Annuncio

Collapse
No announcement yet.

Coenzima nadh

Collapse
X
 
  • Filter
  • Ora
  • Show
Clear All
new posts

    Coenzima nadh

    nicotinamide adenina dinucleotide, o NAD, è un coenzima presente in tutte le nostre cellule.
    Il suo ruolo consiste nel trasportare gli elettroni durante una reazione chimica chiamata ossidoriduzione.
    Il NAD è presente in due forme:
    • come agente ossidante NAD+: quando cattura gli elettroni da altre molecole (è quindi un "ossidante")
    • come agente riducente NADH: quando cede gli elettroni.

    Quindi, il NADH neutralizza l'azione delle sostanze ossidanti che possono danneggiare le cellule.
    Proprietà del NADH

    • Antiossidante, anti-invecchiamento

      Il NADH è un innovativo alleato per l’anti-invecchiamento: molti studi lo considerano come un rimedio importante per varie patologie legate all'invecchiamento.
      Poco presente negli alimenti, un’integrazione alimentare a base di NADH aiuta a ridurre i danni dovuti allo stress ossidativo.
    • Antifatica

      La ricerca clinica consiglia il NADH per il trattamento della sindrome da affaticamento cronico (o encefalomielite mialgica), una grave patologia neurologica che provoca uno stato di stanchezza ricorrente e inspiegabile.
      Gli studi hanno dimostrato che l’integrazione con NADH riduce l'ansia e l’affaticamento delle persone affette da questa patologia.
    • Facoltà cognitive

      Il NADH aiuta a combattere il declino cognitivo.
      Negli studi clinici, l’integrazione con NADH ha migliorato le funzioni cerebrali dei pazienti affetti da demenza, dal morbo di Alzheimer e di Parkinson:
      • miglioramento della fluenza verbale
      • migliore costruzione delle percezioni visive
      • calo disabilita

    Sarei interessato di prendere un integratore qualcuno mi sa dire qualcosa di più grazie

    #2
    Il brano che citi recita "molti studi lo considerano", che non è sufficiente a dare un'opinione. Spesso ci si imbatte in dichiarazione reboanti che poi si scoprono basate su studi con campioni di 14 persone, campionamento stesso malfatto, analisi dei dati approssimativa e conclusioni arbitrarie. Quando non è il disegno sperimentale stesso a essere carente. Più spesso ancora, è l'articolista ad aver capito poco e niente degli studi - ammesso che abbia letto gli studi e non solo gli abstract o magari altri articoli. E così si crea la bro-science di internet.

    Lo stress ossidativo è stato il target di migliaia di ricerche diversissime per circa vent'anni. Nonostante ciò non è stato rilevato un chiaro nesso tra ciò e patologia o invecchiamento. Se posso fare un riassunto di tante ricerche sull'argomento, è l'eccesso di stress ossidativo a essere negativo, mentre livelli normali sono necessari alla salute (un concetto moderno definito "ormesi"). Prendere antiossidanti potrebbe essere positivissimo per periodi limitati in cui si è oggetto di stress eccessivo, mentre normalmente essi non servono.
    Non dubito per esempio che il NAD possa essere ottimo per i pazienti affetti da malattie degenerative; ma questo non si traduce in miglioramenti cognitivi per le persone che già sono sani, ovvero hanno già un'omeostasi adeguata.

    Nello specifico, non ho visto prove che il NAD porti benefici alle persone sane. Considera inoltre che lo stress ossidativo locale serve come segnale per la crescita muscolare dopo uno sforzo intenso (ovvero segnala che il muscolo deve adattarsi a livelli di stress più alti): prendere antiossidanti senza criterio può essere persino controproducente per un atleta.
    Originariamente Scritto da Sean
    Bob è pure un fervente cattolico.
    E' solo in virtù di questo suo essere del Cristo che gli perdono quei suoi certi amori per le polveri, il rock, la psicologia, la pornografia e pure per Sion.

    Alice - How long is forever?
    White Rabbit - Sometimes, just one second.

    Commenta


      #3
      Esami tipo bap test e d Roms hanno valenza?
      Cura il tuo corpo come un tempio
      Originariamente Scritto da M K K
      Desade grazie di esistere
      Originariamente Scritto da AK_47
      si chiama tumore del colon, adenocarcinoma è la tipologia di tumore che colpisce le cellule dell'epitelio ghiandolare.

