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Perché il miglioramento di forza necessità di stimoli diversi?

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    Perché il miglioramento di forza necessità di stimoli diversi?

    Mi stavo domandando quale sia la motivazione scientifica per cui per aumentare la forza occorra passare per protocolli che prevedano una variazione dei carichi allenanti.

    Mi spiego con un esempio. Supponiamo che Tizio abbia come unico obiettivo aumentare il più possibile la sua prestazione sui 5x5 di panca piana. La prova funziona così: Tizio parte con la prima serie all’80 % delle sue possibilità e arriva alla quinta dove esprime il 100 % del suo potenziale. Ora, un giorno Tizio esegue la prova, parte con 5 ripetizioni da 80 kg la prima serie e finisce facendo la quinta serie con 5 ripetizioni da 100 kg belle pulite.

    Ora, Tizio è una persona semplice e umile e vuole aumentare la prestazione solo in questo 5x5 di panca piana.

    Se prendiamo in considerazione il protocollo di Bill Starr, Tizio dovrà compilarsi delle tabelle Excel e fare 3 allenamenti settimanali in cui solo in uno proverà a dare il massimo. Perché succede questo? Perché è necessario allenarsi variando i carichi? Non sarebbe lo stesso se Tizio provasse a dare il massimo ogni volta distanziando gli allenamenti?

    Detto in altro modo, mi domando perché, da un punto di vista fisiologico, i protocolli di forza prevedano una sessione leggera, una media e una intensa e non solamente una tirata al massimo da ripersi dopo aver recuperato completamente.

    #2
    perchè alleni non solo il muscolo ma anche e soprattutto la componente "nervosa" la quale necessità di tempo per recuperare dagli stimoli massimali. Se tu non lo facessi e se tu ignorassi questo principio, dopo un certo tempo incoraggiante in cui le prestazioni di forza crescono, cominceresti ad accusare stanchezza e perdita di entusiasmo e i tuoi carichi comincerebbero a calare allenamento dopo allenamento e avresti bisogno di recuperare forzatamente.
    Ecco il motivo dell'alternanza degli stimoli, perchè si attui un recupero funzionale e non si incorra in un superaffaticamento o peggio in un superallenamento.
    GUTTA CAVAT LAPIDEM
    http://albertomenegazzi.blogspot.it/
    MANX SDS

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      #3
      Va anche detto però che non tutti i protocolli di forza sono necessariamente così impostati. Il Bill Starr segue una certa linea di principio (che non è sbagliata eh!) altri ne seguono altre (che a loro volta non sono neanche loro sbagliate).

      A seconda del livello dell'atleta, delle sue caratteristiche e necessità le scelte possono essere molteplici. Il Bill Starr è UN metodo, e non IL metodo, per il miglioramento della forza.

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        #4
        Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
        perchè alleni non solo il muscolo ma anche e soprattutto la componente "nervosa" la quale necessità di tempo per recuperare dagli stimoli massimali. Se tu non lo facessi e se tu ignorassi questo principio, dopo un certo tempo incoraggiante in cui le prestazioni di forza crescono, cominceresti ad accusare stanchezza e perdita di entusiasmo e i tuoi carichi comincerebbero a calare allenamento dopo allenamento e avresti bisogno di recuperare forzatamente.
        Ecco il motivo dell'alternanza degli stimoli, perchè si attui un recupero funzionale e non si incorra in un superaffaticamento o peggio in un superallenamento.
        Quindi un recupero attivo e muscolare ( o più a carico del muscolo che del snc ) è da preferire ad un rest completo? Può essere più funzionale per evitare overtraining? O è da preferire a sessioni pesanti ravvicinate e quondi è meglio allontanarle e nel mezzo "per non star fermi" è consigliabile un allenamento di "recupero"

