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Ipertrofia sarcoplasmatica, sarcomerica, miofibrillare e funzionale

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    #16
    È vero che all'atto pratico non esiste allenare unicamente ipertrofia sarcoplasmatica piuttosto che la miofibrillare, ma senza dubbio prediligere un allenamento meccanico piuttosto che metabolico genera una composizione corporea diversa, l'atleta risulta con meno volumi, quindi meno bombato e con meno dettagli, ma senz'altro più denso, quindi più roccioso. Al contrario, un atleta che si da più a lavoro metabolico costruisce più dettagli, più volumi muscolari, meno densità. Non è proprio vero che sia inutile l'ipertrofia sarcoplasmatica, aiuta ai capillari e a sviluppare maggiori mitocondri, risultando funzionale alla resistenza in una certa misura.

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      #17
      Funzionale alla resistenza? Cioè intendi dire che uno squat alla ricerca dell'ipertrofia sarcoplasmatica potrebbe essere utilizzato, per esempio, da un centometrista che deve mantenere quella potenza per diversi secondi e resistere al lattato?
      Personal Trainer
      e-mail: chinup485@gmail.com

      "Col tempo tutti gli atleti trovano istintivamente l'allenamento migliore per il proprio fisico" (John Weider)


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        #18
        in genere un atleta non si allena per un'ipertrofia funzionale o meno che sia.
        GUTTA CAVAT LAPIDEM
        http://albertomenegazzi.blogspot.it/
        MANX SDS

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          #19
          Originariamente Scritto da menez Visualizza Messaggio
          in genere un atleta non si allena per un'ipertrofia funzionale o meno che sia.
          Esatto, il fine è altro
          COACH ON LINE-CONSULENZE E PROGRAMMI PERSONALIZZATI: alexbodyweb@libero.it

          SCHEDE IN MONOFREQUENZA:
          http://www.bodyweb.com/threads/317223-MONOFREQUENZA-raccolta-modelli



          Originariamente Scritto da Sasàs
          Oggi, dopo una fase di stop, ho preso alcune misure. In particolare, ho notato che su 35 cm di braccio, 18 sono di tricipiti e 17 di bicipiti. È normale? Mhm

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            #20
            Alecs ha scritto questo:

            Non è proprio vero che sia inutile l'ipertrofia sarcoplasmatica, aiuta ai capillari e a sviluppare maggiori mitocondri, risultando funzionale alla resistenza in una certa misura.

            Allora mi sono chiesto cosa intenda per resistenza. Ho citato un esempio. Non è corretto. Forse potete farmi un esempio voi di cosa intenda per FUNZIONALE ALLA RESISTENZA.
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              #21
              Originariamente Scritto da Chinup Visualizza Messaggio
              Alecs ha scritto questo:

              Non è proprio vero che sia inutile l'ipertrofia sarcoplasmatica, aiuta ai capillari e a sviluppare maggiori mitocondri, risultando funzionale alla resistenza in una certa misura.

              Allora mi sono chiesto cosa intenda per resistenza. Ho citato un esempio. Non è corretto. Forse potete farmi un esempio voi di cosa intenda per FUNZIONALE ALLA RESISTENZA.
              Significa che diventa più resistente al suo allenamento, resistente alla fatica, ha la possibilità di drenare in modo più efficiente il lattato che si forma da un allenamento di tipo metabolico, impara a sostenere in modo più efficiente regimi di allenamento ad alto volume in una soglia quasi aerobica.
              Last edited by Alecs; 16-08-2017, 17:00:35.

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                #22
                Originariamente Scritto da Alecs Visualizza Messaggio
                Significa che diventa più resistente al suo allenamento, resistente alla fatica, ha la possibilità di drenare in modo più efficiente il lattato che si forma da un allenamento di tipo metabolico, impara a sostenere in modo più efficiente regimi di allenamento ad alto volume in una soglia quasi aerobica.
                E un centometrista dopo i primi secondi di sprint dove raggiunge la potenza massima, per mantenere quella potenza e resistervi per 100 200 300 metri non va nel sistema anaerobico lattacido?
                Ok togliamo i 9 secondi dei 100 metri di Bolt. Ma dai 300 in poi? Sistema aerobico in teoria parte dai 2 minuti in su. Quindi fino a 2 siamo ancora nel metabolismo anaerobico lattacido...
                Last edited by Chinup; 16-08-2017, 17:37:02.
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                  #23
                  Originariamente Scritto da Chinup Visualizza Messaggio
                  E un centometrista dopo i primi secondi di sprint dove raggiunge la potenza massima, per mantenere quella potenza e resistervi per 100 200 300 metri non va nel sistema anaerobico lattacido?
                  Ok togliamo i 9 secondi dei 100 metri di Bolt. Ma dai 300 in poi? Sistema aerobico in teoria parte dai 2 minuti in su. Quindi fino a 2 siamo ancora nel metabolismo anaerobico lattacido...