      Commenta


        #4
        In effetti quanto sono riuscito a trovare in italiano non ce nulla riguardo test sugli uomini ma per ora solo sui topi ; però quanti integratori ci cono che noi prendiamo che non sappiamo sulla loro certezza di darci quello che promettono gli stessi produttori con esami e test fatti da loro. Pensavo che qualcuno in questo forum lo avesse provato per avere una opinione, vorrei aggiungere questo articolo trovato sul web che parlano anche del precursore del nad+ il NNM






        Riportiamo indietro le lancette dell’orologio: in arrivo la pillola anti-età


        By Faceboost10 febbraio 2018Pillole di bellezza e benessere


        No Comments


        00


        Credo che davvero nei prossimi anni diventerà sempre più difficile invecchiare. Sembra un paradosso ma non è cosi.


        Aubrey de Grey, biogerentologo inglese, che ha ricevuto un titolo onorifico dall’Università di Cambridge per la pubblicazione del suo trattato The Mitochondrial Free Radical Theory of Aging (Teoria sull’invecchiamento dei radicali liberi mitocondriali) è attualmente impegnato nel progetto SENS (Strategies for Engineered Negligible Senescence), con cui si propone di riuscire a mettere a punto terapie in grado di curare l’invecchiamento.


        Aubrey De Gray


        De Grey nel 2007 aveva pubblicato “Ending Aging” tradotto in italiano con il titolo “La fine dell’invecchiamento: come la scienza potrà esaudire il sogno dell’Eterna Giovinezza” con il quale ha sconvolto il panorama bioetico.


        Il punto di partenza del libro è una ricerca statica che conduce ad una considerazione che potrebbe sembrare banale: la principale causa di morte nel mondo è l’invecchiamento inteso come processo di deterioramento cellulare. La tesi di De Grey si basa sul fatto che, se combattiamo la fame, la guerra, il cancro, in quanto cause di morte, dobbiamo combattere anche l’invecchiamento. L’idea che si tratti di un fenomeno naturale e non di un’anomalia dell’organismo, ci ha fatti arrendere alla sua ineluttabilità. Ma se l’invecchiamento è una malattia, è possibile risalire alle sue cause e di conseguenza alle sue potenziali cure.


        Secondo lo studioso, infatti, le cause dell’invecchiamento sono riducibili a sette e sarebbero tutte curabili. E il SENS ha già teorizzato almeno una possibile soluzione per ognuna di esse.


        Afferma De Grey “L’unico problema è, che per le cure, è necessaria una ricerca impensabile al momento, perché non esistono ancora gli strumenti tecnologici adeguati. Ma iniziare anche solo a pensare a una possibilità in questo senso potrebbe portare a prolungare la vita, anche di molti anni”.


        Ebbene, era il 2007 quando il libro uscì, e da allora sono passati molti anni e molti passi in avanti sono stati compiuti.


        Nonostante le cause dell’invecchiamento restino ancora un mistero, mentre sono noti i suoi effetti, e gli scienziati non abbiano ancora dato una risposta certa e definitiva alla domanda cruciale “perché invecchiamo”, di recente moltissimi ricercatori in più parti del mondo, con percorsi diversi, stanno cercando di mettere a punto l’elisir di lunga vita.


        E in alcuni casi sembra proprio che ci siano riusciti, per ora, almeno con i topi.


        Continuamente escono notizie riguardanti nuove ricerche messe a punto da prestigiose Università e condotte da scienziati capaci che hanno come obiettivo quello di sconfiggere le cause che determinano l’invecchiamento. Ritengo che siano interessantissime perché dimostrano quanto fermento ci sia dietro a quest’argomento.


        Penso che sia straordinariamente affascinante l’idea, in un prossimo futuro, di non essere più costretti a subire il decadimento fisico e soprattutto cognitivo dovuto alla “malattia vecchiaia”.


        Perché parliamoci chiaro: invecchiare non piace a nessuno. E non voglio riferirmi solo alla manifestazione estetica legata all’invecchiamento, ma alle malattie che dall’invecchiamento derivano.


