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Perchè odio gli africani

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    Originariamente Scritto da Mutha Visualizza Messaggio

    Non esiste una inclinazione dell'animo. Son scusemchenti dai per kon accettare una parte di te che , appunto, o non accetti o non capisci appieno.
    io le mie motivazioni le ho già espresse nel primo post.
    Non mi importa niente se rubano o lavorano come muli, non mi importa dei 35 euro, non mi importa neanche se stuprano e non li considero inferiori a me.
    Vorrei solo che L'Italia e L'europa conservassero la loro identità, che in svezia ci fossero i biondi, in italia gli italiani mafia pizza mandolino, il resto è molto secondario

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      Originariamente Scritto da centos Visualizza Messaggio
      successo ieri sera al Federico di cui scrivevo qualche pagina fa (certo che Federico è proprio sfigato)

      fresco fresco di adesso : faccio bancomat al Credem, scendo le scalette x andare in piazza vedo 3 rumeni/moldavi/che*****neso (facce già viste grossi come armadi) arrivare in direzione opposta con birre da 66 che si stavano scolando, vocianti e con andatura 'decisa', io capisco che sono alterati abbasso proprio la testa nel passargli accanto e uno di loro mi dice, anzi mi ringhia 'hai problemi'... ovviamente tengo la testa china vado x la mia e una volta in piazza mi giro e vedo che entrano al bar di fianco al Credem, sicuramente a bere ancora...
      e siamo a casa nostra????
      poi sono io razzista e fascista eh.... si certo...
      Questo in sicilia e' successo un sacco di volte anche a me con concittadini, ma non e' finita bene a teste basse pero'. Anzi, abbiamo vere e proprie babygang locali che in 20 vanno a pestare gente a caso.

      Sei razzista se pensi che gli atteggiamenti dipendano dalla provenienza. Non e' un concetto difficile quello di giudicare gli individui e non le nazionalita'. Mi sembra abbastanza elementare come cosa.
      Il mio diario

      juggernaut

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      • a huge, powerful, and overwhelming force.





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        Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
        io le mie motivazioni le ho già espresse nel primo post.
        Non mi importa niente se rubano o lavorano come muli, non mi importa dei 35 euro, non mi importa neanche se stuprano e non li considero inferiori a me.
        Vorrei solo che L'Italia e L'europa conservassero la loro identità, che in svezia ci fossero i biondi, in italia gli italiani mafia pizza mandolino, il resto è molto secondario
        voglio la terra dei fuochi e gli ecomostri , tutti italiani.

        comunque non è che ci voglia un gran studio per capire che se importi miserabili, avrai un' impennata di degrado e delinquenza eh.
        al di là che siano brave persone o meno, pochissimi potranno venire assorbiti dal sistema lavoro-produttivo.
        Se poi il terreno è già fertile per le immondità italiche varie, ciao

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          Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
          voglio la terra dei fuochi e gli ecomostri , tutti italiani.

          comunque non è che ci voglia un gran studio per capire che se importi miserabili, avrai un' impennata di degrado e delinquenza eh.
          al di là che siano brave persone o meno, pochissimi potranno venire assorbiti dal sistema lavoro-produttivo.
          Se poi il terreno è già fertile per le immondità italiche varie, ciao
          ma sì, volevo dire che per essere razzista mi basta quello, senza neanche mettermi a analizzare tutte le altre motivazioni

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            Originariamente Scritto da lukinosnake Visualizza Messaggio
            Questo in sicilia e' successo un sacco di volte anche a me con concittadini, ma non e' finita bene a teste basse pero'. Anzi, abbiamo vere e proprie babygang locali che in 20 vanno a pestare gente a caso.

            Sei razzista se pensi che gli atteggiamenti dipendano dalla provenienza. Non e' un concetto difficile quello di giudicare gli individui e non le nazionalita'. Mi sembra abbastanza elementare come cosa.
            mi sembra anche elementare però capire che non tutti accettano, o debbano accettare certe situazioni, di buon grado.
            Se ho un figlio str0nz0, non faccio entrare a casa gli amici str0nzi di mio figlio

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              Originariamente Scritto da topscorer Visualizza Messaggio
              Qui c'è tanta gente che non capisce eh, conoscete gente che ha vissuto o comunque soggiornato a lungo in Africa?
              Chiedete, vi diranno che il vero razzismo è il loro.
              Tribu' che odiano altre tribu' perchè 8 secoli fa si fu una disputa per un territorio di caccia, disputa che non finirà fin quando una delle due tribu' sarà sterminata.