                  però si parla di sistema energetico e non (solo) muscolare in questo caso, inoltre il tuo esmpio si riconduce in modo più appropriato alla velocità resistente (capacità di mantenere la velocità massima per un range di 10-20 secondi)e la reistenza alla velocità(capacità di ripetere più azioni ad alta velocià più volte).
                  I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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                    #24
                    Appunto, parlando di sistemi energetici abbiamo forza esplosiva e forza resistente (nel caso dei 300 metri).
                    Nel sistema di forza resistente, l'atleta deve resistere al lattato, al dolore vero e proprio. Per prolungare questa soglia di resistenza al lattato un allenamento adeguato non potrebbe essere un esercizio per gli arti inferiori fino allo stremo, fino a produrre acido lattico e continuare? Esempio, 2 minuti di squat ad alta velocità, fino a sentire i muscoli bruciare allo stesso modo in cui ti bruciano durante una corsa di 300 metri? Da qui il paragone con l'ipertrofia sarcoplasmatica. Se questa ipertrofia ci fa lavorare nel metabolismo anaerobico lattacido, andando oltre con i secondi, non ci troveremmo a fare un allenamento di resistenza alla forza (o meglio alla forza esplosiva)?
                    Ma Menez ha fatto quell'intervento. E quando si oppone lui c'è poco da fare. Per questo volevo capire se e dove il mio discorso fa acqua.
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                      #25
                      Originariamente Scritto da Chinup Visualizza Messaggio
                      Appunto, parlando di sistemi energetici abbiamo forza esplosiva e forza resistente (nel caso dei 300 metri).
                      Nel sistema di forza resistente, l'atleta deve resistere al lattato, al dolore vero e proprio. Per prolungare questa soglia di resistenza al lattato un allenamento adeguato non potrebbe essere un esercizio per gli arti inferiori fino allo stremo, fino a produrre acido lattico e continuare? Esempio, 2 minuti di squat ad alta velocità, fino a sentire i muscoli bruciare allo stesso modo in cui ti bruciano durante una corsa di 300 metri? Da qui il paragone con l'ipertrofia sarcoplasmatica. Se questa ipertrofia ci fa lavorare nel metabolismo anaerobico lattacido, andando oltre con i secondi, non ci troveremmo a fare un allenamento di resistenza alla forza (o meglio alla forza esplosiva)?
                      Ma Menez ha fatto quell'intervento. E quando si oppone lui c'è poco da fare. Per questo volevo capire se e dove il mio discorso fa acqua.
                      Lo specifico deve avere un suo metodo, detto questo lo sviluppo di un' abilità dominante direttamente o indirettamente influisce sulle altre. Lo sviluppo di un unità biomotoria può produrre un transfer positivo (raramente negativo) rifacendomi al tuo esempio, un atleta che sviluppa forza può avere un transfer positivo sulla velocità e resistenza. In soldoni non ti dicevo che sbagliavi, ma solo che ci sono altre componenti da prendere in considerazione, tra i quali quelli energetici. Preciso che sto studiando queste nozioni da poco, per cui mi limito a dirti quanto ho potuto apprendere dai testi e non dalla pratica diretta,
                      sicuramente Menez potrà darti maggiori info.
                      I guai da pignàta i sapa a cucchijàra chi i manìja.

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                        #26
                        L'esempio dello squat che fai è molto interessante. Il metodo più adatto per migliorare la forza resistente è l'uso di allenamento a circuito, l'eseguire più esercizi in sequenza senza recupero, volendo, anche ricercando l'esaurimento ad ogni rep.
                        Last edited by Alecs; 16-08-2017, 21:10:04.

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                          #27
                          Originariamente Scritto da salsa Visualizza Messaggio
                          Lo specifico deve avere un suo metodo, detto questo lo sviluppo di un' abilità dominante direttamente o indirettamente influisce sulle altre. Lo sviluppo di un unità biomotoria può produrre un transfer positivo (raramente negativo) rifacendomi al tuo esempio, un atleta che sviluppa forza può avere un transfer positivo sulla velocità e resistenza. In soldoni non ti dicevo che sbagliavi, ma solo che ci sono altre componenti da prendere in considerazione, tra i quali quelli energetici. Preciso che sto studiando queste nozioni da poco, per cui mi limito a dirti quanto ho potuto apprendere dai testi e non dalla pratica diretta,
                          sicuramente Menez potrà darti maggiori info.

