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Nel match di qualificazione al Mondiale 2026 gli azzurri portano a casa i 3 punti. Tre vittorie su tre per Gattuso, ma la Norvegia continua a volare
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forse, tra mille inverni
«nessun vincolo univa questi morti
nella necropoli deserta»
La verità sul girone della Nazionale: era già irrecuperabile. Ma con questi attaccanti, i playoff fanno meno paura
Gattuso sta portando avanti la sua «missione»: preparare l’Italia per i playoff di fine marzo
di Paolo Condò
La notizia più interessante della serata è la sconfitta casalinga della Serbia contro l’Albania, risultato che rovescia le gerarchie del girone K alle spalle dell’Inghilterra e probabilmente toglie di torno Vlahovic, Samardzic e Pavlovic, i più pericolosi dei potenziali avversari che ci spetteranno all’ultimo playoff. Sì, con la testa noi siamo già lì. Ci siamo da tempo, perché era intuibile fin dal giorno della nomina di Gattuso che la partecipazione azzurra ai Mondiali si sarebbe giocata a fine marzo, e così sarà. Da ieri il risultato dello scontro diretto del 16 novembre a San Siro necessario per sopravanzare la Norvegia è salito in zona 10-0. Spoiler (facile): non succederà.
Dopo due partite, il girone era già irrecuperabile
La terza vittoria della gestione Gattuso è stata la più lineare e serena. Il gol in apertura di Kean e il raddoppio di Retegui prima dell’intervallo hanno esorcizzato l’ansia per una partita che il risultato pomeridiano della Norvegia aveva svuotato di qualsiasi illusione, rendendola un puro obbligo. La verità di questo girone è che dopo due partite era già irrecuperabile: al k.o. di Oslo, infatti, è seguito lo striminzito 2-0 casalingo contro la rivale più friabile, la Moldova che in Norvegia avrebbe poi perso 11-1, rendendo irreale l’ipotesi di prevalere attraverso la differenza reti. Investito dell’incarico - meglio sarebbe chiamarlo missione - dopo quelle due gare, Rino Gattuso ha detto e continua a dire tutte le cose che è necessario enunciare in un mondo nel quale la concentrazione è il più inafferrabile dei tesori: ma la pochezza degli altri avversari rendeva allo stesso tempo impensabile sia un passo falso della Norvegia, sia un nostro inciampo nella corsa verso il secondo posto.
Con un destino così scritto, il compito di Gattuso era quello di usare le sei partite del girone rimaste per costruire un’Italia in grado di passare il doppio playoff di marzo e andare ai Mondiali, e a metà di questo percorso si può dire che la tabella di marcia sia per ora rispettata. Forse anche qualcosa di più. La Nazionale sta crescendo in consapevolezza: dopo la tensione del debutto, con l’Estonia travolta negli ultimi minuti dopo un lungo assedio, e il rigetto del secondo match, vinto comunque ma in capo a una serie esagerata di emozioni, ecco una gara tranquilla vinta in sicurezza e malgrado una formazione difficilmente ripetibile in un Mondiale. Ma gli estoni andavano innanzitutto spaventati, e quattro attaccanti sono serviti alla bisogna anche perché Raspadori e Orsolini, come da copione, non si sono risparmiati negli aiuti, rendendo dominante il 4-2-4 e sostenibile la mole di lavoro di Barella e Tonali. Avrebbe potuto dilatare le distanze la Nazionale, tra il rigore sbagliato di Retegui, le occasioni mancate in contropiede e la papera finale di Donnarumma. Ma a questo punto non conta più, o meglio conta che i tre gol siano stati siglati dai tre centravanti - sempre un buon segnale - e che Pio Esposito si sia aggiunto a Kean e Retegui come sta facendo nell’Inter con Lautaro e Thuram. Se è vero che il Mondiale è ancora lontano, questo significa che c’è tempo per crescere ulteriormente.
