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Effetti di una suddivisione diversa dei macronutrienti

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    Effetti di una suddivisione diversa dei macronutrienti

    Domanda per tutti.
    Che cosa cambia, secondo voi, sia a livello prestazionale che estetico, se manteniamo invariato l'introito calorico, ma lo suddividiamo nei vari macro in maniera differente?
    Nell'ordine proteine - grassi - carboidrati, che differenza c'è tra una lower carb (40-40-20), una moderate carb (30-35-35) e una higher carb (30-20-50)?
    Ai due estremi, su un individuo di 70Kg mediamente attivo, si potrebbe passare dai 180 ai 250 g di proteine o dai 120 ai 310 g di carboidrati.
    Soprattutto per quanto riguarda i carboidrati, la differenza è notevole. Che tipo di riscontro si avrebbe?

    #2
    Domanda molto molto molto generale. Ho sottolineato "molto" abbastanza?

    In due parole: un soggetto che tollera/usa i carboidrati in maniera efficiente, o meglio un soggetto che possiede un elevata sensibilità insulinica, rende meglio con una alimentazione ricca di glucidi. un soggetto che tollera/usa i carboidrati in maniera meno inefficiente, o meglio un soggetto che possiede una bassa sensibilità insulinica, rende meglio con una alimentazione povera di glucidi.

    Per resa migliore intendo sia estetica che prestazionale ovviamente.
    "E' ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo." (Amleto, 3.1.46-49)

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      #3
      Originariamente Scritto da Otoha Visualizza Messaggio
      Domanda molto molto molto generale. Ho sottolineato "molto" abbastanza?

      In due parole: un soggetto che tollera/usa i carboidrati in maniera efficiente, o meglio un soggetto che possiede un elevata sensibilità insulinica, rende meglio con una alimentazione ricca di glucidi. un soggetto che tollera/usa i carboidrati in maniera meno inefficiente, o meglio un soggetto che possiede una bassa sensibilità insulinica, rende meglio con una alimentazione povera di glucidi.

      Per resa migliore intendo sia estetica che prestazionale ovviamente.
      Ci sono dei modi per testare e capire bene che sensibilità si ha ?

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        #4
        Ok, questo è ovvio, però la mia domanda non si riferisce al caso particolare e soggettivo, quanto più al soggetto generico medio.
        Quali sono le differenze su di un soggetto qualunque che ha sensibilità insulinica nella norma?

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          #5
          Originariamente Scritto da Mario12 Visualizza Messaggio
          Ci sono dei modi per testare e capire bene che sensibilità si ha ?
          Si e no. Nel senso che ci vuole tempo ma nel tempo dovresti lasciare le cose invariate e non sarebbe comunque possibile, perché per un periodo lungo dovresti allenarti/mangiare/fare la stessa attività fuori dalla palestra per avere un riscontro perfetto e trarre conclusioni a prova di errore, cosa possibile per i robot forse.

          Di certo posso dire che più massa muscolare/più attivita giornaliere che usano come substrato energetico i glucidi invece che i lipidi = più carboidrati da mangiare. Motivo per cui un ciclista che magari neanche fa palestra e un upper carente ma due gambe in 4 dimensioni ha bisogno di un'alimentazione glucidica più di uno che fa palestra 3 volte a settimana per 60 minuti ma lavora in ufficio e ha la massa muscolare di un fenicottero (oltre ovviamente a maggiori calorie da consumare).
          "E' ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo." (Amleto, 3.1.46-49)

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            #6
            Originariamente Scritto da Otoha Visualizza Messaggio
            Si e no. Nel senso che ci vuole tempo ma nel tempo dovresti lasciare le cose invariate e non sarebbe comunque possibile, perché per un periodo lungo dovresti allenarti/mangiare/fare la stessa attività fuori dalla palestra per avere un riscontro perfetto e trarre conclusioni a prova di errore, cosa possibile per i robot forse.

