti
                              secondo gruppo

                              - Chi proviene da luoghi da luoghi considerati a rischio, come ad esempio le grandi città o l’estero.
                              Tracciare l’importazione di varianti estere e contenerne la diffusione.
                              terzo gruppo
                              Pazienti peculiari, come ad esempio i “long-COVID”.

                              Determinare l’eventuale ruolo dell’interazione tra paziente/ambiente/terapia e virus nella selezione di nuove varianti


                              ll pirmo gruppo ci permetterebbe anche di stimare il tasso di diffusione del virus, cosa che ad oggi risulta difficile.

                              ll discorso pero' e' sempre lo stesso: per massimizzare il tutto, bisogna entrare in lockdown, vaccinare piu persone possibili con i vaccini disponibili, studiare le nuove varianti con il sequezionamento genetico ed essere pronti a modificare i nuovi vaccini in funzione delle variazioni sul genoma.
                              Siamo Pronti per questo ?
                              Risposta breve: assolutamente no. Non c'e nessun piano per fare sequenzionamento, i vaccini subiscono constanti tagli (Astrazeneca ha appena tagliato il 60% delle dosi, ergo l'Italia non ne ricevera' 40 milioni ma poco piu di 15 milioni) sancendo il fallimento dei piani vaccinali di mezza europa (si salva solo chi li produce in-house, come la Germania) e non e' piu possibile fare lockdown a meno che non si voglia distruggere per sempre interi settori produttivi.

                              Ad oggi la situazione e' pessima e se il 2021 doveva essere l'anno della rinascita, rischia di essere peggio del 2020.





                              Tessera N° 7

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                                Chiarmanente, non bisogna illudersi che sarà questo l'anno della "rinascita". Bisogna solo sperare che il tempo produca una qualche svolta positiva, ma l'arco è misurato non sui giorni, le settimane, i mesi ma sugli anni.
                                ...ma di noi
                                sopra una sola teca di cristallo
                                popoli studiosi scriveranno
                                forse, tra mille inverni
                                «nessun vincolo univa questi morti
                                nella necropoli deserta»

                                C. Campo - Moriremo Lontani


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