        Una di queste ultime ricerche, pubblicata su Science nel marzo 2017 “Conserved NAD+ binding pocket that regulates protein-protein interactions during aging” e condotta da un gruppo di ricercatori dellaHarvard Medical School di Boston guidati da David Sinclair, genetista e biologo della USNW (University of New South Wales) di Sydney e dal suo team, riguarda la scoperta di una pillola anti-età che sembrerebbe essere capace di invertire il processo d’invecchiamento migliorando il processo di riparazione del DNA .


        David Sinclair e il suo team


        I ricercatori hanno individuato un passaggio fondamentale nel processo molecolare che consente alle cellule di riparare il DNA danneggiato. Sono riusciti ad identificare un metabolita, il Coenzima NAD+, naturalmente presente in ogni cellula del nostro corpo, che ha un ruolo chiave nei meccanismi di riparazione del DNA.


        In pratica le nostre cellule hanno già di per sè una capacità innata di riparare il danno da DNA (cosa che accade ad esempio ogni volta che ci esponiamo al sole) grazie proprio al NAD+. Il problema è che, tale capacità, purtroppo, tende a diminuire con l’età, a causa proprio di una diminuzione dei livelli di NAD+.


        Gli studi, condotti per ora sui topi, hanno dimostrato che, somministrando un precursore di NAD+ chiamato NNM (nicotinamide mononucleotide) e già in commercio come anti-aging, si riesce a migliorare la capacità delle cellule dei topi e di riparare il danno al DNA causato dall’esposizione alle radiazioni o dalla vecchiaia.


        Alla fine della sperimentazione, David Sinclair ha affermato di aver messo a punto un ‘booster’ capace di ringiovanire le cellule dei topi aggiungendo che “dopo appena una settimana di trattamento le cellule dei vecchi topi erano indistinguibili da quelle dei topi giovani”.


        La molecola NMN è in grado quindi di far aumentare nelle cellule la presenza della molecola NAD+, che diminuisce con l’età ma che è essenziale per mantenere il DNA in salute e al riparo dagli “errori” che normalmente si accumulano sulla sua doppia elica.


        Il team ha stabilito inoltre che NAD+ potrebbe essere utile, oltre che per il trattamento di varie malattie legate all’invecchiamento, anche nei casi di sterilità femminile e per contrastare gli effetti collaterali della chemioterapia.


        Già nel 2003 Sinclair aveva stabilito un legame tra l’enzima anti-invecchiamento Sirt1 e il resveratrolo, una molecola naturale che si trova in piccole quantità anche nel vino rosso. “Ma se il resveratrolo attiva solo Sirt1, il nuovo booster ha effetto su tutte e sette le sirtuine, e dovrebbe avere un impatto ancora maggiore sulla salute e la longevità”, ha concluso lo studioso.


        I risultati dello studio sono stati così promettenti da aver attirato anche l’attenzione della NASA, che ha conferito un premio allo studio, ritenendo che l’assunzione di una pillola di questo tipo potrebbe aiutare gli astronauti a mitigare gli effetti dell’invecchiamento accelerato dalle radiazioni cosmiche a cui sono sottoposti durante i loro voli nello spazio.


        David Sinclair ha annunciato che, visti i risultati ottenuti dalla sperimentazione sui topi, a settembre di quest’anno inizierà la sperimentazione sull’uomo, presso il Brigham and Women’s Hospital di Boston. Ha aggiunto, inoltre, che se i test sull’uomo daranno esito positivo, “entro 3/5 anni al massimo avremo a disposizione sul mercato un farmaco anti-invecchiamento sicuro ed efficace”


        Insomma, la pillola dell’eterna giovinezza sembra davvero essere sempre più vicina.


        Una curiosità aggiuntiva


        In realtà in commercio esistono già sia il NAD+ che l’NMN venduti entrambi come nutraceutici e quindi non sottoposti ai test di verifica indispensabili per commercializzare i farmaci.


        Esiste una società, Elysium Health, fondata nel 2014 da Leonard Guarente biologo e ricercatore al MIT di Boston, che commercializza su Internet (www.elysiumhealth.com) la pillola della giovinezza chiamata Basis. Nel board scientifico della società figurano sette premi Nobel, vincitori nel campo della chimica, della fisiologia, della medicina, delle neuroscienze e della biochimica.


