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Punti principali per un allenamento basato su studi scientifici

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    #16
    Stupendo quel link Chinup.
    Tampellini e’ stato un altro di quei Campioni che oggi nemmeno si ricordano, colpevolmente.
    A casa ho una rivista con una foto con lui e Zane (un articolo su Frank Zane di diverse pagine su “Big”)



    Originariamente Scritto da Giampo93
    Finché c'è emivita c'è Speran*a

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      #17
      Piccolo OT: Big era una rivista che ebbe una parabola brevissima nei primi anni 2000.
      C’era una sezione dove venivano riportate alcune discussioni di questo forum.
      Io all’epoca compravo principalmente Cultura Fisica, Flex, Muscle&Fitness, e la stessa Big.
      Olympian’s News piu’ di rado.

      Ma CF (RIP..) e’ sempre stata LA rivista, altre testate storiche italiane purtroppo non avevano retto.
      C’erano articoli scritti da atleti, da tecnici, reportage, polemiche


      Mi manca aspettare ogni bimestre per andarla a prendere in edicola, era una attesa sempre premiata.

      Chiuso OT.



      Originariamente Scritto da Giampo93
      Finché c'è emivita c'è Speran*a

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        #18
        sono stanco di dire che nel BB ho visto funzionare tutto e il contrario di tutto
        mi son confrontato con atleti che mi surclassavano per determinate caratteristiche, cercando di capire cosa facessero...
        a volte scoprendo che non facevano nulla di particolare per quel dettaglio che io non avevo...
        mi sono allenato molto , moltissimo, a volte per mesi tutti i giorni fino ad arrivare alla gara... mi sono allenato poco, facendo la fame e ottenendo un risultato migliore e ho provato a rifarlo dopo anni non riuscendo a replicare gli stessi risultati...
        ho passato quasi 30 anni a "rubare il mestiere" a chi mi allenava, ascoltando tantissimo per anni... domandando e mai dicendo...
        ho chiesto a chi dimostrava risultati per se e i propri atleti, chiedendo il perchè di una strategia...
        nel frattempo imparavo (per anni, non mesi) ad allenarmi, a spremere il muscolo in poche serie , cedendo quasi sempre....
        ho prediletto il recupero sopratutto per i miei punti carenti.......

        dopo un decennio buono ho cercato di dire la mia.... ma nei limiti di un contesto e per un confronto
        non di poco conto il fatto di non essere un teorico ma di aver sperimentato sulla mia pelle tutto quello che al giorno d'oggi sostengo
        se preparo una scheda metto sempre che so, 6-8 ripetizioni, perchè non voglio mai che ci si fermi a un numero ma che si arrivi al proprio limite, sempre!

        per cui leggere queste cose da un soggetto che ha si e no 2 anni di palestra alle spalle mi lascia veramente ...
        sigpic
        GORE - REBUILD THE BODY
        (non so il front , ma il back pare migliorato )


        Citazione:
        Originalmente inviato da leonardoS
        maledetto mongue, io sono 177cm quindi basso e pelato e grasso, il top secondo i canoni monguiani. Ma siccome lui è un secco sansa palle e sansa tesserino ifbb e scurnacchiat me ne fotto
        http://www.bodyweb.com/forums/showpo...76&postcount=5

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          #19
          Vedi Sem6, il punto è che la stragrande maggioranza di questi presunti studi scientifici in ambito bodybuilding sono quasi sempre delle semplici indagini statistiche, spesso pure condotte in maniera sbagliata, impostate in maniera tale da andare nella direzione del risultato voluto e quindi un po' falsate.
          Ma anche quelle poche fatte come si deve, restano pur sempre solo statistica, quindi possono al massimo tracciare dei quadri generali, i quali inevitabilmente non potranno mai essere validi per tutti.

          Uno studio scientifico è serio, credibile, solo quando è pubblicato su determinate riviste, con un certo impact factor, ecc...