              Guardate, anche se non sono africani e nemmeno negrissimi dov'è la guerra piu' cruenta e spietata ora, in Siria o anche quella fra Arabia e Yemen, fra fratelli, i mussulmani si chiamano cosi fra loro, "fratell", pero' i sunniti e sciiti si odiano.
              Bhe, parliamo noi che in Italia la gente odia tutto e tutti. I meridionali, i polentoni, l'europa, gli ebrei, gli stranieri, gli omosessuali, l'aborto, gli altri paesi europei, l'EU, ecc ecc. L'italiano medio ci naviga nell'odio, mnel populismo e nel bigottismo.
              L'unica ragione per cui non ci ammazziamo a vicenda e' che siamo nati nella parte sviluppata del pianeta.

              Originariamente Scritto da Mutha Visualizza Messaggio
              Non sono uomo da diventar criminale perché vedo qualcuno che delinque o lo fa più di me. Il mio animo dev'essere il più "puro" possibile...devo essere un uomo migliore per me stesso e DI RIFLESSO per la società che mi circonda. La perdita dell'indivoduo nel conformismo e la massificazione ci ha fatto dimenticare che non sono le cose grandiose o i governi a cambiare le cose...ma sono le persone con i loro gesti che si uniscono a gesti di persone che stando al loro canto imparano.

              Non sarò mai razzista con te perché tu lo sei con lui. Sarebbe ridicolo. Ogni individuo è una persona.
              Rassicurante vedere un po' di onesta' intellettuale.

              Originariamente Scritto da Liam & Me Visualizza Messaggio
              E' difficile scindere il razzismo da una critica a questo sistema di immigrazione, il che e' un peccato. Nei paesi che funzionano gli immigrati non delinquono piu' degli autoctoni. Anzi, molto spesso stanno piu' tranquilli per paura di essere sbattuti fuori a calci.

              Davigo raccontava di aver interrogato uno scippatore cileno venuto in italia per l'Expo. Si stupi' che questo fosse stato gia' arrestato cinque volte, e quello gli rispose con un gran sorriso: "che bel paese l'Italia: in Canada quando mi hanno beccato mi sono dovuto fare due anni di carcere! ".
              Ora, in un paese del genere e' ovvio che si attraggano i peggiori in assoluto.

              Per esempio, nella mia via in italia tutte le case sono state visitate da ladri. A casa mia sono usciti proprio mentre mia madre, anziana, stava rientrando in casa. Non voglio pensare a cosa sarebbe successo se si fossero incontrati. Negli ultimi 2-3 anni nella zona tre anziani, in due episodi diversi, sono stati uccisi in casa da rapinatori, una volta marocchini, l'altra slavi. Da li' a generalizzare e diventare razzisti il passo e' breve. Ed e' un peccato perche' invece la maggior parte di loro e' gente onesta che lavora e non rompe i maroni. L'essere io stesso migrante mi fa vedere le cose da un punto di vista diverso, credo.

              E' ovvio che se abbiamo un paese in cui non si punisce piu' nessuno, e che attira i criminali come le mosche, dobbiamo solo fare mea culpa. E magari anche svegliarci.
              Veramente ben detto. La colpa e' delle nostre istituzioni. Se fai leggi che proteggono il delinquente, allora proteggono TUTTi i delinquenti. Ovvio che anche quelli stranieri gongolano insieme ai nostri.
              Sfortunatamente la pagano anche le persone per bene perche' tanta gente non ha la capacita' intellettiva da capire che l'individuo non rappresenta tutti gli individui.

              Sono polemiche pari a quelle che ticono che tutti i napoletani sono camorristi e gli italiani mafiosi. C'e' la mafia, ma non tutti ne fanno parte. Mi chiedo come faccia tanta gente a non realizzare semplici concetti.

              Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
              io le mie motivazioni le ho già espresse nel primo post.
              Non mi importa niente se rubano o lavorano come muli, non mi importa dei 35 euro, non mi importa neanche se stuprano e non li considero inferiori a me.
              Vorrei solo che L'Italia e L'europa conservassero la loro identità, che in svezia ci fossero i biondi, in italia gli italiani mafia pizza mandolino, il resto è molto secondario
              Che beneficio ne trai? Cosa cambia?
              Il mio diario

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                Originariamente Scritto da lukinosnake Visualizza Messaggio
                Che beneficio ne trai? Cosa cambia?
                cambia che pensando al mio passato, quando sarò vecchio mi sentirò peggio che morto: parte di un mondo che non esiste più