CorSera
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Trasmissione libera se l’incontro sarà programmato alle 12,30. Ma restano le polemiche, Maignan: “Incomprensibile, perdiamo una gara in casa”
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Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Questa mattina Gleison Bremer è stato sottoposto ad intervento chirurgico di meniscectomia artoscopica selettiva del menisco mediale del ginocchio sinistro. L’intervento, eseguito presso l’Hôpital Privé Jean Mermoz di Lione dal Dottor Bertrand Sonnery-Cottet alla presenza del medico sociale della Juventus, dott. Paolo Cavallo, è perfettamente riuscito. Il calciatore inizierà nei prossimi giorni l'iter riabilitativo volto alla ripresa dell'attività agonistica".
(juventus.com)
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L’Italia batte 3-0 Israele e si garantisce almeno i play-off: doppietta di Retegui
Azzurri, che possono sperare comunque ancora nel primo posto del girone, sono comunque sicuri di giocare gli spareggi. In evidenza l’attaccante, poi Mancini firma il tris
Gli azzurri, che possono sperare comunque ancora nel primo posto del girone, sono comunque sicuri di giocare gli spareggi. In evidenza l’attaccante, poi Mancin…
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Per l'Italia non è un traguardo, ma almeno ci siamo rimessi in corsa
Quattro vittorie in 39 giorni per Gattuso con all'attivo 16 gol in 4 gare, ma cambiare modulo è stato un errore
di Paolo Condò
La conquista dei playoff di marzo non è un traguardo che entrerà nella bacheca della nostra Nazionale, ma un cammino si misura dal punto di partenza, e 39 giorni fa il debutto dell’Italia di Rino Gattuso avvenne da molto lontano. Da quella sera sono venute quattro vittorie, e se il successo di ieri non è stato convincente come altri - modesto il primo tempo, un po’ meglio la ripresa - la regola del centravanti esce comunque confermata dalla doppietta di Retegui. Il rigore in prossimità dell’intervallo è stato la chiave del match, perché andare in vantaggio in coda a un periodo nel quale avevamo rischiato ha cambiato tutto. Israele ci ha provato fino alla seconda parata super di Donnarumma, poi Retegui ha tirato fuori dal repertorio un arcobaleno che non gli conoscevamo, e alla fine con Gigio ha fatto match pari: due gol da una parte, due interventi splendidi dall’altra. Mancini nel finale ha dilatato il punteggio portando la media gol del periodo a quattro ogni 90’. Non è davvero male, e questo a prescindere dalle avversarie visto che la nostra cultura contempla lunghi periodi di imbattibilità, non goleade.
Italia-Israele è stata la prima partita della gestione Gattuso ad avere un traguardo in fondo alla serata, ed è una differenza che si avvertiva nel palleggio prudente e faticoso in uscita dalla propria area. Gli avversari hanno pressato alti e aggressivi, l’atteggiamento giusto quando non hai più niente da perdere, e tutto ciò che devi fare è spaventare, che qualcosa magari ne ricavi. Non è così che nel primo tempo sono arrivate le sonanti palle gol di Gloukh e Solomon, due lunghi contropiede gestiti con ottima tecnica, ma è chiaro che Israele ha preparato un terreno alla ricerca delle insicurezze azzurre, e le ha trovate. Una scommessa figlia delle assurdità di Debrecen, dove in pratica ogni tiro finiva in porta, e che Gattuso in qualche modo ha agevolato cambiando modulo e togliendo così ai suoi due riferimenti preziosi, uno tattico e uno psicologico. Quello tattico è il doppio centravanti, salvagente preziosissimo quando le uscite dal basso vengono insidiate e un bel lancio lungo risolve la situazione; quello psicologico è il modulo cambiato davanti al primo obiettivo concreto, messaggio in controtendenza rispetto alla fiducia e alla personalità cresciuta nelle prime tre partite. Sarà un caso, e certo con il 4-4-2 non hai battuto Spagna e Argentina ma due volte l’Estonia, ma per la prima volta in quattro gare ci siamo dovuti ricordare che il nostro pezzo forte sta in porta.