          Non basta dire "uno studio ha detto questo"... Che studio è? Chi sono gli autori? Su che rivista è stato pubblicato? Quante volte è stato citato?
          Funziona così quando si parla di Scienza, quella vera.

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            #20
            aggiungi anche che uno studio spesso anche se comprende qualche decina di soggetti (a volte sono solo 10/20) sono tutti piu o meno un campione omogeneo della stessa zona con abitudini piu o meno simili, il che è un limite
            sigpic
            GORE - REBUILD THE BODY
            (non so il front , ma il back pare migliorato )


            Citazione:
            Originalmente inviato da leonardoS
            maledetto mongue, io sono 177cm quindi basso e pelato e grasso, il top secondo i canoni monguiani. Ma siccome lui è un secco sansa palle e sansa tesserino ifbb e scurnacchiat me ne fotto
            http://www.bodyweb.com/forums/showpo...76&postcount=5

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              #21
              Originariamente Scritto da Sly83 Visualizza Messaggio
              Stupendo quel link Chinup.
              Tampellini e’ stato un altro di quei Campioni che oggi nemmeno si ricordano, colpevolmente.
              A casa ho una rivista con una foto con lui e Zane (un articolo su Frank Zane di diverse pagine su “Big”)
              Oltre a Tampellini anche Giuseppe Trombetta. Barzacchi non lo cito perché non ho mai creduto fosse natural.
              Direi però che papà se la batteva benissimo con Trombetta e Company[emoji12][emoji12][emoji12]

              Inviato dal mio MYA-L11 utilizzando Tapatalk
              Personal Trainer
              e-mail: chinup485@gmail.com

              "Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)


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                #22
                Sono proprietario di palestra da due anni, questo è il terzo anno è ho aperto una seconda sede. Già prima ci lavoravo da 3/4 anni. Solo negli ultimi 3 mesi ho fatto più di 180 iscritti. Se dovessi contare tutte le persone che ho allenato supererei ampiamente il migliaio.

                Sebbene non abbia di certo elaborato uno studio scientifico il campione sul quale sperimentare non mi è certo mancato. Nel tempo ho quindi affinato una serie di strategie che posso dire "funzionano" anche senza dover refertare ogni risultato.
                Il punto è che non è un modello unico preelaborato, ma come detto sono una serie di strategie. Che cosa vuol dire?
                Vuol dire che il primo passo è inquadrare il profilo. Sedicenne sedentario tutto scuola e pc? Diciottenne esuberante con la voglia di spaccare il mondo? Ragazzina timida che vuole tonificare? Ex pallavolista neomamma? Operaio edile con la schiena a pezzi ma una volontà di ferro?

                Una cosa che qualsiasi studio non conta è chi sono queste persone. Perché se io decido che il top per lipertrofia è il 3x8, il diciotenne me lo fa con un carico fuori scala e lo trasforma in in un 8-6-4 in cui le mancanti sono sollevate dallo spotter, la ragazzina invece le fa con un buffer enorme ma se gli aggiungi due chili si ferma a metà serie perché non regge la fatica.
                Gli studi non calcolano l'aspetto caratteriale e di esperienza personale del singolo. Perché il diciottene ha un motore top ma una centralina fuori scala, la ragazzina viaggia invece con il limitatore di giri, l'ex pallavolista ha il motore per fare il **** ad entrambi ma la panca non l'ha fatta mai e gli va fatta la convergenza perché è totalmente asimmetrica in spinta orizzontale, mentre al muratore devi sistemare l'interasse e dargli stabilizzatori grossi come una casa per poterlo mettere a fare squat visto che alla pressa sta giocando con il massimo del carico.
                La prima cosa che devi fare è adottare una strategia che quantomeno uniformi il singolo individuo ad un tuo standard metologico e poi sviluppare i successivi step in funzione degli standard che hanno funzionato per una tipologia di profilo simile.

