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I sistemi capitalistici entrano in crisi ciclicamente da sempre. Citavo sopra la crisi finanziaria del 33 d.C., durante il regno di Tiberio. Era un'economia moderna con un sistema bancario internazionale a sostegno di una rete commerciale globalizzata. La crisi fu innescata da un aumento eccessivo del credito e si diffuse con effetto domino, alimentata dal panico dei correntisti.
Sembra che sia un problema endemico del capitalismo. Crescita sostenibile seguita da aumento speculativo del credito seguito da implosione della bolla. Quando il sistema implode i capitali si annichilano (il denaro letteralmente sparisce). In teoria economica si parla di rallentamento del Circular Flow of Income.
Le basi della teoria economica sono spesso fraintese. Immagina il denaro (il credito) come un buffer che permette gli investimenti, lo sviluppo delle imprese, la produzione di beni e servizi e la loro distribuzione nella popolazione. Senza credito non c'è spazio per queste attività. Se un tizio sta a casa senza lavoro, significa che non sta producendo nulla; visto che la sua attività produrrebbe beni per il mercato, la sua disoccupazione ci rende tutti un po' più poveri.
Il capitalismo ha questa natura ciclica che porta periodicamente delle crisi, ma ha sempre funzionato da oltre 2000 anni. I sistemi alternativi che sono stati provati non sono mai stati in grado di garantire una crescita analoga. C'è poi un problema di agency, ovvero, che sistema vogliono le persone? Il capitalismo non è una cosa creata a freddo, è il modo in cui si organizza autonomamente la società civile quando le leggi lasciano una minima opportunità all'iniziativa dell'individuo.
Credo che il problema non sia la funzionalità del capitalismo quanto la sua governance e legittimità. Chi tiene le redini del sistema, come, chi rappresenta, e in base a quali principi?
Oggi si sta provando un nuovo sistema di governance creata e gestita privatamente dove il contratto è implicito in uno script informatico e (in teoria) non ha bisogno di leggi né di garanti. Sono gli smart contract che utilizzano i blockchain. Ecco, questo è in effetti qualcosa di completamente nuovo, mai visto prima. Può darsi che lo sviluppo tecnologico ciu permetta davvero nel prossimo futuro di avere un controllo più diretto e distribuito sulla governance. Se e quanto ciò sarà un bene non possiamo saperlo. Io sono fiducioso.
L'articolo è interessante, ma creare allarmismo sullo stock del debito senza spiegare le dinamiche di composizione e dei flussi dello stesso è un po' strumentale secondo me.
"It' better stand tall when they're calling you out, don't bend, don't break, don't back down"
Un dato sicuramente preoccupante è il totale del debito degli studenti universitari americani, e soprattutto il dato che parla di 3000 default al giorno.
Se l'occupazione dovesse continuare a salire tale bolla potrebbe anche sgonfiarsi, ma non so per esempio quale sia il rapporto tra gli stipendi e l'entità di tali debiti.
Un dato sicuramente preoccupante è il totale del debito degli studenti universitari americani, e soprattutto il dato che parla di 3000 default al giorno.
Se l'occupazione dovesse continuare a salire tale bolla potrebbe anche sgonfiarsi, ma non so per esempio quale sia il rapporto tra gli stipendi e l'entità di tali debiti.
il rapporto Stipendio/debito Universitario tiene perchè anche se avesse una flessione non sarebbe paragonabile a quella del mercato immobiliare e dei subprime, tra l'altro il mercato delle cartolarizzazioni non è così affamato di quel tipo di debito perciò non c'è il rischio che un eccessiva domanda porti ad un emissione sfrenata.
Dal punto vista politico poi Trump ha fatto capire che il suo focus è l'economia e la ricchezza degli USA e che il prezzo non è un problema.