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          #5
          Originariamente Scritto da Mutha Visualizza Messaggio
          Quindi un recupero attivo e muscolare ( o più a carico del muscolo che del snc ) è da preferire ad un rest completo? Può essere più funzionale per evitare overtraining? O è da preferire a sessioni pesanti ravvicinate e quondi è meglio allontanarle e nel mezzo "per non star fermi" è consigliabile un allenamento di "recupero"
          Nelle sedute di sollevamento impegnativo è bene far seguire un periodo di recupero passivo.
          Il recupero definito "attivo" non è molto praticato nel mondo della alterofilia.
          Quando si alternano sedute impegnative a sedute medie e sedute facili occorre precisare che il fine è il "raggiungimento della massima condizione" attraverso il recupero, e non il recupero di una singola seduta impegnativa.
          Mi spiego meglio.
          Se oggi sollevi pesante e lavori attorno al tuo PBT (sarebbe il personale raggiunto in allenamento, quindi non in competizione PBC) puoi scegliere di lavorare attorno ad una di almeno tre varianti dell'allenamento:
          1) tecnica
          2) potenza
          3) funzionale
          Quindi quello che definisci allenamento di recupero, in realtà è pur sempre un allenamento impegnativo ma con un'attenzione specifica verso una delle varianti dell'attività in questione.
          Comprendo che può apparire di difficile comprensione, queste informazioni arrivano dal mondo professionistico e poi raggiungono con ritocchi e aggiustamenti anche il nostro mondo, spesso però private del reale significato.
          GUTTA CAVAT LAPIDEM
          http://albertomenegazzi.blogspot.it/
          MANX SDS

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            #6
            Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
            Nelle sedute di sollevamento impegnativo è bene far seguire un periodo di recupero passivo.
            Il recupero definito "attivo" non è molto praticato nel mondo della alterofilia.
            Quando si alternano sedute impegnative a sedute medie e sedute facili occorre precisare che il fine è il "raggiungimento della massima condizione" attraverso il recupero, e non il recupero di una singola seduta impegnativa.
            Mi spiego meglio.
            Se oggi sollevi pesante e lavori attorno al tuo PBT (sarebbe il personale raggiunto in allenamento, quindi non in competizione PBC) puoi scegliere di lavorare attorno ad una di almeno tre varianti dell'allenamento:
            1) tecnica
            2) potenza
            3) funzionale
            Quindi quello che definisci allenamento di recupero, in realtà è pur sempre un allenamento impegnativo ma con un'attenzione specifica verso una delle varianti dell'attività in questione.
            Comprendo che può apparire di difficile comprensione, queste informazioni arrivano dal mondo professionistico e poi raggiungono con ritocchi e aggiustamenti anche il nostro mondo, spesso però private del reale significato.
            Ho capito perfettamente. Molto interessante. Grazie 1000 per la disponibilità.

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              #7
              Innanzitutto ringrazio tutti per la disponibilità e per le risposte. In pratica, se ho capito bene, il fisico va costruito per eseguire una prestazione, come una macchina da corsa: facendo solo sedute di allenamento impegnativo, l’aumento della performance, ad un certo punto, si blocca o peggiora. Variando l’intensità, invece, molti aspetti fisici migliorano, tra cui il sistema neuro muscolare, e, alla lunga, la prestazione migliora più di un allenamento al massimo e basta. È un buon riassunto?

              Analogamente, tempo fa, ho letto che, per migliorare la performance nelle corse di running sui 10000 metri, bisognerebbe correre una quantità veramente elevatissima di km a fondo lento per far sì, tra le altre cose, che i muscoli imparino a immagazzinare più glucosio e fare in modo di predisporlo a nuove velocità sempre più elevate.

              Sono concetti che, effettivamente, sembrano un po’ esoterici da capire. Un po’ come alcuni concetti matematici poco intuitivi ma che portano a grandi risultati.

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                #8
                Conoscendo da tanti anni il lavoro di menez e i suoi metodi applicati, con gioie e dolori, su me stesso...direi che il tuo "riassunto", è coerente. In effetti hai ragione nel dire che sono dei concetti un po' esoterici...soprattutto se applicati all 'ipertrofia.