                Queste sono cose che non esistono in nessuno studio scientifico, perché questo si chiama sport e non matematica. Lo studio ti aiuta a capire come sfruttare alcuni meccanismi fisiologici, ma non ti da garanzie sul risultato. Non esiste un allenamento che funzioni sicuramente a priori come non esiste una formazione di calcio che ti fa vincere a priori, perché dipende sempre da che materiale umano hai. Se nel calcio hai attaccanti fisici puoi sfruttare le palle alte, se sono rapidi il contropiede. Sono strategie che funzionano entrambe ma se le applichi ad elementi invertiti stai sicuro che non funzioneranno entrambe.

                Quindi prima di tirare fuori dalla tasca la verità assoluta e il metodo che funziona per "tutti", il mio consiglio è capire quantomeno chi siano questi "tutti". Perché di metodi che funzionano per "tutti" in senso generale ce ne sono molti. Ma di metodi che funzionano per "ogni tipologia di individuo indiscriminatamente" ancora non ne ho visti.

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                  #23
                  Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza Messaggio
                  Sono proprietario di palestra da due anni, questo è il terzo anno è ho aperto una seconda sede. Già prima ci lavoravo da 3/4 anni. Solo negli ultimi 3 mesi ho fatto più di 180 iscritti. Se dovessi contare tutte le persone che ho allenato supererei ampiamente il migliaio.

                  Sebbene non abbia di certo elaborato uno studio scientifico il campione sul quale sperimentare non mi è certo mancato. Nel tempo ho quindi affinato una serie di strategie che posso dire "funzionano" anche senza dover refertare ogni risultato.
                  Il punto è che non è un modello unico preelaborato, ma come detto sono una serie di strategie. Che cosa vuol dire?
                  Vuol dire che il primo passo è inquadrare il profilo. Sedicenne sedentario tutto scuola e pc? Diciottenne esuberante con la voglia di spaccare il mondo? Ragazzina timida che vuole tonificare? Ex pallavolista neomamma? Operaio edile con la schiena a pezzi ma una volontà di ferro?

                  Una cosa che qualsiasi studio non conta è chi sono queste persone. Perché se io decido che il top per lipertrofia è il 3x8, il diciotenne me lo fa con un carico fuori scala e lo trasforma in in un 8-6-4 in cui le mancanti sono sollevate dallo spotter, la ragazzina invece le fa con un buffer enorme ma se gli aggiungi due chili si ferma a metà serie perché non regge la fatica.
                  Gli studi non calcolano l'aspetto caratteriale e di esperienza personale del singolo. Perché il diciottene ha un motore top ma una centralina fuori scala, la ragazzina viaggia invece con il limitatore di giri, l'ex pallavolista ha il motore per fare il **** ad entrambi ma la panca non l'ha fatta mai e gli va fatta la convergenza perché è totalmente asimmetrica in spinta orizzontale, mentre al muratore devi sistemare l'interasse e dargli stabilizzatori grossi come una casa per poterlo mettere a fare squat visto che alla pressa sta giocando con il massimo del carico.
                  La prima cosa che devi fare è adottare una strategia che quantomeno uniformi il singolo individuo ad un tuo standard metologico e poi sviluppare i successivi step in funzione degli standard che hanno funzionato per una tipologia di profilo simile.

                  Queste sono cose che non esistono in nessuno studio scientifico, perché questo si chiama sport e non matematica. Lo studio ti aiuta a capire come sfruttare alcuni meccanismi fisiologici, ma non ti da garanzie sul risultato. Non esiste un allenamento che funzioni sicuramente a priori come non esiste una formazione di calcio che ti fa vincere a priori, perché dipende sempre da che materiale umano hai. Se nel calcio hai attaccanti fisici puoi sfruttare le palle alte, se sono rapidi il contropiede. Sono strategie che funzionano entrambe ma se le applichi ad elementi invertiti stai sicuro che non funzioneranno entrambe.