        Il prodotto contiene:


        Nicotinamide Riboside (250mg) un precursore chimico del NAD+,Pterostilbene (50mg), un polifenolo simile al resveratrolo.


        Basis è venduto:


        a 60 dollari, per una fornitura singola sufficiente per 30 giorni, a 40 dollari al mese nel caso si decida di sottoscrivere un abbonamento annuale.


        Nel 2016 la società ha condotto uno studio su 120 pazienti anziani sani che hanno assunto Basis (250 mg Nicotinamide Riboside e 50 mg di Pterostilbene) per otto settimane. Lo studio, randomizzato e in doppio cieco (un esperimento dove ne’ paziente ne’ medico, conoscono le caratteristiche del farmaco somministrato, con lo scopo di garantire il maggior livello di neutralità possibile, di ridurre al minimo gli errori, e minimizzare il rischio di influenzare il risultato della ricerca), con placebo come controllo, ha rilevato un aumento dei livelli di NAD+ del 40%, dopo quattro settimane di assunzione, senza nessun effetto collaterale. Tale incremento è rimasto costante ed immutato per tutta la durata del test.


        I risultati sono stati pubblicati a novembre 2017 su Nature Partner Journals: Aging and Mechanisms of Disease, un giornale tra i più importanti al mondo nel campo della ricerca sull’invecchiamento


        Basis, che avrei voluto acquistare per testarne l’efficacia, è distribuito, solo negli USA.


        Anche l’NMN è venduto online, sempre come integratore, in moltissimi siti. Scuriosando un pò mi è sembrato che il sito Super Smart(www.supersmart.com )sia quello più serio e attendibile.


        C’è solo un piccolo problema: il prezzo. Una confezione da 30 capsule (10 mg di NMN) costa la bellezza di 207,49 euro.


        E considerate che non è neppure tra i prodotti più costosi. Se volete divertirvi guardate i prezzi che girano su Amazon. Una confezione da 60 capsule della Mirai Lab (NNM 3000mg) costa 1.089 dollari.


        Mi sembra davvero eccessivo per un prodotto di cui non è garantita l’efficacia e che deve essere ancora testato sull’uomo.


        Per queste cifre, pretendo il miracolo.


        Correlati


        L'elisir di lungavita che "spazza" via le cellule "senescenti"26 marzo 2018In "Pillole di bellezza e benessere"


        GW 501516: la pillola che sostituisce l'attività fisica10 marzo 2018In "Pillole di bellezza e benessere"


        Hydrafacial: trattamento alternativo alle "punturine"?28 maggio 2017In "La cura del viso"


        Tags:Anti AgingInvecchiamentoNAD+Pillola


        Seguimi


        Facebook YouTube


        Chi sono


        Faceboost nasce da un’idea di Michela Taccola, che sarei io, e dalla mia sconfinata passione (mania?) per la forma fisica...


        CONTINUA A LEGGERE


        michela.taccola@hotmail.it


        Trattamenti


        Belkyra/KybellaBiorigenerazione con insulinaBiorivitalizzazione con PlacentexBiorivitalizzazione con Silisorg tensorBiorivitalizzazione con Skin-rBiostimolazione con Skin-ColinBiostimolazione Skin ImproveBiostimolazione/biorivitalizzazioneBotoxBlefaroplasticaBotox off-labelCarbossiterapiaCellfinaCrioterapiaDermamelanDMAE MandelatoEnerpeel Hands (peeling mani)Fanghi d’alga GuamFili di biostimolazione (corpo e viso)Fili di trazione (corpo e viso)Filler Dr CYJ (filler per capelli)FillersFlebo di vitamine (IVEE)GluteoplasticaHIFUHydrafacialIPL (Luce Pulsata ad Alta Intensità)KlerescaLaser CO2 ultrapulsatoLaser FrazionatoLaser per epilazioneLaser per la rimozione dei tatuaggiLaser Q-SwitchedLaser vaginaleLipogemsLip-Lift (lifting del labbro superiore)LPG endermologieMastoplastica additiva

        Commenta

        Working...
        X
        😀
        🥰
        🤢
        😎
        😡
        👍
        👎