                Stamani al mercato osservavo come siano sempre di più le persone di colore che si sono stabilite a Lucca, ben superiori agli immigrati delle altre etnie, anche se ufficialmente non compaiono nel censimento istat, e se fino a un po' di tempo fa gli africani erano presenti, sì, ma come singoli soggetti, maschi o femmine, e classificabili in particolari categorie lavorative, la loro integrazione nella nostra società appare oggi in crescita, e sono presenti nuclei famigliari, bambini e uomini e donne non più giovani. Non nascondo che la cosa non mi renda felice, e non per un fatto di razzismo, ma di memoria: nella Toscana di quand'ero bambino, quando vivevano i miei nonni, loro non c'erano, e questo, molto più della mia percezione personale, che vorrebbe quel tempo ancora vicino, mi dà la misura di quanto invece sia passato. Però, se penso al modo in cui io stesso e molti di noi consideriamo queste persone, chi ostile, chi favorevole, tutti quanti li consideriamo "altri" da noi: non sono loro i veri Italiani. Se da un lato questa affermazione ha le sue ragioni quando parliamo di individui adulti, che parlano l'italiano in modo stentato e tra di loro usano la lingua d'origine, chi ha il diritto di dire la stessa cosa di un bambino di etnia africana che sia nato qui? Lui è senza ombra di dubbio un italiano, anche se la sua appartenenza riguarda solo la nascita e la residenza, e non più il sangue e la memoria. Chi è quindi un vero Lucchese? chi vive qui e avrà qui il sui futuro, o chi ha qui il suo passato? A ben vedere, non è un quesito diverso da quello che ci pongono le antiche foto: qual è la vera Lucca? quella della chiesa del Digny o quella della nuova cattedrale? quella delle belle frequentazioni e dei negozi e delle vetrine sfavillanti, o quella che nella zona di via Fillunga assomiglia ormai a una casbah? La prima ha più senso per chi volge il suo sguardo al passato, ma la seconda ha dalla sua la supremazia del presente e della realtà, e se la misura di quanto una cosa abbia ragione è il suo grado di veridicità, mi sa che la Lucca del meltin pot e dei negozi chiusi ha più senso e dignità di quella che ricordo io, che non esiste e non esisterà più. In un certo senso sono io, l'intruso, rispetto al ragazzo africano che avrà qui il suo futuro, quando io non esisterò neanche più. Credo che dobbiamo rivisitare il nostro metro di giudizio sul significato dell'espressione "un vero Italiano". La nostra Italia, al pari degli altri paesi europei, pur avendo subito nel passato svariate invasioni e flussi migratori, a partire dal medioevo si era stabilizzata in una situazione di sintropia demografica, per cui le antiche immigrazioni erano sedimentate per formare delle stabili identità regionali, accomunate da dialetti, tratti somatici e tradizioni, e il "tipo romano" era nel nostro immaginario uno coi tratti all'alberto sordi, il toscano aveva il volto di bartali, il napoletano gli zigomi marcati di Totò. E c'era come una catena a unire i vivi e i morti, il presente e il passato: nelle storie che i nonni ci raccontavano da bambini, nei modi di dire, nei gesti peculiari, noi eravamo qui a raccontare, senza saperlo, una storia che veniva da lontano. Ma chi dirà a questi nuovi Italiani di Coppi e Bartali? e i loro nonni non gli canteranno quelle vecchie strofe toscane, e il loro babbo non farà il castagnaccio alla domenica, nè affetterà il pane stringendolo al petto, come suo padre contadino gli aveva insegnato... questi nuovi Italiani, Italiani a tutti gli effetti, sono qui a spezzare una catena di sangue e memoria, e ne hanno l'inconsapevole colpa, e tutto il diritto. Guardando queste persone, stamani, mi sentivo un po' come alla fine delle vacanze, quando da bambino al campeggio arrivava il momento di lasciare la nostra piazzola, e mentre raccoglievo i miei giocattoli lasciati intorno, vedevo quelli nuovi in attesa lì davanti, e i loro figli che prendevano a calci il mucchietto di pigne e rami che avevo fatto lì accanto, il mio "fortino", il mio posto, il mio tempo, non più mio. Mi sembra come di essere in una lunghissima e struggente fine-estate

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                  Originariamente Scritto da lukinosnake Visualizza Messaggio
                  Veramente ben detto. La colpa e' delle nostre istituzioni. .....
                  aggiungiamoci però la parolina ANCHE delle nostre istituzioni
                  va già meglio, nel senso che è più realistico e meno ideologico ( almeno rispetto a quella parte, o corrente di pensiero, che è sempre e tutto colpa nostra, "loro" non li si può mai imputare di nulla)
                  facciamo 50 e 50 via (concesso il fatto che se io vado in un altro paese, dovrei io PER PRIMO, rispettarlo e accettarlo, poi eventualmente rivendicare qualcosa, per vivere meglio io e far vivere meglio altri)

                  è così strano?