                  Quindi prima di tirare fuori dalla tasca la verità assoluta e il metodo che funziona per "tutti", il mio consiglio è capire quantomeno chi siano questi "tutti". Perché di metodi che funzionano per "tutti" in senso generale ce ne sono molti. Ma di metodi che funzionano per "ogni tipologia di individuo indiscriminatamente" ancora non ne ho visti.
                  Questo è anche il motivo per cui si usa il termine PERSONAL trainer e non GLOBAL trainer (come appaiono tanti santoni dell'web).

                  Un'altra ragione per cui ritengo che gli studi scientifici non possano mai avere il carattere di definitività è che le variabili in gioco nell'allenamento (volume, intensità di carico,
                  densità, intensità percepita, tut, etc), sono sempre interdipendenti e mai isolabili/neutralizzabili.

                  Per questo credo che nel BB vi sia sempre qualcosa di ineffabile che alla fine si riconduce alla soggettività. Ci sono certamente "leggi" comuni, ma alla fine la soggettività conta molto.

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                    #24
                    Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza Messaggio
                    Sono proprietario di palestra da due anni, questo è il terzo anno è ho aperto una seconda sede. Già prima ci lavoravo da 3/4 anni. Solo negli ultimi 3 mesi ho fatto più di 180 iscritti. Se dovessi contare tutte le persone che ho allenato supererei ampiamente il migliaio.

                    Sebbene non abbia di certo elaborato uno studio scientifico il campione sul quale sperimentare non mi è certo mancato. Nel tempo ho quindi affinato una serie di strategie che posso dire "funzionano" anche senza dover refertare ogni risultato.
                    Il punto è che non è un modello unico preelaborato, ma come detto sono una serie di strategie. Che cosa vuol dire?
                    Vuol dire che il primo passo è inquadrare il profilo. Sedicenne sedentario tutto scuola e pc? Diciottenne esuberante con la voglia di spaccare il mondo? Ragazzina timida che vuole tonificare? Ex pallavolista neomamma? Operaio edile con la schiena a pezzi ma una volontà di ferro?

                    Una cosa che qualsiasi studio non conta è chi sono queste persone. Perché se io decido che il top per lipertrofia è il 3x8, il diciotenne me lo fa con un carico fuori scala e lo trasforma in in un 8-6-4 in cui le mancanti sono sollevate dallo spotter, la ragazzina invece le fa con un buffer enorme ma se gli aggiungi due chili si ferma a metà serie perché non regge la fatica.
                    Gli studi non calcolano l'aspetto caratteriale e di esperienza personale del singolo. Perché il diciottene ha un motore top ma una centralina fuori scala, la ragazzina viaggia invece con il limitatore di giri, l'ex pallavolista ha il motore per fare il **** ad entrambi ma la panca non l'ha fatta mai e gli va fatta la convergenza perché è totalmente asimmetrica in spinta orizzontale, mentre al muratore devi sistemare l'interasse e dargli stabilizzatori grossi come una casa per poterlo mettere a fare squat visto che alla pressa sta giocando con il massimo del carico.
                    La prima cosa che devi fare è adottare una strategia che quantomeno uniformi il singolo individuo ad un tuo standard metologico e poi sviluppare i successivi step in funzione degli standard che hanno funzionato per una tipologia di profilo simile.

                    Queste sono cose che non esistono in nessuno studio scientifico, perché questo si chiama sport e non matematica. Lo studio ti aiuta a capire come sfruttare alcuni meccanismi fisiologici, ma non ti da garanzie sul risultato. Non esiste un allenamento che funzioni sicuramente a priori come non esiste una formazione di calcio che ti fa vincere a priori, perché dipende sempre da che materiale umano hai. Se nel calcio hai attaccanti fisici puoi sfruttare le palle alte, se sono rapidi il contropiede. Sono strategie che funzionano entrambe ma se le applichi ad elementi invertiti stai sicuro che non funzioneranno entrambe.

