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Lavoro o università, voi che scegliereste?

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    Lavoro o università, voi che scegliereste?

    Ciao a tutti ho quasi 21 anni e a 2 anni dal diploma di ragioniere programmatore sono riuscito a lavorare davvero poco, nonostante la mia costante ricerca di occupazione. Attualmente lavoro in una pelletteria, come impiegato in ufficio. Lo stipendio è " 700/mese poi so vedrà". Inutile dire che non è un lavoro che farei per tutta la vita, nonostante sono abbastanza sicuro di non essere licenziato. Per migliorare la mia situazione, avevo pensato di riprendere gli studi, mi piacerebbe ingegneria meccanica.

    Ma il dubbio che mi viene è, coi tempi che corrono, conviene lasciare un lavoro sicuro, per tentare una laurea che poi vista anche l'età a cui ci arriverei (26/28 anni) non mi garantirebbe al 100% un occupazione?


    #2
    la questione é spinosa, di questi tempi il concetto di ''sicuro'' in termini di occupazione e lavoro é quantomai aleatorio, nessuno dovrebbe dovrebbe decidere se non per sé ovviamente, ma possono essere messi in luce vari aspetti. Personalmente, mi sono laureato e specializzato con un master quando il mio settore gia' iniziava ad essere ''inflazionato'', ma sono riuscito a trovare delle opportunita'. Opportunita' che oggi, a parita' di competenze, sarebbero state senza dubbio inferiori. Ci va tanto spirito di pazienza, ma soprattutto ''versatilita' '' oggi. C'é chi il lavoro puo' crearselo, senza avere l'istinto dilagante di aspettarlo. Le competenze specifiche sono in ogni caso un investimento, a patto che siano state conseguite sedondo le modalita' migliori possibili. Sul piano personale, prima ancora che su larga scala, la qualita' DEVE essere una priorita'. C'é chi ha l'opportunita' di potersi far dare una mano da una famiglia solida (prima che economicamente, socialmente), potendo investire esclusivamente sulla propria formazione, e chi ''rischia'' facendo tutto da sé (come ho scelto io). Oggi, non biasimerei piu' un ''mantenuto'' che si impegna, sovente é l'unica sua chance. Certo non approverei mai chi se ne approfitterebbe. Detto questo, la scelta della propria formazione oggi ha da fare i conti anche con la ''logistica'': perché scegliere una facolta' piuttosto che un'altra? Toricamente, quali cometenze fornirebbe? Mi impegnerebbe al punto di lasciare una fonte di reddito che, per quanto bassa, ESISTE? Quanto graverei sulla famiglia? Tutte questioni che di certo ti sarai gia' posto. Posso solo augurarti un enorme in bocca al lupo, ce n'é bisogno. Per TUTTI ;-) ciao, Sly.

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      #3
      E' una grande domanda quella che fai....ci sono pro e ci sono contro.
      Devi fare la cosa che ti piace di più' perché' sarà' questa che ti accompagnerà tutta la vita
      Ci sono persone che dopo le superiori hanno trovato lavoro, si trovano bene e sono soddisfatti, altre che si mangiano le mani perché non hanno continuato gli studi, e cmq nessuno ti vieta di continuare a lavorare e fare l'università nello stesso momento (sarà molto dura ma ti assicuro che e' fattibile)
      Originariamente Scritto da Manx
      Noi marchigiani domineremo il mondo, si sa

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        #4
        hai idea di cosa sia ingengeria meccanica? te lo chiedo perché non è che sia proprio scienze della comunicazione.

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          #5
          una laura secondo me ti tornerebbe molto utile magari adesso è un periodo così ma più avanti magari le cose si sistemano una laura in quel caso tornerebbe sicuramente molto utile...

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            #6
            Si, ho idea. non sarà' il primo e nemmeno l'ultimo...tra parentesi ho scritto che sarà molta dura.
            Come lavoro di certo non potrà continuare quello attuale, ma un lavoro part-time o nei fine settimana...come fanno tanti ma tanti ragazzi che non si possono permettere di non lavorare per ovvi motivi...
            Originariamente Scritto da Manx
            Noi marchigiani domineremo il mondo, si sa

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              #7
              una bella laurea alla Krystal di Tirana? così puoi dare anche tu 29 esami in un anno


              scherzo

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                #8
                Originariamente Scritto da vitna91 Visualizza Messaggio
                Ciao a tutti ho quasi 21 anni e a 2 anni dal diploma di ragioniere programmatore sono riuscito a lavorare davvero poco, nonostante la mia costante ricerca di occupazione. Attualmente lavoro in una pelletteria, come impiegato in ufficio. Lo stipendio è " 700/mese poi so vedrà". Inutile dire che non è un lavoro che farei per tutta la vita, nonostante sono abbastanza sicuro di non essere licenziato. Per migliorare la mia situazione, avevo pensato di riprendere gli studi, mi piacerebbe ingegneria meccanica.