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                    Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
                    aggiungiamoci però la parolina ANCHE delle nostre istituzioni
                    va già meglio, nel senso che è più realistico e meno ideologico ( almeno rispetto a quella parte, o corrente di pensiero, che è sempre e tutto colpa nostra, "loro" non li si può mai imputare di nulla)
                    facciamo 50 e 50 via (concesso il fatto che se io vado in un altro paese, dovrei io PER PRIMO, rispettarlo e accettarlo, poi eventualmente rivendicare qualcosa, per vivere meglio io e far vivere meglio altri)

                    è così strano?
                    Lo e' se metti tutti sullo stesso piano. Se fai leggi che aiutano la criminalita' a rimanere impunita la colpa e' tua se poi i criminali nostrani e stranieri gongolano. Fai delle leggi appropriate e vedi che loro non gongolano piu'.

                    No, a loro non si puo' imputare nulla perche' parli al plurale. Al massimo puoi imputare al diretto interessato.
                    Il mio diario

                    juggernaut

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                      Originariamente Scritto da Testa Visualizza Messaggio
                      aggiungiamoci però la parolina ANCHE delle nostre istituzioni
                      va già meglio, nel senso che è più realistico e meno ideologico ( almeno rispetto a quella parte, o corrente di pensiero, che è sempre e tutto colpa nostra, "loro" non li si può mai imputare di nulla)
                      facciamo 50 e 50 via (concesso il fatto che se io vado in un altro paese, dovrei io PER PRIMO, rispettarlo e accettarlo, poi eventualmente rivendicare qualcosa, per vivere meglio io e far vivere meglio altri)

                      è così strano?
                      A "loro" bisogna imputare tutto, non nulla. È che siamo noi che attraiamo i "loro" peggiori. I "loro" dei paesi seri, con tutti i distinguo del caso, si comportano molto meglio.
                      B & B with a little weed










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                        Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                        cambia che pensando al mio passato, quando sarò vecchio mi sentirò peggio che morto: parte di un mondo che non esiste più

                        Stamani al mercato osservavo come siano sempre di più le persone di colore che si sono stabilite a Lucca, ben superiori agli immigrati delle altre etnie, anche se ufficialmente non compaiono nel censimento istat, e se fino a un po' di tempo fa gli africani erano presenti, sì, ma come singoli soggetti, maschi o femmine, e classificabili in particolari categorie lavorative, la loro integrazione nella nostra società appare oggi in crescita, e sono presenti nuclei famigliari, bambini e uomini e donne non più giovani. Non nascondo che la cosa non mi renda felice, e non per un fatto di razzismo, ma di memoria: nella Toscana di quand'ero bambino, quando vivevano i miei nonni, loro non c'erano, e questo, molto più della mia percezione personale, che vorrebbe quel tempo ancora vicino, mi dà la misura di quanto invece sia passato. Però, se penso al modo in cui io stesso e molti di noi consideriamo queste persone, chi ostile, chi favorevole, tutti quanti li consideriamo "altri" da noi: non sono loro i veri Italiani. Se da un lato questa affermazione ha le sue ragioni quando parliamo di individui adulti, che parlano l'italiano in modo stentato e tra di loro usano la lingua d'origine, chi ha il diritto di dire la stessa cosa di un bambino di etnia africana che sia nato qui? Lui è senza ombra di dubbio un italiano, anche se la sua appartenenza riguarda solo la nascita e la residenza, e non più il sangue e la memoria. Chi è quindi un vero Lucchese? chi vive qui e avrà qui il sui futuro, o chi ha qui il suo passato? A ben vedere, non è un quesito diverso da quello che ci pongono le antiche foto: qual è la vera Lucca? quella della chiesa del Digny o quella della nuova cattedrale? quella delle belle frequentazioni e dei negozi e delle vetrine sfavillanti, o quella che nella zona di via Fillunga assomiglia ormai a una casbah? La prima ha più senso per chi volge il suo sguardo al passato, ma la seconda ha dalla sua la supremazia del presente e della realtà, e se la misura di quanto una cosa abbia ragione è il suo grado di veridicità, mi sa che la Lucca del meltin pot e dei negozi chiusi ha più senso e dignità di quella che ricordo io, che non esiste e non esisterà più. In un certo senso sono io, l'intruso, rispetto al ragazzo africano che avrà qui il suo futuro, quando io non esisterò neanche più. Credo che dobbiamo rivisitare il nostro metro di giudizio sul significato dell'espressione "un vero Italiano". La nostra Italia, al pari degli altri paesi europei, pur avendo subito nel passato svariate invasioni e flussi migratori, a partire dal medioevo si era stabilizzata in una situazione di sintropia demografica, per cui le antiche immigrazioni erano sedimentate per formare delle stabili identità regionali, accomunate da dialetti, tratti somatici e tradizioni, e il "tipo romano" era nel nostro immaginario uno coi tratti all'alberto sordi, il toscano aveva il volto di bartali, il napoletano gli zigomi marcati di Totò. E c'era come una catena a unire i vivi e i morti, il presente e il passato: nelle storie che i nonni ci raccontavano da bambini, nei modi di dire, nei gesti peculiari, noi eravamo qui a raccontare, senza saperlo, una storia che veniva da lontano. Ma chi dirà a questi nuovi Italiani di Coppi e Bartali? e i loro nonni non gli canteranno quelle vecchie strofe toscane, e il loro babbo non farà il castagnaccio alla domenica, nè affetterà il pane stringendolo al petto, come suo padre contadino gli aveva insegnato... questi nuovi Italiani, Italiani a tutti gli effetti, sono qui a spezzare una catena di sangue e memoria, e ne hanno l'inconsapevole colpa, e tutto il diritto. Guardando queste persone, stamani, mi sentivo un po' come alla fine delle vacanze, quando da bambino al campeggio arrivava il momento di lasciare la nostra piazzola, e mentre raccoglievo i miei giocattoli lasciati intorno, vedevo quelli nuovi in attesa lì davanti, e i loro figli che prendevano a calci il mucchietto di pigne e rami che avevo fatto lì accanto, il mio "fortino", il mio posto, il mio tempo, non più mio. Mi sembra come di essere in una lunghissima e struggente fine-estate