            Di certo posso dire che più massa muscolare/più attivita giornaliere che usano come substrato energetico i glucidi invece che i lipidi = più carboidrati da mangiare. Motivo per cui un ciclista che magari neanche fa palestra e un upper carente ma due gambe in 4 dimensioni ha bisogno di un'alimentazione glucidica più di uno che fa palestra 3 volte a settimana per 60 minuti ma lavora in ufficio e ha la massa muscolare di un fenicottero (oltre ovviamente a maggiori calorie da consumare).
            Stiamo parlando di un contesto da palestra, il ciclista non c'entra niente.
            Che altrimenti allora potremmo dire che se uno si allena 3 volte a settimana, ma bene, a un ciclista non lo vede proprio. Altro che 4 dimensioni. I ciclisti professionisti fisicamente fanno schifo per gli standard del bodybuilding o comunque del fitness più in generale. Che poi ci sarebbe allora anche da aggiungere che il ciclista, così come anche il maratoneta, oltre ad aver più necessità energetica, ha anche più necessità di mantenere un peso basso evitando ipertrofia muscolare "inutile", che lo appesantirebbe, e da qui (e non solo) la scelta di rimanere bassi con le proteine.

            Io vorrei parlare di un discorso standard: persona tra i 20 e i 40 anni che si allena in palestra per passione e decide di seguire una dieta alla lettera. Influenzerebbe i suoi risultati con una suddivisione piuttosto che con un'altra? E se sì, come?

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              #7
              Deve conosci il significato della parola "esempio" si?
              "E' ben provato che con un'aria devota e un'azione pia inzuccheriamo lo stesso diavolo." (Amleto, 3.1.46-49)

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                #8
                Ad "esempio" Chris Hoy, fenomenale pistard britannico aveva le gambe in 4 D.
                ed un upper che in tanti che frequentano palestra si sognano...
                leggevo la domanda...già il range 20/40 anni di età stride molto col concetto di problema posto in termini generali.
                la stessa persona a 40 non risponde più come a 20.
                e non solo alla sensibilità insulinica...

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                  #9
                  Originariamente Scritto da debe Visualizza Messaggio
                  Stiamo parlando di un contesto da palestra, il ciclista non c'entra niente.
                  Che altrimenti allora potremmo dire che se uno si allena 3 volte a settimana, ma bene, a un ciclista non lo vede proprio. Altro che 4 dimensioni. I ciclisti professionisti fisicamente fanno schifo per gli standard del bodybuilding o comunque del fitness più in generale. Che poi ci sarebbe allora anche da aggiungere che il ciclista, così come anche il maratoneta, oltre ad aver più necessità energetica, ha anche più necessità di mantenere un peso basso evitando ipertrofia muscolare "inutile", che lo appesantirebbe, e da qui (e non solo) la scelta di rimanere bassi con le proteine.

                  Io vorrei parlare di un discorso standard: persona tra i 20 e i 40 anni che si allena in palestra per passione e decide di seguire una dieta alla lettera. Influenzerebbe i suoi risultati con una suddivisione piuttosto che con un'altra? E se sì, come?
                  E' molto interessante la tua domanda..ma purtroppo non esiste una risposta.
                  Quello che puoi fare, secondo me, è provare su te stesso (magari con piu prove) e vedere come rispondi...tenendo sempre presente che lo noti nel lungo periodo, se lo noti..perchè come ti hanno detto le variabili in gioco sono molte (eta che avanza, cambio di allenamento, cambio di stile di vita ecc.).
                  Penso sia questa la capacità di un bravo personal rispetto ad un altro..

                  p.s. poi cè da dire che non tutti usano le percentuali per dividere i macro ma alcuni partono da formule tipo 2g di pro per kg corporeo ecc.. ovviamente non vengono le stesse percentuali
                  http://www.bodyweb.com/threads/41483...iario-di-Max90

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                    #10
                    Originariamente Scritto da Max90 Visualizza Messaggio

                    p.s. poi cè da dire che non tutti usano le percentuali per dividere i macro ma alcuni partono da formule tipo 2g di pro per kg corporeo ecc.. ovviamente non vengono le stesse percentuali
                    Il fatto di utilizzare percentuali fisse, come appunto 2gr/kg di pro, piuttosto che quote fisse (es. 50 30 20) può ridurre l'efficacia Delle stesse, pensando ad esempio che in fase di definizione si tende ad aumentare la quota di pro rispetto alla fase di massa?

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                      #11
                      Originariamente Scritto da riccardo17 Visualizza Messaggio
                      Il fatto di utilizzare percentuali fisse, come appunto 2gr/kg di pro, piuttosto che quote fisse (es. 50 30 20) può ridurre l'efficacia Delle stesse, pensando ad esempio che in fase di definizione si tende ad aumentare la quota di pro rispetto alla fase di massa?
                      Scusa ma non ho capito la tua domanda..
                      http://www.bodyweb.com/threads/41483...iario-di-Max90

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