                          Il discorso del transfer lo affrontai già con altri utenti su un altro post. Li chiesi se era meglio allenare tutte le FORZE in un unico mesociclo, oppure dedicare ogni mesociclo ad ognuna di esse: gennaio forza massimale, febbraio forza esplosiva, marzo forza resistente. Affrontammo il discorso del conditioning aspecifico, perché molte volte tutto quel conditioning non si concretizza nel lavoro specifico (il famoso transfer). In quel post avevo preso come esempio le arti marziali. Cmq alla fine una risposta non fu data perché era difficile rispondere. Nel senso che anche quella era una cosa soggettiva: Ali' si allenava diversamente da Tyson, e Foreman diversamente da Marciano.
                          Quindi, per tornare al nostro discorso, e all'esempio dello squat, può essere che quel conditioning aspecifico (squat) non è producente (transfer) nello specifico (corsa). Però, a livello teorico, spingere un atleta a fare delle ripetute intense e lunghe in un interval training non lo porta ad allungare la soglia del lattato? Ora che siano ripetute di corsa con intensità alta mantenuta per 2 minuti, o che siano 2 minuti di squat, non dovremmo essere indirizzati sempre verso lo stesso obiettivo? (spostare più in là la soglia del lattato). Certo delle ripetute in squat è un conditioning nettamente più aspecifico rispetto alle ripetute in corsa... però...
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                            #28
                            Originariamente Scritto da Alecs Visualizza Messaggio
                            L'esempio dello squat che fai è molto interessante. Il metodo più adatto per migliorare la forza resistente è l'uso di allenamento a circuito, l'eseguire più esercizi in sequenza senza recupero, volendo, anche ricercando l'esaurimento ad ogni rep.
                            Esatto. Però dobbiamo distinguere resistenza al lattato (dolore) con produzione di ATP in assenza di ossigeno o resistenza intesa come limite tra anaerobico e aerobico con produzione di ATP in presenza di ossigeno. Mi spiego meglio: resistere a 3 minuti di corsa a 20km/h è una resistenza che chiamerei "ossigenata" (licenza poetica )... resistere a 3 minuti di leg extension è una resistenza che chiamerei "dolorifica".
                            Last edited by Chinup; 17-08-2017, 11:21:41.
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                              #29
                              Mi verrebbe da rispondere che fare due minuti di squat potrebbe generare il transfer che ipotizzi, però non ne sono certo, però avrebbe senso, tuttavia non sempre è così scontato come sembra

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                                #30
                                Uno degli errori che vedo fare più spesso da preparatori anche professionisti è quello di voler allenare in palestra capacità di sport che nulla hanno a che fare con la palestra.

                                Personalmente ho avuto spesso a che fare con calciatori anche di alto livello. Quasi tutti erano abituati in palestra a fare lavori che il più possibile si riavvicinassero alle condizioni sul campo. Da circuiti per riprodurre l'intensità della partita, a situazioni in equilibrio instabile, a trasformazioni con piccoli scatti dopo una serie.

                                A me tutto questo spesso sembrava una grande fesseria.
                                Un po' perché spesso queste cose erano fatte alla buona, un po' perché a volte i principi non stavano né in cielo né in terra. Quarti di squat al multipower in superserie con scatti brevissimi in palestre affolate, oppure circuiti di "intensità" in cui centrali di difesa grossi come armadi usavano pesi infimi, che transefer possono mai avere?

                                Io ho sempre rifiutato un approccio del genere.
                                Per gente che viene da altri sport, per me, la palestra deve essere come un'officina per un pilota.
                                Tu vieni e potenziamo il motore (muscoli), la centralina (attivazione del sistema nervoso) e la ciclistica (stabilità e controllo del proprio corpo). Poi tu vai in pista (ritorni al tuo sport) e lì impari a guidare il mezzo per quello che serve a te.

                                Ad una squadra di lega pro che lo scorso anno ha fatto un campionatone partendo fortissima all'inizio ho preparato un programma tanto semplice quanto efficace.
                                Solo squat e pochi complementari. Prima seduta test del 5rm.
                                Poi con quel carico progressione sul volume da un 5x3 ad un 10x3. Da lì diminuzione del volume e aumento del carico di 2/5 kg per seduta fino ad arrivare ad un 3x3. Una quindicina di sedute in tutto. Due a settimana in modo da arrivare all'apice del volume in pieno precampionato e poi scaricarlo prima dell'inizio del campionato.

                                Lo staff ancora mi ringrazia, mi dicono che ha fatto miracoli. Per la cronaca io con quel programma ci alleno le ragazze intermedie alla ripresa della stagione, di base non è neanche nulla di strutturatissimo... Ma quando spesso si è abituati negli sport a fare cose complicatissime ritornare alle cose di base può essere assai fruttuoso...

                                Inviato dal mio CHC-U01 utilizzando Tapatalk

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