                    Quindi prima di tirare fuori dalla tasca la verità assoluta e il metodo che funziona per "tutti", il mio consiglio è capire quantomeno chi siano questi "tutti". Perché di metodi che funzionano per "tutti" in senso generale ce ne sono molti. Ma di metodi che funzionano per "ogni tipologia di individuo indiscriminatamente" ancora non ne ho visti.
                    Ottima analisi. Da noi, ad esempio, abbiamo un agonista che fa diversi lavori. Di giorno (e spesso anche di notte) fa il camionista, e la notte (quando non è in strada) fa il buttafuori nelle discoteche. Pensa che la mattina, finito il turno, dopo qualche ora di sonno (2/3) viene ad allenarsi in palestra quando apriamo (alle 06:00) essendo l'unico orario disponibile per lui. Eppure, l'ultima gara nella sua categoria ha stralciato tutti vincendo. E' mai pensabile di paragonare lui ad uno dello stesso peso, età e metabolismo, però con una vita completamente diversa, che ad esempio come lavoro è impiegato, o vigile del fuoco, o muratore? Quando si imposta una programmazione agonistica (e non solo) bisogna capire anche lo stile di vita che una persona ha. Anche le scopate... sembra assurdo ma è cosi'. Bisogna sapere se questo fa tardi ogni giorno, fa la bella vita, scopa due o tre donne a notte riposando per poche ore. Alla luce di quanto detto ci rendiamo conto che è davvero impossibile mettere la parola fine all'argomento. La preparazione di Javier Zanetti era sicuramente diversa da quella di Alvaro Recoba, perché oltre ad aver età, caratteristiche fisiche e tecniche completamente differenti, l'uno conduceva uno stile di vita sano, con moglie e figli, mentre l'altro se ne andava in giro per il Brasile a spaccarsi e trombare con Ronaldo e company...
                    Personal Trainer
                    e-mail: chinup485@gmail.com

                    "Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)


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                      #25
                      Originariamente Scritto da Chinup Visualizza Messaggio
                      La preparazione di Javier Zanetti era sicuramente diversa da quella di Alvaro Recoba, perché oltre ad aver età, caratteristiche fisiche e tecniche completamente differenti, l'uno conduceva uno stile di vita sano, con moglie e figli, mentre l'altro se ne andava in giro per il Brasile a spaccarsi e trombare con Ronaldo e company...
                      Questo è un bell'esempio. Perché oltre ai due opposti, Zanetti e Recoba, vi è la variabile fuori target Ronaldo. Ovvero il campione. Quello che facendo la metà di uno meno dotato (Zanetti) raccoglie il doppio e se provi a ripetere il suo modo di fare raccogli poco (Recoba).

                      Non ho mai fatto mistero di essere un panchista scarso. Alleno la panca con una frequenza altissima, in certi periodi la odio. Lotto per stare almeno al'1,5xbw. Lotto un anno per prendere 10 chili sul massimale quando sono all'apice della forma e rischio di perderli all'istante appena non sono al top.
                      Il panchista migliore della mia squadra mi è arrivato in palestra tutto bello e pronto al peso di 110 chili e 150 di massimale lo scorso marzo. In neanche 7 mesi abbiamo preso quasi 40 chili sul massimale. Il meso scorso è arrivato secondo nazionale in FIPE nella categoria fino a 105 kg, con 185 kg con margine e ripetuti due volte. Massimale reale stimato sui 190 chili. Si punta ai 200 per il 2019.

                      Frequenza di allenameno 2/3xweek. Più 2 che 3. E' nato forte. Già con poco ottiene tanto. A scuola era uno di quelli che non gli dovevi dare fastidio altrimenti con una sberla ti faceva volare dalla finestra e questo lo so perché andava in classe con dei miei amici. Allenandosi la metà di chiunque altro si trova comunque due spanne avanti. Non fa l'arco, spinge pochissimo con le gambe, non usa le fasce per i polsi. E' un campione, gli piace fare così nonostante l'evidenza dica che sarebbe meglio fare diversamente. Lui può permetterselo, gli altri no.