                Ma il dubbio che mi viene è, coi tempi che corrono, conviene lasciare un lavoro sicuro, per tentare una laurea che poi vista anche l'età a cui ci arriverei (26/28 anni) non mi garantirebbe al 100% un occupazione?
                Sai programmare, e non è poco. Io fossi in te sceglierei ingegneria informatica,se non altro perchè non partiresti proprio da zero; sappi però che tutte le ingegnerie hanno lo scoglio del primo anno di analisi I e II e geometria; insomma,non sarà una passeggiata. Vedi te,l'ideale sarebbe riuscire a mantenere un lavoro e nel contempo studiare,ci metterai più tempo,ma da una parte deve pendere


                Tessera N° 7

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                  #9
                  ora come ora non abbandonerei mai il posto di lavoro solo per mettermi sui libri, infatti ho scelto di fare insieme entrambe le cose iscrivendomi all' università telematica.

                  la facoltà però non quella di ingegneria.
                  You learn by your mistakes

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                    #10
                    Dipende dalla facoltà.. vedi le statistiche occupazionali e di reddito dei neolaureati della facoltà che scegli e ti fai un'idea. Però perché non entrambi? Chi ne ha la possibilità può fare un lavoretto che impegna poche ore per pagarsi qualche spesa, che può accompagnare anche una facoltà impegnativa (dipende comunque dai periodi). Ovvio un lavoro a tempo pieno è quasi impossibile da fare se fai una facoltà con obbligo di frequenza ed a tempo pieno. Il fatto che poi ti accompagnerà tutta la vita questa scelta dovrebbe essere vero e lo è nella maggior parte dei casi, non sono comunque rarissimi i casi di persone che prendono una laurea in un settore e poi fanno carriera in un settore completamente diverso

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                      #11
                      Allora, innanzitutto grazie a tutti.
                      Per quanto riguarda lavorare e studiare contemporaneamente, questa non è una possibilità ma una certezza. Infatti non ho alcuna intenzione di studiare a spese dei miei. Il problema è che comunque dovrei lasciare il lavoro attuale, perchè un full time non può coincidere con uno studio universitario ovviamente.

                      A scuola andavo abbastanza bene(sono uscito con 91/100, con 9 in informatica, 9 in economia aziendale e 8 in matematica), quindi non mi spaventa lo studio. Quello che mi spaventa è perdere altri anni della mia vita, senza raggiungere qualcosa di concreto. Mi spiego meglio, un neolaureato all'età di 26-28 anni(se tutto va bene) è appetibile per il mondo del lavoro? o devo rassegnarmi che avendo perso questi due anni, la laurea ormai è inutile?

                      Sono molto combattutto soprattutto per questo aspetto, non riesco ad attribuire il valore alla laurea, soprattutto se presa "in tarda età".

                      @Francis, so programmare è vero. Ma sinceramente mi sento in dovere di scegliere una facoltà che oltre a piacermi(mi piace ing meccanica, elettronica, informatica) mi possa garantire buone possibilità di entrare nel mondo del lavoro e ing meccanica, attualmente è la più richiesta.
                      Last edited by vitna91; 06-05-2012, 13:12:01.

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                        #12
                        Originariamente Scritto da vitna91 Visualizza Messaggio
                        Allora, innanzitutto grazie a tutti.
                        Per quanto riguarda lavorare e studiare contemporaneamente, questa non è una possibilità ma una certezza. Infatti non ho alcuna intenzione di studiare a spese dei miei. Il problema è che comunque dovrei lasciare il lavoro attuale, perchè un full time non può coincidere con uno studio universitario ovviamente.

                        A scuola andavo abbastanza bene(sono uscito con 91/100, con 9 in informatica, 9 in economia aziendale e 8 in matematica), quindi non mi spaventa lo studio. Quello che mi spaventa è perdere altri anni della mia vita, senza raggiungere qualcosa di concreto. Mi spiego meglio, un neolaureato all'età di 26-28 anni(se tutto va bene) è appetibile per il mondo del lavoro? o devo rassegnarmi che avendo perso questi due anni, la laurea ormai è inutile?

                        Sono molto combattutto soprattutto per questo aspetto, non riesco ad attribuire il valore alla laurea, soprattutto se presa "in tarda età".

                        @Francis, so programmare è vero. Ma sinceramente mi sento in dovere di scegliere una facoltà che oltre a piacermi(mi piace ing meccanica, elettronica, informatica) mi possa garantire buone possibilità di entrare nel mondo del lavoro e ing meccanica, attualmente è la più richiesta.

                        posso dirti che sentendo in giro, una persona che si è laureata "tardi", ma non perchè cazzeggiava, ma perchè studente lavoratore, è visto di buon occhio dalle aziende, perchè indice di persona che si da da fare e che comunque anche se magari non nel settore per cui poi lavorerà, ha già dell'esperienza per quel che riguarda l'approccio lavorativo.

                        per quel che riguarda il lavoro, io mi sono laureato l'anno scorso in ingegneria meccanica, in pari, con 99 su 110, quindi un voto nella norma, nulla di eccezionale, nonostante stia continuando la magistrale e l'abbia specificato nel questionario che ti fanno quando ti laurei e che non abbia cercato nessun impiego di mia iniziativa, ho dovuto rifiutare già 3 proposte di lavoro, 2 delle quali che dopo un periodo di prova offrivano un contratto a tempo indeterminato.

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                          #13
                          Grazie jack89, il tuo intervento è confortante. Posso sapere in che città studi e se queste proposte riguardavano la stessa città?
                          Poi scusa la curiosità, ma se tu non cercavi lavoro che significa che hai dovuto rifiutare? Sono loro che hanno cercato te? o.O

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                            #14
                            Ma perché non dovrebbero prenderti? se hai i titoli e le competenze avere 30 o più anni dovrebbe essere abbastanza ininfluente. Quello che mancano molto in Italia sono comunque le professioni artigiane, che sono spesso anche ben remunerate (si stima oltre 100 000 posti in quest'ambito). Anche in ambito sanitario nei prossimi decenni ci saranno carenze, a meno che non si venga invasi da medici ed infermieri di altri paesi o che si deleghi tutto alla telemedicina

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                              #15
                              Penso che un azienda tra un laureato 24enne e uno 28enne, a parità di competenze sceglierebbe il primo, il quale a 28 anni avrà gia 4 anni di esperienza. Quello mi spaventa...poi magari sono solo pippe mentali.

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