                        Queste sono pippe mentali immense. Vivi sereno e capisci che il mondo e' in continua evoluzione. Lucca non e' la stessa che era 100 anni fa e a sua volta 100 anni prima. Stessa cosa per il futuro.

                        Ti tormenti su cose che sono normalissime dall'alba dei tempi.
                        Il mio diario

                        juggernaut

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                          Originariamente Scritto da lukinosnake Visualizza Messaggio
                          Queste sono pippe mentali immense. Vivi sereno e capisci che il mondo e' in continua evoluzione. Lucca non e' la stessa che era 100 anni fa e a sua volta 100 anni prima. Stessa cosa per il futuro.

                          Ti tormenti su cose che sono normalissime dall'alba dei tempi.
                          sono tutt'altro che pippe mentali: sono l'essenza dei fatti.
                          Perchè il degrado, gli stupri, i 35 euro, nel tempo sono cose destinate a normalizzarsi, così come gli italoamericani non sono più quelli che venivano tenuti in quarantena nel porto di new york
                          L'essenza resterà che quando un bimbo del 2100 vedrà passare in tv un film con alberto sordi chiederà "mamma perchè quegli uomini hanno tutti la pelle bianca?"

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                            Originariamente Scritto da Arturo Bandini Visualizza Messaggio
                            sono tutt'altro che pippe mentali: sono l'essenza dei fatti.
                            Perchè il degrado, gli stupri, i 35 euro, nel tempo sono cose destinate a normalizzarsi, così come gli italoamericani non sono più quelli che venivano tenuti in quarantena nel porto di new york
                            L'essenza resterà che quando un bimbo del 2100 vedrà passare in tv un film con alberto sordi chiederà "mamma perchè quegli uomini hanno tutti la pelle bianca?"
                            Tu dovresti farti aiutare. Queste sono paranoie sociali abbastanza gravi. Vivi in un mondo rancoroso e depresso.

                            Il problema e' che forse non sei mai stato nel fondo del barile (forse psicologicmanete), e quindi non puoi avere empatia.
                            Gia' il fatto che pensi che l'immigrazione sia solo degrado, stupri e 35 euro dice tutto.
                            Il mio diario

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                              Basterebbe come dicevo poc'anzi aggiungere la parola ANCHE e molte frasi o affermazioni avrebbero tutt'altro impatto e prospettiva.
                              Il negazionismo non è mai buona cosa, credo.

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                                l'immigrazione di per se non è un male
                                l'immigrazione di negr1 è solo merda
                                Originariamente Scritto da Pesca
                                lei ti parla però, ti saluta, è gentile, sei tu la merda hunt

                                Commenta

                                Working...
                                X
                                😀
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