                      Questo per me è inquadrare il profilo. Prima devi capire con chi hai a che fare. Poi organizzi il modo migliore per tirare fuori il meglio dal singolo.

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                        #26
                        Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza Messaggio
                        Questo è un bell'esempio. Perché oltre ai due opposti, Zanetti e Recoba, vi è la variabile fuori target Ronaldo. Ovvero il campione. Quello che facendo la metà di uno meno dotato (Zanetti) raccoglie il doppio e se provi a ripetere il suo modo di fare raccogli poco (Recoba).

                        Non ho mai fatto mistero di essere un panchista scarso. Alleno la panca con una frequenza altissima, in certi periodi la odio. Lotto per stare almeno al'1,5xbw. Lotto un anno per prendere 10 chili sul massimale quando sono all'apice della forma e rischio di perderli all'istante appena non sono al top.
                        Il panchista migliore della mia squadra mi è arrivato in palestra tutto bello e pronto al peso di 110 chili e 150 di massimale lo scorso marzo. In neanche 7 mesi abbiamo preso quasi 40 chili sul massimale. Il meso scorso è arrivato secondo nazionale in FIPE nella categoria fino a 105 kg, con 185 kg con margine e ripetuti due volte. Massimale reale stimato sui 190 chili. Si punta ai 200 per il 2019.

                        Frequenza di allenameno 2/3xweek. Più 2 che 3. E' nato forte. Già con poco ottiene tanto. A scuola era uno di quelli che non gli dovevi dare fastidio altrimenti con una sberla ti faceva volare dalla finestra e questo lo so perché andava in classe con dei miei amici. Allenandosi la metà di chiunque altro si trova comunque due spanne avanti. Non fa l'arco, spinge pochissimo con le gambe, non usa le fasce per i polsi. E' un campione, gli piace fare così nonostante l'evidenza dica che sarebbe meglio fare diversamente. Lui può permetterselo, gli altri no.

                        Questo per me è inquadrare il profilo. Prima devi capire con chi hai a che fare. Poi organizzi il modo migliore per tirare fuori il meglio dal singolo.
                        Immagino. E' esattamente ciò che ha dovuto fare Cus D'Amato quando si è trovato per le mani un giovane picchiatore da strada chiamato Mike Tyson, che non aveva alcuna tecnica, ma che al primo sparring in palestra sotto gli occhi di D'Amato resistette per tutta la ripresa nonostante lo sparring avversario gli avesse rotto il setto nasale... (tratto dalla sua biografia che ho letto con molto piacere).
                        Complimenti per il tuo atleta. Giusto perché siamo in tema, abbiamo un ragazzo che nella sua categoria ha vinto l'ultima gara qui a Foggia staccando 312,5 kg di stacco da terra. Dopo l'ultima alzata ha chiamato 330... ma l'alzata è stata data nulla... e la cosa brutta è che li aveva staccati... solo che è scivolato poco prima che il giudice decretasse l'alzata valida.
                        Il pl non è il mio settore, però mi piace vedere questi atleti all'opera che si allenano da noi. Oramai le grandi palestre sono diventate multifunzionali, per cui c'è la possibilità di assistere ad allenamenti di ogni genere. Respect per chi come voi si fa il mazzo con il pl... e ovviamente respect anche per chi sputa il sangue con il crossfit e il wl...
                        Personal Trainer
                        e-mail: chinup485@gmail.com

                        "Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)


