Lavoro: problemi e prospettive.

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  • centos
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    Originariamente Scritto da Cl4ud Visualizza Messaggio
    ma queste due cause che hai elencato sono entrambe patologie del sistema, non le puoi addebitare al laureato ( che, secondo il tuo assunto, avrebbe dovuto sapere che a scienze politiche non si impara una mazza e che nel pubblico non conta il pezzo di carta bensi le conoscenze o l'altra cosa che hai scritto)

    quello che dici è giustissimo, ma ci fate caso solo voi che vivete e lavorate all'estero
    noi che siamo qui siamo talmente assuefatti al sistema che non ci facciamo più caso

    c'è poi anche da dire che se tutti puntano a fare i dirigenti e nessuno a fare l'operaio i posti da dirigenti saranno tutti occupati

    il laureato in questione quindi si "abbasserà" a fare l'operaio ma nessuno lo vorrà prendere perchè ha quasi 30 anni e delle aspettative, mentre Giovanni che ne ha 18 vuole solo un posto, non ha famiglia da mantenere e altri obblighi, quindi per lui fare 12 ore al giorno non è un problema

    karim ne ha 30 ma è disposto a lavorare in nero per altrettante ore

    quindi il laureato di 30 anni (con master cazzi e mazzi) si troverà sotto a Karim che a sua volta è sotto a Giovanni di 18 anni, e questo non lo può sopportare

    ---------- Post added at 16:24:09 ---------- Previous post was at 16:21:06 ----------

    Originariamente Scritto da gabriele81 Visualizza Messaggio
    A parte qualche raro caso, parliamo sempre di laureati in lettere, sociologia, economia del turismo, scienze della comunicazione, ecc...

    ho due laureate in economia (quasi coetaneee) che mi portano giù le fatture da vistare, smistano fatture tutto il giorno e prendono meno del fattorino
    però ammetto che ci sono lauree specialistiche che ti danno ancora buone prospettive

    ---------- Post added at 16:30:18 ---------- Previous post was at 16:24:09 ----------

    Originariamente Scritto da Lucone Visualizza Messaggio
    Un pò di acume nel momento di scegliere il proprio futuro per me è basilare, il sistema è malato e siamo tutti d'accordo, ma se scegli di fare l'archeologo per esempio non prendetela con il sistema per i 1000 euro ed il lavoro poco consono......
    sai cos'è? che a 19 anni sei ancora un sognatore
    sono in pochi quelli che hanno le idee ben chiare

    molti scelgono con il cuore quello che gli piacerebbe fare e non con il cervello
    poi ci sono quelli che spinti dai genitori "intanto hai in mano un pezzo di carta" si fanno 7 anni di università (sempre che la finiscano) e si ritrovano dottore in legge
    escono dall'università e non sanno niente all'atto pratico, anzi si trovano con una mentalità rigida in una società che invece è molto flessibile
    e li inizia la vita vera

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  • gabriele81
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    A parte qualche raro caso, parliamo sempre di laureati in lettere, sociologia, economia del turismo, scienze della comunicazione, ecc...

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  • germanomosconi
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    ci sono troppo laureati, ed oltretutto la laurea non vale molto all'atto pratico...
    molto meglio farsi il culo per anni e specializzarsi in un campo lavorandoci

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  • Lucone
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    Originariamente Scritto da Ector Visualizza Messaggio
    per i lavori manuali hai ragione, per quelli intellettuali basta l'impegno e la voglia... cosa che molti non hanno più dopo che escono dall'universtià
    Anche per quelli manuali se non vuoi passare una vita pigiando un bottone

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  • Ector
    replied
    per i lavori manuali hai ragione, per quelli intellettuali basta l'impegno e la voglia... cosa che molti non hanno più dopo che escono dall'universtià

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  • Lucone
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    Manca anche una formazione professionale adeguata e strutture atte a farla io resto dell'idea che non tutti possono diventare avvocati ........e quando i magrebini inizieranno ad essere formati saran dolori per tutti.

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  • Ector
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    La laurea è solo un mezzo per entrare in certi ambienti, in realtà se non studi/aggiorni tutti i giorni, e ripeto tutti i giorni, hai poco da pretendere

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  • 600
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    Alcuni corsi di studi sono così sfasciati ormai che parlare genericamente di "laurea" non ha praticamente nemmeno più senso.