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Tutto deve essere calcolabile,tutto deve essere contabile,tutto deve essere ridotto a numero e quindi tutto deve essere ridotto ad un'economia matematica,meccanica,che viene fatta passare come legge naturale..come se fosse una legge della natura,mentre sappiamo,almeno da 150 anni che non esiste alcuna economia come scienza esatta,ma esiste sempre un'economia che è l'organizzazione di interessi molto precisi
La definizione di "io egoico-bellico" dell'ottimo Guzzi è una chiave di lettura dei dinamismi sociali da tenere sempre a mente, cosa putroppo ancora rara in politica, per via dei tanti "celodurismi" fasulli. La tecnocrazia procede con progressione stritolante, e tende anche quando si manifesta nelle forme di opposizione dei singoli al sistema, a rafforzare in quegli stessi singoli individui l'apparato di pensiero specialistico egoico-bellico. Sono le opzioni di rivoluzione esteriorizzata, le cabalette di tecnica rivoluzionaria oramai superate dalla complessità ricattatoria del sistema stesso. Il gigantismo logistico è la chiave di lettura di questa autoimmunizzazione che il sistema produce verso l'anomalia spirituale, e anche verso ogni forma di rivolta egoico-bellica, che viene intercettata e ridotta a business. In questo senso le vecchie forme di rivolta somigliano al tentativo di affogare un pesce. A volte è consolatorio, a volte è semplificatorio il porre le questioni sociali in termini millenaristici, di una "fine dei tempi", di una attesa della catastrofe, che diviene deresponsabilizzante in termini di necessità di pensiero raffinato: una musata sul muro è una musata, senza necessità di troppe articolate riflessioni. Ciò tranne nel caso in cui si ponga la questione come insufficienza dell'io egoico-bellico, il quale più si agita politicamente e più rimane intrappolato nella ragnatela tecnocratica che contribuisce a produrre a causa della sua stessa meccanicità di pensiero manipolativo. Il sistema in altre parole di fronte al contrasto arretra facendosi avvolgente, non immediatamente intercettabile nei suoi nuclei vitali. E ciò avviene con modalità connesse alla statistica, mascherata nel credo "democratico". Il sistema non controlla direttamente i singoli, ma controlla la statistica, la media, e cosa è il mainstream se non una rappresentazione di tipo statistico della realtà? La media mediocre viene a riassumere l'intero, tagliando fuori le eccellenze, con il consenso di una massa non pensante. Il sistema si declina come potere di ricatto logistico, come Soft Power, come consenso plebeo in stile Brave New World huxleiano. In tal modo il quantitativo, lo stereotipato, si impone sul qualitativo.
Qui la speranza si inserisce però come dramma.
Infatti ciò non consente ai plebei di quella massa sedotta e corrotta di vivere sonni tranquilli, coccolati da pane e circo. Infatti quando una nuova modalità zombistica del pensiero collettivo - più tecnicamente raffinata - si è consolidata, allora il sistema avanza di nuovo in senso orwelliano, perché ha strutturato delle stabili modalità tecnocratiche di penetrazione transumanistica nelle menti zombizzate della plebe. Un maggiore interfacciamento con la massa è possibile, in direzione di una "mente alveare" deteriore. Da qui deriva l'aspetto stritolante, simile alle modalità costrittive di un'anaconda. E allora anche coloro che sono conniventi con il sistema - i pidioti - finiranno per svegliarsi, ma lo faranno ad un livello del problema tecnocratico ben più grave. Non avranno capito il senso delle parole, poi quello degli schiaffi, per svegliarsi con un coltello in pancia. Traditi da una logica feudale, quella di considerare il padrone come interessato alla vita dei propri servitori. Non è più così, perché l'oligarchia finanziaria è il servo sciocco del complesso militare-industriale, fattosi troppo complesso per qualsiasi oligarchia. E tale gigante apparato tecnico non ha finalismo. E' piuttosto un complesso articolato di nichilismi, che infiltra parassitando con le stesse modalità di un virus letale. La tecnica diviene il fine. La tecnica anticipa il pensiero umano. E' un virus letale, ma invece lo si intende come un probiotico, per via della favoletta filosofica della neutralità della tecnica, per cui il coltello è neutrale e può essere bisturi o arma. Non è così, al livello che ci interessa, quello della tecnocrazia. E infatti il mondo è pieno di pacifisti intrappolati nell'io egoico bellico.
E' un ottimo esercizio di stile quel post, un po' come tanti interventi che si leggono e sentono ma che non hanno quel pragmatismo che sarebbe ben piu' utile ;-)
E' un ottimo esercizio di stile quel post, un po' come tanti interventi che si leggono e sentono ma che non hanno quel pragmatismo che sarebbe ben piu' utile ;-)
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