CorSera
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Questa mattina Gleison Bremer è stato sottoposto ad intervento chirurgico di meniscectomia artoscopica selettiva del menisco mediale del ginocchio sinistro. L’intervento, eseguito presso l’Hôpital Privé Jean Mermoz di Lione dal Dottor Bertrand Sonnery-Cottet alla presenza del medico sociale della Juventus, dott. Paolo Cavallo, è perfettamente riuscito. Il calciatore inizierà nei prossimi giorni l'iter riabilitativo volto alla ripresa dell'attività agonistica".
(juventus.com)
A me pare come di essere caduto dentro ad un film già visto: infortunio di Bremer, c'è pure quello di Cabal...esattamente come l'anno scorso, contestualmente ad una serie di pareggi: il tutto ha rappresentato il prologo poi della caduta a piombo.
Quando dopo poche partite inizi a pensare che la stagione già ti ha rotto le palle, e che finirà a mignotte, diciamo che non stai messo benissimo.
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A voi non infastidisce che Bonucci praticamente è sempre in mezzo accanto Gattuso a gesticolare, urlare, etc, e non si fa il suo dietro le quinte? a me sa tanto di primadonna che deve farsi vedere per forza.
L'allenatore è Gattuso, abbi un po' di rispetto e stai un po' dietro a fare il tuo lavoro.
Mi sembra anche strano che a Gattuso non dia fastidio.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
A voi non infastidisce che Bonucci praticamente è sempre in mezzo accanto Gattuso a gesticolare, urlare, etc, e non si fa il suo dietro le quinte? a me sa tanto di primadonna che deve farsi vedere per forza.
L'allenatore è Gattuso, abbi un po' di rispetto e stai un po' dietro a fare il tuo lavoro.
Mi sembra anche strano che a Gattuso non dia fastidio.
Intanto a dare le indicazioni ai calciatori deve essere l'allenatore e non i suoi "collaboratori", anche perchè si rischia solo di fare confusione...ma soprattutto Bonucci cos'è diventato un "allenatore"? Cioè, che esperienza ha per stare lì a gesticolare?
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Intanto a dare le indicazioni ai calciatori deve essere l'allenatore e non i suoi "collaboratori", anche perchè si rischia solo di fare confusione...ma soprattutto Bonucci cos'è diventato un "allenatore"? Cioè, che esperienza ha per stare lì a gesticolare?
Ho pensato la stessa cosa e mi sono chiesto la stessa cosa!
A me "da fuori" sembra solo una mania sua di protagonismo.
Originariamente Scritto da Sean
Tu non capisci niente, Lukino, proietti le tue fissi su altri. Sei di una ignoranza abissale. Prima te la devi scrostare di dosso, poi potremmo forse avere un dialogo civile.
L'Uefa ha aperto un procedimento per il Fair Play Finanziario nei confronti della Juventus, il club bianconero lo conferma attraverso il fascicolo legato al bilancio al 30 giugno 2025. "Il Gruppo ha ricevuto da Uefa la comunicazione di apertura di un procedimento per il potenziale sforamento dello stesso per il triennio 2022/2023-2024/2025 - si legge nel documento - l'esito di tale procedimento - che terrà conto anche delle prospettive di andamento per l'anno in corso e per gli anni futuri dell'insieme dei parametri economico-finanziari Uefa - è atteso per la primavera del 2026". E quali sono i rischi per la Juventus? "Potrebbe dare origine ad una possibile sanzione economica (allo stato attuale di difficile quantificazione, ma di importo presumibilmente non rilevante) - continua la nota - oltre che a possibili restrizioni sportive (quali, ad esempio, restrizioni alla registrazione di nuovi calciatori nelle liste delle competizioni Uefa)".
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Sì, nel caso fosse accertato uno sforamento ci sarà una multa, proporzionale all'entità dello sforamento.
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