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  • ma_75
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    Originariamente Scritto da naoto Visualizza Messaggio
    Ma credo che chiunque sappia che, in linea di principio, un ingegnere ha più possibilità di trovare lavoro (attinente al proprio campo di studi, non in generale) di un archeologo.

    Quello che, a mio avviso, manca, molto spesso, è la consapevolezza del percorso che si vuole intraprendere; percorso che prevede l'ottenimento della Laurea, solo come primo step.

    Ci sono fior di ingegneri ed economisti a spasso, o che fanno lavori assolutamente non attinenti con gli studi affrontati.

    A ciò si aggiunge anche la considerazione di cui, all'interno del nostro paese, gode la meritocrazia e l'investire sulle professionalità; di qualunque genere.
    Soprattutto bisognerebbe avere l'onestà, se si dà per scontato che alcune facoltà non abbiano sbocchi occupazionali, di chiuderle. Come dici? Dove mando poi quei docenti universitari? Eh.
    Il punto è che le università sono fabbriche di sogni, che si muovono con tecniche di marketing per accaparrarsi gli studenti ben sapendo che non possono offrire alcuna garanzia non dico di successo, ma nemmeno di opportunità.

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  • Lucone
    replied
    Originariamente Scritto da naoto Visualizza Messaggio
    Ma credo che chiunque sappia che, in linea di principio, un ingegnere ha più possibilità di trovare lavoro (attinente al proprio campo di studi, non in generale) di un archeologo.

    Quello che, a mio avviso, manca, molto spesso, è la consapevolezza del percorso che si vuole intraprendere; percorso che prevede l'ottenimento della Laurea, solo come primo step.

    Ci sono fior di ingegneri ed economisti a spasso, o che fanno lavori assolutamente non attinenti con gli studi affrontati.

    A ciò si aggiunge anche la considerazione di cui, all'interno del nostro paese, gode la meritocrazia e l'investire sulle professionalità; di qualunque genere.
    è questo il grosso problema.........conosco gente nel pubblico impiego che non sarebbe mai entrata senza la spintarella e che nel privato farebbe la fame.

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  • naoto
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    Originariamente Scritto da Lucone Visualizza Messaggio
    Un pò di acume nel momento di scegliere il proprio futuro per me è basilare, il sistema è malato e siamo tutti d'accordo, ma se scegli di fare l'archeologo per esempio non prendetela con il sistema per i 1000 euro ed il lavoro poco consono......
    Ma credo che chiunque sappia che, in linea di principio, un ingegnere ha più possibilità di trovare lavoro (attinente al proprio campo di studi, non in generale) di un archeologo.

    Quello che, a mio avviso, manca, molto spesso, è la consapevolezza del percorso che si vuole intraprendere; percorso che prevede l'ottenimento della Laurea, solo come primo step.

    Ci sono fior di ingegneri ed economisti a spasso, o che fanno lavori assolutamente non attinenti con gli studi affrontati.

    A ciò si aggiunge anche la considerazione di cui, all'interno del nostro paese, gode la meritocrazia e l'investire sulle professionalità; di qualunque genere.

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  • Lucone
    replied
    Un pò di acume nel momento di scegliere il proprio futuro per me è basilare, il sistema è malato e siamo tutti d'accordo, ma se scegli di fare l'archeologo per esempio non prendetela con il sistema per i 1000 euro ed il lavoro poco consono......

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  • ikuape86
    replied
    Originariamente Scritto da Cl4ud Visualizza Messaggio
    ma queste due cause che hai elencato sono entrambe patologie del sistema, non le puoi addebitare al laureato ( che, secondo il tuo assunto, avrebbe dovuto sapere che a scienze politiche non si impara una mazza e che nel pubblico non conta il pezzo di carta bensi le conoscenze o l'altra cosa che hai scritto)
    vero

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  • Virulogo.88
    replied
    Originariamente Scritto da Leonida Visualizza Messaggio
    è colpa dei laureati.
    Non credo sia il mondo del lavoro a doversi adattare ai laurerati

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  • Leonida
    replied
    è colpa dei laureati.

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