                SdS - "Mezzo-morto" - rulez :he: :woo:
                Anarco-Training
                M&ScC-Group: "Magna & Spigni con Criterio"
                No mental :seg: Crew
                Bud Spencer 31.10.1929 - 27.6.2016 R.I.P
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                Le domande dell'aspirante bidibolder
                Originariamente Scritto da TONY_98
                Cosa succede se prendo le proteine senza fare palestra?
                Originariamente Scritto da Perineo
                vi è mai capitata l'ipertrofia muscolare? ci sono dei rischi?
                Originariamente Scritto da Spratix
                C'è un modo per capire che tipo di look muscolare avrò?
                Fai da te - Il tagliando
                Originariamente Scritto da erstef
                Che ne dite come alimentazione per la manutenzione muscolare?
                Disagio alimentare & logistica bidibolder
                Originariamente Scritto da Gianludlc17
                se vi dovete spostate in giornata, come fate a scaldarvi i pasti o nel caso in cui abbiate carne a cucinarla ?
                Estetica rulez
                Originariamente Scritto da 22darklord23
                la mia intenzione era di rendere tonico l'addome con la palestra e, se ci riesco, coprire le smagliature con dei tatuaggi... visto che mi sono stancato del sentirmi dire dalle ragazze, ogni votla che mi vedono nudo, '' Sei una persona fantastica ma...''. Grazie

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                  #9
                  Il sistema neuromotorio ha una serie di connessioni neurali che servono a inibire la contrazione. Ciò serve sia a migliorare il controllo fine del movimento sia a proteggere la struttura da sovraccarichi.
                  Una parte significativa dell'allenamento di forza consiste nel modificare le connessioni e la capacità di attivarle in modo che, al bisogno, si possa reclutare il muscolo in modo globale e contemporaneo. Quindi l'allenamento di forza ha una parte imposrtante di apprendimento che non si riferisce alla tecnica esecutiva ma all'attivazione sia tra muscoli sia interna al singolo muscolo. Per raggiungere questo risultato il metodo più semplice è fare molte ripetizioni che siano pesanti ma che allo stesso tempo consentano un'adeguata concentrazione, ovvero non bisogna stremarsi. L'esperienza ha portato a sistematizzare questo approccio nei protocolli di maggio successo empirico.
                  Originariamente Scritto da Sean
                  Bob è pure un fervente cattolico.
                  E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

                  Alice - How long is forever?
                  White Rabbit - Sometimes, just one second.

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                    #10
                    Ringrazio i colleghi per i bei contributi. Sono argomenti ben conosciuti dai PLers, o almeno da quelli che hanno fatto il loro "apprendistato" in quel mondo. Il "problema" nasce invece all'interno del mondo dell'ipertrofia, quando l'utente medio, sulla scia della moda della multifrequenza impostasi negli ultimi anni, vi ricorre senza conoscere i meccanismi di cui sopra, tanto più ove si alleni in full body. E così si finisce spesso nell'overreaching o, al contrario, nel sottoallenamento. Ecco perchè consiglio, a chi non vuole approfondire o sperimentare i meccanismi spiegati, la più "facile" monofrequenza. Beninteso, non è un invito ad allontanarsi dalla multi, che seguo molto, ma ad avvicinarvisi ove si sia disposti ad approfondirne le logiche.

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                      #11
                      Originariamente Scritto da The_Shadow Visualizza Messaggio
                      Ringrazio i colleghi per i bei contributi. Sono argomenti ben conosciuti dai PLers, o almeno da quelli che hanno fatto il loro "apprendistato" in quel mondo. Il "problema" nasce invece all'interno del mondo dell'ipertrofia, quando l'utente medio, sulla scia della moda della multifrequenza impostasi negli ultimi anni, vi ricorre senza conoscere i meccanismi di cui sopra, tanto più ove si alleni in full body. E così si finisce spesso nell'overreaching o, al contrario, nel sottoallenamento. Ecco perchè consiglio, a chi non vuole approfondire o sperimentare i meccanismi spiegati, la più "facile" monofrequenza. Beninteso, non è un invito ad allontanarsi dalla multi, che seguo molto, ma ad avvicinarvisi ove si sia disposti ad approfondirne le logiche.
                      Grazie. Ottimo post. Sto leggendo molto e imparando molto da voi.

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