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                          #27
                          Originariamente Scritto da Chinup Visualizza Messaggio
                          Immagino. E' esattamente ciò che ha dovuto fare Cus D'Amato quando si è trovato per le mani un giovane picchiatore da strada chiamato Mike Tyson, che non aveva alcuna tecnica, ma che al primo sparring in palestra sotto gli occhi di D'Amato resistette per tutta la ripresa nonostante lo sparring avversario gli avesse rotto il setto nasale... (tratto dalla sua biografia che ho letto con molto piacere).
                          Complimenti per il tuo atleta. Giusto perché siamo in tema, abbiamo un ragazzo che nella sua categoria ha vinto l'ultima gara qui a Foggia staccando 312,5 kg di stacco da terra. Dopo l'ultima alzata ha chiamato 330... ma l'alzata è stata data nulla... e la cosa brutta è che li aveva staccati... solo che è scivolato poco prima che il giudice decretasse l'alzata valida.
                          Il pl non è il mio settore, però mi piace vedere questi atleti all'opera che si allenano da noi. Oramai le grandi palestre sono diventate multifunzionali, per cui c'è la possibilità di assistere ad allenamenti di ogni genere. Respect per chi come voi si fa il mazzo con il pl... e ovviamente respect anche per chi sputa il sangue con il crossfit e il wl...
                          Sì, ho visto il video del ragazzo. In partenza ha anticipato un po' di schiena e in chiusura con il massimale il sumo queste cose le punisce. Sempre. Lo sa bene un mio -75 che lo scorso anno ha fallito esattamente 100 chili meno sulla stessa pedana allo stesso identico modo, fortunatamente l'avevo fatto già arrivare primo con la seconda chiamata altrimenti l'avrei ucciso Comunque Calabrese è senza dubbio uno dei migliori stacchisti in circolazione, sebbene mi è sembrato molto indietro nello Squat.

                          Quella gara di Foggia è stata una tappa fissa della mia squadra nelle due precedenti edizioni, dove con 3/4 atleti tutti sempre a podio ci piazzavamo come quinta o sesta squadra davanti a palestre che portavano una decina di persone. Però lo scorso anno quel mio -75 è finito per provare 230 alle 2 di notte. La premiazione è finita alle 3 e io mi sono trovato a fare 400km di strada dopo una giornata intera al palazzetto imbottendomi di Monster per restare sveglio.
                          Siamo arrivati a destinazione alle 6.45 del mattino, con la mia ragazza che, dopo aver gareggiato nella -50, doveva essere al lavoro un'ora dopo.
                          Quest'anno abbiamo lasciato perdere a priori.

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                            #28
                            Originariamente Scritto da -El Diablo- Visualizza Messaggio
                            Sì, ho visto il video del ragazzo. In partenza ha anticipato un po' di schiena e in chiusura con il massimale il sumo queste cose le punisce. Sempre. Lo sa bene un mio -75 che lo scorso anno ha fallito esattamente 100 chili meno sulla stessa pedana allo stesso identico modo, fortunatamente l'avevo fatto già arrivare primo con la seconda chiamata altrimenti l'avrei ucciso Comunque Calabrese è senza dubbio uno dei migliori stacchisti in circolazione, sebbene mi è sembrato molto indietro nello Squat.

                            Quella gara di Foggia è stata una tappa fissa della mia squadra nelle due precedenti edizioni, dove con 3/4 atleti tutti sempre a podio ci piazzavamo come quinta o sesta squadra davanti a palestre che portavano una decina di persone. Però lo scorso anno quel mio -75 è finito per provare 230 alle 2 di notte. La premiazione è finita alle 3 e io mi sono trovato a fare 400km di strada dopo una giornata intera al palazzetto imbottendomi di Monster per restare sveglio.
                            Siamo arrivati a destinazione alle 6.45 del mattino, con la mia ragazza che, dopo aver gareggiato nella -50, doveva essere al lavoro un'ora dopo.
                            Quest'anno abbiamo lasciato perdere a priori.
                            Carletto
                            Ti capisco... molti eventi andrebbero organizzati un tantino meglio...
                            Personal Trainer
                            e-mail: chinup485@gmail.com

                            "Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)


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